Multiculturalità nei campus irlandesi: cosa aspettarsi davvero
Che tu abbia in mente un bachelor a Galway o un master a Dublino, probabilmente una delle prime domande che ti stai facendo – o che sta facendo tua madre – è: “Ma com’è davvero la vita per uno studente internazionale nei campus irlandesi?”. Ecco, la risposta breve è: è molto più complessa (e interessante!) di quello che appare nelle foto da catalogo. In questa guida mettiamo insieme numeri aggiornati, aneddoti reali, pro e contro della multiculturalità negli atenei irlandesi – con un taglio onesto e pratico, soprattutto per chi parte dall’Italia.
Perché sempre più studenti scelgono l’Irlanda? (e com’è la popolazione nei campus)
Se ti chiedi “quanti studenti internazionali ci sono nelle università irlandesi?” sappi che, secondo i dati HEA 2022/23, circa il 13,7% degli iscritti totali viene dall’estero. Ed è una percentuale che ogni anno sale.
Alcune università sono ormai dei veri melting pot: pensa che UCD (University College Dublin) conta circa 9.500 studenti internazionali da oltre 130 Paesi (parliamo di più di un quarto dei loro iscritti). Trinity College ne ha circa 22.000 da 119 nazioni. Numeri che non sono solo facili da scrivere nelle brochure, ma che si riflettono seriamente nella vita di tutti i giorni.
A cosa è dovuta tutta questa attrattiva? Un misto di:
- Lingua ufficiale: tutto si fa (e si insegna) in inglese.
- Ambiente tech: multinazionali, startup e opportunità di lavoro post-laurea non mancano.
- Sicurezza di essere nell’UE, senza visti strani per chi viene dall’Italia.
Nella pratica, che significa vivere la multiculturalità in campus irlandese?
Com’è comunicare nell’aula universitaria tra accenti diversi?
Immaginati in classe: magari hai un prof irlandese con un accento da Galway fortissimo, lavori su un progetto con uno studente tedesco, uno malese, e un cinese in Erasmus. L’inglese è la lingua che tutti usano… ma tra slang, pronunce e livelli diversi potresti sentirti perso, almeno all’inizio.
Nessuno nasce bilingue. Il consiglio più onesto? Allenati a non dare per scontato che capirai tutto al volo… e non vergognarti mai di chiedere una ripetizione. Spesso anche i madrelingua si “reraccontano” le cose a vicenda!
Che tipi di cibi trovo e ci sono eventi tipici di altre culture?
Non pensare che il campus irlandese sia solo patatine e insalata: oggi le mense propongono opzioni halal, veg, gluten-free. E ogni semestre ci sono festival che ti catapultano in un clima “mondiale”: Holi, capodanno cinese, Thanksgiving americano, o settimane tipo “Taste of Nations” in cui assaggi cibo da ogni parte del globo.
Society e club studenteschi: sono davvero utili per fare amicizia?
Ti dirò una cosa che spesso non si dice: se resti sempre e solo con gli italiani, il rischio di sentirti “fuori” aumenta. Le cosiddette society (ossia le associazioni studentesche) sono la scorciatoia migliore per socializzare e allenare l’inglese.
- UCD International Students Society: più di 1.000 iscritti, organizza gite, cene, party tutto l’anno.
- Trinity College: quasi 200 society, tra cui quelle dedicate a culture specifiche (sì, esiste anche la Italian Society!) e tutte le passioni possibili – musica, dibattito, sport.
- Entrare costa poco: in media tra i 5 e i 10 euro. Ne vale la pena.
Quali servizi o spazi ci sono per gli studenti internazionali?
Puoi contare su aree come la Global Lounge di UCD o la Global Room di Trinity, spazi rilassati, caffè gratis, eventi sociali e qualche bacheca di offerte lavoro. In più, gli International Office organizzano settimane di benvenuto, buddy programme, corsi gratuiti per migliorare il tuo Academic English o sentirti meno solo nei primi mesi.
Aspetti meno “instagrammabili”: quali problemi puoi incontrare davvero?
Quanto è comune sentirsi spaesati o avere nostalgia di casa in Irlanda?
Diciamoci una verità: tra clima ballerino (eufemismo per dire “preparati alla pioggia”), cibo più “beige” di quello a cui sei abituato, prezzi non proprio bassi e una comunicazione a volte indiretta degli irlandesi, le prime 4-6 settimane possono essere un vero shock. Non sei tu il problema: è normale così. Parlarne, anche con gli altri, spesso aiuta più di mille guide.
In Irlanda ci sono episodi di discriminazione verso studenti stranieri? E se succede, che si fa?
Purtroppo non tutto è rose e fiori. Un report ICOS 2023 dice che il 63% degli studenti internazionali ha vissuto o visto episodi di razzismo. I luoghi più complicati? Spesso i mezzi pubblici, la strada o i pub. Anche noi italiani, pure se cittadini UE e “migranti di serie A”, non siamo sempre immuni: possono arrivare battute su “pizza, mafia e mandolino”, richieste di “parlare solo in inglese”, commenti più o meno ignoranti.
Cosa puoi fare se succede:
- Tieni a portata il numero della Garda (la polizia locale) e dell’International Office.
- Se ci sono prove (messaggi, testimoni), raccoglile.
- Non minimizzare mai: le università hanno counselling e supporto psicologico gratuiti. Nessuno giudica chi chiede aiuto.
Com’è davvero la quotidianità sulla pelle degli studenti italiani? Due storie vere
Martina, 20 anni – Prima laurea a Limerick
“Avevo davvero paura di essere l’unica italiana e di sentirmi fuori posto. Invece, già alla prima serata della International Society, ho conosciuto una ragazza indiana che ora è la mia coinquilina. La vera difficoltà? Capire l’accento del prof O’Brien! Ho risolto registrando le lezioni e andando spesso a ricevimento: non sono diventata bilingue in due mesi, ma va molto meglio”.
Fabio, 26 anni – Master a Galway
“Pensavo di essere già adulto e di non aver bisogno delle society, invece sono state la svolta. Ho suonato nel trad music club e fatto surf con studenti tedeschi e coreani. Non tutto è perfetto: un sabato notte, sul bus, un amico brasiliano è stato insultato. Abbiamo segnalato tutto all'autista e all’International Office e il giorno dopo era già attivo il supporto di counselling gratuito. Non risolve tutto, ma sapere che qualcuno ci ascolta cambia le cose”.
Come integrarsi nei campus irlandesi senza sentirsi fuori luogo?
Ecco qualche consiglio che abbiamo raccolto da chi ci è passato prima di te:
- Rompi il ghiaccio: chiedere “Where are you from?” non è visto male, anzi, è spesso il modo più facile per iniziare una conversazione.
- Non limitarti a una sola società: iscriviti sia a una society “culturale” che a una sportiva – raddoppi le occasioni di fare amicizie.
- Prova gli “language tandem”: puoi scambiare chiacchiere in italiano per lezioni pratiche di inglese.
- Organizza una serata “pasta & carbonara”: il cibo mette tutti d’accordo.
- Se l’inglese ti blocca, sfrutta gli Academic Writing Centre (sono gratuiti o quasi in tutti gli atenei).
- Inutile scegliere sempre e solo coinquilini italiani: se opti per una student residence mista, l’inglese non te lo toglie nessuno.
- Prova a fare volontariato locale (in charity shop, eventi, sport): aggiunge esperienza e contatti reali, anche per il CV.
FAQ concrete sulla multiculturalità nei campus irlandesi
Quanti studenti internazionali ci sono in Irlanda?
Secondo HEA 2022/23 circa 35.000, cioè il 13,7% dei totali. Crescono ogni anno, quindi se cerchi il dato per una specifica università, scrivici: abbiamo sempre un po’ di numeri freschi.
L’inglese accademico in Irlanda è molto difficile per uno studente italiano?
All’inizio può essere uno scoglio, ma tutte le università offrono – davvero – corsi di writing, tutoraggio tra pari e sportelli linguistici gratuiti o a basso costo.
Esistono le “Italian Society” nei campus irlandesi?
Sì, quasi tutte le grandi università (UCD, Trinity, DCU…) hanno la Italian Society. Ci si ritrova per il 2 giugno, partite della nazionale e tanto altro. Ma cerca di non frequentare solo italiani: l’integrazione funziona se ti apri anche agli altri.
Devo lavorare per forza in gruppo con studenti di altre culture? È difficile?
È la norma. Per evitare fraintendimenti (specie su orari, ruoli o tipi di feedback), chiarisci sempre tutto all’inizio del progetto: non tutti ragionano come noi sul lavoro di gruppo.
Se mi capita di vivere o vedere razzismo, cosa è meglio fare?
1. Prima di tutto metti in sicurezza te stesso.
2. Segnala sempre al tuo International Office.
3. Se la situazione è grave, chiama la Garda (112) o usa i form online delle università.
4. Chiedi supporto psicologico: è anonimo, gratuito e nessuno ti giudica.
La multiculturalità nei campus irlandesi è solo un “plus” da brochure?
No – è il vero “panorama” in cui ti troverai a vivere giorno dopo giorno. Tra accenti da mezzo mondo, feste che non conoscevi e momenti in cui ti senti fuori posto, impari tantissimo su te stesso (e sugli altri). Sarebbe ipocrita dire che va sempre tutto liscio, ma con preparazione (e una community alle spalle), anche le difficoltà si affrontano meglio. Se vorresti un confronto reale su quale ateneo potrebbe fare per te e su come affrontare il lato pratico (integrazione, società, supporto psicologico…), siamo qui.
Dubbi sulle society, sui residence misti o su come funziona davvero il supporto agli studenti internazionali in Irlanda? Prenota una chiacchierata gratuita con noi di Studey. Ti aiutiamo a capirci qualcosa in più e, se serve, ad abbozzare un piano pratico. Senza costi, senza promesse miracolose, solo consigli di chi è passato per la stessa strada.
Parlare di multiculturalità nei campus irlandesi vuol dire raccontare la realtà: non sempre semplice, non sempre difficile. Di certo mai banale.
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