Come si fanno (davvero) amicizie all’università in Irlanda? Esperienze e consigli pratici
Se stai per partire per l’Irlanda, scommetto che una delle domande che ti ronzano in testa è: “Riuscirò a farmi degli amici?” Spoiler: non sei l’unico. L’ansia iniziale è normalissima, soprattutto per chi arriva dall’Italia e si trova catapultato in un campus sconosciuto, tra pioggia improvvisa e accenti nuovi. Ma come nasce davvero il “tuo” gruppo? E quali occasioni sono quelle giuste per non restare ai margini o, al contrario, chiuderti nella bolla degli italiani? Ecco una guida senza filtri, con consigli testati sulla pelle da ex studenti e qualche verità che spesso non si dice.
Perché è così diverso fare amicizia in un’università irlandese rispetto all’Italia?
La prima differenza, spesso sottovalutata, è che molti college in Irlanda sono campus veri e propri, un po’ come nei film: centinaia di studenti che vivono, studiano, mangiano e si rilassano nello stesso posto, 24 ore su 24. Non esiste la “fuga a casa” tipica di molte università italiane; qui la residenza è il cuore della socialità.
Poi ci sono i club e le societies: non sono solo “extra”, ma quasi una parte implicita del curriculum. Secondo l’Irish Times, iscriverti a un club sportivo o a una society ti aiuta perfino a ridurre l’ansia e la solitudine (e noi lo confermiamo sulla base di decine di testimonianze!). Altro giro, altra differenza: troverai studenti internazionali ovunque. Non sarai mai l’unico “nuovo”.
Quando iniziano davvero a nascere le amicizie tra studenti italiani e internazionali in Irlanda?
È la domanda che ci arriva più spesso: “Ci metterò mesi a trovare amici o succede già all’inizio?” In realtà, molte amicizie nascono letteralmente nei primi giorni. Ecco i momenti chiave:
Che cos’è la Freshers Week e perché è importante per fare nuove amicizie?
Subito dopo l’arrivo, quasi tutte le università irlandesi organizzano la cosiddetta Freshers Week o Orientation. Non è solo una serie di lezioni introduttive, ma una settimana piena di eventi pensati per far conoscere tra loro i nuovi arrivati. Nascono i primi gruppi WhatsApp, si ride delle difficoltà con l’accento e qualcuno rompe subito il ghiaccio invitandoti per un caffè.
Come funzionano i peer mentor e i piccoli gruppi di studenti?
Molte università assegnano a ogni matricola un tutor studente (peer mentor) che coinvolge un gruppetto di 8-10 coetanei. In pratica: qualcuno che ti prende per mano e ti fa conoscere chi, come te, si sente un po’ spaesato. Da questi mini-team arrivano spesso i primi “compagni di merenda” (e magari futuri coinquilini).
Le societies irlandesi: come scegliere quelle giuste per fare amicizia senza perdersi?
Alla fiera delle societies verrai letteralmente sommerso da banchetti, volantini e gente entusiasta. Dimentica l’idea di iscriverti a 10 club pensando “meglio abbondare”: scegliere 2-3 societies che ti incuriosiscono sul serio è la mossa vincente. Ti permette di avere incontri costanti e riconoscere volti familiari in poco tempo, senza disperderti.
Esempi?
- Sport (GAA, rowing, ultimate frisbee): allenamenti e partite scandiscono la settimana, perfetti per conoscersi davvero.
- Arts & Media (teatro, radio universitaria, fotografia): lavorare insieme su progetti creativi crea legami stretti.
- Academic (Law Soc, club di ingegneria): ideali per ampliare il network anche tra laureandi di altri corsi.
- Societies “strane” (tipo la Granny Society!): sono spesso le più accoglienti, gente che davvero non giudica.
Consiglio pratico: prova almeno una society che non c’entri nulla col tuo percorso di studio. Serve a conoscere persone diverse, e spesso sono proprio questi i gruppi che tengono duro nel tempo.
Dove conviene vivere per creare un gruppo di amici all’università in Irlanda?
Anche la scelta dell’alloggio ha il suo peso.
- On-campus: è il modo più semplice se vuoi subito un giro di amici – vivi gomito a gomito con altre matricole. Attenzione però a non chiuderti nella “bolla”: puoi rischiare di frequentare solo chi abita con te.
- House-sharing in città: qui incontrerai gente di ogni tipo (Erasmus, master, giovani lavoratori). Serve un po’ più di spirito d’iniziativa ma può darti amicizie più varie.
- Famiglia ospitante: soluzione poco comune per chi inizia la triennale, ma validissima se hai paura di buttarti subito nella totale autonomia (ottima anche per migliorare l’inglese).
Come nascono i gruppi di amici durante le lezioni universitarie in Irlanda?
Se in Italia capita di lavorare mesi da soli, in Irlanda i project di gruppo partono letteralmente dalla prima settimana. Sono spesso “amicizie forzate”, ma se giochi d’anticipo proponendo una divisione dei compiti onesta e partecipando agli incontri, si trasformano in occasioni per uscite post-lettura (magari anche in pub…).
Posso fare amicizia lavorando part-time o con il volontariato nel campus?
Assolutamente sì. Un lavoro serale in caffetteria o qualche turno come steward a un evento universitario ti farà conoscere persone fuori dal tuo corso o dalla tua residenza. Oltre a portare qualche soldo in più, ti offre una rete di amicizie che nessuna society ti può dare.
Sono una persona introversa: posso farmi amici in Irlanda senza snaturarmi?
Lo diciamo chiaro: non devi cambiare per forza personalità! Molti studenti italiani temono di sentirsi “fuori posto” nella socialità irlandese, a volte molto espansiva. Trucchi concreti per partire più “soft”:
- Unisciti ai gruppi social del corso già prima di partire (Facebook, WhatsApp, Discord).
- Prediligi eventi piccoli e informali, tipo coffee morning o book club.
- Rimani spesso in campus tra le lezioni: chiacchierare durante una pausa è molto più semplice che rompere il ghiaccio a una mega-festa.
- Fissati micro-obiettivi: anche solo una domanda nuova a un compagno a settimana.
- Se sei stanco o “saturo” di socialità, nessuno ti giudica se una sera preferisci il letto alle uscite!
Quali errori fanno spesso gli italiani che cercano amici all’università in Irlanda?
Ne vediamo tanti ogni anno, te li dico senza filtri:
- Parlare sempre e solo italiano con altri Erasmus nostrani: cerca di creare giornate “English only”, almeno una o due volte a settimana.
- Iscriversi mille club e poi non frequentarli mai. Meglio pochi ma seguiti.
- Cercare solo connazionali su Facebook prima di partire: tenta anche con i gruppi internazionali dell’università.
Storia vera: come nasce davvero il gruppo “giusto” (racconto di Marta, 20 anni, UCC)
«All’inizio credevo che i miei amici sarebbero stati solo quelli del mio corso di Pharmacy. Poi quasi per gioco sono finita nel Kayak Club, anche se non avevo mai preso una pagaia in mano. Dopo qualche settimana quelle uscite all’alba e le cene a fine giornata sono diventate la parte migliore della mia vita universitaria. Ora il mio gruppo vero è quello: fuori dagli schemi e lontano dall’aula!»
FAQ pratiche su come fare amicizia in Irlanda da studente universitario
È facile trovare amici se sono un po’ timido?
Più facile del previsto, se partecipi alle orientation e scegli club “piccoli”. Ma serve provarci un minimo.
Devo essere per forza uno che ama il pub?
No, la cultura del pub è forte, ma ci sono mille attività alternative: hiking, cene-thematiche, cineforum… La pressione a bere è meno di quello che immagini.
On-campus o off-campus: dove costruiamo il miglior gruppo?
On-campus ti mette subito in pista, ma vivere in città amplia le opportunità. Considera sempre cosa ti fa sentire più a tuo agio.
Quanti club dovrei seguire davvero?
Due o tre bastano. Troppi = non riesci a starci dietro e resti “l’amico occasionale”.
Se perdo un’occasione all’inizio, sono fregato?
Assolutamente no: le possibilità si ripresentano continuamente, in aula, al lavoro, nei gruppi studio. Nessun “treno perso”.
In sintesi: come funziona davvero il processo di fare amicizia all’università irlandese?
In Irlanda il gruppo di amici si forma pezzo dopo pezzo, grazie alla combinazione di orientation, societies, residenze, lavori di gruppo e iniziativa personale. Non è immediato, non è perfetto – e non è vero che “basta iscriversi e arrivano le amicizie”. Serve restare curiosi, evitare le bolle solo italiane, provare a buttarsi anche quando ci si sente fuori posto.
E quando serve una mano, un consiglio, o solo qualcuno che ci è già passato, sappi che la community di Studey (davvero fatta di ex studenti italiani!) può aiutarti ‒ anche solo per una chiacchierata senza impegno.
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