Studey - Studiare in Irlanda

Corsi di scienze sociali in Irlanda: scelta e sbocchi

Scegliere un corso di scienze sociali in Irlanda richiede attenzione e ricerca, poiché ci sono molte variabili che possono influire sul tuo futuro lavorativo.

5 letture

Hai domande su questo argomento?

Prenota una call gratuita con un nostro advisor

Prenota Ora →

Corsi di Scienze Sociali in Irlanda: scegliere sul serio, non solo sperare

Se hai pensato anche solo per un attimo di studiare scienze sociali in Irlanda, probabilmente ti senti un po’ perso tra mille corsi dal nome simile e consigli contrastanti. Viviamo nell’epoca dei "sogni facili", ma scegliere davvero cosa e dove studiare è tutt’altro che semplice. Nessuno può garantirti il successo, ma possiamo almeno aiutarti a capire le cose per quello che sono davvero, senza illusioni.

Cosa puoi studiare (e cosa cambia davvero da corso a corso)

“Scienze sociali” è un termine che sembra racchiudere tutto, ma dentro ci sono tantissimi sentieri diversi: sociologia, psicologia, scienze politiche, comunicazione, antropologia, politiche di sviluppo, lavoro sociale. Alcuni corsi sono molto “pratici” (pensa agli stage nel lavoro sociale), altri fanno più teoria e ricerca. In alcune università puoi anche combinare materie diverse: ad esempio, psicologia con diritto o economia.

Come orientarti? Se stai scegliendo, ti consigliamo di fare attenzione soprattutto a:

  • Come è costruito il corso: Ci sono tirocini o solo teoria? Gli stage in Irlanda spesso fanno la differenza.
  • Accreditamenti: Alcuni percorsi, tipo il lavoro sociale, richiedono corsi riconosciuti ufficialmente per poter lavorare (sia in Irlanda che eventualmente in Italia).
  • Contesto dell’università: Dublino ad esempio offre più opportunità tra aziende, istituzioni e associazioni, ma vivere lì costa parecchio.
  • Combinazioni possibili: Se sei curioso/a e non ti vedi in un solo ambito, verifica se puoi comporre il tuo piano di studi.

I costi non sono sempre proibitivi: per la triennale, gli studenti italiani pagano circa 3.000 euro l’anno (grazie alle agevolazioni pubbliche ancora in vigore per noi europei). I master invece possono salire parecchio, superando spesso i 10.000 euro annui.

E dopo, che si fa? (Parliamoci chiaramente sui “famosi” sbocchi)

Ormai si sente spesso il ritornello “le scienze sociali non servono”. In realtà dipende molto da come vivi l’esperienza. Chi si limita a seguire le lezioni e sparisce a fine orario avrà sicuramente più difficoltà. Ci sono però sbocchi reali:

  • Lavorare in ONG, enti di volontariato, associazioni di sviluppo.
  • Servizi sociali pubblici o privati (se il tuo corso è accreditato!).
  • Settore pubblico (politiche sociali, uffici comunali, ecc.).
  • Analisi dati e ricerca per enti o aziende che si occupano di dinamiche sociali (qui la conoscenza pratica di software o metodi di ricerca aiuta di brutto).
  • Comunicazione orientata al settore sociale.

La concorrenza esiste, nessuno lo nega. Ma fare esperienze pratiche, essere disposti a imparare e a sbattersi col networking fa la vera differenza. Un suggerimento pratico? Scegli corsi che offrano supporto per stage, mentoring e connessioni con chi c’è già passato – e chiedi direttamente agli ex-studenti cosa hanno realmente potuto fare dopo la laurea.

Difficoltà reali (quelle che nessuno mette mai sui siti ufficiali)

Non vogliamo venderti la favola delle “università perfette dove tutto va liscio”. Ecco le difficoltà che ci segnalano più spesso i nostri studenti:

  • I costi extra: oltre alle tasse, la vita quotidiana in Irlanda varia tanto (affitto spesso sopra i 600-700 euro al mese, più spese).
  • La burocrazia: tra application, reference, personal statement e traduzioni puoi facilmente perderti. Non è impossibile, ma serve organizzarsi.
  • La lingua: ci vuole un inglese solido, soprattutto per partecipare davvero, chiedere aiuto o affrontare colloqui di stage.
  • La “spendibilità” del titolo: per il lavoro sociale o ruoli regolati, controlla gli accrediti anche per eventuali ritorni in Italia.
  • Il rischio “corso generalista”: attenzione a non scegliere solo per esclusione, ma chiediti davvero cosa ti piacerebbe imparare e fare. Nessuna laurea è magica.

Voci dalla community: storie vere, senza filtri

Luca, per esempio, ha fatto sociologia a Dublino. Dice che senza lo stage che ha fatto in un ente locale avrebbe avuto molta più difficoltà a farsi valere sul mercato del lavoro irlandese: “Stare solo in aula non basta mai, bisogna buttarsi anche fuori”. Sua sorella Giulia, invece, si è buttata su un bachelor in lavoro sociale accreditato e oggi lavora nel settore pubblico. In entrambi i casi, hanno sottovalutato quanto è importante fare bene i documenti per la domanda e sono corsi ai ripari solo all’ultimo (spoiler: un sacco di stress in più che si poteva evitare).

Domande che ci fanno tutti (e che meritano risposte chiare)

Quanto costano davvero questi corsi? In media, per la triennale sono circa 3.000 euro all’anno di tasse universitarie, più il resto (affitto, spese...). Un master può andare sui 10-12.000 euro l’anno.
Serve il visto per studiare in Irlanda? No, per ora chi ha passaporto italiano (o UE) non ha bisogno del visto. Ma serve dimostrare di avere le coperture economiche per mantenersi.
Ci sono università consigliate? Spesso i nostri studenti scelgono University College Dublin, Trinity College Dublin, University College Cork… ma non esiste “quella perfetta”. Conta più il tipo di corso, il supporto offerto e dove ti immagini tu.
Come si fa a trovare lavoro dopo? Le risposte oneste: bisogna fare tirocinio, conoscere gente, sfruttare servizi di orientamento e osare. Pochi vengono “chiamati” solo perché hanno la laurea: serve fortuna, ma anche muoversi molto.

Da dove iniziare davvero

Non esistono scelte giuste per tutti o percorsi senza ostacoli. Se vuoi parlarne con qualcuno che ci è già passato, chiedere consigli o semplicemente capire quali errori evitare, noi di Studey ci siamo. Nessuna pressione o promesse: solo informazioni vere, dritte e qualche trucco per evitare gli errori più comuni.

Scrivici quando vuoi — anche solo per raccontarci a che punto sei col tuo percorso. Se poi vuoi proprio una mano su application e orientamento, lavoriamo insieme. Nel frattempo, non smettere di farti domande (e di pretendere risposte oneste).

Parliamo del tuo caso specifico?

In una rapida call di 20 minuti, un nostro advisor valuterà la tua situazione e ti dirà come possiamo aiutarti a realizzare il tuo progetto in Irlanda.

Valuta la tua situazione gratuitamente →

Chiamata introduttiva gratuita e senza impegno

Le informazioni contenute in questo articolo sono aggiornate al momento della pubblicazione, ma potrebbero subire variazioni nel tempo. Per avere informazioni sempre aggiornate e personalizzate sul tuo caso specifico, ti consigliamo di parlare con un nostro advisor.

Articoli correlati