Come aprire un conto corrente in Irlanda per lavorare: tutto quello che devi davvero sapere
Perché serve davvero un conto corrente irlandese per lavorare?
Quando arrivi in Irlanda a lavorare (sì, anche se solo per un’estate), avere subito un conto locale non è solo comodo: spesso è obbligatorio. Ecco perché:
- Ricevere lo stipendio: molti datori di lavoro e quasi tutti i sistemi payroll irlandesi chiedono un IBAN irlandese, nonostante le regole SEPA accettino tutti gli IBAN europei. Nella realtà, a volte con un IBAN italiano rischi ritardi o rifiuti.
- Pagare affitto e bollette: per usare il Direct Debit (l’addebito diretto mensile) devi avere un conto irlandese – con quello italiano, gli errori sono all’ordine del giorno.
- Evitare commissioni inutili: con la carta italiana puoi vivere i primi giorni, ma tra cambi valuta e prelievi, i costi salgono in fretta.
Insomma: puoi tirare avanti con la carta italiana per l’arrivo, ma non più di tanto. Preparati a fare il salto.
Quali documenti servono davvero per aprire un conto in Irlanda?
Qui veniamo al vero scoglio, che complica la vita a tantissimi studenti (e non). Non basta il passaporto – serve anche una “proof of address”, cioè un documento che attesti il tuo indirizzo irlandese. E la banca vuole che sia fresco (ultimo sei mesi) e con il tuo nome. Niente scorciatoie.
Esempi concreti di proof of address accettate dalle banche:
- Una bolletta (luce, gas…) con nome e indirizzo irlandese
- L’estratto conto di un’altra banca locale
- Una lettera del Revenue (agenzia delle entrate irlandese)
- La lettera di ammissione dell’università/college/CAO (utile soprattutto agli studenti)
- Contratto di lavoro o lettera dal datore di lavoro (solo alcune banche, ma spesso funziona)
E se arrivo in Irlanda senza proof address?
Dovrai ingegnarti come hanno fatto centinaia di nostri iscritti prima di te. Due strade usate davvero (testate!):
- Farsi scrivere dal datore di lavoro una lettera ad hoc (“Proof of Address for banking purposes”), firmata e timbrata.
- Aprire prima un conto digitale (esempio: Revolut o N26), farti spedire l’estratto conto all’indirizzo dell’ostello o dove stai, e portare quello in banca come proof.
Niente di illegale, sono metodi usati comunemente. Ma ti serve sempre un indirizzo in Irlanda, anche se temporaneo.
Quale banca scegliere in Irlanda se lavori (e quali sono i costi)?
Occhio: non esiste “la banca perfetta per tutti”. Ecco però un confronto reale tra le soluzioni usate di più dagli studenti e dai lavoratori italiani in Irlanda, con pro & contro schietti.
Banca / Conto | Come si apre | Costo indicativo (2024) | Note da sapere |
---|---|---|---|
AIB | Online o filiale | 4.50€ a trimestre | Buona copertura, app solida. L’appuntamento in filiale resta spesso necessario se non hai proof address “forte”. |
Bank of Ireland | Online (serve selfie + upload doc) o filiale | ~6€/mese | La lettera CAO/college quasi sempre accettata. Per studenti è semplice. |
PTSB | Solo in filiale | ~6€/mese | Filiali meno capillari fuori Dublino. |
Basic Bank Account | In filiale | Gratis primo anno (operazioni base) | Solo se NON hai altri conti irlandesi. Dopodiché scattano le tariffe standard. |
Revolut (IBAN irlandese) | App, totalmente online | Piano base gratuito | IBAN IE richiesto per stipendio; nessuna filiale; Non tutti i direct debit funzionano (specie con enti pubblici). |
Conta tutto: non solo i costi fissi, ma anche le commissioni su prelievi, bonifici extra-UE, eventuali limiti alle carte.
Come si apre davvero un conto in Irlanda? La mini-guida pratica
- Valuta il tipo di conto adatto a te: studente, basic, standard. Leggi bene costi e limiti, non fermarti al banner “Zero fee!”.
- Prendi un appuntamento (se serve). Se vai in filiale, porta sempre tutti i documenti cartacei ORIGINALI: niente scansioni o foto dal telefono, ti rimandano indietro.
- Rispondi a qualche domanda: ti chiederanno dove lavori o studi, perché apri il conto, ecc. Non è diffidenza, è legge antiriciclaggio.
- Ricevi IBAN e carta: di solito dopo 5-7 giorni arriva tutto a casa (l’indirizzo deve essere corretto!).
- Registra il conto sul sito Revenue, nell’area myAccount: collega IBAN, stipendio, tasse. Dettaglio noioso, ma fondamentale. Se non lo fai, rischi che ti scalino tasse in eccesso.
Errori comuni che ti fanno solo perdere tempo
- Indirizzo diverso nei documenti (sull’ID c’è una scritta, sulla proof un’altra): la banca blocca la pratica
- Proof address scaduta (oltre i 6 mesi): il documento non viene accettato
- Nome con accenti/segni speciali su un documento ma non sull’altro: attenzione, fanno storie anche per una “é” o “è” mancante
- Conti digitali senza “IBAN IE” (Irlanda): i vecchi IBAN di Revolut (LT o DE, quindi Lituania o Germania) NON sempre vengono accettati per lo stipendio
FAQ: risposte oneste alle domande di chi parte davvero
Serve il PPS Number per aprire il conto in Irlanda?
No, in genere lo chiedono solo dopo l’apertura per questioni fiscali. Non fartene un problema prima.
Posso aprire il conto prima di partire?
Solo le banche digitali (Revolut, N26, Monese) te lo permettono. Le classiche vogliono vedere prova di domicilio irlandese, quindi si fa sempre appena arrivati.
Cosa succede se cambio indirizzo dopo aver aperto il conto?
Aggiornalo SUBITO in banca, via app o filiale. Altrimenti rischi blocchi o errori nei pagamenti.
C’è davvero un conto senza spese?
Il Basic Bank Account lo è solo se NON hai altri conti e solo per operazioni standard e per il primo anno. Difficile vivere per mesi senza superare i limiti, quindi occhio alle condizioni.
Posso farmi pagare su conto italiano?
In teoria sì (SEPA lo permette), ma all’atto pratico molti payroll e agenzie rifiutano se l’IBAN non inizia per “IE”. Potresti aspettare settimane per lo stipendio: valuta se rischiare.
Qualche consiglio che nessuno ti dice (ma che ti salva dallo stress)
- Se non hai ancora casa fissa, usa l’indirizzo temporaneo (ostello, amico) per l’avvio del conto: dopo potrai cambiarlo, basta ricordarsi di aggiornarlo.
- Sii pignolo sui dettagli: nome, indirizzo, tutto uguale su TUTTI i documenti.
- Le code e la burocrazia scoraggiano: non mollare al primo tentativo “respinto”. In Irlanda conta tanto la calma… e la pazienza.
- Se non sei sicuro, chiedi a chi c’è già passato: ogni advisor Studey sa bene le difficoltà reali (leggasi: conti rimasti bloccati, stipendi spariti, ID scaduti…). Non promettiamo scorciatoie impossibili, ma almeno ti eviti i soliti errori da “newbie”.
Hai ancora dubbi pratici su quale banca scegliere o su come ottenere la proof of address vera e accettata?
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