Perché il senso di appartenenza nei college irlandesi è davvero importante?
Quando si parla di senso di appartenenza nei college irlandesi, spesso si pensa a qualcosa di astratto, all’“atmosfera” o “mood” del campus. Ma chi lo vive lo sa: è molto più concreto. Sembra strano da lontano, ma in Irlanda la sensazione di essere parte di una comunità è parte integrante dell’esperienza universitaria – tanto che le università lo inseriscono nei loro obiettivi e lo misurano, davvero.
Non è solo un bel contorno: sentirsi inclusi, trovare il proprio gruppo, avere persone con cui parlare all’inizio (quando sembra che tutti conoscano già tutti tranne te) fa la differenza sia nei voti che nel benessere mentale. Non lo diciamo solo noi – lo raccontano i numeri e le esperienze di chi ci è passato.
Cosa dice chi vive (e studia) in Irlanda
- L’Università College Dublin (UCD) include il supporto per “sentirsi parte” della community studentesca tra i suoi obiettivi strategici. È nero su bianco nei loro documenti ufficiali.
- Sempre in Irlanda, l’impatto del volontariato universitario supera i 28 milioni di euro l’anno – successo possibile solo se hai studenti che si sentono davvero coinvolti e non solo di passaggio.
- Maynooth University dice chiaro e tondo che clubs & societies sono pensati per aiutare gli studenti a integrarsi.
Insomma, qui non è un vezzo: il senso di appartenenza è considerato necessario quanto l’offerta dei corsi. Ma… come si crea, e da cosa dipende davvero?
Quali sono gli elementi che aiutano a sentirsi parte di una community nei college irlandesi?
È vero che i campus irlandesi sono “a misura di studente”?
Sì, spesso è davvero così. Tanti atenei hanno campus “compatti”: residenze, palestre, mense e aule sono a pochi minuti a piedi. Questo riduce i tempi “morti” e aumenta le occasioni di incontro spontaneo – niente maratone sui mezzi o pause pranzo solitarie in giro per la città. Anche solo camminando da una lezione all’altra, ti capita di incontrare sempre più volti noti.
Cosa sono i club e le società studentesche (societies)? Come aiutano a trovare amici?
Questa forse è l’unica cosa su cui tutti concordano: i club e le cosiddette societies (dalla Tea Society alla Gaming Society, fino al club sportivo di kayak o danza tradizionale) sono il modo numero uno per rompere il ghiaccio. Ce ne sono oltre 100 o più per ogni ateneo e sono pensate per coprire qualsiasi interesse. La cosa bella: sono organizzate dagli studenti per gli studenti, spesso con una quota di iscrizione simbolica.
L’inizio? La Freshers’ Week, cioè la prima settimana di lezioni, in cui le società si presentano e puoi “sperimentare” senza pressioni. Ed è davvero la settimana più importante… anche se molti lo capiscono dopo!
Perché il volontariato è così radicato nei college irlandesi?
In Irlanda è considerato normalissimo dedicare qualche ora al mese a progetti di volontariato tramite università o iniziative locali. Il motivo? Si creano connessioni fortissime, più profonde delle semplici chat di corso. Lavorare a uno scopo comune, spesso con studenti irlandesi e internazionali insieme, fa sentire parte di qualcosa.
Quali servizi esistono per aiutare chi si sente escluso o ha difficoltà?
Non fa mai male dirlo: chiedere aiuto è la norma, non un fallimento. Gli atenei hanno spesso un vero e proprio “Office of Student Experience” e, oltre al classico tutoring, servizi di counselling e supporto benessere sempre accessibili. E non è solo sulla carta: se sollevi una difficoltà di inserimento, qualcuno si attiva per aiutarti.
Quanto conta la mentalità irlandese sulla “welcome”?
Qui la differenza la fanno i dettagli: salutare per nome, chiedere “How’s it going?” anche quando non ci si conosce davvero, prof che tengono la porta (fisica e metaforica) aperta. Sembrano piccolezze, ma soprattutto per chi arriva dall’estero e si trova spaesato, fanno una differenza enorme per superare il primo impatto.
Quali ostacoli e difficoltà puoi aspettarti all’inizio?
Va detto onestamente: non è tutto perfetto e nessun campus è “instagrammabile” 24/7. Ecco alcuni intoppi reali che possono far sentire fuori posto, soprattutto nei primi mesi:
Vivere lontano dal campus: cosa cambia davvero?
Vivere fuori (soprattutto a Dublino) significa spesso dover scegliere tra perdere qualche evento serale o mediare con lunghi spostamenti. Se sai già che farai il pendolare, consigliamo di organizzarti in anticipo – magari scegliendo in quali serate “rimanere” dopo le lezioni.
Troppa scelta tra club e società: come evitare di sentirsi sopraffatti?
La realtà è che potresti voler provare tutto, ma rischi di perderti. Meglio scegliere due society che davvero ti piacciono e investirci tempo: in questo modo, rivedi le stesse persone, costruendo rapporti veri.
Il rischio “international bubble”: come evitarlo?
Quando si è nuovi è normale gravitare verso altri italiani, ma nel lungo periodo la vera svolta è sfidarsi a frequentare una società dove sei forse l’unico italiano. All’inizio fa paura? Sì. Ma dopo qualche incontro si scioglie tutto – parola di ex studenti.
Come puoi coltivare il senso di appartenenza nei college irlandesi? Ecco idee che funzionano davvero
Quando | Cosa puoi fare concretamente | Perché ti aiuta a integrarti? |
---|---|---|
Prima di partire | Segui le pagine social dei club del tuo futuro ateneo | Arrivi già “caldo” e pronto a inserirti |
Prime 2 settimane | Partecipa almeno a una Freshers’ Fair e iscriviti a 2 club diversi (sport e hobby/arte) | Aumenti le occasioni di rivedere le solite persone |
Primo semestre | Partecipa ad almeno un progetto di volontariato (anche breve) | Coinvolgerti con un gruppo ti fa sentire subito a casa |
Tutto l’anno | Unisciti agli study group delle library | Studio + socialità = grandi amicizie |
Esempi veri di chi ce l’ha fatta: storie di senso di appartenenza nei college irlandesi
- Marco, ingegneria meccanica, UCD: “Ho iniziato con il Surf Club—nessuno parlava italiano, ma l’oceano è un linguaggio unico. Dopo qualche giro in mare, mi hanno coinvolto nel volontariato per pulire le spiagge: lì il gruppo si è saldato davvero.”
- Giulia, psicologia, University of Galway: “Il primo mese è stato tosto, pioveva e mi mancava casa. Poi mi sono buttata sulla Trad Music Society: avevo studiato violino al liceo. Ora suoniamo ogni giovedì e ho trovato il mio gruppo – più amici qui che in Italia.”
Domande frequenti sul senso di appartenenza nei college irlandesi
Come funzionano i club e le society negli atenei irlandesi?
Ogni club o society è gestito dagli studenti, ha un piccolo contributo annuale e un gruppo dirigente eletto. Le attività spaziano da incontri settimanali a workshop e gite. Ogni università pubblica la lista completa online, aggiornata ogni anno.
Serve l’inglese perfetto per fare amicizia?
Per fortuna… no. Nelle society si parla molto di sport, passioni e attività pratiche. E gli irlandesi hanno davvero pazienza per chi arriva da fuori (accento compreso!).
Quanto costa unirsi ai club?
Di norma tra i 2 e i 5 euro all’anno per la maggior parte delle society. Per sport particolari, i costi possono salire (15-40 € e oltre se serve attrezzatura), ma tutto è indicato sui rispettivi siti universitari. Se hai dubbi, chiedici pure e ti aiutiamo.
E se abito fuori o faccio il pendolare?
Puoi comunque partecipare a club, eventi serali e gruppi studio, ma devi organizzarti con i trasporti e magari programmare una sera a settimana in più sul campus. Non è insolito, anzi, tantissimi fanno così.
Studey può aiutarmi a trovare un ambiente giusto per me?
Sì, il nostro obiettivo non è solo l’application: ascoltiamo la tua storia e ti mettiamo in contatto con chi ha vissuto in quella università. Così puoi capire se l’ambiente (community, servizi, “mood”) è davvero quello che cerchi prima di scegliere dove puntare.
Senso di appartenenza nei college irlandesi: una questione di benessere, non solo di “atmosfera”
Alla fine dei conti, il senso di appartenenza nei college irlandesi non è solo una bella parola, ma un pezzo fondamentale dell'esperienza: influenza i voti, la salute mentale, la motivazione. Nessun posto (neanche in Irlanda) è perfetto per tutti, ma sapere come muoverti—society, volontariato, servizi—fa la differenza davvero.
Un consiglio da chi ci è già passato: scegli il tuo campus anche in base alle community che lo animano, non solo per la fama. E se vuoi parlarne con qualcuno che l’ha vissuto sulla pelle e non per sentito dire, scrivi pure: siamo qui (anche dopo l’application) per aiutarti a trovare la tua, di appartenenza.
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