Studey - Studiare in Irlanda

Come combinare lavoro e studio durante l’università in Irlanda

Studiare e lavorare in Irlanda è possibile, ma richiede organizzazione. Scopri diritti, limiti e strategie per gestire al meglio studio e lavoro.

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Come lavorare e studiare in Irlanda (senza raccontarsi favole)

Sognare l’Irlanda, studiare in inglese, vivere a Dublino tra pub e parchi… Poi arriva la botta dell’affitto, dello scontrino al supermercato, di quel sandwich che (spoiler!) non costa esattamente €3. Se sei qui ti sei probabilmente già chiesto: “Si può davvero lavorare e studiare in Irlanda? Si riesce a stare dietro a tutto?”

Sì, è possibile, ma non esistono magie. Serve organizzarsi e sapere bene come stanno le cose. Qui ti raccontiamo tutto con chiarezza - niente filtri, niente false promesse, solo quello che avremmo voluto sapere noi.


Diritti veri (e limiti pratici): cosa possono fare gli studenti italiani in Irlanda

Se hai la cittadinanza UE non hai bisogno di visti né di permessi di lavoro extra (fonte: Citizens Information, ci trovi tutto). Iscrivendoti a un corso universitario puoi restare in Irlanda, e puoi legalmente lavorare senza limiti rigidi di ore – a differenza di chi arriva da fuori UE, nessuna “Stamp 2” che ti blocca a 20 ore.

Ma attenzione: questo non vuol dire che puoi lavorare a tempo pieno come se niente fosse. L’università irlandese richiede presenza e impegno reale – e il rischio di bruciarti c’è eccome. Ricorda: lavorare tanto da non avere più energie per studiare non è “fare il massimo”, è finire contro un muro (e purtroppo lo vediamo succedere troppo spesso).


Quante ore lavorare senza mandare in crisi gli esami?

Abbiamo chiesto a studenti che ci sono già passati: il “punto buono” sta tra le 15 e le 20 ore settimanali. Oltre le 25 ore, la probabilità di mollare esami o restare indietro si alza parecchio (oltre il 30% di chi ci prova lo conferma: dati raccolti dai nostri advisor che ci mettono la faccia dal 2021). Se uscita da lezione ti senti svuotato e non riesci neanche ad aprire gli appunti, forse stai chiedendo troppo a te stesso – fatti questa domanda ogni tanto.


Documenti base: la checklist che ti serve DAVVERO

  • PPS Number: senza il Personal Public Service Number il datore di lavoro non può pagarti ufficialmente. Si chiede online (serve già un indirizzo irlandese e una proposta di lavoro).
  • Conto corrente (meglio se irlandese): molti datori di lavoro pagano SOLO su IBAN irlandese.
  • Revenue account: ti registri su myAccount, così imposti i tuoi tax credit e non ti arriva una (bruttissima) sorpresa con la "emergency tax”.

Quanto si guadagna davvero lavorando part-time in Irlanda?

Gli stipendi minimi 2025 (aggiornati a gennaio, ma possono variare: verifica sempre!) sono:

Età Salario minimo orario (€)
Under 18 9,45
18 anni 10,80
19 anni 12,15
20 anni e oltre 13,50

(Fonte: Workplace Relations Commission)

Un esempio concreto:

Giulia, 20 anni, studia Business alla UCD e fa 16 ore alla settimana al bar:

  • Totale lordo: circa €864/mese
  • Tasse + PRSI: circa €60 (se tutto registrato bene)
  • Netto: circa €804

Risultato? Quasi due terzi del suo affitto coperti (stanza condivisa, zona Dublino 6W). Non fa miracoli, ma dà fiato.


Cercare lavoro: dove iniziare davvero

  • Career Office dell’università: vale la pena sfruttarlo, spesso trovano occasioni che fuori non vedrai (palestre, biblioteche, tutoring).
  • Siti come Jobs.ie o Indeed.ie, e anche tante offerte su gruppi Facebook locali (non snobbarli).
  • Retail & hospitality: i bar e i negozi cercano tanto soprattutto nei mesi “caldi” (primavera-estate).

Piccola dritta: porta il CV a mano, tra le 15:00 e le 17:00, ovvero quando i manager non sono in pieno delirio. A volte funziona meglio di mille application online.


Gestire studio, turni e il (sano) limite di stanchezza

  • Organizza i tuoi blocchi orari: metti lo studio al mattino e il lavoro al pomeriggio, o viceversa, ma non mischiare tutto insieme.
  • Meglio più turni corti che pochi lunghi: 4x4h alla settimana stancano meno di 2x8h.
  • Parla subito con il datore degli esami: se ti serve tempo libero per le sessioni, chiariscilo prima. Sì, esistono ferie anche in Irlanda, ma vanno concordate.
  • Calcola bene i trasporti: l’ultimo bus a Cork non aspetta – rischi di rimanere a piedi più spesso di quanto pensi.

Errori tipici in cui è facilissimo cascare (e che sarebbe meglio schivare)

  • Accettare pagamenti “fuori busta” in contanti: perdi tutti i diritti, dalla pensione alla copertura assicurativa (e a volte anche la paga promessa...).
  • Non registrare subito il contratto: il primo stipendio magari va via o dimezzato per la tassa d’emergenza.
  • Esagerare con le ore dal primo semestre: tanti si divorano le energie e poi sono costretti a rallentare la laurea (pagando pure tasse e vitto in più).
  • Accettare lavori notturni subito dopo laboratori o lezioni all’alba: male, malissimo per il rendimento.

Se il classico part-time non fa per te

Hai competenze tech, sei smanettone, parli bene inglese (o italiano!) o te la cavi con la grafica?

  • Freelance online (grafica, traduzioni, assistenza). Devi solo registrarti come self-employed e dichiarare tutto su Revenue (fattibile, solo occhio alle regole).
  • Ambassador per aziende tech sul campus o agli eventi: spesso richieste poche ore, pagano il giusto.
  • Ripetizioni private (matematica, italiano, inglese): più flessibilità, paga anche sopra i 20 €/h.

FAQ (risposte rapide, senza giri di parole)

Quante ore posso lavorare davvero?
Legalmente nessun limite se sei UE, ma l’università consiglia sempre un massimo (generalmente 20). Oltre, il rischio di mollare esami è reale.
Serve un permesso particolare?
No. Passaporto/carta d’identità valida, contratto e via.
Quanto prende il fisco?
Se registri bene i tuoi tax credits, la tassazione sui primi €16.000 annui è abbastanza bassa. Se NON registri i credits, “emergency tax” al 40% sulle prime buste paga.
Gli stage sono pagati?
Dipende: in molti settori sì (tech, pharma), in altri meno (humanities). Chiedi prima all’ufficio placement.
Possono pagarmi meno del minimo?
Solo secondo le fasce d’età previste (vedi sopra). Nessun’altra deroga è legale.

In conclusione

Lavorare e studiare in Irlanda si può, ma richiede testa e organizzazione. Non è una passeggiata, né un film perfetto dove tutto quadra sempre. Fai i tuoi conti sulle energie, prendi i documenti giusti, fai attenzione a contratti e tasse, e non dimenticare mai che l’università viene prima del part-time (se no rischi di frenarti da solo, e questa è la cosa da evitare davvero).

Se ti restano dubbi su stipendi, orari, permessi, imposte, se vuoi solo capire se ce la puoi fare o se il part-time è la cosa giusta per te: facci un fischio. Rispondiamo gratis, senza pressioni: ci siamo già passati, e nessuno qui ha soluzioni magiche. Solo risposte oneste e, se serve, una mano concreta.

(lavorare e studiare in Irlanda)

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Le informazioni contenute in questo articolo sono aggiornate al momento della pubblicazione, ma potrebbero subire variazioni nel tempo. Per avere informazioni sempre aggiornate e personalizzate sul tuo caso specifico, ti consigliamo di parlare con un nostro advisor.