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Come si vive la diversity culturale tra gli studenti universitari irlandesi

La vita da studente italiano in Irlanda è un mix di sfide e opportunità, con una ricca diversità culturale che arricchisce l'esperienza universitaria.

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Diversity culturale nelle università irlandesi: come si vive davvero da studente italiano?

Se pensi che la vita universitaria in Irlanda sia solo Guinness, pub e verdi colline, preparati a cambiare idea. In Irlanda, la diversity culturale è una realtà che si vive ogni giorno: più del 13% degli studenti universitari arriva infatti dall’estero (dati HEA). Questo vuol dire compagni da ogni parte del mondo, eventi multietnici nei campus e – lo diciamo senza filtri – anche qualche sconforto e dubbio davanti alle differenze. In questa guida metteremo insieme dati, esperienze e consigli pratici per capire cosa vuol dire essere uno studente italiano nella realtà interculturale irlandese. Spoiler: non è tutto facile, ma può cambiare la tua vita (e il CV).

Perché ci sono così tanti studenti internazionali nelle università irlandesi?

  • Gli studenti internazionali stanno crescendo anno dopo anno: l’ultimo anno accademico (2022/23) ha visto oltre 35.000 iscritti non irlandesi.
  • In università come la RCSI di Dublino si contano oltre 100 nazionalità diverse nello stesso campus. Sì, capita davvero di stare in fila in mensa accanto a uno studente indiano, uno cinese, uno portoghese e magari il tuo futuro coinquilino egiziano.
  • Se sei italiano (e quindi UE), niente ansie visto: puoi muoverti liberamente, anche se le città con più diversity restano Dublino, Cork, Galway e Limerick.

Come si sente - davvero - uno studente italiano in una università irlandese multiculturale?

La diversity in Irlanda la vivi in ogni angolo del campus, non solo leggendo i numeri delle iscrizioni. Proviamo a entrare nel concreto con casi ed esempi che ci vengono raccontati spesso dai ragazzi che ci scrivono.

Le society e i club nazionali: si trova davvero un ambiente aperto?

Ogni università, da UCD a Limerick, ha decine di associazioni studentesche: dalla Chinese Society all’African Caribbean Society, senza scordare l’Italian Society (dove puoi lamentarti della pasta scotta, ma anche trovare sostegno appena arrivato). Sono perfetti per rompere il ghiaccio, trovare amici con interessi simili o condividere paure da fuorisede. L’unico rischio, che in tanti ci hanno raccontato: restare sempre e solo con “gli altri italiani”. Prova almeno una volta a lanciarti in una club night fuori dalla tua comfort zone.

Quanto conta il teamwork tra culture diverse nei progetti universitari?

I progetti di gruppo sono quasi la norma in Irlanda, anche nei corsi scientifici. Succede spesso di ritrovarsi ad aver a che fare con accenti diversi, modi diversi di lavorare – e qualche fatica nel capirsi all’inizio. Un ragazzo di ingegneria a Trinity ci ha raccontato: “Il primo incontro abbiamo passato più tempo a discutere su come scambiarci messaggi che a lavorare. Poi però il progetto è venuto fuori meglio di quanto avrei mai pensato”. Non aspettarti che tutti abbiano lo stesso ritmo: all’inizio può essere spaesante, ma ci si fa l’abitudine.

Eventi e servizi pensati davvero per la diversity: cosa c’è di utile (e cosa no)?

  • Marzo è spesso il mese della “Cultural Diversity”, con eventi che vanno dalla serata International Food Night a spettacoli di danza con studenti in abiti tradizionali.
  • In quasi ogni ateneo c’è uno sportello (Intercultural Office, inclusione, EDI…) che offre workshop pratici, anche per i docenti che vogliono capire come gestire classi super varie.
  • Un consiglio pratico: appena puoi, cerca il calendario eventi della tua Students’ Union. I posti per serate e workshop finiscono sempre in fretta e – detta tra noi – spesso ci scappa anche qualche gadget o buono pasto gratis.

Quali sono le difficoltà vere che incontrano gli studenti italiani in Irlanda per via della diversity?

Gestire la convivenza multietnica: trucchi e insidie

Metti tre studenti che arrivano da tre continenti diversi nello stesso appartamento… e qualcosa da discutere ci sarà sempre. Gli scontri più frequenti? cibo (odori, abitudini), orari di vita diversi, pulizia degli spazi comuni. Nessuna tragedia, ma il segreto è fissare insieme da subito regole chiare e qualche scadenza per fare il punto, anche solo con una chat a metà settimana.

Cosa fare se ti senti escluso o subisci discriminazioni (seriamente)

Non capita spesso, ma soprattutto nei primi mesi può succedere di sentirsi fuori luogo (per via dell’accento, di una battuta fuori posto, ecc.). Un’indagine HEA parla di circa il 14% degli studenti internazionali che hanno assistito a commenti o scherzi non proprio felici. Che fare in questi casi?

  • Non restare in silenzio: fai uno screenshot o prendi nota quando qualcosa ti mette a disagio.
  • Ogni università ha policy e moduli specifici (consulta lo Student Support Office).
  • Anche se ti sembra “una sciocchezza”, parlarne con il tuo referente o un mentor non è mai tempo perso.

Come superare la paura di parlare inglese in classe (e dove trovare aiuto)

In tanti ci scrivono: “Se sbaglio pronuncia, mi ridono dietro?” oppure “Come si fa se non capisco l’accento della prof?”. Spoiler: di solito sono domande che si pongono anche ragazzi irlandesi! Ogni università offre workshop gratuiti di Academic English e incontri di supporto linguistico. Se hai ansia di parlare, prova questi servizi: non devi vergognarti, né sentirti solo.

Quali strategie aiutano davvero a sfruttare la diversity senza stress?

  • Prova a mischiare sempre il tuo gruppo di amici: una persona di continente diverso in ogni nuovo progetto, il mix fa bene (e lo vedrai pure nei risultati, credici).
  • Segui attività extra che ti danno ECTS o badge: alcuni corsi su “Cultural Awareness” sono pure utili per il CV internazionale e ti aiutano a sentirti più a tuo agio.
  • Non restare indietro per orgoglio: in Irlanda, chiedere una mano a un tutor o a un mentor è la normalità. Prima lo fai, meno stress ti porti dietro.
  • Se assisti – o subisci – episodi di discriminazione non minimizzare: raccogli prove (anche solo una nota vocale), segnala sempre secondo le procedure dell’università. A volte agire “al volo” evita problemi peggiori.

Dove trovare supporto pratico per studenti internazionali in Irlanda?

  • Sportelli Intercultural Office o Equality, Diversity & Inclusion della tua università (di solito rispondono in tempi umani e senza giudicare).
  • Il sito dell’Irish Council for International Students (ICOS) offre consulenza indipendente, anche su questioni extra-accademiche.
  • Se vuoi parlare con qualcuno che “ci è già passato”, Studey può mettere in contatto con ex-studenti italiani, aiutarti con documenti come CV in inglese e personal statement, e darti consigli anche sul lato umano (tipo cosa dire a un coinquilino che non lava mai i piatti).

Le domande più frequenti sulla diversity culturale nelle università irlandesi

Dove si trova la maggior diversity culturale in Irlanda: tra Dublino e altre città?

Dublino, come immaginerai, è il punto di raccolta più internazionale: molte università hanno percentuali di studenti da fuori UE sopra la media. Detto questo, anche città come Limerick e Cork hanno campus molto “misti”, spesso con il vantaggio di una vita un po’ meno caotica. La scelta? Dipende dal bilanciamento che vuoi tra stimoli multiculturali e costo della vita.

Le università fanno davvero qualcosa per l’inclusione o è solo facciata?

Sì, di solito c’è sostanza dietro gli slogan: dai workshop linguistici ai servizi di counselling per chi ha vissuto episodi spiacevoli. Ma la qualità cambia molto tra ateneo e ateneo, quindi (oltre a leggere i report “EDI” ufficiali) ti consigliamo di parlarne con studenti già iscritti sulle piattaforme online o direttamente sui social dell’università.

Serve un inglese super-fluido o basta il livello richiesto per l’application?

Il livello d’inglese richiesto è quello che serve per entrare (cambridge, IELTS, duolingo…). Poi la realtà: nelle prime settimane capirai solo la metà di quello che dice qualche compagno, e va bene così. Nessuno pretende che il tuo accento sia perfetto! Con il tempo (e magari qualche workshop) ti sentirai più sicuro.

Studiare in Irlanda: pro e contro della diversity culturale per uno studente italiano

Quella che sembra “solo” una differenza culturale è spesso una palestra incredibile, sia per il futuro che per la tua capacità di adattarti ai cambiamenti. Però i problemi esistono: sentirsi soli, fare fatica ad abituarsi ad altri stili di studio, a volte non capire subito le battute in classe, possono pesare. La chiave? Chiedere aiuto quando serve, non giudicarsi troppo e usare tutti i servizi di supporto possibili.

Non sai quale università scegliere o vuoi sentire una testimonianza reale su come si vive in un campus irlandese? Se vuoi, scrivici anche solo per una domanda al volo: gli advisor di Studey rispondono davvero (e gratis) entro un giorno, e spesso hanno affrontato temi simili ai tuoi. Perché alla fine, anche qui, nessuno si salva da solo.

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