Come funziona davvero l’ammissione ai master: le differenze tra università irlandesi e italiane raccontate senza filtri
Se hai quasi finito la triennale in Italia, la domanda prima o poi arriva: “Faccio la magistrale qui o provo con un master in Irlanda?” Spoiler: le regole non sono le stesse, e prendersi il tempo per capire pro e contro può salvare parecchia ansia (e soldi). Qui sotto trovi una guida che va dritta alle differenze concrete tra ammissione ai master in Irlanda e in Italia. Zero promesse facili, solo ciò che rischi davvero di trovarti davanti.
Quali sono i requisiti per entrare a un master in Irlanda rispetto a una laurea magistrale in Italia?
La primissima differenza la noti già leggendo i bandi (o i siti): quello che serve davvero per entrare non è sempre uguale.
Requisiti accademici a confronto
Irlanda | Italia | |
---|---|---|
Titolo minimo | Honours Bachelor (NFQ Level 8, cioè laurea triennale) | Laurea triennale (180 CFU) |
Voto minimo | Di solito 2.1 honours (circa 60%, a volte accettano 2.2) | Nessuna soglia nazionale; contano CFU e media locali |
Background richiesto | Spesso valutano anche discipline affini, non solo identiche | Di regola servono CFU ben precisi in certe materie |
Altri requisiti | Reference (lettere dei prof), personal statement, CV, a volte GRE/GMAT | Tutto molto variabile: spesso cv, lettera motivazionale, a volte colloquio/test |
Questa è la tabella che avrei voluto quando mi facevo mille domande. Non tutto è scritto nero su bianco, soprattutto in Irlanda: chi valuta l’application guarda la tua storia più che una formula rigida. Questo è un bene, ma ci farà tornare sul punto più avanti (meglio avere backup pronto).
Che documenti ti chiedono per candidarti ai master in Irlanda (e in Italia)?
Questa è la domanda classica: “Ma mi basta compilare un modulo online?” Magari. Ecco cosa raccolgono di solito.
Per l’Irlanda (cittadini UE come noi):
- Certificato degli esami in inglese (transcript)
- 2 reference letter da docenti/facoltà
- Personal statement — da scrivere con molta attenzione (solito 500-1000 parole)
- Curriculum in stile EU (va bene anche in inglese classico, non serve chissà che layout)
- Certificato ufficiale d’inglese: il più richiesto è IELTS, di solito serve almeno 6.5 total score, ma controlla sempre le soglie-esatte a seconda del corso/università
- GMAT o GRE solo per corsi business/finance top
Per l’Italia:
- Autocertificazione della laurea o certificato di iscrizione
- Dettaglio esami e CFU
- Eventuale certificato linguistico (se il corso è in inglese)
- In qualche caso, cv e lettera motivazionale (più richiesti negli atenei tecnici/Politecnici)
In Irlanda, quello delle reference è lo scoglio che nessuno ti dice, ma che rischia di farti impazzire all’ultimo secondo. Senza due lettere “da adulti”, l’application può restare ferma settimane.
Quando e dove si fanno le domande di ammissione ai master in Irlanda e in Italia?
Parliamoci chiaro: in Italia le finestre per candidarsi sono cortine e ci si affida molto a graduatorie/bandi pubblici.
In Irlanda la parola d’ordine è rolling admission: chi primo arriva, spesso meglio alloggia (e si prende anche le borse di studio).
Irlanda – tempistiche e scadenze
- I portali per candidarsi aprono presto (anche ottobre-novembre per l’anno dopo).
- Le selezioni sono continue, senza un’unica deadline.
- Alcuni corsi chiudono anche a febbraio o marzo, appena finiscono i posti.
- La risposta non tarda molto: in media 4-6 settimane.
Italia – tempi e modalità
- Di solito hai uno/due round per candidarti, spesso gennaio-marzo o estate
- Graduatorie: saprai se hai il posto subito prima dell’immatricolazione (a luglio o a settembre)
- Sessioni extra, solo se qualcuno rinuncia
Cosa rischi aspettando l’ultimo minuto?
In Irlanda, i corsi gettonati (Data Analytics, Cybersecurity, Pharma, Business) chiudono quando il numero max di studenti è raggiunto—e magari nemmeno ti avvisano in tempo. Non è raro vedere qualcuno preparare tutto perfetto per settimane, e poi trovare la pagina “applications closed”.
Application fee: quanto ti costa provarci?
- In Irlanda tra i 35 e i 75 euro, a seconda della scuola/corso (alcuni business program sono tra i più “pepati”)
- In Italia la tassa va da zero a 60 euro, in base all’ateneo
Serve davvero la certificazione di inglese per studiare in Irlanda? E in Italia?
Domanda che riceviamo ogni giorno.
Per i master in Irlanda, la risposta breve è: quasi sempre sì, a meno che tu non abbia già una laurea interamente in inglese (e l’università irlandese accetti la cosa).
In Italia, il discorso cambia: per le magistrali in lingua italiana non serve, per le magistrali in inglese ti servirà almeno un B2 (IELTS 6.0-TOEFL 80), salvo test interni dell’ateneo.
Domanda sottovalutata: quando fare il test di lingua?
Non aspettare l’ultima sessione disponibile: alcuni corsi chiudono le application anche mesi prima. I ritardi nel caricare IELTS o TOEFL sono tra i motivi principali per perdere una possibilità, lo dico senza allarmismi inutili.
Come funziona la selezione: valutano il tuo dossier o c’è un vero test di ammissione?
Altro grande classico.
In Irlanda, di solito funziona così: la tua application arriva direttamente all’università (ognuna con il proprio portale); una commissione la valuta e, se serve, ti invita a un colloquio. Solo per alcuni corsi molto richiesti o “pratici” c’è una fase di intervista. La cosa importante: il posto è “condizionato”, cioè devi confermare di ottenere la laurea triennale entro agosto.
In Italia, la selezione è più spesso “di sistema”: si pubblica un bando, si raccolgono tutte le domande, si fa graduatoria (spesso conta la media e il numero di CFU in certi ranghi, più raramente una prova scritta/orale). Se restano pochi posti e molti candidati, è facile che si arrivi a un colloquio.
Quali sono gli errori più comuni da evitare con le application ai master in Irlanda?
Questi non li leggi spesso nelle guide ufficiali, ma sono quelli che fanno la differenza tra “ammesso” e “riprova l’anno prossimo”:
- Pensare che basta il voto minimo (“tanto il 2.2 è uguale al nostro 18/30”): purtroppo no, molte università irlandesi partono da 2.1 (che in Italia è almeno un 102/110, ma spesso guardano anche altri fattori).
- Aspettare le scadenze italiane: in Irlanda i corsi popolari chiudono mesi prima.
- Non chiedere in tempo le reference: i prof sono occupati, serve organizzarsi almeno 1 mese prima.
- Non tradurre i documenti ufficiali quando richiesto (basta uno smarrimento e l’application può bloccarsi).
Martina ce l’ha fatta: il racconto di chi ha vissuto il processo
Risposte teoriche ok, ma a volte serve vedere com’è andata a chi era nei tuoi stessi panni.
Martina, 22 anni, Economia. Voto di laurea 102/110, non esattamente da copertina. Ha puntato comunque alto — MSc in Finance al Trinity College Dublin.
Cosa ha fatto la differenza? Un personal statement molto concreto (dal tirocinio in banca, non solo “voglio imparare…”), reference oneste e non “copia-incolla” e la pazienza di chiedere conferme ogni volta che non capiva nel portale. Ha ottenuto un’offerta, pur non avendo la media “perfetta”.
Allo stesso tempo, il suo compagno di corso ha perso tutto perché ha caricato il certificato IELTS pochi giorni dopo che il portale aveva chiuso. In sintesi: l’application richiede un po’ di “mestiere”, non solo buoni voti.
Domande frequenti su “ammissione ai master in Irlanda”: risposte secche e pratiche
Devo tradurre in inglese la laurea italiana?
Sì, ufficialmente e con dichiarazione (“Award Statement” o documento rilasciato dall’ateneo in inglese).
Con un voto di laurea entrerei in un master STEM in Irlanda?
Se hai sotto 105/110, ci vuole un cv solido e reference forti. Meglio farselo dire dall’università ma in molti casi è fattibile.
Serve il visto?
No, per studio non serve visto se sei cittadino europeo. Dovrai solo registrarti presso la Garda National Immigration se poi passi a lavorare o ti fermi fuori dal periodo del corso.
Quando conviene fare domanda per un master in Irlanda?
Mai sotto i 7-8 mesi prima dall’inizio dei corsi. Se vuoi anche chance di borsa di studio, anche prima (ottobre/dicembre per cominciare a settembre).
Posso iscrivermi in Italia e poi trasferirmi senza perdere soldi?
Sì, ma se paghi una rata italiana rischi di non recuperarla. Va valutato per bene, magari con qualcuno che ha già cambiato strada.
In sintesi: Irlanda o Italia per il master? Cosa decidere davvero in base all’ammissione
La verità è che l’ammissione ai master in Irlanda si gioca molto sulla tua iniziativa e sui dettagli pratici (scrivere bene, chiedere reference, non aspettare l’ultimo secondo), mentre l’Italia è fatta di bandi, graduatorie e – non sempre – flessibilità sui cv o i percorsi.
Il consiglio? Ragiona con largo anticipo, scrivi nero su bianco cosa ti manca, raccogli i pezzi e valuta quale percorso si incastra meglio con la tua storia personale.
Se hai ancora dubbi, chiedici pure: nessun giudizio, solo una chiacchierata per vedere se ha senso davvero provarci con l’Irlanda o se è meglio restare in Italia, a seconda di come sei messo adesso (posti, scadenze, voti… insomma la realtà, non la pubblicità).
Ultima cosa: scadenze, costi e regole cambiano di anno in anno (e a volte pure a metà ciclo). Verifica sempre con l’ateneo o fatti aiutare da qualcuno che mastica queste procedure tutti i giorni prima di inviare qualsiasi domanda — e non farti bloccare da piccoli intoppi, succede a tutti di perdere un pezzo per strada la prima volta.
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