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Famiglie ospitanti e cultura dell’accoglienza in Irlanda

Vivere con una host family in Irlanda offre vantaggi come migliorare l'inglese e una rete di supporto, ma non è adatto a tutti.

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Famiglie ospitanti in Irlanda: conviene davvero vivere in host family durante il primo semestre?

Quasi ogni settimana studenti (e, spesso, le loro famiglie) ci chiedono: «Ma vale la pena scegliere una famiglia ospitante per i primi mesi in Irlanda o meglio buttarsi subito su un appartamento condiviso?». Se speri in una risposta secca, preparati: la verità è che non c’è una formula magica. Dipende da chi sei, dal budget che hai in tasca, da quanto ti pesa la burocrazia… e da che tipo di esperienza sogni. Qui proviamo a raccontarti come funziona davvero vivere con una host family in Irlanda, quali sono i vantaggi e gli svantaggi reali, quanto costa e come evitare le classiche trappole.

Cosa vuol dire vivere con una host family in Irlanda? Come funziona davvero?

Digs o homestay: queste sono le parole che sentirai di più quando si parla di famiglie ospitanti in Irlanda. In pratica, significa prendere una stanza (quasi sempre singola) a casa di una famiglia locale. Avrai uno spazio tutto tuo per dormire e studiare, pasti inclusi almeno a colazione e cena, e l’accesso alle aree comuni della casa. I contratti di solito sono settimanali, senza vincoli di mesi: un bel vantaggio se vuoi tastare il terreno prima di scegliere una soluzione fissa.

Perché le famiglie ospitanti sono così radicate nella cultura irlandese?

L’Irlanda si definisce «la terra dei centomila benvenuti». Non è solo una frase da cartolina: c’è davvero una cultura dell’ospitalità profonda, un senso di accoglienza che per molti studenti stranieri fa la differenza nei primi mesi. Non aspettarti però la perfezione delle brochure. La convivenza con una famiglia irlandese parte dal rispetto delle regole di casa: se usi il bagno per mezz’ora la mattina o torni tardi senza avvisare, la “magic Irish welcome” potrebbe svanire in fretta. Esperienza avvisa…

Vivere in host family in Irlanda è sicuro? Chi controlla le famiglie ospitanti?

Questa è una delle paure che sentiamo più spesso: “E se capita una famiglia strana? C’è un controllo o è tutto a caso?”. Per legge, chi ospita minori o studenti under 18 deve superare il Garda Vetting, cioè “fedina penale pulita” per tutti i membri della famiglia sopra i 16 anni. Le università e scuole serie aggiornano regolarmente i registri delle family e fanno ispezioni a sorpresa di tanto in tanto. Se trovi alloggio tramite piattaforme private, fidati solo di siti con pagamento sicuro e recensioni trasparenti. Fuori dal circuito ufficiale, truffe e brutte sorprese sono più frequenti.

Quanto costa vivere con una host family in Irlanda? Prezzi e cosa è incluso davvero

Domanda pratica, risposta chiara (anche se variabile): a Dublino, una stanza singola in host family con mezza pensione oggi costa da circa €210 a €260 a settimana; fuori Dublino spesso si riesce a stare intorno ai €190-200. Dentro questi prezzi normalmente trovi già wi-fi, bollette e pasti base inclusi (almeno colazione e cena). Fai attenzione: i prezzi salgono durante l’autunno e variano di anno in anno, quindi meglio sempre chiedere conferma ai nostri advisor prima di prenotare.

Soluzione Prezzo indicativo/settimana Cosa è incluso
Host family (mezza pensione) €190–260 (Colazione, cena, wi-fi, bollette)
Campus residence (pagamento semestrale anticipato) €230–300 (Variabile, spesso solo alloggio e alcune utenze)
Appartamento condiviso (escluse bollette) da €180 (Solo affitto, bollette extra)

Quando scegliere una host family in Irlanda è davvero la mossa giusta?

Ci sono casi in cui la host family è una manna — e altri in cui rischi solo di sentirti fuori posto. Ecco quando conviene veramente:

  • Vuoi migliorare l’inglese stando in contatto diretto con “locals” anche fuori dall’università
  • Preferisci evitare stress da bollette, contratti e rogne burocratiche: qui il pacchetto è tutto incluso
  • Ti serve una rete di supporto all’inizio (per capire bus, medico di base, banca…)
  • Non sei ancora sicuro di volerti fermare tutto l’anno nello stesso posto e vuoi “testare” più soluzioni

Quando la host family non fa per te? Ecco i casi in cui è meglio evitarla

  • Cerchi massima libertà (entrare, uscire, portare amici, doccia alle 2 di notte…): le regole di casa sono regole vere, e spesso negoziabili solo fino a un certo punto
  • La famiglia è lontana dal tuo campus (sì, succede: alcune sono a un’ora o più di trasporti, specialmente a Dublino)
  • Hai allergie alimentari molto specifiche o una dieta “complicata”: le famiglie irlandesi si impegnano, ma alcune cose fuori dall’Italia non sono scontate

Come trovare una buona famiglia ospitante in Irlanda? A chi rivolgersi?

  1. Ufficio accommodation dell’università — è il posto più sicuro: niente costi extra e famiglie “certificate”
  2. Scuole di lingua ACELS/MEI — lavorano con homestay già verificate (se hai dubbi verifica il logo sulle brochure)
  3. Piattaforme come homestay.com o hostingpower.ie — attenzione ai fee e alle policy sui rimborsi
  4. Parla con il team Studey: possiamo metterti in contatto con ex studenti o famiglie che conosciamo da anni (a volte ci sono anche “host family passaparola”, rare ma preziose).

Domande (scomode, ma utilissime) da fare prima di scegliere la host family

  • Quanti minuti reali ci metto per arrivare in università con mezzi? (meglio minuti che km…)
  • Esistono orari di rientro? Se faccio tardi come funziona?
  • Il bagno è solo mio o condiviso? Quante persone lo usano ogni mattina?
  • Il wi-fi è illimitato? Non ridere: capita di avere limiti mensili, meglio chiedere prima.
  • In casa ci sono animali? Se hai allergie, dillo SUBITO (per esperienza: meglio evitare sorprese)

Racconto reale: imparare l’inglese in host family (senza effetti speciali)

Marco, 19 anni, UCD primo anno: «Avevo paura di finire in periferia e non conoscere nessuno. La host family era a 15 minuti di Luas dal campus — una fortuna. All’inizio stavo sempre in camera, timido. Dopo qualche giorno la signora mi ha lasciato un bigliettino sulla tavola: “Dinner is conversation, not just food”. Ho iniziato a scendere prima, aiutare: dopo un mese chiacchieravo più a cena che tra italiani in classe».

Errori da evitare se vivi con una famiglia ospitante in Irlanda (esperienza vissuta)

  • Restare chiuso in camera: invece, buttati nella cucina! La parte migliore della host family è la vita di casa, anche se sembra “strana” all’inizio
  • Non dire nulla se c’è un problema (riscaldamento rotto, wi-fi debole, pasti che non ti vanno): parla subito, sono persone, non robot
  • Prenotare alloggio al buio tramite annunci non verificati online: ogni anno ci scrive qualcuno che ha perso la caparra o trovato una stanza che “non esiste”

FAQ: domande vere degli studenti sulle host family irlandesi

Quanto tempo prima devo prenotare una host family in Irlanda?

Da maggio in poi la richiesta esplode, soprattutto verso settembre. Meglio muoversi almeno 3-4 mesi prima, oppure prepararsi a essere flessibili sulla zona.

Posso cambiare famiglia se non mi trovo bene?

Sì, ma serve una motivazione vera (e non solo perché “la cucina non è come a casa”). Chiedi supporto all’ufficio accommodation o all’ente tramite cui hai prenotato: solitamente il cambio avviene in pochi giorni.

Devo portare un regalo quando arrivo?

Non è obbligatorio, ma un gesto semplice (biscotti italiani, una moka…) scioglie il ghiaccio più velocemente di mille parole.

È vero che gli irlandesi cenano prestissimo?

Spesso sì, la cena è tra le 18:00 e le 19:00. Se hai lezione fino a tardi basta avvisare e ti terranno un piatto da parte senza problemi.

Le host family sono adatte a tutti? Qual è il consiglio pratico di chi c’è passato?

La famiglia ospitante in Irlanda può rendere l’arrivo decisamente più semplice, soprattutto per chi non ha mai vissuto fuori casa o ha ancora paura di “fare gli errori”. Però, non è la soluzione perfetta per tutti. Se cerchi autonomia piena o hai orari strani, meglio valutare già da subito un appartamento o la residenza. Se invece vuoi migliorare l’inglese, partire più tranquillo, ridurre la burocrazia iniziale o trovare una rete di consigli pratici locali… vale la pena provarci, almeno per i primi mesi.

Se restano dubbi o casi particolari, parliamone: nessuna scelta è definitiva. Confrontarsi con chi ci è già passato (e ha fatto anche errori) spesso vale più di mille ricerche su Google. E se ti serve una mano o hai bisogno di aiuto concreto (costi compresi), siamo qui — senza filtri, promesse strane o moduli da compilare “al volo”.

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