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Cosa sapere sui contratti di lavoro part-time per studenti in Irlanda

Firmare un contratto di lavoro part-time in Irlanda è cruciale. Qui le regole sono severe e conoscere i diritti evita brutte sorprese.

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Lavorare part-time in Irlanda: cosa deve sapere davvero uno studente prima di firmare un contratto?

Firmare il primo contratto di lavoro part-time in Irlanda può sembrare banale, ma non lo è. Qui le regole sono rigide, i controlli sono veri e i contratti hanno un peso concreto, soprattutto per chi arriva dall’Italia e magari non ha mai lavorato all’estero. In questa guida cerchiamo di rispondere alle domande più frequenti e ai dubbi veri di chi sta per iniziare – senza filtri e senza false promesse.


Perché è fondamentale avere subito un contratto di lavoro scritto in Irlanda?

È tentante “iniziare qualche turno e poi vediamo”, soprattutto se ti offrono soldi facili in contanti. Ma in Irlanda, la legge dice chiaro che il contratto serve subito:

  • Entro 5 giorni dall’inizio del lavoro devi ricevere il “Day 5 Statement”: nome del datore, dove lavori, ruolo, paga, orario previsto.
  • Entro 1 mese arriva il “Written Statement of Terms”, un documento più dettagliato su ferie, malattia, preavviso ecc.

Se il datore non ti dà questi documenti, hai il diritto di rivolgerti al Workplace Relations Commission (WRC) – non è fantascienza, succede davvero, e puoi ottenere compensazioni se ti lasciano senza contratto o fanno i furbi.


Quali sono i lavori part-time più comuni per studenti internazionali in Irlanda?

Non tutti i lavori sono uguali e le condizioni cambiano parecchio. Ecco cosa trovi spesso tra le offerte per studenti:

  • Fixed-term o casual contracts: perfetti se vuoi lavorare solo una stagione o nei fine settimana.
  • Zero-hours contracts: non ti garantiscono ore minime. Funzionano solo se sei super flessibile, ma attenzione a non trovarti senza turni (o stipendio).
  • Banded hours contracts: se dopo un anno ti sei fatto un mazzo lavorando ben oltre le ore scritte in contratto, puoi chiedere una revisione e passare a una fascia oraria che rispecchia la media delle tue ore.

Quante ore posso lavorare e quali sono i miei diritti su pause e riposi (Working Time Act)?

A volte le regole sembrano “dritte per i robot”, ma le tutele base esistono – e fanno la differenza:

  • Massimo 48 ore settimanali in media (calcolate su 4 mesi).
  • Pausa di almeno 15 minuti dopo 4,5 ore di fila.
  • Pausa di 30 minuti dopo 6 ore (non sempre pagata).
  • 11 ore di riposo consecutive ogni 24 ore, e un giorno intero libero ogni settimana.

Se non ti danno pause o ti chiamano a tutte le ore, qualcosa non va: segnalo (e conserva le prove, tipo i fogli delle presenze).


Qual è il salario minimo per studenti in Irlanda nel 2025?

I salari part-time in Irlanda cambiano con l’età, non solo con il lavoro. Ecco la base aggiornata (fonte: Citizens Information):

Età Paga oraria minima
20+ €13,50
19 €12,15
18 €10,80
<18 €9,45

Questi valori cambiano ogni anno, quindi verifica sempre le cifre attuali (o chiedi a noi, che ci aggiorniamo regolarmente).


Come richiedere il PPS Number e non rischiare la “emergency tax” sulle prime buste paga?

Questa parte è quella più noiosa – ma fondamentale per non “regalare” metà stipendio alle tasse:

  1. Appena hai un indirizzo irlandese, registra online il tuo PPS Number (tipo codice fiscale) su MyWelfare.ie.
  2. Dallo al datore di lavoro prima che ti paghino: serve per dichiararti e registrare le imposte.
  3. Registra il nuovo lavoro su “MyAccount” di Revenue (l’agenzia fiscale): così eviti l’emergency tax (un prelievo d’ufficio che filtra via quasi tutto lo stipendio se non ti sei dichiarato correttamente).
  4. Controlla in busta paga che compaia il “Revenue Payroll Notification”: significa che il datore sta versando tasse e contributi come deve.

Se qualcosa non quadra o non ricevi questi documenti, chiedi SUBITO. Aspettare peggiora solo le cose.


Che diritti ha uno studente lavoratore part-time in Irlanda rispetto a un full-time?

Non lasciare che la parola “part-time” venga usata come scusa per trattarti peggio:

  • Stesse paghe orarie e ferie proporzionate a chi lavora full-time.
  • Diritto alla formazione e (quando ci sono) alle promozioni interne.
  • Non possono tagliarti i contributi senza spiegazioni, anche se lavori meno ore.
  • Maggiorazione oraria (overtime): il datore può non pagarti extra fino a 39 ore, ma ogni ora in più va sempre almeno alla paga base.
  • Pensione supplementare: puoi essere escluso solo se lavori meno del 20% delle ore di un full-time. Chiedi sempre chiarimenti prima di firmare.

A cosa devo stare davvero attento prima di accettare un lavoro part-time in Irlanda?

Mettiamola così: in Irlanda i “lavori in nero” esistono, ma le pene le paghi soprattutto tu (non sempre il datore).

  • Esempio vero: Sara, primo anno a Galway, lavora in un bar per 10 euro all’ora cash, senza contratto. Arrivano i controlli, chiudono il bar: lei perde settimane di stipendio e non può chiedere il rimborso tasse perché ufficialmente “non ha mai lavorato”.
  • Attenzione anche a:
    • Firmare contratti vaghi: se non sono chiare le ore PREVISTE, potresti ritrovarti con turni extra (o troppo pochi) senza diritto a nulla.
    • Non conservare presenze, buste paga ecc.: se sorgono problemi, le prove servono a TE.
    • Accettare troppo alla leggera una paga inferiore al minimum wage, “tanto è un lavoretto”.

Domande frequenti su lavoro part-time per studenti in Irlanda

Quante ore posso lavorare con un visto da studente italiano?

Se sei cittadino UE (quindi italiano), non hai limiti fissi: puoi lavorare quanto vuoi, ma la media ragionevole per conciliare studio ed esami è tra le 20 e le 25 ore a settimana.

Che succede se lavoro più ore di quanto scritto nel contratto?

Dopo 12 mesi, puoi chiedere che la tua fascia oraria sia aggiornata (le cosiddette “banded hours”). Il datore deve rispondere entro 4 settimane e NON può ignorare la tua richiesta se supportata dai tuoi dati di presenza.

Il contratto “zero-hours” è permesso o va evitato?

Non è illegale, ma ATTENZIONE: dal 2018, se il datore ti cancella tutti i turni all’ultimo minuto, deve comunque pagarti almeno il 25% delle ore previste. Se non succede, hai diritto a fare ricorso.

Posso essere pagato solo in contanti?

Sì, ma serve comunque una busta paga dettagliata (payslip) e il datore deve versare tasse e contributi (PRSI). Senza busta paga sei nell’irregolarità: rischi multe e zero diritti su tasse e pensione.

Serve il visto lavoro per studenti italiani?

No. Bastano il passaporto italiano e il PPS Number per lavorare regolarmente part-time.


Ho ancora dubbi: chi mi aiuta davvero a orientarmi tra contratto, tasse e diritti?

C’è poco da girarci intorno. In Irlanda puoi fare esperienze bellissime lavorando – conoscere persone nuove, imparare tanto, pagarti un po’ di spese – ma serve partire col piede giusto.
Chiedi aiuto e chiarimenti prima di firmare, soprattutto se il datore ti mette fretta o qualcosa non ti torna.
Noi di Studey non abbiamo risposte magiche per tutto, ma quello che sappiamo – e che abbiamo imparato sulla pelle – lo condividiamo volentieri, senza promesse strane. Se ti serve una mano, anche solo per leggere un contratto insieme, scrivici: la prima consulenza con i nostri ex-studenti-advisor è gratuita. Meglio una domanda in più oggi che una brutta sorpresa domani.


Link utili (seri)


Non c’è manuale perfetto, ma qualche consiglio reale (da chi c’è passato) aiuta più di mille chiacchiere. E se non trovi risposta qui, basta chiedere.

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