Occupabilità e placement post-laurea in Irlanda: dati veri, settori con alta richiesta e consigli pratici
Cosa succede dopo la laurea in Irlanda? È davvero facile trovare lavoro da neo-laureati?
Magari ti stai chiedendo se scegliere l’Irlanda come meta universitaria abbia senso anche sul piano lavorativo. È una domanda onesta: dopo tutto l’impegno (e l’investimento) negli studi, nessuno vuole restare bloccato nel limbo del “che faccio adesso?”. Qui entriamo nel concreto: dati alla mano, settori dove il lavoro c’è davvero e qualche dritta per non arrivare impreparati.
Quali sono i tassi di occupazione dopo la laurea in Irlanda? Dati aggiornati (e senza filtri)
Secondo il Graduate Outcomes Survey dell’Higher Education Authority irlandese (dati ultimi disponibili, classe 2022), la situazione per i neo-laureati è questa:
Titolo conseguito | Occupati dopo 9 mesi | Ancora in formazione | Disoccupati |
---|---|---|---|
Triennale/Specialistica (Honours Degree) | 77,2 % | 16,9 % | 3,7 % |
Master o diploma post-laurea | 89,3 % | 2,9 % | 5,8 % |
Dottorato | 89,7 % | 2,3 % | 3,7 % |
Media totale (tutti i corsi) | 83 % | 10,2 % | 4,4 % |
Nota importante: parliamo di studenti intervistati a soli 9 mesi dalla laurea. Quindi sì, nella stragrande maggioranza dei casi, il lavoro arriva prima del primo “compleanno” da laureati.
Quali contratti sono più comuni? E dove lavorano (davvero) i neo-laureati irlandesi?
- Oltre il 64 % dei laureati triennali trova subito un contratto a tempo indeterminato (dato che in Italia molti si scordano di vedere all’inizio).
- La maggior parte degli occupati (91 %) resta a lavorare in Irlanda, soprattutto a Dublino, ma ci sono opportunità anche a Cork e Galway.
- Per gli stipendi, circa il 55 % dei masterizzati dichiara di guadagnare più di 40.000 € lordi all’anno subito dopo la laurea, mentre tra i triennali solo l’1,7 % supera quota 80.000 € (contro il 10 % dei master).
Attenzione: queste cifre vanno prese come riferimento, non come garanzia. I salari e soprattutto il costo della vita (a Dublino in particolare) cambiano in fretta—vale sempre la pena confrontarsi con un advisor per un quadro aggiornato.
Quali settori offrono più sbocchi e lavoro stabile ai laureati in Irlanda?
La cosiddetta Critical Skills Occupations List del governo irlandese serve proprio a questo: capire dove manca personale qualificato (e quindi dove ci sono più offerte di lavoro e possibilità di permesso lavorativo post-laurea). Ecco le aree calde degli ultimi anni:
- ICT (Information and Communication Technology): sviluppatori software, data scientist, esperti cybersecurity
- Life Sciences: process, validation e quality engineer, soprattutto nel comparto pharma e biotech
- Sanità: radiographers, dietisti, infermieri con specializzazione
- Finanza e tecnologia: risk & compliance analyst, quantitative analyst
- Ingegneria: civile, elettrica, meccanica
Se scegli un corso che punta in una di queste direzioni, hai statisticamente più probabilità sia di lavorare subito, sia di ottenere permessi se non sei cittadino UE (oppure se un domani vorrai portare la famiglia).
Qual è la reputazione delle università irlandesi tra le aziende? Ci sono differenze tra gli atenei?
Le classifiche internazionali non dicono tutto, ma danno qualche indicazione utile:
- Il Trinity College Dublin si piazza 91° nel QS Graduate Employability Ranking 2022.
- Molti degli atenei “tecnologici” (le nuove Technological Universities) battono anche le università più storiche per tasso di impiego immediato, spesso grazie a stage e “work placement” integrati nei corsi.
Se il tuo obiettivo è lavorare subito, chiedi sempre se il corso include uno stage riconosciuto a livello curriculare: fa spesso la differenza (vedi prossima sezione).
Come massimizzare le opportunità di lavoro appena laureato in Irlanda? Consigli pratici (non banali)
Ecco pratiche che vediamo funzionare (e quali errori evitare):
- Scegliere corsi con “work placement” integrato: chi fa stage curriculari in Irlanda ha il 10-15 % di chance in più di ottenere un contratto subito (dati HEA). Non tutti i corsi li offrono: chiedi prima di iscriverti.
- Cura CV e colloqui in inglese già dal primo anno: il career service di ogni università offre simulazioni di colloqui, valutazione CV e spesso workshop su LinkedIn. Spesso sono sottoutilizzati dagli studenti internazionali.
- Partecipa alle job fair universitarie (nel campus ogni autunno): portati con profilo LinkedIn aggiornato, domande vere (tipo: “che tipo di contratto posso aspettarmi? Che opportunità di formazione interna ci sono?”), e chiedi come funziona per i permessi di lavoro extra-UE.
- Lavora part-time durante l’anno: se sei cittadino UE, puoi fare 20 ore/settimana durante il semestre. Non solo per i soldi, ma anche per le referenze (essenziali per il primo vero contratto).
Ci sono rischi o difficoltà? Parliamone senza filtri
Studiare o laurearsi in Irlanda è una grande opportunità, ma non “regala” il lavoro. Ecco cosa considerare:
- Alcuni corsi sono troppo frequentati rispetto alle offerte di lavoro: ad esempio, le lauree genericamente “business” vedono più laureati che posti effettivi; spesso serve un master per differenziarsi.
- Gli stipendi di ingresso rischiano di essere erosi dagli affitti alti, specialmente a Dublino: valuta magari campus in altre città, o cerca aziende che offrano relocation package.
- Non è detto che il flusso di aziende post-Brexit duri in eterno: alcune multinazionali hanno aumentato lo staff in Irlanda, ma altre sono in stand-by. Monitora sempre i report di settore e resta aggiornato prima di fare piani a lungo termine.
Esperienze vere: una storia di placement post-laurea in Irlanda
Alessandro (24 anni), Computer Science, TU Dublin:
“Il mio corso prevedeva uno stage obbligatorio: sono finito a lavorare nel team DevOps di Amazon a Cork. Sei mesi, contratto vero, 2.200 € netti al mese da studente. Tre settimane prima della discussione tesi mi hanno già offerto il posto fisso. Onestamente, senza quello stage non avrei neppure passato le selezioni HR online—ti consiglio di puntarci fin da subito.”
FAQ: domande ricorrenti di chi vuole lavorare in Irlanda dopo la laurea
Serve un visto di lavoro dopo la laurea se sono cittadino italiano?
No, se sei cittadino UE puoi lavorare senza permessi. Serve solo il PPS Number (una specie di codice fiscale irlandese, si ottiene facilmente appena arrivi).
Fare un master aumenta davvero lo stipendio di ingresso?
In media sì: oltre la metà di chi ha un master parte da stipendi sopra i 40.000 € lordi/anno. Per i laureati triennali questa percentuale scende a circa un quarto.
Posso restare a lavorare in Irlanda mentre aspetto il riconoscimento del mio titolo professionale (es. in medicina, insegnamento…)?
Sì, ma finché il titolo non viene riconosciuto dall’ente locale, potrai lavorare solo in ruoli “junior” o da assistente. Informati con attenzione su tempistiche e requisiti (possiamo aiutarti a leggere i regolamenti, senza venderli come semplici).
Gli stage universitari sono tutti retribuiti?
No. Dipende dall’università e dal corso di laurea: solo il 56 % dei laureati del 2022 ha fatto uno stage, e la retribuzione è molto variabile. Meglio chiarirlo prima di firmare qualsiasi agreement.
Tirando le somme: vale la pena puntare sull’Irlanda dopo la laurea?
L’Irlanda offre tra i migliori tassi di occupazione post-laurea d’Europa, ma non garantisce scorciatoie né stipendi “magici”. Chi trova lavoro spesso ha seguito un percorso mirato: corso con stage, CV curato, scelta di settori in crescita, uso dei servizi di orientamento dell’università e una buona dose di pazienza nel “navigare” il mercato locale.
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