Se stai pensando di studiare lingue o filologia in Irlanda, probabilmente hai già sentito parlare delle mille opportunità di questo Paese — ma anche dei mille dubbi che ti assalgono quando inizi a sognare una vita da studente all'estero. Non prenderla come una scelta da catalogo turistico: serve pianificazione, qualche conto serio, e anche un po’ di coraggio. Te la racconto per come l’ho vissuta davvero — o, almeno, per come la viviamo ogni anno insieme a decine di studenti italiani.
Imparare l’inglese (sul serio) in Irlanda
Partiamo dal classico: corsi di inglese, vacanze studio, programmi intensivi. L’Irlanda è una delle mete regine per questi percorsi. I motivi? L'accento irlandese mette subito alla prova le tue orecchie, la gente è piuttosto calorosa (appena superi la soglia della diffidenza iniziale), e si sente ancora poco l’effetto “turista italiano ovunque” a confronto con Londra.
Sul concreto: i corsi di lingua partono da circa 250-300 euro a settimana, soprattutto a Dublino, Cork o Galway. Questo significa che due settimane possono arrivare a costare anche 3.000 euro (viaggio, alloggio, corso, spese vive). Sono cifre importanti, quindi ti consiglio di non improvvisare: controlla bene inclusioni e date, cerca borse di studio (qualcosa si trova, ma servono anticipo e pazienza con la burocrazia), e se possibile confronta più scuole. In cambio, però, ti porti a casa uno scatto enorme nell’inglese parlato — e se sei timido, sappi che nessuno ti guarderà storto se per i primi giorni fai scena muta: ci siamo passati tutti!
L’università in filologia, linguistica e letteratura: cosa c’è da sapere
Se invece guardi verso qualcosa di più strutturato, tipo una laurea triennale o un master, l’Irlanda ha davvero un buon ventaglio di corsi. Qui si studia sul serio: filologia, linguistica applicata, traduzione, letteratura inglese e comparata, studi culturali... Non mancano le possibilità.
Una buona notizia, troppe volte sottovalutata: per chi arriva dall’Italia, il governo irlandese offre una sovvenzione sulle tasse universitarie per le lauree triennali. In pratica, il contributo annuale che paghi si aggira intorno ai 3.000 euro, invece che tutta la retta “piena” da studenti internazionali (che sarebbe spesso il doppio o il triplo). Con i corsi magistrali, invece, i costi salgono parecchio: normalmente si va dai 5.000 ai 12.000 euro l’anno o anche più, senza aiuti particolari per internazionali.
Poi c’è il costo della vita, che — diciamocelo — non è quello da “Guida Routard”: a Dublino, specie, budgetta almeno 800 euro al mese per affitto, spese, trasporti e una Guinness ogni tanto; in città più piccole, puoi anche cavartela con un po’ meno, ma meglio prepararsi a cifre realistiche.
Le (vere) difficoltà: burocrazia e adattamento
Studiare in Irlanda non è solo questione di scegliere il corso che ti ispira di più: c’è da capire con onestà se questa è la strada giusta per te. I documenti richiesti non sono pochi: diploma in inglese, personal statement, lettere di referenza, CV — e ognuno con il proprio formato, le sue stranezze. Qui spesso ci scontriamo con la burocrazia che non parla italiano e i portali delle università dove, se ti perdi a una domanda, rischi di restartene bloccato settimane.
Non illudiamoci: la qualità dei corsi c’è, ma la gestione pratica richiede preparazione (e spesso una bella dose di resilienza). Molti dei ragazzi che ci contattano si sentono disorientati, specialmente su passaggi come traduzioni ufficiali, scadenze e modulistica. E non tutti i percorsi sono adatti a chiunque: la tentazione di iscriversi “tanto per partire” costa cara se poi scopri che le materie non ti piacciono o il metodo è troppo diverso dalla classica lezione frontale italiana.
Gli errori che vediamo spesso (e come evitarli)
Ti dirò la verità: tra chi parte per una laurea linguistica in Irlanda c’è spesso chi sottovaluta quanto sia dura abituarsi ai metodi di studio locali — presentazioni orali a raffica, esami pratici, lavori di gruppo continui. C’è chi si carica di aspettative troppo alte e dopo pochi mesi entra in crisi perché sente la nostalgia di casa o non riesce a farsi amici. E c’è anche chi, purtroppo, si lascia scoraggiare alla prima difficoltà e vorrebbe tornare indietro (ma poi resiste e in molti casi si scopre più forte).
Quello che possiamo offrire — senza bacchette magiche — è la nostra esperienza vissuta, i consigli pratici su come non inciampare dove hanno già inciampato altri prima di te, e supporto anche mentre sei già là. Se non sappiamo qualcosa, te lo diciamo senza girarci intorno, ma proviamo a trovare insieme la soluzione più adatta a te.
Se stai cercando dettagli aggiornati su costi, borse di studio, documenti richiesti, scadenze — o semplicemente vuoi parlare con qualcuno che ci è passato prima di te — facci sapere cosa ti serve. Studey non è qui per “venderti un biglietto”, ma per darti gli strumenti più onesti e reali per decidere se l’Irlanda fa davvero per te (e, se sì, per viverla con più serenità e meno sorprese possibili).
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