Percorsi di carriera accademica in Irlanda: come funzionano davvero e a cosa (davvero) pensare prima di lanciarsi
Chi ci segue lo sa: studiare all’estero non è solo una questione di scelta della laurea, ma spesso si trasforma nella domanda “E se restassi in università? Se volessi insegnare o fare ricerca?”. Non sono domande banali, e spesso le informazioni online sono scarne, confuse o danno tutto per scontato. Qui cerchiamo di fare chiarezza, senza venderti storie perfette — partendo dal modello accademico irlandese (che, spoiler, non è troppo diverso da quello inglese/americano, ma con le sue regole).
Quali sono i passaggi concreti per fare carriera accademica in Irlanda?
Se ti stai chiedendo, in pratica, “Da dove si inizia? Quali tappe mi aspettano?”, ecco l’ossatura del percorso tipico per chi aspira a una vera carriera universitaria:
- Laurea triennale + master/magistrale (in alcuni campi, il master è la porta d’accesso obbligata).
- Dottorato di ricerca (PhD): dura di solito 3-4 anni, è a tempo pieno, spesso con borsa di studio che—avviso!—non è per tutti e non sempre sufficiente per vivere serenamente.
- Post-doc / Research Fellow: contratti a tempo determinato, rinnovabili un paio di volte (quasi tutti passano di qui anche più volte). Qui capisci davvero se andare avanti o cambiare strada: instabile, ma fondamentale.
- Lecturer / Assistant Professor (tenure-track): il primo vero step verso un lavoro stabile, ma c’è il periodo di prova (3-5 anni) in cui devi dimostrare di valere nella ricerca, nella didattica e nei progetti extra-universitari.
- Associate Professor / Senior Lecturer: guadagni autorevolezza, insegni meno, ti occupi più di coordinare l’attività scientifica e didattica.
- (Full) Professor: qui guidi gruppi di ricerca, gestisci budget importanti, rappresenti l’università anche all’estero.
Quanto tempo ci vuole? Realisticamente, minimo 10-12 anni dopo il master… più spesso tra 15 e 20, settore e funding permettendo. Non è una via rapida, né priva di ostacoli.
Qual è la differenza tra università in Irlanda e Technological University (TU)?
Magari hai già sentito parlare delle cosiddette TU irlandesi e non ti è chiaro se puntare lì cambi qualcosa. Ecco il succo.
- Le università classiche (Trinity, University College Cork, ecc.) seguono il modello UK/US: Assistant → Associate → Professor. Più tempo per ricerca, più fondi, più visibilità internazionale.
- Le Technological Universities (come TU Dublin, SETU) sono il frutto della fusione di ex Institute of Technology. Storicamente, qui si puntava forte sulla didattica, con titoli come “Assistant Lecturer” e tanta aula. Dal 2022 è in corso una riforma per equiparare i livelli di carriera alle università tradizionali.
Traduzione pratica: se sogni la ricerca “pura”, le università classiche restano più adatte. Le TU sono ottime per chi ama insegnare molto e avere più contatti con il mondo aziendale… ma il carico didattico può diventare pesante. Nei prossimi anni i percorsi saranno sempre più simili, ma oggi questa differenza ancora si sente.
Come vengono valutati contratti, lavoro e promozioni nelle università irlandesi?
Domanda che ci fate spesso: “Ma cosa guardano davvero quando promuovono qualcuno?”. Senza troppi veli: non basta essere bravi in un solo ambito.
- Università tradizionali: circa 40% insegnamento, 40% ricerca, 20% engagement (cioè attività con imprese, società, progetti pubblici)
- TU: la didattica può pesare anche il 60% nei primi anni (e chi resta troppo in aula rischia di faticare a pubblicare)
Per ogni promozione chiedono risultati tangibili (pubblicazioni di livello, fondi ottenuti, progressi in aula, impatto fuori dall’università). A Trinity, ad esempio, per diventare associate ci vogliono sia “portafoglio” di pubblicazioni internazionali che evidenze di didattica di qualità.
Ogni 5-7 anni c’è una revisione del ruolo fatta da colleghi italiani e/o stranieri. Se manchi i requisiti, il rischio di uscire c’è. Non è la fine del mondo, ma va messo in conto.
In media, quanti anni servono per raggiungere i diversi step in accademia?
Indicazione molto spannometrica — ogni caso è a sé:
- PhD: 3-4 anni
- Primo post-doc: 2 anni (minimo)
- Secondo post-doc o lecturer a contratto: 2-3 anni
- Assistant Professor (tenure): 5 anni di “prova”
- Associate Professor: altri 4-6 anni
- Full Professor: variabile, spesso 5-10 anni dopo
Se tutto fila liscio (spoiler: quasi mai) si arriva a “professore vero” in 16 anni. Più realistico 18-20. Scienze sociali e umanistiche spesso aspettano più a lungo, perché trovare fondi è più difficile.
Quali sono le difficoltà e i rischi reali del percorso accademico in Irlanda?
Qui non ti raccontiamo solo i lati rosei, ma anche quelli che vanno considerati:
- Competizione globale: gli annunci di lavoro spesso sono aperti a tutti i cittadini UE e non solo. Di “posti fissi” ce ne sono pochi, e chi si candida viene da ogni parte del mondo. Sii pronto (se ti va bene, arrivi secondo).
- Instabilità post-doc: i primi anni sono “nomadi”: oggi sei in Irlanda, domani magari in Germania o Danimarca. Non tutti sono ok con questi continui cambi.
- Pressione sulle pubblicazioni: la regola è “pubblica o soccombi”. E spesso tocca farlo da posizioni precarie, senza garanzie.
- Soldi e costo della vita: uno stipendio da lecturer parte da 40-50 mila euro lordi annui (dato 2023, cambia in base ai bandi). Non male, ma con la vita a Dublino/Galway non diventi ricco.
- Carico didattico (soprattutto nelle TU): all’inizio l’aula ti prende quasi tutto il tempo. Poco spazio per la ricerca.
Come posso aumentare le mie chance per iniziare bene la carriera accademica?
Qualcosa che abbiamo osservato (e testato):
- PhD “fully-funded” e supervisor affidabile: cerca progetti già finanziati e professori/e che hanno vinto fondi europei (spesso sono quelli più capaci a guidarti e farti entrare in rete).
- Inizia a pubblicare già da dottorando: anche solo come co-autore, ti aiuterà sia per i post-doc che per le domande future.
- Teaching assistant: farsi affidare ore di insegnamento già durante il PhD abbatte la paura della prima lezione e arricchisce il CV.
- Costruisci relazioni internazionali: conferenze, lavori in collaborazione, Erasmus+ Staff Weeks… Le opportunità si creano così.
- Valuta tra i post-doc i programmi ERC, Marie Sklodowska-Curie, bandi nazionali (italiani o irlandesi): spesso ti danno una “marcia in più” e finanziano anni cruciali.
- Se vuoi rientrare in Italia: tieni sempre d’occhio bandi ERC e PRIN, e cerca contatti italiani già durante il periodo all’estero.
Esperienza reale: com’è davvero il PhD e il post-doc in Irlanda?
Valentina, 27 anni, si è laureata magistrale in Biologia a Bologna e ora fa la post-doc a Galway. “Ho scelto l’Irlanda perché il funding è spiegato chiaro, e con il supervisor puoi davvero parlare — anche di difficoltà fuori dal laboratorio. Però la burocrazia dei fondi nazionali è una battaglia a parte, e trovare una stanza a Galway può essere peggio che trovare un unicorno. Il mio consiglio? Pubblicate subito, anche piccole cose, e non date per scontato il portfolio didattico: qui lo guardano come il CV scientifico”.
FAQ su carriera accademica, PhD e università irlandesi
Serve il PhD per insegnare all’università in Irlanda?
Sì, praticamente sempre. Senza PhD, resti fuori da quasi tutte le porte (anche per piccoli contratti o post-doc).
Se ho fatto dottorato in Italia, posso lavorare nel post-doc in Irlanda?
Assolutamente sì: il PhD UE è riconosciuto. Più importante della laurea, però, sono le pubblicazioni e il progetto.
A quanto ammonta lo stipendio di un Assistant Professor in Irlanda?
Tra 40 e 55 mila euro lordi annui, in base ai bandi (2023). Occhio: clima economico e negoziazioni future potrebbero cambiare le carte, quindi verifica sempre.
C’è la tenure come negli Stati Uniti?
Sì — dopo 5 anni di “prova”, il contratto diventa permanente. Ma può saltare tutto se la valutazione non è positiva (succede raramente, ma esiste).
Meglio università classica o Technological University?
Dipende da te: se ti interessa la ricerca pura, meglio università storica; se vuoi insegnare tanto e lavorare con le aziende, le TU sono valide (ma il tempo per pubblicare è meno).
Non è una strada facile, e non è per tutti. Se ti restano domande — su PhD, bandi, aiuti economici, o vuoi solo capire se questa vita fa per te — possiamo metterti in contatto con chi ci è già passato. Senza filtri, promesse, o moduli per “bloccare il posto”. Basta scriverci o prenotare una chiacchierata: spesso il primo passo più pratico è confrontarsi con chi lo ha vissuto davvero.
Parliamo del tuo caso specifico?
In una rapida call di 20 minuti, un nostro advisor valuterà la tua situazione e ti dirà come possiamo aiutarti a realizzare il tuo progetto in Irlanda.
Valuta la tua situazione gratuitamente →Chiamata introduttiva gratuita e senza impegno
Le informazioni contenute in questo articolo sono aggiornate al momento della pubblicazione, ma potrebbero subire variazioni nel tempo. Per avere informazioni sempre aggiornate e personalizzate sul tuo caso specifico, ti consigliamo di parlare con un nostro advisor.