Qual è la differenza tra permesso di lavoro e visto studentesco in Irlanda se sei italiano?
Se stai cercando informazioni, probabilmente avrai già letto moltissimi post su forum, pagine Google piene di termini confusi, e magari ti starai domandando: “Ma davvero devo chiedere da subito un visto per studiare in Irlanda? E per lavorare mi serve un permesso speciale?” La risposta breve, per chi ha il passaporto italiano (o comunque UE), è: NO. Ma vediamo insieme il perché, senza giri di parole.
Perché tutti parlano di “visto studentesco” e “permesso di lavoro” in Irlanda (ma tu forse non ne hai bisogno)
Quasi ovunque – Reddit, Facebook, persino sui siti ufficiali delle università irlandesi – si trovano queste parole: Stamp 2, Study Visa, Work Permit. Sembra tutto molto complicato, ma nella stragrande maggioranza dei casi questi messaggi si riferiscono a chi viene da fuori l’Unione Europea. Gli italiani (e tutti gli altri cittadini UE) hanno regole diverse e più semplici.
Molti moduli o regolamenti online sono pensati per studenti da India, Asia, America Latina… insomma, per altri casi.
Cosa deve fare davvero uno studente italiano che vuole studiare (e magari anche lavorare) in Irlanda?
Ecco in modo pratico cosa ti aspetta come studente italiano:
- Ti basta la carta d’identità o il passaporto per entrare in Irlanda. Non serve un visto d’ingresso o moduli particolari. Prendi il volo, scendi a Dublino, fine.
- Ti iscrivi al corso universitario o college scelto, come in Italia (magari con qualche modulo in più da stampare online, ma niente di complicato).
- Entro 90 giorni dall’arrivo, ti registri come residente UE in Irlanda. Quello che era il GNIB ora è IRP. Per cittadini UE è una formalità senza costi né “stamp” sul passaporto: serve solo a comunicare alle autorità che abiti lì.
- Puoi lavorare part-time o full-time (se hai tempo), come gli irlandesi, senza bisogno di Employment Permit.
Come mai allora sento parlare ovunque di visto studentesco (Study Visa, Stamp 2)?
Il visto studentesco serve solo a chi non è cittadino UE/EEA. Se vieni, per esempio, dal Brasile o dall’India, per restare più di 90 giorni e studiare a tempo pieno serve questo permesso sulla carta di soggiorno (la famosa “Stamp 2”). Prevede limiti: massimo 20 ore di lavoro settimanali durante i semestri, 40 ore durante le vacanze estive e natalizie. Serve inoltre provare di avere almeno 10.000 euro per mantenersi e un’assicurazione sanitaria privata.
Il “permesso di lavoro” irlandese ha senso per uno studente italiano?
No, riguarda sempre e solo persone non-UE. Il permesso di lavoro (Employment Permit) è un documento spesso costoso (almeno 500 euro) e va richiesto prima di lavorare in Irlanda come extracomunitario. Permette di fare un lavoro specifico per una data azienda e si ottiene una “Stamp” sulla carta di soggiorno. Per chi ha passaporto italiano, niente di tutto ciò.
Tabella semplice: chi deve fare cosa
Sei… | Visto d’ingresso | Registrazione in Irlanda | Puoi lavorare liberamente? | Employment Permit necessario? |
---|---|---|---|---|
Studente italiano (o altro UE) | No | Sì, ma è una formalità | Sì, nessun limite “statale” | No |
Studente o lavoratore non-UE | Sì | Sì, con “stamps” e limiti | Solo nei limiti del visto | Sì (se full-time) |
Domande VERE che ci fanno ogni settimana
Posso fare uno stage retribuito mentre sono iscritto alla triennale in Irlanda?
Sì. Come cittadino UE non ci sono limitazioni: basta accordarsi con l’università (alcune chiedono l’ok del placement office interno).
Mi serve comunque un PPS number?
Sì, te lo faranno richiedere appena hai un contratto di lavoro/stage in mano. È il codice fiscale irlandese e si richiede online: nessun problema.
Se dopo la laurea decido di restare in Irlanda a lavorare, devo cambiare permesso?
No. Resti semplicemente cittadino UE: nessun obbligo di cambiare status o passare a una nuova “Stamp” – a differenza di un collega indiano o cinese.
Le cose a cui fare davvero attenzione (esperienza vissuta)
- Assicurazione sanitaria: la Tessera Sanitaria Europea ti copre per urgenze, ma molte università irlandesi chiedono comunque una polizza privata almeno per il primo anno.
- Tassa universitaria ≠ tassa d’immigrazione: la registrazione come UE è gratuita (almeno adesso), ma la tuition annuale va pagata regolarmente.
- Occhio a blog/agenzie: molte guide online confondono le regole per studenti UE e extra-UE.
FAQ rapide – domande chiave da chi cerca su Google
Qual è la differenza reale tra permesso di lavoro e visto studentesco in Irlanda?
Il visto studentesco serve solo ai ragazzi NON-UE per fare corsi full-time e aver diritto a qualche ora di lavoro. Il permesso di lavoro serve anch’esso ai NON-UE per lavorare stabilmente. Chi è italiano non ha bisogno di nessuno dei due.
Uno studente italiano può lavorare part-time in Irlanda durante il semestre?
Sì, la legge non mette limiti fissi: l’università ti consiglia di non esagerare (di solito 20 ore/settimana per non perdere lezioni).
Serve lo Study Visa per fare un summer camp di 8 settimane in Irlanda se sono UE?
No, basta il documento d’identità valido.
Morale della favola (anzi, della burocrazia)
Se stai organizzando la tua carriera universitaria, uno scambio, un master o anche solo uno stage in Irlanda, sappi che – almeno sul fronte burocratico – sei messo meglio di molti tuoi coetanei nel resto del mondo. I veri ostacoli saranno trovare casa, fare nuove amicizie, incastrare le lezioni con il lavoro, capire quante birre costano meno nei pub… La parte dei visti, in confronto, è quasi una formalità.
Se vuoi un consiglio personalizzato (su pagella, application, scadenze o solo per toglierti un dubbio che non trovi da nessuna parte), scrivici pure. Ti risponde uno che ci è passato, senza copincollare FAQ. E se non sappiamo rispondere, ti diciamo anche quello. Testato sulla pelle, non solo sulle FAQ.
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