Studey - Studiare in Irlanda

Gli errori più comuni commessi dai nuovi studenti in Irlanda

Scopri gli errori più comuni che gli studenti italiani commettono in Irlanda e come evitarli per una vita universitaria senza sorprese.

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Errori più comuni degli studenti italiani in Irlanda (e come evitarli)

Se pensi che basti un volo per Dublino e che “il resto si sistema strada facendo”, aspettati qualche sorpresa (e magari qualche notte insonne). Ogni settembre parliamo con decine di ragazzi italiani che si trovano a gestire le stesse sviste, ansie e malintesi. Niente panico: qui sotto trovi gli errori più comuni degli studenti in Irlanda, raccontati con storie vere — e, soprattutto, i consigli pratici per non finirci in mezzo.


Quali sono gli errori più comuni degli studenti italiani che arrivano in Irlanda?

1. Prenotare l’alloggio all’ultimo secondo (o fidarsi dell’annuncio sbagliato)

Cosa succede davvero:
Verso settembre, trovare una stanza a Dublino, Cork o Galway assomiglia a una corsa ad ostacoli. Gli annunci spariscono in un attimo, i prezzi salgono e—purtroppo—le truffe aumentano a dismisura. Sui gruppi Facebook appaiono foto di appartamenti bellissimi a prezzi troppo convenienti, spesso con una richiesta di caparra “da inviare subito”.

Esempio vero:
Sara, 19 anni, voleva già sentirsi a casa ancor prima di arrivare a Cork. Ha visto un annuncio perfetto su Marketplace—450 euro mensili, foto professionali, risposta cordiale. Ha versato due mensilità via bonifico internazionale. Solo dopo ha scoperto che quell’appartamento non esisteva. Morale: 900 euro volati.

Come puoi evitarla:

  • Non inviare mai soldi senza avere visto la stanza con una videochiamata live.
  • Scegli sempre portali ufficiali tipo Daft.ie o HousingAnywhere e verifica che chi affitta abbia un numero irlandese.
  • Accetta solo pagamenti tracciabili su IBAN irlandesi e chiedi sempre una ricevuta firmata.
  • Se la richiesta di affitto è troppo bassa rispetto alla media (diciamo sotto i 500 euro a Dublino, che ormai è rarissimo), parti dal sospetto.

2. Sottovalutare il costo reale della vita da studente in Irlanda

Capita spesso: “Faccio tutto con 400 euro d’affitto come mi hanno detto sui forum”. Peccato che quella cifra non è più la norma a Dublino (o anche a Cork). L’ICOS parla chiaro: il budget per 1 anno si aggira tra i 10.000 e i 20.000 euro (solo vita, escluse tasse universitarie).

Spese che molti ignorano:

  • Deposito cauzionale (spesso due mensilità all’inizio)
  • Trasporti: con la Student Leap Card, a Dublino si spendono circa 160 euro/mese
  • Materiali di studio: libri, fotocopie, stampanti — fino a 500 euro/anno

Come organizzarsi:

  • Fai subito un foglio budget — puoi banalmente usare Google Sheets.
  • Scarica un’app tipo Splitwise per dividere le spese e tenere traccia di chi ha pagato cosa.

3. Contare sul “lavoretto” per coprire tutte le spese

Sì, gli studenti UE possono lavorare anche oltre le 20 ore settimanali… ma il lavoro non spunta appena scendi dall’aereo. Gli annunci part-time in hospitality fanno gola ma, realisticamente, tra burocrazia, CV in inglese e tempi di attesa, possono passare settimane. E ti ritrovi a corto prima del previsto.

Errore diffuso:
Pensare “con 2000 euro mi arrangio, poi trovo lavoro subito”. In realtà: paghe tipiche tra 12 e 14 euro lordi/ora, contratti part-time da massimo 20 ore, e non tutti i mesi c’è richiesta. E senza PPS number, la metà va in tasse temporanee “d’emergenza”.

4. Posticipare burocrazia: PPS number, banca irlandese, iscrizione servizi

Un classico: rimandi il PPS number (necessario per lavorare) e ti becchi la tassazione d’emergenza oltre il 40% sul primo stipendio. O fai fatica a farti pagare dallo student job perché hai ancora l’IBAN italiano.

Cosa serve davvero:

  • PPS number: prendi appuntamento appena hai l’offerta di lavoro (servono passaporto e prova indirizzo irlandese).
  • Conto corrente irlandese: spesso bastano documento e email dell’università. Alcuni pagamenti arrivano solo su IBAN irlandese.
  • Banche online (Revolut, N26) vanno benissimo all’inizio, ma per alcune pratiche — tipo rimborsi universitari — serve il conto tradizionale.

5. Fare errori nell’application CAO (o per il master) per distrazione o fretta

Capita persino agli studenti più organizzati: ordini la lista dei corsi in base al “nome” e non per vero interesse; dimentichi di caricare la pagella tradotta o la reference; usi il voto di maturità ancora ipotetico e poi non aggiorni i documenti. Una piccola svista può compromettere la scelta dei prossimi anni.

Le scadenze da ricordare:

  • CAO 2025: 20 gennaio (quota ridotta), 1 febbraio (standard), 1 maggio (late deadline)
  • Ogni università può avere richieste extra su reference e transcript — controlla sempre due volte, con qualcuno esperto se puoi.

6. Scegliere il corso “ad occhi chiusi”, senza verificare i requisiti reali

La differenza fra un Ordinary (Level 7) e un Honours degree (Level 8) spesso sfugge, così come i requisiti di alcune lauree (“devi avere matematica avanzata”, e il diploma italiano magari non basta). E non sempre il ranking dice tutto su stage, opportunità, qualità reale dell’esperienza.

Errore vero:
Marco, 20 anni, pensava di poter accedere direttamente al secondo anno di Computing grazie al suo diploma ITIS. Peccato che l’università non lo riconosceva — ha dovuto ricominciare dal primo anno, con spese extra notevoli.

Consiglio:
Non avere paura di fare domande scomode alla segreteria, ai tutor o a chi c’è già passato. Meglio una figuraccia oggi che una spesa doppia domani.

7. Non chiedere aiuto e credere “ce la faccio da solo”

I servizi per studenti delle università irlandesi sono gratuiti (counselling, language support, writing centre…) ma molti studenti italiani preferiscono rimanere in silenzio — per vergogna o paura di “disturbare”. La verità? Può essere la differenza tra uscirne bene o farsi travolgere dallo stress.

Come funziona con Studey:
Appena arrivi puoi parlare con un mentor — ex studente che c’è passato prima di te — e fissare assieme piccoli obiettivi, dalla gestione delle ansie a come farsi nuovi amici.

Domande frequenti sugli errori degli studenti italiani in Irlanda

Quali documenti devo avere pronti il primo giorno?

Ti servono: passaporto o carta d’identità, lettera di offerta universitaria, codice fiscale italiano, una prova d’indirizzo irlandese (es. conferma d’iscrizione, rent agreement), proof of pagamento tasse universitarie. Lista aggiornata? Scrivici senza problemi.

Come funziona il visto per studenti UE in Irlanda?

Non ti serve alcun visto: basta il passaporto o la carta d’identità valida. Se hai la doppia cittadinanza extra-UE, verifica i dettagli con largo anticipo.

Quante ore davvero posso lavorare con il visto da studente in Irlanda?

Da cittadino UE puoi lavorare senza limiti legali, ma nella pratica le ore libere realistiche per uno studente vanno spesso tra 15 e massimo 25 a settimana, una volta contati corsi e gli assignment.

Quanto tempo ci vuole per aprire un conto corrente in Irlanda per studenti?

Se hai tutti i documenti, in filiale servono in media 30-40 minuti. Però spesso l’appuntamento arriva dopo 1-2 settimane (dipende dalla banca e dalla zona). Più aspetti, più rischi ritardi nei pagamenti — meglio prenotare appena arrivi.


Conclusione: Come evitare gli errori più comuni degli studenti in Irlanda?

Gli errori più comuni si evitano partendo preparati, confrontandosi con chi ci è passato e senza dare nulla per scontato. Soprattutto: non sei solo a gestire ansie, quesiti sul budget o sulla burocrazia. Se ti serve un confronto concreto, anche solo per toglierci un dubbio, Studey c’è — il primo incontro è gratuito e senza nessun impegno.
Meglio una domanda in più oggi che un grattacapo (e qualche euro) in meno domani.

Keyword finale: evitare gli errori più comuni studenti in Irlanda

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