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Come si vivono le settimane culturali nelle università irlandesi

Le settimane culturali nelle università irlandesi offrono opportunità uniche per connettere studenti locali e internazionali, facilitando amicizie e networking in un ambiente stimolante.

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Settimane culturali nelle università irlandesi: cosa sono davvero e a cosa servono?

Se arrivi in Irlanda per una laurea triennale, un master o pure solo un semestre Erasmus, probabilmente sul calendario dell’università ti imbatterai presto nell’annuncio di una “cultural week”. Capita che all’inizio tu pensi siano delle vacanze mascherate o una specie di pubblicità per studenti stranieri. In realtà, sono tutt’altro: un’occasione concreta, organizzata dagli atenei irlandesi (spesso insieme alle society studentesche), per mettere in contatto studenti locali e internazionali, abbattere barriere culturali, farti scoprire club, possibilità e, perché no, nuovi amici.

Non ti aspettare la “Freshers’ Week” (cioè la settimana per i neo-iscritti, quella piena di eventi per rompere il ghiaccio) né una semplice week di orientamento. Qui il cuore dell’esperienza è la mescolanza di culture e l’idea che nessuno debba sentirsi uno “sconosciuto” nel campus.


Cos’è una “cultural week” in Irlanda?

Di solito si tratta di un evento che dura da 3 a 7 giorni. Lo organizza l’università o, molto spesso, una costellazione di society e gruppi studenteschi. Cosa fanno davvero?

  • Organizzano workshop gratuiti (sia di cucina internazionale che di public speaking)
  • Allestiscono fiere delle society (un’occasione per capire che a teatro partecipano anche informatici e che il club di fotografia accoglie pure chi usa solo lo smartphone)
  • Propongono tour tematici, ad esempio delle residenze universitarie o della storia LGBTQ+ del campus
  • Offrono serate musicali, piccole mostre, proiezioni di film in lingua originale e sessioni di domande e risposte (a volte molto meno formali di quelle che immagini)
  • Ci sono assaggi di cibo portato dagli studenti di tutto il mondo (fidati: girare con due pacchi di taralli pugliesi può essere più utile di una lettera di referenze)

Spesso tutto è gratuito, ma qualche society può chiedere un piccolo contributo per materiali o gite. Meglio farsi trovare pronti.


Esempi reali di settimane culturali nelle università irlandesi

Vediamolo con qualche nome e data precisa, così hai in mente cosa aspettarti e dove cercare gli eventi.

Trinity College Dublin – Global Room Events

La Global Room è il quartier generale della vita internazionale nel campus. Solo nel 2024 ci sono stati oltre 300 eventi, ma durante la cultural week succede di tutto:

  • L’incontro “New2Dublin” del lunedì sera: il modo più semplice per conoscere gente appena arrivata (fonte: Trinity Global Room)
  • Serate cinema con film in lingua originale, sottotitoli e chiacchiere finali con i registi
  • Sessioni “How to survive on a student budget in Dublin” fatte da chi, come te, ci è passato l’anno prima

UCC – Culture Night (20 settembre 2024)

Una sola notte, ma programma densissimo (vale come esempio di cultural week compatta). Ecco alcune chicche:

  • Tour guidato sulla storia LGBTQ+ del campus (molto seguiti anche dagli studenti italiani)
  • Workshop di stampa 3D e cyanotype—perfetti se vuoi provare qualcosa di tecnico/artistico e non sai da dove partire
  • Esibizioni di danze indiane e cinesi, teatro e storie su clima e attivismo sociale

UCD – Global Cultural Week

Nel 2024, la School of Civil Engineering ha organizzato una serie di presentazioni tra studenti di Spagna, Cina, Pakistan: si parlava di come ingegneria e paesaggio cambiano da paese a paese, con tanto di snack tipici portati da casa (fonte: UCD Global Cultural Week news). Sembra banale, ma tra uno spuntino e una chiacchierata spesso nascono i contatti per progetti e persino lavori part-time.


Perché partecipare alle settimane culturali nelle università irlandesi? E quando non vale la pena?

Qui niente bugie: non sono eventi “magici” che cambiano tutto. Ma portano benefici concreti, per esempio:

  • Fare amicizie e networking: in Irlanda, gran parte delle occasioni personali e professionali non arrivano dalle lezioni ma dai gruppi, society e iniziative collaterali. Stringere amicizie qui è più “normale” di quello che sembra.
  • Arricchire il CV (davvero): parlare in pubblico, fare volontariato, anche solo organizzare una degustazione può pesare nelle application per tirocini e stage, specie se lo metti nelle soft skills.
  • Benessere mentale: i primi mesi in Irlanda sono spesso una botta (per chiunque, non solo per chi non parla inglese perfetto). Le settimane culturali costringono—senza pressioni—a uscire dalla propria tana, e questo può fare la differenza. Non è obbligatorio e si può scegliere, ma qualche ora passata tra sconosciuti (che vivono la stessa ansia) spesso riduce la solitudine.

Quando può non essere il caso di partecipare?

  • Quando c’è il picco di esami o scadenze importanti: rischi di aggiungere stress. Meglio selezionare pochi eventi mirati e lasciare il resto.
  • Se nell’agenda è indicato un costo e il tuo budget è tirato: qualche society chiede una quota per attività speciali. Controlla e chiedi subito prima di iscriverti.

Come faccio a sapere quando ci sono le settimane culturali o i singoli eventi?

Ecco i canali più concreti e, credimi, aggiornati (esperienza nostra e di studenti che ci sono passati):

  • Mailing list dell’International Office: se ti iscrivi, almeno un mese prima ti arriva l’agenda provvisoria degli eventi
  • Instagram e Discord delle society: i giovani irlandesi usano poco Facebook, meglio cercare sui canali dove effettivamente scrivono, commentano e si organizzano
  • Bacheche in biblioteca: può sembrare old school, ma alcuni degli eventi più “veri” sono pubblicizzati solo su una bacheca al piano terra, vicino ai bagni o all’ingresso principale
  • App universitarie (tipo CampusM per UCC, UL, ecc.): se la tua università la usa, attiva le notifiche push. Gli avvisi spesso compariranno lì, anche last minute

Consigli pratici dagli studenti italiani che hanno vissuto una cultural week in Irlanda

Parliamoci chiaro, queste sono le dritte che ci hanno segnalato direttamente i nostri ex-studenti (e che avremmo voluto sapere già dal primo giorno):

  • Porta qualcosa di tuo: sembra una sciocchezza, ma offrire uno snack italiano ti fa rompere il ghiaccio meglio di mille “Hi, my name is…”. Un ragazzo di Bari ha trovato lavoro in biblioteca offrendo olio extravergine a una collega del Global Room (giuro).
  • Fai volontariato, anche solo per due ore: aiutare alla reception di un evento spesso ti offre accesso prioritario ai workshop a numero chiuso e ti fa sentire subito “parte di qualcosa”
  • Vestiti a cipolla: i campus irlandesi hanno il microclima: sole al mattino, pioggia improvvisa al pomeriggio, vento la sera. Martina (laureanda UCC) sempre consiglia giacca impermeabile nello zaino, SEMPRE.

Errori e rischi da evitare durante le settimane culturali

Non tutto è perfetto, ecco i “classici”:

  • Prenotare tardi (overbooking?): gli eventi più richiesti si riempiono in fretta. In Irlanda la puntualità su queste cose è sacra (in altre, meno!).
  • FOMO (“fear of missing out”): voler fare tutto, partecipare a mille eventi, rischia di stancarti e farti perdere il bello. Meglio selezionare 2-3 eventi che davvero ti interessano e viverli bene.
  • Aspettative Disney: non aspettarti che ogni incontro sia memorabile. Alcuni talk sono semplici chiacchierate, altri ispirano poco. Va così, come nella vita vera.

Domande frequenti sulle cultural week nelle università irlandesi

Le settimane culturali sono obbligatorie?

No, non lo sono. Però alcune facoltà riconoscono crediti se partecipi come volontario. Meglio verificare con il tuo Academic Advisor: le regole cambiano spesso e tra campus diversi.

Quanto costano in genere gli eventi?

La maggior parte degli eventi è gratuita. Tuttavia, alcune masterclass o gite fuori sede possono avere un costo (sempre specificato nella locandina). I prezzi di solito non sono alti, ma meglio controllare sempre con l’International Office.

Bisogna registrarsi per partecipare?

In moltissimi casi sì. L’iscrizione, spesso tramite Eventbrite o moduli online, serve a non sforare la capienza delle sale (nulla di burocratico, dura 2 minuti).

Possiamo organizzare anche noi studenti italiani un evento?

Assolutamente sì. In molte università esiste un form per proporre eventi, anche last minute. Dubbi su budget, logistica o altro? Chiedi pure all’International Officer—è (praticamente) il loro lavoro.

Che livello di inglese serve per capire e interagire agli incontri?

B2 va più che bene. I relatori tendono a parlare chiaro, e le domande spesso sono informali. Consiglio? Siediti davanti e scarica le slide prima, se temi di perdere qualcosa.


Vale davvero la pena partecipare alle settimane culturali universitarie in Irlanda?

Non sono solo un passatempo: queste settimane possono aiutarti a trovare amici, costruire la tua rete di contatti, acquisire skill (utili anche per lavori e tirocini) e, forse, persino trovare una piccola “famiglia” lontano da casa. Ma funzionano se ti muovi con un po’ di criterio: scegli eventi che davvero ti incuriosiscono, non farti prendere dall’ansia di non “fare tutto”, e ricorda che ognuno vive la propria esperienza in modo diverso. Non è obbligatorio partecipare, ma quasi sempre qualcuna di queste iniziative ti lascerà qualcosa di concreto.


Hai ancora dubbi su quando (e se) partecipare a una cultural week? Preoccupazioni su esami, costi nascosti o gestione degli orari? Scrivici: una chiacchierata gratuita con un ex-studente italiano in Irlanda spesso vale più di mille FAQ online. E se non abbiamo la risposta… almeno ti raccontiamo come l’abbiamo affrontata noi.

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