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Come si organizzano i festival universitari in Irlanda

I festival universitari in Irlanda offrono un'ottima occasione per socializzare e conoscere se stessi, offrendo eventi tra divertimento e opportunità di networking.

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Festival universitari in Irlanda: come funziona davvero tra Freshers Week, RAG Week e Trinity Ball

Hai cercato “Come si organizzano i festival universitari in Irlanda?” o magari vuoi solo capire se queste settimane speciali sono solo “feste” o c’è di più? Se stai pensando di studiare in Irlanda, o ci sei appena arrivato, ecco una guida onesta su cosa sono questi festival, chi li organizza davvero, quanto costano, quali sono le trappole per chi arriva dall’Italia (soldi, sbornie, ansie) e qualche dritta pratica per viverli al meglio – anche se l’inglese non è il tuo forte o arrivi un po’ spaesato.


Cosa si intende davvero per “festival universitario” in Irlanda? Quali sono i principali e che tipo di eventi ci sono?

Quando parliamo di festival universitari in Irlanda, ti immagini feste giganti, eventi a tema e campus che sembrano fiere. Non sei lontano dalla realtà, ma – spoiler – c’è anche molto di più.

I più famosi?

  • Freshers Week (di solito la seconda settimana del primo semestre): è molto più di una settimana di “benvenuto”, sembra una specie di enorme open day che dura giorni, con stand di ogni tipo (società sportive, club di giochi, volontariato, comitati di studenti internazionali), eventi sia diurni che serali. È tutto organizzato per farti conoscere gente nuova — anche se ti sembra di essere l’unico “italiano con accento strano”.
  • RAG Week (“Raise And Give”, di solito a febbraio): qui l’obiettivo è raccogliere fondi per beneficenza. Trovi tornei assurdi, aste agli oggetti più kitsch, fun-run, silent disco, laboratori e spesso iniziative di charity molto sentite.
  • Trinity Ball (e simili “balli di fine anno”): ballo accademico super atteso, con migliaia di studenti vestiti di tutto punto, biglietti limitati e lineup di musicisti veri (non solo la band del bar sotto casa). Attenzione: è un evento gigantesco ma anche piuttosto costoso e serissimo a livello di security.
  • Festival tematici (Science Week, Arts Week, Global Week): sono settimane dedicate a specifici interessi (arte, scienza, multiculturalismo), di solito gestiti da faculty o da società studentesche appassionate.

Il messaggio onesto? Questi festival sono la scusa perfetta per uscire “dalla bolla” delle lezioni e, anche se all’inizio ti sembrano dispersivi, sono il modo più facile per capire chi sei e cosa ti interessa davvero.


Chi decide e organizza i festival universitari in Irlanda? Come funziona la gerarchia?

Scordati il classico “comitato festa” all’italiana: qui la macchina organizzativa è seria, strutturata e – credimi – la burocrazia conta quasi quanto l’entusiasmo.

Chi si occupa di cosa?

  • Students’ Union di Ateneo: ogni università ha il suo sindacato studentesco. La figura-chiave è l’Ents (Entertainment) Officer, che pianifica eventi, contatta band per le serate, firma i contratti con le location e gestisce assicurazioni e permessi.
  • Clubs & Societies Council: supervisione di tutti i club e società, inclusa la gestione degli stand, la raccolta iscrizioni (membership di solito sui 2-5 euro per società, dato UCD 2024), e il rispetto delle regole interne.
  • Uffici dell’Università: danno il via libera ai grandi eventi, decidono spazi utilizzabili e controllano sicurezza, licenze, assicurazioni.
  • Comitati di volontari: spesso formati da studenti dei primi anni, che si occupano di logistica, welcome, social media, gestione code… Se vuoi metterti davvero in gioco questo è il canale più veloce.

Come nasce un festival? Il percorso pratico (ad esempio Freshers Week)

  • Febbraio-marzo: la SU analizza il budget, decide se chiedere fondi extra all’università.
  • Aprile: prenotazione location, sia in campus che esterne (qualcuno affitta anche club in centro città).
  • Maggio-giugno: chiamata a tutte le society per prenotare il proprio stand (occhio ai portali online, ad UCD si usa ucdsocieties.ie).
  • Luglio: gestione “rognosa” di permessi, risk assessment, richieste di licenze per musica/alcolici.
  • Fine agosto: formazione volontari, distribuzione badge e t-shirt, generazione dei QR code per le iscrizioni agli eventi.

L’impressione è che sia tutto “gigantesco e lontano”? In realtà, basta iscriversi ad una society per essere dentro: molte responsabilità ricadono proprio sugli studenti.


Come viene finanziato un festival universitario in Irlanda? Quanto costa iscriversi o partecipare e chi paga davvero?

Se speri che sia tutto gratis… piccolo spoiler: non sempre.

Le voci di budget più comuni:

  • Grant dell’università: ogni uni dà un fondo di partenza (molto variabile, da 2.000 euro a 20.000 euro secondo grandezza e fama).
  • Sponsorizzazioni esterne: banche, compagnie telefoniche, grandi brand di cibo e bevande. A volte fanno a gara per avere un banchetto alla Freshers Week.
  • Biglietti: alcuni eventi sono gratis, altri a pagamento. Il Trinity Ball, per esempio, costa circa 85 euro, ma si sostiene quasi interamente con la vendita dei biglietti.
  • Quote di iscrizione alle society: a UCD nel 2023 sono entrati oltre 120mila euro con membership base di 2-5 euro.
  • Fundraising vero e proprio: durante la RAG Week a Galway nel 2025, l’obiettivo è raccogliere 30mila euro per il Galway Rape Crisis Centre.

Costo per te, studente medio?
Dipende da quello che scegli: tra biglietti degli eventi clou, trasporti, qualche drink, puoi bruciare anche 100-150 euro in una settimana. Il consiglio è spalmare il budget e non lasciarti trascinare dalla FOMO (Fear of Missing Out)!


Come vengono coinvolti gli studenti internazionali o Erasmus nei festival universitari in Irlanda?

Se temi di essere “quello nuovo che non capisce nulla”, sappi che non sei affatto solo. Le università irlandesi lo sanno benissimo.

  • Stand e society dedicati agli studenti Erasmus e internazionali in tutte le Freshers Fair (lo stand “International Students” è facilissimo da trovare).
  • Sconti early-bird riservati ai primi che si iscrivono online (utile per chi arriva in anticipo!).
  • Zero burocrazia extra: se sei cittadino UE puoi fare volontariato e anche lavorare part-time durante questi eventi, senza permessi in più (lavori tipici: steward, runner agli stand, social media management).
  • Ambiente davvero aperto: non serve avere un inglese “da film”, basta buttarsi. Nessuno si aspetta che tu sia perfetto!

A cosa devi stare attento/a se partecipi ad un festival universitario in Irlanda? Criticità e rischi veri

Non è tutto oro quel che luccica, lo dico senza giri di parole. Ecco i punti chiave che nessuno ti dice “nei depliant”.

  • Costi nascosti: tra biglietto delle serate, trasporti, eventuali cene e gadget, la spesa sale in fretta. Fatti già un budget settimanale realista!
  • Alcol e limiti: Le università impongono “sober reps” (cioè studenti responsabili di monitorare la situazione alcol) ma… se bevi troppo sei semplicemente fuori dal festival. Occhio soprattutto durante la RAG Week, dopo alcuni eccessi (vedi chiusura RAG Week NUIG 2011).
  • Overbooking: molti eventi finiscono “sold out” in poche ore (specialmente Trinity Ball o big serate). Segui subito i link del SU e iscriviti appena li trovi.
  • Rischio “overload”: tenere il ritmo con eventi, nuove conoscenze, serate e lezioni è dura. I primi test spesso arrivano subito dopo la Freshers Week. L’errore classico? Saltare una o due lezioni e trovarsi già indietro a ottobre.

L’esperienza dal vivo: com’è stato davvero partecipare (Caso Andrea, primo anno di Computer Science a UCD)?

Andrea, studente di Computer Science a UCD, racconta:

«Durante la Freshers Week sono finito quasi per caso allo stand della Data Science Society. Per 2 euro mi sono iscritto, ma quello che ha cambiato le cose è stato accettare di aiutare nell'organizzazione del “Datathon” di marzo. Mi sono ritrovato a gestire il database iscrizioni: pratica vera, che mi sono già giocato nel CV. Nel frattempo ho partecipato ad alcune serate, speso circa 40 euro tra eventi e trasporti... ma ho conosciuto persone con cui esco ancora oggi. È stato il modo più diretto per sentirmi “uno di loro”».

Domande rapide sui festival universitari in Irlanda (FAQ che ti farai anche tu)

Posso partecipare anche se arrivo dopo il weekend di inizio?

Sì, tantissime società accettano iscrizioni online per tutto il semestre: non perdere la speranza se arrivi in ritardo.

Serve essere maggiorenni per tutti gli eventi?

Serve avere almeno 18 anni per qualsiasi evento dove è servito alcol: controllano i documenti, niente buffonate all’italiana.

I festival sono solo a Dublino?

No! Ogni campus ha la sua versione: Galway, Limerick, Cork… Ognuno ha festival con le sue regole e colori locali.

Posso proporre un evento “italiano” o fondare una society?

Certo: puoi fondare una “Italian Society” con 20 firme, presentare la tua idea al Societies Council e partire. In molte università già esistono society italiane!


Perché i festival sono parte del “vero” studio in Irlanda (e non sono solo party)

I festival universitari in Irlanda sono la linfa della vita di campus: non sono qualcosa “in più”, sono il modo per imparare sul campo, fare amicizia, testare nuove abilità, entrare nel network dell’università. Non ti risolvono da soli ogni insicurezza, ma ti offrono tanti piccoli momenti per buttarti, provare e… magari sbagliare. Se conosci le regole pratiche ed eviti i classici errori (budget, stress, paura di non capire), diventano una risorsa enorme.

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