Stage universitari: conviene fare il tirocinio in Irlanda o restare in Italia?
Se hai iniziato a chiederti se sia meglio puntare su uno stage in Irlanda oppure restare in Italia per il tirocinio curriculare, sappi che non sei il solo. È una delle domande più frequenti che riceviamo tra gli studenti italiani che ci scrivono. Niente risposte preconfezionate: qui trovi informazioni vere, dritte di chi ci è passato e chiarimenti su norme e dettagli pratici.
Stage in Irlanda: come funzionano davvero e cosa cambia rispetto all'Italia?
Molti corsi di laurea irlandesi hanno il placement integrato nel piano di studi, soprattutto le facoltà scientifiche, informatiche e di business. Questi stage – spesso chiamati Co-op, INTRA o work placement – a differenza di quelli italiani, non sono “opzionali”: frequenti che ti trovi un’esperienza in azienda di 6-8 mesi obbligatoria durante il secondo o terzo anno, che conta eccome sul voto di laurea finale.
Quali sono le regole per un placement universitario in Irlanda?
- Obbligatorietà nei corsi STEM e business: Università come la University of Limerick richiedono il placement (6-8 mesi full-time) per poterti laureare.
- Ampiezza dell’offerta: Anche in altri atenei, come DCU (Dublin City University), circa l’80% dei corsi offre/obbliga uno stage – e spesso sono retribuiti.
- Retribuzione: non sempre c’è. In Irlanda lo stipendio durante il placement è comune, specie nei settori business e IT. Ma non è obbligatorio per legge, quindi ci sono eccezioni (ad esempio, se vuoi lavorare nell’ambito umanistico o delle arti).
- Rete università-imprese vastissima: UL, per farti un esempio, mette in contatto ogni anno 3.000 studenti con oltre 4.000 aziende. Altri atenei hanno Career Service super attenti agli stage.
- Valutazione accademica seria: Non solo “firma e vai”. Dovrai consegnare report, sostenere un esame, a volte scrivere una tesi applicata, il tutto monitorato da un tutor.
- Lingua: sei catapultato in un ambiente 100% inglese, che può sembrare spaventoso all’inizio – ma letteralmente ti cambia il livello.
Caso reale:
Giulia (21 anni, UL, Computer Science): “Sei mesi in una fintech di Dublino, stipendio 2.000 euro lordi al mese, tutor accademico che correggeva ogni mio report, colloquio finale. Tornata a lezione, avevo già ricevuto una lettera di offerta di lavoro per dopo la laurea.” (Dati modificati per privacy, testimonianza 2024).
Stage in Italia: quali sono regole, stipendi minimi e possibilità reali?
Il tirocinio curriculare in Italia dipende moltissimo dal tuo corso di laurea, dall’università e dalla Regione.
- Obbligatorietà a macchia di leopardo: Alcuni corsi (es. ingegneria gestionale) li richiedono, altri no. Spesso devi arrangiarti e trovare l’azienda.
- Retribuzione quasi inesistente: Lo stage curriculare (cioè quello “incluso” nel piano di studi) raramente è pagato; per gli extracurricolari fuori dall’università, la legge impone almeno 300 euro lordi al mese, ma ogni Regione fa storia a sé (ci sono variazioni e controlli poco rigorosi).
- Supporto universitario limitato: C’è il Career Service, ma la ricerca dell’azienda è spesso sulle tue spalle.
- Crediti e valutazione variabili: Di solito i CFU ci sono, ma molto dipende dal dipartimento; spesso basta un diario firmato e il giudizio raramente pesa nel voto di laurea.
Tabella di confronto pratica: stage universitari in Irlanda vs Italia
Tema | Irlanda | Italia |
---|---|---|
Durata tipica | 6-8 mesi (UL), 5-10 mesi (DCU) | 2-12 mesi (dipende dal corso) |
Obbligatorietà | Sì, in molti corsi STEM/business | Solo alcuni corsi; non è la norma |
Retribuzione | Spesso c’è, ma non è garantita per legge | Curriculare: quasi mai; Extra: minimo 300€ lordi, variabile |
Crediti e valutazione | Sì, incide sulla media di laurea e con valutazione | Variabile: spesso solo CFU; la valutazione conta poco |
Aiuto dall’università | Placement office dedicato, accesso aziende partner | Career Service meno incisivo su ricerca azienda |
Opportunità aziende | Migliaia di partner, ampio ventaglio settori | Più limitate e spesso legate al territorio |
N.B. Le regole su stipendi e normative cambiano spesso, quindi verifica sempre con un advisor Studey prima di firmare qualsiasi documento.
Stage in Irlanda o in Italia: quali vantaggi e svantaggi reali dovresti considerare?
Irlanda – pro:
- Inglese “vero”, messo alla prova ogni giorno.
- Esperienza multinazionale che colpisce sul CV.
- Stage valutato con crediti che fanno media.
- Probabilità di essere pagato superiore; alcune aziende offrono cifre serie, soprattutto nei settori tech.
Irlanda – contro:
- Vita cara: affitti e trasporti sono un salasso, soprattutto se finisci a Dublino o Cork.
- Trovare casa durante il placement può essere una battaglia.
- In alcuni settori (es. umanistici/creativi) il placement può non essere retribuito.
Italia – pro:
- Sei vicino a casa, la rete famigliare può fare la differenza, specie in caso di difficoltà.
- Meno spese di vita (non è secondario).
- Regole sugli stage extra generalmente più chiare, anche se non sempre rispettate.
Italia – contro:
- Molti stage sono gratis oppure retribuiti pochissimo.
- Il riconoscimento tra stage e crediti cambia da corso a corso.
- Le possibilità di fare esperienza in aziende grosse (o internazionali) sono limitate.
Quali errori evitare quando scegli uno stage tra Irlanda e Italia?
- Pensare che “placement = stipendio assicurato”: non è così, in nessun Paese.
- Presentarsi alle selezioni senza il CV in inglese pronto.
- Considerare il placement in Irlanda come qualcosa che non allunga la durata degli studi: se mal pianificato, potresti laurearti con un semestre di ritardo.
- Fare un tirocinio extra in Italia solo per “colmare” il CV senza convertirlo in CFU: un’occasione spesso sprecata.
Quali domande farti prima di scegliere dove fare il tirocinio universitario?
- Ti interessa un’esperienza all’estero che pesi sul curriculum?
- Puoi economicamente reggere 6-8 mesi in Irlanda (affitto, cibo, spostamenti non sono regalati)?
- Il tuo corso di laurea in Italia offre partnership serie con aziende oppure no?
- Preferisci un percorso guidato, strutturato e valutato, oppure vuoi più libertà anche se con meno garanzie?
FAQ pratiche su stage e placement universitari in Irlanda
Gli stage in Irlanda sono tutti pagati?
No. Molti lo sono (specie in tech/business), ma non è garantito dalla legge. Chiedi sempre all’azienda.
Serve il visto per il tirocinio in Irlanda?
Se sei cittadino italiano o UE, no: basta carta d’identità valida per l’espatrio.
Studiare in Irlanda e fare il placement in Italia: è possibile?
Di solito no: gli atenei irlandesi chiedono che il placement si svolga in Irlanda o secondo criteri precisi e difficilmente accettano deroghe.
Si può sostituire lo stage italiano con uno fatto all’estero?
Alcune università in Italia riconoscono esperienze europee, ma serve accordo specifico (Learning Agreement for Traineeship) e va concordato prima.
La scelta è personale, ma meglio farla con tutte le carte sul tavolo
Alla fine, nessuna opzione è “la migliore in assoluto”. Devi valutare budget, esigenze di lingua, dove vuoi portare la tua carriera, che tipo di supporto ti dà davvero l’università. Ti consigliamo, proprio perché ci siamo passati anche noi, di confrontarti con qualcuno che abbia fatto quel percorso: ti aiuta a capire se davvero ti conviene partire, o c’è una soluzione più adatta ai tuoi obiettivi.
Se vuoi una mano a leggere la modulistica, a rifare il CV in inglese o solo a capire se i costi e le aspettative sono realistici per il tuo caso, puoi scriverci: nessuna pressione, nessuna promessa magica.
Se vuoi parlare con un ex-studente che conosce entrambe le realtà (Italia e Irlanda), puoi prenotare una consulenza gratuita con noi di Studey. Ti aiutiamo a tradurre la burocrazia in scelte concrete per il tuo percorso.
Parliamo del tuo caso specifico?
In una rapida call di 20 minuti, un nostro advisor valuterà la tua situazione e ti dirà come possiamo aiutarti a realizzare il tuo progetto in Irlanda.
Valuta la tua situazione gratuitamente →Chiamata introduttiva gratuita e senza impegno
Le informazioni contenute in questo articolo sono aggiornate al momento della pubblicazione, ma potrebbero subire variazioni nel tempo. Per avere informazioni sempre aggiornate e personalizzate sul tuo caso specifico, ti consigliamo di parlare con un nostro advisor.