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Corsi di laurea per diventare manager del turismo in Irlanda

Studiare Tourism Management in Irlanda offre opportunitĂ  concrete nel settore, con corsi pratici e collaborazioni dirette, ma richiede una buona preparazione e adattamento.

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Corsi di laurea in Tourism Management in Irlanda: la guida senza filtri

Mettiamola così: “studiare turismo” spesso fa venire in mente vacanze, viaggi esotici o selfie da influencer, ma la realtà — soprattutto in Irlanda — è molto più concreta (e tosta). Qui il turismo muove una bella fetta dell’economia, e le università hanno ritagliato corsi pensati davvero per chi vuole lavorare nell’industria, non solo raccontarla su Instagram.

Se stai pensando a una laurea in Tourism Management in Irlanda e vuoi andare oltre le promesse da brochure, questo è il posto giusto: niente filtri, qualche dritta che avrei voluto sapere prima, e anche i rischi veri. Senza omettere i consigli pratici, ché portarsi avanti male con la burocrazia internazionale è più facile di quello che sembra.

Perché scegliere proprio l’Irlanda (pregi e limiti, senza filtri)

  • Qui il turismo è una cosa seria: parliamo del 4% abbondante del PIL e oltre 260.000 addetti (se ti piacciono i numeri).
  • I corsi universitari spesso collaborano direttamente con enti pubblici, aeroporti, tour operator e aziende tech (type Booking.com o Hostelworld…), perciò lo “stage obbligatorio” non è un contentino, ma un passaggio reale nel tuo percorso.
  • Trovi compagni da tutta Europa (e non solo), sei cittadino UE quindi niente trafile per i permessi di soggiorno.

La parte meno bella? Il costo della vita, soprattutto a Dublino, è alto — e i lavori iniziali dopo la laurea sono spesso stagionali o a tempo determinato. Se cerchi da subito sicurezza economica e certezze, qui il percorso richiede un po’ di sangue freddo.

Le universitĂ  dove vale la pena guardare

Questi sono alcuni corsi che ci hanno segnalato sia ex studenti sia recruiter del settore. Dimentica l’idea che “basta amare il viaggio”: qui si lavora tosto su business, marketing, contabilità e gestione.

  • TU Dublin
    Laurea breve in Tourism Management (3 anni, più uno opzionale per l’Honours). Stage di 6 mesi già al secondo anno. Molta enfasi su sustainable tourism, contabilità, valorizzazione del patrimonio locale.
  • Munster Technological University (Cork)
    Bachelor in Tourism Management (4 anni). Stage giĂ  dal secondo anno (almeno 5 settimane) e collaborazione con attrazioni vere, tipo Fota Wildlife Park o Spike Island. Opzione Erasmus e business applicato alle destinazioni.
  • South East Technological University (Waterford)
    Laurea in Tourism & Event Management (4 anni). Placement di un semestre intero o possibilità di studio all’estero. Interessante il focus su gestione eventi/festival e certificazione per diventare tour guide.
  • Dundalk Institute of Technology
    Turismo internazionale, 3 anni. Stage breve (80 ore) ma con focus sulle lingue: puoi imparare francese, tedesco o spagnolo anche da zero.

Come si entra davvero (senza sorprese)

  • Si passa dal CAO (Central Applications Office). Scadenza “classica”: 1° febbraio, ma alcune universitĂ  accettano iscrizioni tardive fino al 1° maggio (posti limitati, però).
  • Il voto della maturitĂ  viene tradotto in “CAO points”: ogni corso dĂ  la sua soglia, in media tra 290 e 350. Se non la raggiungi, puoi ripiegare su percorsi alternativi come Higher Certificate o fare un anno propedeutico in Irlanda.
  • L’inglese serve davvero: IELTS Academic 6.0 è lo standard, ma alcune universitĂ  accettano anche un buon voto in inglese alla maturitĂ . Qui a volte c’è poca chiarezza: il consiglio è inviare i documenti e chiedere direttamente all’ufficio ammissioni.
  • I documenti fanno la differenza: pagella tradotta (bene!), personal statement e reference. Errori di traduzione o referenze firmate frettolosamente sono il principale motivo di richiesta di chiarimenti — da noi la revisione è gratis, basta chiederla.

Bilancio vero: quanto costa e come attrezzarsi

  • La “student contribution” è intorno ai 3.000 euro all’anno, ma può variare di 300-500€ a seconda del campus. Occhio anche agli “extra fees” del quarto anno.
  • L’alloggio è la vera stangata: fuori Dublino parti da 500-850 euro al mese, a Dublino puoi superare tranquillamente i 1.000 euro. PiĂą prenoti tardi, peggio va.
  • Le borse di studio esistono (tipo SUSI), ma preparati a produrre l’equivalente irlandese dell’ISEE e tradurre parecchi documenti fiscali. Ci sono riusciti in tanti, ma nessuno si è divertito: armati di pazienza.
  • In soldoni: per vivere bene a Dublino metti in conto almeno 12.000-14.000 euro l’anno; in cittĂ  piĂą piccole te la puoi cavare con 10-12k.

Cosa si studia davvero (e cosa non ti dicono mai)

  • Revenue management: saper “riempire” hotel, voli, o eventi in base a dati reali (non a sensazione).
  • SostenibilitĂ : non perchĂ© “fa bello”, ma perchĂ© ora la chiedono enti pubblici e piattaforme di finanziamento UE.
  • ContabilitĂ : la parte piĂą ostica, ma fondamentale per fare carriera e non restare bloccati ai lavori piĂą ripetitivi.
  • Digital skills: SEO, data analysis, saper leggere le metriche di vendita, gestire piattaforme OTA.
  • Soft skills interculturali: lavorerai con gente dall’altra parte del mondo, e questo è un plus che pesa moltissimo nei colloqui.

E dopo? Lavori e retribuzioni (senza illusioni)

I ruoli più classici subito dopo la laurea hanno stipendi iniziali sui 26.000-30.000 euro lordi annui (dato 2024). Si parte spesso con contratti stagionali: la progressione, però, è veloce per chi sa lavorare con i dati e il digitale. Esempi pratici:

  • Revenue analyst junior
  • Marketing per destinazioni
  • Event coordinator
  • Guest experience in catene alberghiere

Chi si specializza in project management, data analytics o tech delle experience turistiche fa passi avanti piĂą in fretta della media. Importante: chi pensa di andare avanti solo con le PR o la reception, cresce piĂą lentamente.

Errori classici visti “sul campo”

Questi non li trovi sulle guide ufficiali, ma ce li hanno scritti/descritti in molti:

  • Pensare che “l’importante è viaggiare”: in realtĂ  bisogna digerire parecchia contabilitĂ  e ricerca dati.
  • Sottovalutare l’inglese scritto (quello accademico!): per le tesine di ricerca del terzo/quarto anno ci si impantana facilmente.
  • Arrivare senza esperienza pratica: basta qualche mese d’estate in hotel o evento, ma serve e cambia la percezione nel CV.
  • Fare domanda su programmi troppo simili e poi impanicarsi nel gestire le preferenze CAO.

Una storia vera (senza finali da favola artefatti)

Giulia, 22 anni, aveva in mente di “fare viaggi per lavoro”. Dopo una chiacchierata con un nostro mentor ha scelto il percorso business a MTU (Cork). Lo stage a Fota Wildlife Park l’ha fatta ricredere: oggi lavora come Revenue Analyst e ha capito che la parte “analitica” e gestionale è quella che fa davvero la differenza. La sua frase chiave: “Senza il modulo di management accounting, il test Excel al colloquio non l’avrei superato”.

FAQ reali (e risposte che diamo davvero agli studenti)

Devo aver fatto economia o turismo al liceo per entrare?
No, non serve. Inglese e matematica con voti buoni aiutano sia per far punti CAO sia per reggere i ritmi all’università.

Lavorare part-time è possibile?
Sì, da studenti UE si può lavorare part-time (max 20 ore/settimana consigliato). Il rischio è ritrovarsi stanchi e saltare le lezioni obbligatorie: vale la pena farsi un piano chiaro.

Dublino o cittĂ  piccola?
Dublino offre più contatti e ti abitui alla città internazionale, ma il costo casa può essere proibitivo. Cork e Waterford costano meno e hanno ambienti più raccolti: scegli in base a priorità personali, non solo al ranking (che tra questi atenei è molto simile).

E i master?
Ci sono, ma la maggior parte chiede una laurea di primo livello con una buona media (2.2 Honour Degree, che corrisponde a circa il 60%). Se non hai ancora fatto la triennale, pensa prima a quello.

Posso cambiare idea sulla lista dei corsi una volta iscritt@?
Sì, c’è la “Change of Mind” window fino a inizio luglio: in questo periodo puoi rivedere l’ordine delle preferenze CAO, ma fai attenzione perché la scelta diventa vincolante al momento dell’offerta.


Se vuoi un check gratuito dei tuoi documenti o hai dubbi più “personali” (dall’ansia per il transfer a come cercare casa la prima volta), scrivici: qui rispondono ex studenti che ci sono già passati, promesso niente risposte automatiche.
Magari non abbiamo la soluzione a tutto, ma ti diciamo esattamente quello che avremmo voluto sentire noi al tuo posto.

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