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Come si vive la sostenibilità ambientale tra gli studenti universitari in Irlanda

La sostenibilità nelle università irlandesi è una realtà complessa per gli studenti italiani, che devono affrontare sfide pratiche quotidiane nel vivere "green".

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Sostenibilità ambientale nelle università irlandesi: cosa significa davvero per uno studente italiano?

Arrivare in Irlanda e sentire parlare di “Green Campus” non è solo immagine. Se stai pensando di trasferirti a Dublino, Cork, Galway o in qualsiasi città universitaria irlandese, la sostenibilità la incontri tutti i giorni, dentro e fuori dall’aula. Ma cosa devi aspettarti davvero? E dove si nascondono le difficoltà (non tutto è così verde come sembra)? Qui sotto trovi una guida concreta basata su domande frequenti che ci fanno gli studenti italiani, e su quello che viviamo in prima persona – niente promesse, solo realtà e qualche suggerimento pratico.

Come funziona il programma Green Campus nelle università irlandesi?

Ti sarà capitato di sentire parlare della “Green Flag” o di vedere un logo verde fuori dall’ingresso dell’università: non è solo una trovata di marketing. Dal 2007, il programma nazionale Green-Campus di An Taisce coinvolge più di 50 tra università e istituti, e ad oggi solo 22 di loro hanno ottenuto la famosa bandierina, segno che qui non si scherza: serve almeno un anno e mezzo di impegno, risultati concreti e miglioramento continuo.
Gli studenti sono parte attiva: si formano comitati misti con staff e professori, si fanno audit ambientali e si scrivono veri e propri piani d’azione. Piantare qualche albero non basta. Un esempio concreto? L’University College Cork (UCC) è stata la prima al mondo a ricevere la green flag e ora punta a diventare “zero waste” entro il 2030, ovvero niente rifiuti destinati alla discarica.

Quali sono le agevolazioni verdi per i trasporti? Posso davvero vivere senza auto?

Uno dei dubbi che sentiamo più spesso: “Posso muovermi senza macchina in Irlanda?”
Tra Leap Card (che offre fino al 50% di sconto per studenti fino a 25 anni o full-time iscritti), bike scheme e trasporto pubblico, la risposta è sì, almeno nelle città universitarie più grandi.
Con la Student/Young Adult Leap Card il risparmio si sente: tra biglietti del bus, tram LUAS e treni, anche chi vive in periferia può farcela senza spendere una fortuna (soprattutto a Dublino, dove il prezzo del biglietto senza card oggi è decisamente alto).

Molti campus offrono poi il noleggio bici, spesso a prezzi bloccati per semestre. Limerick ad esempio ha il progetto CycUL: 50 euro per sei mesi di bici, manutenzione inclusa. Non ami pedalare sotto la pioggia? Ti consigliamo di scegliere casa vicino alle linee principali Bus Éireann o alle tramvie. A piedi, tutto è un po’ meno romantico a novembre.

Come funziona davvero la raccolta dei rifiuti e quali sono i controlli nei campus?

Se pensi che la raccolta differenziata sia complicata in Italia, preparati: le università irlandesi divino tutto in almeno tre flussi (indifferenziato, riciclabile, organico) e a volte anche vetro o lattine.

Negli studentati spesso ci sono multe se sbagli il conferimento (si parla di 20 euro per ogni sacchetto messo nel posto sbagliato, ma il gestore può cambiare le regole).
Molte università hanno eliminato quasi del tutto il monouso: all'UCC, ad esempio, le caffetterie usano il sistema del deposito: 2 euro quando prendi una cup riutilizzabile, li riavrai quando la restituisci. Portare la propria tazza è normale, e per chi dimentica? C’è un piccolo sovrapprezzo.
Si sperimenta tanto anche nella didattica – con il “Waste Game” per sensibilizzare su sprechi e differenziata – e attraverso “Living Labs” con workshop pratici su riparazioni, riuso e spreco alimentare.

Quanto sono sostenibili gli alloggi per studenti in Irlanda? Come gestisco energia e costi?

Qui bisogna essere onesti: gli alloggi nuovi (campus di ultima generazione) hanno spesso ottimi rating energetici, il massimo per riscaldamento e bollette. Ma, nella realtà, molti studenti italiani finiscono per affittare case o stanze in edifici anni ’60-’90, in pieno stile irlandese: finestre a vetro singolo, spifferi e riscaldamento che lavora a pieni giri.
In campus, il prezzo dell’energia è spesso fisso e “all-inclusive”, mentre fuori si fanno letture contatori ogni mese e la bolletta si divide tra coinquilini (ricorda: i prezzi cambiano di continuo e dipendono dal fornitore, alcuni sono già full green, altri meno). D’inverno, puoi aspettarti tra i 40 e i 70 euro a testa solo per luce e gas. Occhio alla voce “spese extra” prima di firmare.
Le università stanno investendo su pannelli solari e pompe di calore, ma il net-zero è ancora lontano sia nei centri delle città (un sacco di edifici storici) sia nelle case per studenti.

Come puoi contribuire come studente internazionale senza sentirti spaesato?

Ecco qualche consiglio pratico, raccolto direttamente da chi c’è passato:

  • Iscriviti a uno dei gruppi green appena arrivi (“Green Soc” o “Sustainability Hub”): sono ottimi per fare gruppo e spesso danno anche punti extracurriculari che fanno curriculum.
  • Porta con te una borraccia e una cup riutilizzabile: in tanti bar risparmi qualche centesimo sul caffè, e se usi il monouso paghi di più (è pensato proprio per scoraggiare la pigrizia).
  • Quando devi arredare camera (o vestirti), cerca di preferire app come Too Good To Go, Depop, o il “mercatino” Facebook e charity shop locali: poco impatto e tante occasioni.
  • Per muoverti, studia bene le app dei trasporti (Leap Card, TFI Planner) e valuta l’abbonamento bici: i taxi costano tanto e il discorso “sostenibilità” qui non è solo moda.
  • Se affitti fuori dal campus, scegli – se puoi – un fornitore di energia che garantisca il 100% rinnovabile e metti il contratto a nome di tutti i coinquilini: i “fantasmi a fine semestre” purtroppo sono più comuni di quanto si pensi.

Quali problemi incontrano davvero gli studenti italiani in Irlanda che vogliono essere sostenibili?

Non tutto gira liscio. Ecco qualche difficoltà (reale) da mettere in conto:

  • Greenwashing nei residence: alcuni alloggi si vendono come super-ecologici solo perché nuovi, ma magari non fanno nemmeno la raccolta differenziata.
  • Edifici vecchi: molti appartamenti in centro hanno finestre vecchie, poca efficienza e se soffri il freddo o hai problemi con la muffa, chiedi sempre la certificazione energetica (BER).
  • Costi nascosti: la reusable cup dimenticata si paga, i sacchi ufficiali per la spazzatura a Dublino vanno dai 3 ai 4 euro, e le asciugatrici nei palazzi – spesso obbligatorie – fanno lievitare la bolletta.
  • Il clima: sotto la pioggia irlandese, la voglia di pedalare cala. Per asciugare i vestiti? A stendino sono vietati quasi ovunque, quindi l’impatto energia aumenta.

Domande frequenti sulla sostenibilità ambientale nelle università irlandesi

Tutte le università sono parte del programma Green Campus e hanno la Green Flag?

No. Ad oggi, 55 istituti sono iscritti e solo 22 hanno la Green Flag. Se vuoi sapere com’è messa la tua università, puoi controllare online (Green-Campus Ireland) oppure chiedere a qualcuno della nostra community (ci passano sempre queste domande in consulenza).

Posso avere lo sconto studenti del Leap Card anche se sono internazionale?

Sì, se sei iscritto a un corso full-time di almeno sei mesi. Ti servirà una lettera dall’università e un documento d’identità. Ogni tanto le regole cambiano, quindi meglio controllare sempre il sito ufficiale.

Quanto costa partecipare alle iniziative “green”?

Quasi tutte sono gratuite o coperte con piccoli depositi rimborsabili (ad esempio 2 euro per la cup o 50 euro per la bici, che ti tornano quando restituisci l’oggetto). Se non trovi info chiare, chiedi all’office sustainability del tuo ateneo o a Studey: a volte basta un messaggio!

Posso vivere in Irlanda senza macchina?

Nelle città universitarie grandi sì, senza grandi rinunce. Se invece ti muovi in zona rurale, dovrai pianificare con attenzione (autobus regionali, car sharing, collegamenti meno frequenti). I parcheggi nei campus sono pochi e costosi.

Le università irlandesi offrono corsi o minor sulla sostenibilità?

Sempre di più! Da moduli obbligatori in alcuni corsi di ingegneria, a veri e propri minor e lauree dedicate alla Climate Action. Non sempre portano extra-credit (ECTS), quindi controlla il syllabus.

In sintesi: quanto impatta la sostenibilità sul tuo vivere da studente in Irlanda?

Vivere da studente in Irlanda significa fare i conti tutti i giorni con scelte “green”, che non sono solo etichetta ma pratica quotidiana. Dal trasporto agli alloggi, dalla gestione dei rifiuti al modo in cui ti relazioni con gli altri, la sostenibilità è sempre sul tavolo (e a volte pure un po’ complicata).
L’importante è arrivare preparati, non credere che sia tutto perfetto e saper chiedere aiuto quando serve. Se hai dubbi pratici – su costi, procedure, su come non farti fregare dai residence – parliamone. Non abbiamo la bacchetta magica, ma qualche trucco e dritta di chi ci è già passato sì.

Ti serve capire se un’università irlandese è davvero green, o vuoi un confronto sulla scelta dell’alloggio più sostenibile (senza trovarti sorprese)? Scrivici: siamo qui per raccontarti le cose così come sono, senza filtri né scorciatoie.

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