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Come conoscere studenti internazionali nei campus irlandesi

Scopri come fare amicizia con studenti internazionali nei campus irlandesi: consigli pratici, eventi e risorse per facilitare le connessioni sociali.

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Come conoscere studenti internazionali nei campus irlandesi? Guida pratica senza filtri

Quando pensi alla vita universitaria in Irlanda probabilmente immagini birre, prati verdi e chiacchiere in inglese. Ma poi arriva il pensiero scomodo: “Ok, ma come si fa davvero a fare amicizia in Irlanda? Come si conoscono studenti internazionali nel campus, se parto da solo/a e magari non parlo un inglese perfetto?”. Domande così ce le siamo fatti davvero tutti. In questa guida trovi solo consigli concreti, trucchetti testati e anche i problemi veri che nessuno ti dice quando parli con le agenzie.

Perché conoscere studenti nei campus irlandesi può sembrare complicato all’inizio?

Studiare in Irlanda vuol dire immergersi in un mix culturale pazzesco, ma le dinamiche sociali non sono quelle italiane. Ecco alcune cose che di solito nessuno ti spiega:

  • L’inglese non è “semplice” come a scuola: il primo impatto con accenti e slang può spiazzare (Galway e Cork sono due mondi a parte). In realtà gli irlandesi ci sono abituati: se perdi il filo, ti aiutano volentieri.
  • Dal venerdì molti studenti irlandesi tornano nelle loro città: da sabato pomeriggio negli studentati restano praticamente solo gli internazionali. È quel momento strano in cui passi dall’anonimato al “siamo tutti sulla stessa barca”.
  • Non sei mai l’unico “straniero”: nelle università irlandesi un giovane su 5 arriva da fuori. Non aspettarti però che siano loro a venire da te – serve fare il primo passo, anche piccolo.

Cinque modi realistici per conoscere studenti internazionali in Irlanda

1. Orientation week e Freshers’ events: quanto contano davvero?

Sembra la solita risposta da manuale, ma le prime settimane – con tour guidati, quiz, incontri informali e serate “speed-friending” – sono il momento in cui tutti sono spaesati, nessuno si giudica e breaking the ice è più facile.
Per esempio a UCD ti assegnano un Peer Mentor (un ragazzo degli anni avanti che ti aiuta a trovare aule e ti presenta qualcuno). Consiglio reale da ex studentessa (Marta, Bologna): “Gli ho chiesto di presentarmi a una persona internazionale, così non restavo intrappolata solo con altri italiani”. Se inizi a saltare questi eventi, spesso in autunno ci si ritrova a dire: “Avrei dovuto provarci”.

2. Perché i club sportivi e le societies irlandesi ti fanno uscire dalla comfort zone?

I club (sport, escursioni, danza, quiz, fotografia, investimenti, ambientalismo e persino quidditch…) sono il motore sociale dei campus in Irlanda. Non importa se sei bravissimo o se vai per la prima volta solo a guardare.
Trinity College (per farti un’idea) ha circa 50 club sportivi e più di 120 societies – e la quota annuale è spesso inferiore a una pizza (parliamo di 2-10 euro). Il segreto? Scegli 1-2 gruppi e vai davvero agli eventi, non dare solo il nome: all’inizio tutti sono impacciati, poi succede il miracolo della “routine insieme”.

3. Buddy Programme e peer mentoring: come funzionano davvero e chi li propone?

Molte università (University of Limerick, UCD, ecc.) assegnano agli studenti internazionali un “buddy”: uno studente locale o uno che è lì da più tempo e che ti presenta i suoi amici, ti porta ai primi eventi e risponde a domande tipo “dove si compra il phon?”.
Davide, studente Master, ci ha raccontato di aver chiesto un buddy appassionato di basket – e così in una settimana aveva già squadra e coinquilini. Questi programmi li trovi sia per Erasmus sia per chi resta più anni. Se la tua università li offre, iscriviti prima di partire (i posti finiscono alla svelta).

4. Vivere in residenza o condividere casa: quali sono le differenze sociali vere?

Stare in un residence universitario rende tutto più spontaneo: la cucina comune è il luogo top per battute, confronti “chi ha avuto la giornata peggiore” e nottate pasta (fai una pasta night, anche solo per rompere l’imbarazzo).
Non sottovalutare le case condivise: cerca coinquilini internazionali e non solo italiani. Attenzione: vivere in una camera singola fuori dal campus può lasciarti più isolato, specie i primi mesi.

5. Come il volontariato o il lavoro part-time aiutano a farsi nuovi amici in Irlanda?

Questa è la “scorciatoia” che molti trascurano. Ogni campus ha un centro volunteering: fare ore di volontariato viene pure riconosciuto sul diploma supplement, quindi fa bene al CV e alla vita sociale.
Se trovi piccoli lavori part-time (biblioteca, caffetteria del campus), conosci colleghi, altri studenti e… la fatica diventa meno pesante se si ride insieme in pausa.

Problemi reali che abbiamo visto (e qualche trucco che aiuta)

  • Restare solo con altri italiani perché tutto sembra più facile? È comprensibile, ma prova a fissare una giornata in cui parli solo inglese o provi attività con non italiani. Senza sensi di colpa se alcune volte non ce la fai: succede a tutti.
  • Se l’idea di lanciare un “Ciao, andiamo a prenderci un caffè?” ti blocca, sappi che 😉 solo i primi tre inviti fanno paura. Dopodiché diventa automatico. Se proprio non ce la fai, esplora app come “Meetup” o cerca i gruppi language-exchange: a Galway e Dublino gli eventi per scambiare lingue sono quasi ogni sera.
  • Pensi “Non ho tempo, devo studiare”? In Irlanda il carico di lezioni in aula è spesso minore rispetto all’Italia, ma il lavoro individuale aumenta. Segna gli eventi sociali come fossero laboratori obbligatori: è anche self-care, non spreco di tempo.

Domande pratiche che riceviamo spesso (FAQ)

Quanto costa entrare in un club o society nei campus irlandesi?

La quota di iscrizione base va in genere da 2 a 10 euro l’anno. Alcune attività (tipo sport nautici o viaggi) possono richiedere contributi aggiuntivi per le attrezzature, quindi meglio informarsi sia sul sito dell’università sia parlando direttamente agli stand durante la Freshers’ Week.

Se non mi piace lo sport, posso iscrivermi comunque a una society?

Assolutamente sì: la maggior parte delle societies non si occupa di sport, ma di cinema, giochi, libri, solidarietà, ecc. Alcune sono davvero strane e originali (debating, gaming, club di cucina internazionale, ambientalismo…). Qualcuno trova il proprio gruppo al club di Harry Potter!

Posso entrare in un club anche se il semestre è già partito?

In genere sì, anche se all’inizio dell’anno c’è la “Clubs and Societies Fair” in cui è più facile iscriversi e parlare con tutti insieme. Più tardi puoi comunque chiedere via mail (o su Instagram) ai responsabili del club.

Il Buddy Programme è pensato per chi fa Erasmus o anche per chi resta più anni?

Dipende dall’università: a Limerick, per esempio, è per tutti gli internazionali (Erasmus, Study Abroad e chi si iscrive a tutto il corso di laurea). Se hai dubbi, scrivi direttamente al Global Office: sono abituati alle domande e rispondono anche su cose “non standard”.

E se ho davvero paura di non capire l’accento irlandese?

Normale, succede! Il consiglio più utile che abbiamo testato: allenati prima con podcast e radio online irlandesi (RTÉ News è perfetta anche per chi non ha mai ascoltato un madrelingua). In aula di solito gli insegnanti usano un inglese più chiaro rispetto a quello che sentirai al pub.

In sintesi: conoscere studenti internazionali in Irlanda è una questione di piccoli passi concreti

Non serve trasformarsi in uno "squalo social" né buttarsi in dieci attività in contemporanea: bastano due o tre iniziative seguite con sincerità. La combinazione orientation, clubs/societies, buddy programme e vita in residenza si è già dimostrata vincente per moltissimi studenti italiani (e non solo).
Se vuoi esempi concreti, dubbi pratici o vuoi parlare con chi ha davvero vissuto tutto questo, i nostri ex-studenti (e non solo quelli “modellini da brochure”) sono qui e rispondono davvero – senza impegno e senza giri di parole.

Vuoi altri consigli pratici su come iniziare senza sentirti un pesce fuor d’acqua? Scrivici, anche se pensi che sia una domanda “banale”: probabilmente ce la siamo fatta tutti almeno una volta.

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