Quanto rimane davvero in tasca a chi lavora part-time in Irlanda da studente?
Hai trovato lavoro in Irlanda – magari in un pub, un supermercato o un call center – e sei entusiasta all’idea di guadagnare i tuoi primi euro. Ma quando si parla di busta paga, di quanto ti ritroverai in tasca alla fine del mese? E le tasse? Chi le capisce davvero? In questa guida proviamo a rispondere, senza filtri e con esempi pratici, alle domande che ci fanno più spesso gli studenti italiani che lavorano part-time in Irlanda.
Studenti e tassazione in Irlanda: cosa cambia rispetto agli altri lavoratori?
“Gli studenti pagano meno tasse?”
Spoiler: no. In Irlanda, lo status di studente non fa differenza agli occhi del fisco. Il sistema è lo stesso per tutti: se lavori, sei tassato come qualsiasi altro cittadino UE. Niente sconti speciali né magheggi.
Ecco le basi che ti servono per non perderti:
- PPS Number: la tua carta d’identità fiscale irlandese, indispensabile per lavorare. Se non lo hai, rischi una trattenuta d’emergenza (“Emergency Tax”) che può devastarti lo stipendio (fino al 40% sul lordo).
- Registrazione su myAccount di Revenue: appena hai il PPS, vai online e registra il tuo nuovo lavoro. Solo così sblocchi i famosi tax credits (ne parliamo tra poco) e ottieni il giusto trattamento in busta paga.
- PAYE: il datore di lavoro ti trattiene tasse e contributi direttamente dallo stipendio. Tu ricevi solo il netto e un cedolino (“payslip”) con tutti i dettagli.
Quali tasse e contributi trovi in busta paga? (Income Tax, USC e PRSI spiegati facile)
Sulla tua busta paga irlandese compariranno sempre tre voci principali. Sono le stesse per chi lavora in banca e per chi spilla birre:
Qual è l’aliquota dell’Income Tax per chi lavora part-time da studente?
- 20% sul reddito fino a 44.000 € annui (per chi non è sposato).
- 40% sulla parte oltre i 44.000 € (ma con un contratto part-time da studente, è difficile superarli).
- Tax credits: Ogni lavoratore ha almeno due crediti fiscali: il Personal Tax Credit e l’Employee Credit, in totale 4.000 € di detrazione all’anno.
In pratica: a meno che tu non lavori tantissime ore, questi crediti spesso bastano ad azzerare l’Income Tax. Per molti studenti part-time, l’Income Tax è zero o quasi!
Devo pagare la USC (Universal Social Charge) come studente?
- Sotto i 13.000 € di reddito all’anno (soglia 2025), sei completamente esente.
- Sopra questa cifra, paghi una percentuale a scaglioni, che parte dallo 0,5% e sale all’8%.
Chi fa solo part-time durante l’anno raramente supera la soglia, ma occhio se accumuli tanti turni extra o fai full-time d’estate.
Cos’è il PRSI e quanto si paga con un contratto da studente?
- È un contributo per le prestazioni sociali (tipo la nostra “contributi INPS” in Italia, ma molto più leggero).
- Se la tua paga settimanale è sotto i 352 €, non versi nulla (categoria A0).
- Se superi i 352 € settimanali, paghi il 4,1% sull’intero importo (diventerà 4,2% da ottobre 2025).
Esempio pratico: quanto rimane in tasca con il salario minimo e 20 ore a settimana?
Facciamo insieme due conti con i numeri più tipici che ci portano gli studenti italiani (ma verifica sempre, perché qualcosa può cambiare da un anno all’altro):
- Paga minima 2025 per over-20: 13,50 €/ora
- Ore lavorate: 20 a settimana
- Settimane in un mese medio: circa 4,33
Calcolo dello stipendio netto mensile (esempio aggiornato 2025):
- Stipendio lordo mensile: 13,50 × 20 × 4,33 = circa 1.170 €
- PRSI: zero (perché settimanalmente sei sotto i 352 €)
- USC: stavolta ci sei sopra, ma di poco.
- 0,5% sui primi 1.001 € ≈ 5 €
- 2% sui restanti 169 € ≈ 3,38 €
- Totale USC mensile: circa 8,38 €
- Income Tax: 20% su 1.170 € = 234 €. Ma con dei tax credit mensili di 333 € circa, si azzera tutto.
Income Tax da pagare: 0 €
Totale netto mensile: 1.170 € - 8,38 € = circa 1.161,62 €
Netto orario vero: qualcosa come 13,30 €.
Morale della favola:
Con un tipico lavoretto part-time da studente perdi meno dell’1% di tasse e contributi. Decisamente “friendly” rispetto a Italia e molti altri paesi!
In quali situazioni potresti trovarti a pagare di più? (e come evitarlo)
Non è tutto oro, però. Ecco qualche scenario in cui puoi ritrovarti con meno netto del previsto (spoiler: succede più spesso di quanto pensi):
- Lavori full-time d’estate: Rischi di oltrepassare la soglia degli esoneri USC e di usare tutti i tax credits. Inizi a pagare sia la USC che l’Income Tax vera.
- Hai più datori di lavoro? Se non sistemi i tax credits online, il “secondo” datore può tassarti anche al 40% su tutto… che è un bel salasso.
- Cambi lavoro a metà anno? Fino a che Revenue non aggiorna il tuo record fiscale (RPN), il nuovo datore ti applica Emergency Tax. Non farti prendere dal panico: spesso recuperi tutto a fine anno, ma serve muoversi in tempo.
- Rimborsi a fine anno: Hai lavorato solo qualche mese e pagato più di quanto dovevi? Puoi chiedere il rimborso (refund) online. Moltissimi studenti recuperano così qualche centinaio di euro.
Tasse e stipendi in Irlanda: in cosa è diverso rispetto all’Italia?
- In Irlanda le tasse e i contributi li troverai quasi sempre prelevati direttamente in busta paga, mese per mese o persino settimana per settimana. Molto meglio che aspettare il conguaglio “sorpresa” che ti arriva dopo 12 mesi, vero?
- I contributi sociali (PRSI) sono più leggeri che in Italia – soprattutto se guadagni poco.
- Niente INPS, ex-Enpals e altre giungle burocratiche. È tutto centralizzato ed esiste un solo ente che gestisce il tutto.
Cosa serve avere pronto per essere pagato giusto (e senza stress)?
Una mini-checklist per non farsi bloccare lo stipendio (e non farsi portare via metà stipendio da una Emergency Tax):
- Richiedi il PPS Number appena arrivi.
- Crea su myAccount il tuo profilo ed assegna i tax credits al tuo datore di lavoro attuale.
- Conserva tutte le payslip: potrebbero servirti se richiedi un rimborso.
- Cambi lavoro? Aggiorna subito su MyJobsAndPensions.
- A gennaio controlla il P21 Statement: se hai pagato troppo, chiedi rimborso online.
Domande frequenti sugli stipendi degli studenti in Irlanda
Devo presentare la dichiarazione dei redditi in Irlanda se sono uno studente e lavoro part-time?
In linea di massima no, se hai solo redditi “PAYE” (cioè ti trattengono già tutto dalla busta paga) e i dati del datore sono corretti. Revenue fa i calcoli in automatico. Un occhio di riguardo però: a gennaio controlla sempre il tuo estratto conto fiscale online – qualche errore, specie se hai cambiato lavoro o lavorato solo pochi mesi, può capitare.
Posso spostare i miei tax credits da un lavoro all’altro se ho più contratti?
Sì, puoi (e in molti casi devi!). Gestisci tutto da solo tramite myAccount. Può sembrare difficile la prima volta, ma una volta capito il meccanismo diventa routine. Se hai dubbi, chiedici: ti accompagniamo passo passo.
Ho lavorato solo d’estate (tre mesi) e torno in Italia: posso richiedere il rimborso delle tasse prima di dicembre?
Puoi farlo subito, appena smetti di lavorare e non hai più redditi dall’Irlanda. Compila il form “Leaving Ireland” sul sito di Revenue e puoi ricevere il refund anche senza aspettare l’anno nuovo.
Conclusione: quanto resta davvero in tasca a uno studente che lavora in Irlanda?
La verità è che, se lavori part-time e sistemi per bene PPS e tax credits, le trattenute sono minime e il netto ti sorprenderà in positivo. Se inizi a fare full-time o hai più contratti, però, occhio: la storia cambia e le tasse possono crescere in fretta.
La burocrazia irlandese non è sempre un incubo, ma è facile fare errori all’inizio. Fermati un attimo prima di firmare qualsiasi contratto: due calcoli fatti con le aliquote aggiornate e con qualche consiglio di chi c’è già passato possono salvarti da spiacevoli sorprese.
Se dopo questa guida ti resta qualche dubbio su USC, PRSI, tax credits o rimborsi, non impazzire: scrivici pure. Siamo qui anche solo per ascoltare i tuoi dubbi, e – se serve – ti accompagniamo a sistemare tutta la tua posizione fiscale insieme, senza promesse magiche, ma mettendoci davvero la testa (e, se serve, l’esperienza dei nostri advisor).
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