Borse di studio in Irlanda: come funzionano davvero e cosa cambia rispetto all’Italia?
Questa domanda ce la fanno in tanti, soprattutto chi ha già sentito parlare di SUSI e ha paura di perdersi in mille voci. Se stai pensando di trasferirti in Irlanda per l’università, la preoccupazione “borse di studio” è normale. Ma diciamolo subito: il sistema c’è, aiuta — ma non aspettarti un copia-incolla di quello che conosci dall’Italia. Qui proviamo a rispondere senza filtri: come funzionano le borse di studio in Irlanda per gli studenti italiani? Vale la pena fare domanda anche se non si ha già una residenza sull’isola? Quanto coprono davvero, rispetto al DSU italiano?
Indice (che puoi scorrere e usare per trovare subito la risposta che cerchi):
- Che differenza c’è tra SUSI in Irlanda e DSU in Italia?
- Come si calcola il diritto alla borsa DSU in Italia?
- Come funziona la domanda a SUSI (borse di studio in Irlanda)?
- Tabelle a confronto: cosa coprono le borse italiane e quelle irlandesi?
- Esempi reali: vado in Irlanda da zero, mi danno la borsa? E se faccio un master?
- Idee false e errori comuni sulle borse in Irlanda
- Esistono altri aiuti economici per studenti in Irlanda?
- FAQ: domande che riceviamo ogni settimana
Che differenza c’è tra SUSI in Irlanda e DSU in Italia?
La primissima cosa che crea confusione: in Italia le borse di studio dipendono dalle Regioni (tramite DSU) e si calcolano sull’ISEE, quindi su un mix di reddito, patrimonio, componenti familiari. In Irlanda il sistema è più centralizzato e si chiama SUSI — Student Universal Support Ireland. L’intento è sempre aiutare chi ha meno possibilità economiche, ma in pratica le differenze si sentono:
- In Italia, la DSU spesso copre anche alloggio e mensa, non solo tasse e contributi. In Irlanda, se parti da “neo-arrivato”, nella maggioranza dei casi ti coprono SOLO le tasse o parte di esse.
- La parte di sostegno “a vivere” (un contributo mensile tipo l’italiano) esiste, ma è riservata a chi risiede in Irlanda da almeno 3 anni su 5. Quindi chi parte subito dopo la maturità, in pratica, non la riceve.
- I criteri e i documenti da presentare sono diversi: SUSI valuta il reddito lordo familiare, non chiede ISEE, ma vuole tutto (anche) in inglese.
Come si calcola il diritto alla borsa DSU in Italia?
Se stai frequentando o stai per iscriverti in un’università italiana, conosci già il sistema DSU: è abbastanza “tecnico”, sì, ma fattibile. Per il 2024/25, la soglia ISEE per prendere la borsa piena è salita a circa €27.700, e per chi va via da casa (fuorisede) la cifra in tasca supera spesso i 7.000 euro. E poi c’è la questione dei CFU minimi da tenere dal secondo anno, e la possibilità di avere assegnato un posto letto e i pasti in mensa. In pratica: se hai un ISEE basso e buoni voti, paghi poco o nulla di tasse e hai un sostegno concreto. La domanda va fatta in estate (luglio-agosto), e ogni regione applica le proprie regole nei dettagli.
Come funziona la domanda a SUSI (borse di studio in Irlanda)?
SUSI funziona con un solo portale nazionale: la domanda va fatta online da aprile in poi (attenzione, chiude a inizio novembre!). In base alla tua storia puoi chiedere due tipi di sostegno:
- Fee Grant — copertura totale o parziale del “contributo studentesco” (Student Contribution, circa 3.000 euro l’anno) e, a volte, anche di parte delle tuition fees (le vere e proprie tasse universitarie, che variano molto da corso a corso).
- Maintenance Grant — contributo a sostegno della vita quotidiana: affitto, cibo, viaggio. Ma questa, per chi è appena arrivato dall’Italia, di solito non si può ottenere (residenza minima 3 anni su 5 in Irlanda o altro Paese UE, ma il diritto vero scatta di fatto con 3 anni in Irlanda).
I documenti da allegare sono principalmente: attestazione del reddito familiare lordo (non serve ISEE, ma la traduzione in inglese sì), passaporto/ID, eventuali altri certificati richiesti. Non basta caricare il CUD/730 così com’è: meglio aggiungere una traduzione fatta da te stessa, magari su carta intestata, senza bisogno di pagare per una traduzione giurata.
Esempio pratico: se importi la famiglia in Irlanda solo per studio (non residenza pregressa), nella quasi totalità dei casi sei classificato come “tuition student”, quindi puoi solo avere il Fee Grant per coprire in parte le tasse, NON il contributo mensile.
Tabelle a confronto: cosa coprono le borse italiane e quelle irlandesi?
Italia (DSU) | Irlanda (SUSI) | |
---|---|---|
Gestione | Regioni/Enti Diritto Studio | Ente nazionale SUSI |
Indicatore economico | ISEE/ISPE | Reddito lordo familiare |
Soglia massimo per borsa piena | 27.700€ circa (ISEE) | 47.010€ lordo (Band 1, 2025/26) |
Copertura tasse | Totale/parziale | Student Contribution o parte tuition |
Contributo “per vivere” | Spesso fino a 7.000€ per fuorisede | Solo se residente da 3 anni in Irlanda |
Alloggio/mensa | Spesso incluso | Non previsto |
Scadenze domanda | Luglio-agosto | Aprile-novembre |
Esempi reali: vado in Irlanda da zero, mi danno la borsa? E se faccio un master?
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1. Subito in triennale a Dublino dopo il liceo
Martina, Milano. Nessuna residenza precedente in Irlanda, parte all’avventura. Può fare domanda per coprire il “Fee Grant” (quindi i 3.000 euro circa ogni anno di Student Contribution). Se il suo corso non è coperto dal Free Fees Scheme, può ottenere un aiuto proporzionale sulla tuition totale, mai tutta la cifra. Ma niente assegno mensile, nessun contributo a cibo/affitto: tutto il resto resta a carico della famiglia. -
2. Master di un anno, parto dopo aver già vissuto in Irlanda
Luca, di Vicenza, ha lavorato due anni a Cork e vuole tornare per un master. Non ha ancora 3 dei 5 anni richiesti di residenza, quindi anche lui rimane nella categoria “tuition student”. Morale: può ottenere il Fee Grant per tagliare sulle tasse, ma niente maintenance grant. Se invece aspetta un altro anno di lavoro sull’isola e poi si iscrive, potenzialmente arriva a quasi 4.300 euro di sostegno annuale (non-adjacent rate per il mantenimento), oltre alla copertura delle tasse. -
3. Un anno all’estero (Erasmus o simile)
Per chi resta formalmente iscritto in Italia (exchange/studenti Erasmus), continua a valere il sistema DSU e la copertura italiana, a cui può aggiungersi l’integrazione Erasmus. Il SUSI, per queste tipologie, non si applica.
Idee false e errori comuni sulle borse in Irlanda
- “Sono un cittadino UE, quindi prendo la borsa piena in Irlanda”: no — se non hai residenza pregressa, puoi avere solo la copertura delle tasse.
- “La domanda in Irlanda è più facile che in Italia”: Insomma. È vero che non serve l’ISEE, ma i documenti vanno tradotti/tipizzati bene e caricati, senza errori. Molti italiani vengono respinti ogni anno solo per aver caricato file sbagliati.
- “Posso fare domanda appena arrivo a Dublino?”: Puoi, ma se arrivi dopo ottobre rischi penali e, peggio, di perdere interamente il sostegno per quell’anno. Ogni autunno qualcuno se ne rende conto tardi.
Esistono altri aiuti economici per studenti in Irlanda?
Oltre a SUSI, le università talvolta propongono delle scholarship meritorie: piccoli “tagli” sulle tasse, spesso solo per il primo anno e molto competitivi (1.000–5.000 euro, di solito a fronte di voti altissimi o attività specifiche). Esiste anche la possibilità di ottenere un piccolo rimborso sulle tasse versate tramite credito d’imposta (tax relief), da richiedere al Revenue. E, sì, i lavori part-time sono un’opzione reale per chi ha il passaporto UE — ma attenzione: il costo medio della vita, per l’alloggio soprattutto, non è basso. Non conviene basare tutto sulle ore di lavoro extra.
FAQ: domande che riceviamo ogni settimana
Devo aprire un conto corrente irlandese per ricevere la borsa?
Sì, va bene anche un IBAN europeo SEPA come N26 o Revolut — ma verifica che sia registrato in Irlanda, o potrebbe esserci qualche intoppo.
SUSI vuole documenti tradotti in inglese? Anche l’ISEE?
Sì, tutto in inglese. Non occorre una traduzione giurata, va bene una traduzione “home-made” purché chiara (CUD/730 + traduzione a fronte).
Posso ottenere sia DSU sia SUSI insieme?
No, se ti iscrivi a un’università irlandese, hai diritto solo a SUSI; DSU resta valida solo se rimani iscritta in Italia (ad es. se vai in Erasmus).
Come scopro se il mio corso è coperto dal Free Fees Scheme?
Lo trovi sul sito della tua università irlandese o puoi chiedere supporto a noi: di solito dipende da livello di studio, durata e se si tratta del tuo primo corso “undergraduate”.
Se hai altre domande, o vuoi davvero capire se conviene tentare la via delle borse o aspettare un anno per maturare la residenza, il nostro consiglio sincero è: chiedi dritto a chi ci è passato. Studey nasce proprio da qui. Prima di investire tempo — e rischiare di restare con 3.000 euro di tasse da pagare a settembre — una chiacchierata con un ex studente o un advisor che mastica bene tutta questa burocrazia può farti risparmiare un sacco di stress.
Domanda chiave che riassume tutto: borse di studio in Irlanda per studenti italiani – meglio parlarne con qualcuno che ci è già passato, prima di lanciarti alla cieca. Se vuoi una chiave di lettura chiara, siamo qui. Davvero.
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