Cosa davvero mangi nelle mense universitarie irlandesi? Tradizioni, prezzi, consigli e trucchi che nessuno ti dice
Se pensi che “mensa universitaria” significhi solo pasta scotta e vassoi tristi… in Irlanda rischi una sorpresa. La cucina nei campus qui è davvero una faccenda seria, un po’ rituale, molto sociale (e spesso un’incognita per il portafoglio). Capire come funziona, quanto costa e cosa aspettarsi può fare la differenza — sia sul tuo conto mensile che nella vita di tutti i giorni. Qui trovi tutto quello che avrei voluto sapere io prima di sedermi alla mia prima mensa irlandese: dal famigerato carvery, alle opzioni vegane, ai piccoli trucchi per risparmiare (e sopravvivere senza sentirsi del tutto spaesato).
Quanto costa mangiare nella mensa universitaria in Irlanda? A cosa serve la student card?
Partiamo subito dai numeri perché sono la prima preoccupazione per tutti: il costo medio di un pasto “tipico” in mensa (piatto caldo+contorno+bibita) va dai 7 agli 11 euro. Una zuppa con pane può costare 3-4 euro, il caffè o il tè tra i 2 e i 2,50 euro, mentre la colazione completa arriva sui 5-6 euro. La student card dà diritto a sconti in quasi tutte le mense (anche solo 20-30 centesimi, ma in un anno si sente!). Portare la propria borraccia termica (le famose KeepCup) di solito permette di risparmiare qualcosa sul caffè — ormai è la norma quasi ovunque.
Un consiglio pratico: i prezzi cambiano, anche durante l’anno, e con l’avvicinarsi degli esami alcuni outlet aumentano leggermente le tariffe. Sempre meglio controllare i menù aggiornati direttamente in loco o chiedere agli advisor (anche noi di Studey possiamo dirti se c’è qualche offerta in corso che gli studenti “nuovi” ignorano spesso).
Cos’è la carvery irlandese e dove la trovo in un campus?
La “carvery” è il vero pranzo istituzionale irlandese: carne arrosto affettata a vista, patate (spesso in tre varianti) e verdure cotte, con abbondante salsa gravy. Sembra una cena della domenica, invece nei campus è un lunch popolarissimo.
- Trinity College (Dublino): la trovi soprattutto il venerdì alla Buttery, ma non solo.
- UCD (University College Dublin): ruota durante la settimana nel Main Restaurant e al Pi Restaurant, più spesso il mercoledì.
- UCC (University College Cork): di solito doppia opzione carne/vegetariana al Central.
- University of Galway: “mini-carvery” a prezzi calmierati (anche sotto gli 8 euro).
Vale la pena? Dipende: sicuramente è la soluzione più sostanziosa e — se azzecchi l’orario giusto (prima delle 13)— puoi anche risparmiare rispetto a pranzare fuori. Però occhio: le porzioni sono abbondanti, quindi evita subito prima di una lezione impegnativa.
Colazione in università in Irlanda: che opzioni ci sono davvero?
Qui la colazione “salata” è una religione: l’Irish breakfast universitario è il trionfo di salsicce, uova, pudding nero e bianco (a base sangue, non per tutti!), pane tostato e tè bollente. Prezzo intorno ai 5-6 euro. Va detto: è perfetto se hai un laboratorio presto e sai che non riuscirai a pranzare, ma mangiarlo tutti i giorni non è proprio il massimo per la salute (ci siamo cascati tutti, e poi si paga dazio).
La vera svolta sono le versioni “grab & go”: porridge con vari topping, yogurt e frutta, granole, muffin integrali. Se hai la tua tazza o contenitore, quasi sempre ti fanno 10-20 cent di sconto.
Se sono vegetariano o vegano, come me la cavo? Le mense irlandesi hanno opzioni decenti?
Non aspettarti l’Italia, ma la situazione è migliorata tanto negli ultimi anni.
- Il lunedì “Meat Free” è diventato realtà in diversi atenei, come Trinity (da quest’anno) o UCD (in vari outlet): cioè menù senza carne una volta a settimana.
- Le opzioni “plant-based” ormai sono fisse nei bar e mense: zuppa di legumi, burger vegetali, curry di ceci, spesso anche dessert e snack vegan-friendly. Nei pub studenteschi come Sult a Galway si trova anche il latte vegetale senza sovrapprezzo.
- Attenzione per chi ha allergie serie o celiachia: le etichette ci sono, ma la chiarezza non è sempre perfetta e il rischio contaminazione esiste, perché molte cucine sono condivise (se ti serve sicurezza, chiedi sempre di parlare con lo staff — spesso i manager delle mense sono disponibili).
Mensa obbligatoria o libero di scegliere? Meglio food truck e self-catering?
A differenza del sistema americano, in Irlanda nessuno è obbligato a sottoscrivere un “meal plan” universitario.
Puoi:
- Mangiare in mensa quando vuoi (niente tessere prepagate o vincoli),
- Preparare i pasti nella cucina del residence o dell’appartamento,
- Puntare sui food truck del campus (molto diffusi a Dublino, Galway, Cork). Costano poco meno del ristorante — 8-10 euro per un pasto di street food — ma sono una soluzione “da sopravvivenza” quando la mensa è chiusa (spesso dopo le 15 o nei weekend).
Pro mensa | Contro mensa | Food truck |
---|---|---|
Comoda, calda, fai amicizia, hai sconto studente, brio nei mesi freddi | Orari stretti (chiude presto), tanta coda nelle “ore di punta”, poca varietà la domenica | Pratici quando sei a lezione in giro, ma non tutti hanno posti al coperto (attenzione alla pioggia!) |
Quali sono i rischi e gli errori più comuni nella mensa irlandese?
Dirlo senza giri di parole:
- Alcuni piatti sono ottimi un giorno, imbarazzanti quello dopo: la qualità non è sempre costante.
- Pane, patatine & dolcetti sempre a portata di mano — tentazione durante periodi di stress (esami specialmente).
- Se hai intolleranze serie o sei celiaco, la mensa può essere un rischio per la contaminazione (meglio informarsi dal vivo e non fidarsi solo delle etichette).
- L’estate può essere una brutta sorpresa: alcune mense riducono drasticamente l’orario o chiudono da giugno ad agosto. In quei mesi, ci si arrangia con cucina personale o bar fuori dal campus.
Storie vere di studenti nelle mense universitarie in Irlanda
Chiara (Trinity): “Promesso: il caffè in Irlanda fa paura. Poi ho scoperto che alla Perch fanno miscela tostata sul posto e che se porti la tua tazza risparmi. Il trucco è chiedere al barista, senza vergogna. Ne bevo solo uno al giorno, ma buono.”
Marco (UCD): “Se resti in campus fino a tardi, la zuppa avanza sempre: alle 16.45 la svendono a metà prezzo. Meglio in inverno, quando arrivi cotto dopo palestra e con due euro ti scaldi e prendi pure il pane.”
Alice (Galway): “Sono vegana e avevo il terrore di finire a patatine e cracker. Invece An Bhialann ha ogni giorno almeno due piatti vegani, e al market del campus trovi hummus fresco e falafel. Il vero rischio? I muffin, che costano poco ma… esistono le bilance anche qui.”
Domande frequenti sulla mensa universitaria in Irlanda
Esistono opzioni senza glutine davvero sicure?
Sì e no. Trinity e UCC hanno “angoli” gluten free, ma la cucina è sempre comune. Se hai celiachia forte, meglio parlarne ogni volta col catering manager.
Posso portare il mio pranzo in mensa?
Quasi sempre sì, basta liberare il tavolo nei momenti di punta. Molti fanno meal-prep e usano i microonde del dining hall.
Le mense chiudono durante le vacanze?
Di solito restano aperte fino a dicembre con orario ridotto, poi chiudono due settimane a Natale. D’estate molte chiudono o restano solo per eventi: sempre meglio controllare sul calendario dell’università (sì, noioso, ma evita brutte sorprese).
Ci sono sconti extra per studenti internazionali?
Lo sconto standard è per tutti con la student card, ma alcuni outlet danno extra-riduzioni pagando con app interna dell’università (chiedi sempre, anche se sembra banale).
Un ultimo consiglio pratico: se vuoi orientarti tra carvery, coffee migliori, risparmio vero o trucchi per convivere con le tue abitudini alimentari (senza dissanguarti), parla con chi ci è passato. Noi di Studey — tutti ex studenti — non ti raccontiamo favole: sappiamo che la mensa può essere croce e delizia. Se hai dubbi specifici, scrivici o prenota una consulenza (è gratis!). Meglio chiedere una volta in più che restare bloccati agli snack confezionati tutto il semestre.
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