Matricole universitarie in Irlanda: 7 cose vere che nessuno ti dice (finché non ci sbatti la testa)
Hai fatto la Maturità, hai inviato la famigerata application CAO, probabilmente hai anche già visto duemila video su come si vive da studente a Dublino. Ma tra la teoria e la realtà della vita da matricola (“fresher”) in Irlanda, ci passa un bel fossato. Qui metto insieme le 7 curiosità più utili che avrei voluto sapere anch’io prima di partire, raccolte tra ex-matricole (noi di Studey e non solo) e domande che ricevo ogni settimana dagli studenti italiani. Promesso: niente giri di parole, niente “tutto facile”, solo cose che sarebbe meglio sapere ora, non dopo.
1 – La Orientation Week NON è fatta di lezioni (ma saltarla ti complica la vita)
Quasi tutte le università irlandesi aprono con una settimana di Orientation: non si fanno esami, non ci sono voti, ma non è una roba opzionale. Serve per capire come iscriversi ai corsi, ricevere la student card, decifrare il portale online, fare un giro per la biblioteca e sbloccare un po’ di scartoffie burocratiche (tipo il Wi-Fi). A Trinity College nel 2025 la Orientation per i nuovi parte il 15 settembre, ma le lezioni vere cominciano il 22. Sembra una formalità… ma se arrivi in ritardo ti perdi informazioni base e rischi due settimane senza Wi-Fi (parlo per esperienza diretta).
Tip chiaro: “Ho sottovalutato la Orientation, ho saltato il primo giorno pensando di poter recuperare da sola. RISULTATO? Girotondo tra uffici, account online bloccati e Wi-Fi latitante.” (Giulia, ex-matricola a Galway)
2 – Freshers’ Week: tanta socialità, ma la differenza la fa come la vivi
Appena conclusa la Orientation, parte la Freshers’ Week: giorni di open day delle society (gruppi, club, associazioni), serate, offerte e sconti vari. Può sembrare una vacanza, ma è il momento cruciale per capire chi sono i tuoi futuri amici, o almeno rompere un po’ il ghiaccio. Le society qui sono davvero il cuore della vita universitaria: iscriverti costa poco (in media 2–5 euro per un anno) e ti spalanca tante porte. Però non vale iscriversi a dieci club se poi non ne segui nemmeno uno! Meglio scegliere due o tre cose (magari anche fuori dalla comfort zone) e impegnarcisi: sono uno dei modi migliori per non sentirsi soli, soprattutto se non hai altri italiani intorno o il tuo inglese non ti sembra favoloso.
3 – Il “pass mark” è 40%: sembra basso, ma gli esami sono diversi
Lo so, 40% per “passare l’esame” sembra una passeggiata rispetto alle medie italiane. Però occhio: gli esami in Irlanda spesso sono fatti di domande aperte e ragionamenti, non solo “studiare a memoria”. Arrivare al 70% è già un super voto (First Class Honours). E soprattutto: non basta passare i singoli esami, bisogna anche raggiungere un certo numero di “crediti” (ECTS) per andare avanti. In più, in caso di fallimento c’è una sessione di “repeat” (recupero) verso fine agosto, ma pochissimi vogliono davvero passare l’estate a studiare. Meglio chiedere ai professori SE qualcosa non torna, prima che sia troppo tardi.
Domanda gettonatissima: “Se sbaglio il primo semestre, sono già fuori?” Nella maggior parte dei casi, no. Puoi recuperare alcune materie, ma troppe ripetizioni allungano la laurea (e costano).
4 – Student Leap Card: la tessera che dimezza i costi dei trasporti (ma va richiesta subito)
Se hai dai 19 ai 25 anni o comunque sei student@ full-time, puoi ottenere la Student Leap Card. Costa una decina di euro e ti fa risparmiare – davvero tanto – su autobus, Luas e treni urbani. Piccolo consiglio pratico: durante le prime settimane c’è uno sportello dedicato nei campus, poi sparisce e per ottenerla toccherà andare in centro, tra code e file inutili. Morale: falla il prima possibile e almeno i viaggi a casa (o al Tesco) ti costano la metà.
5 – L’alloggio NON è garantito ai first-year: serve un piano B (serio)
In UK spesso la stanza on-campus è automatica il primo anno, in Irlanda… no. Ti danno la priorità, ma i posti sono molti meno dei nuovi iscritti (Trinity, ad esempio, ha 850 stanze per 4.000 matricole). Quindi chi rimane fuori deve farsi largo nel caotico mercato privato – e a Dublino non è una passeggiata. I prezzi? Da 400–850 euro al mese per uno spazio in stanza condivisa (magari con sconosciuti, non sempre studenti), 1.000 e oltre nei residence privati. Il consiglio più onesto: inizia a guardare già da maggio, non sperare nel last-minute. Meglio trovare qualcosa di meno centrale ma sicuro, soprattutto il primo semestre.
6 – Il 15% degli studenti lascia il primo anno (non solo per nostalgia)
La percentuale di abbandoni dopo il primo anno in Irlanda è salita negli ultimi anni (fonte HEA, 2024). Le ragioni più comuni? Costi troppo alti, aspettative sbagliate sul corso scelto, sensazione di isolamento o di “non farcela”. Le università ora offrono più tutor, consigli e mental health support, ma sei tu a dover chiedere. Prima ancora del burnout, usa i servizi di supporto (matematica, scrittura, sportello psicologico): fanno davvero la differenza. E se senti che il corso non fa per te, parlarne per tempo può evitarti un cambio disastroso dopo mesi di ansia inutile.
7 – Assistenza medica? Meglio di quanto pensi
Quasi tutti gli atenei hanno un Medical Centre interno: è gratuito o costa pochissimo (25 euro per una visita, contro 60 da un medico privato fuori). Il counselling psicologico di solito è compreso nelle tasse universitarie. Non è sempre facile trovare subito posto (verso novembre le liste si allungano), quindi prenotati per tempo se senti di avere bisogno. E portati la Tessera Sanitaria europea: in caso di emergenze ospedaliere è super utile e vale anche in Irlanda.
Domande vere da matricole in Irlanda (con risposte schiette)
- Serve il visto? No, se hai passaporto italiano (o UE), basta il documento.
- Posso lavorare durante il primo anno? Sì, fino a 20 ore a settimana durante le lezioni. Però tra esami continui e reading list infinita, non tutti riescono a tenere il ritmo.
- I voti italiani contano per le borse di studio? In alcuni casi sì, ma spesso servono conversioni dei voti o test specifici (ogni ateneo è diverso e serve controllare). Se ti serve una mano con traduzioni o calcoli strani tipo “conversione voti italiani in punti CAO”, chiedici: lo facciamo da anni.
- Il primo anno pesa sulla media? Spesso no, serve solo a passare agli anni dopo. Però un percorso pieno di repeat non aiuta con lo stage o col lavoro poi.
- Quando pago la student contribution? Di solito metà all’inizio dell’anno, metà dopo Natale, ma le date cambiano spesso. Meglio chiedere all’ufficio pagamenti che fidarsi delle voci.
Una cosa da non scordare
Essere una matricola in Irlanda è una figata, ma non aspettarti un percorso liscio e perfetto. Avrai grandi opportunità (society attive, nuovi amici da tutto il mondo, un sistema di studio meno “a memoria”) ma anche qualche ansia in più: costi, burocrazia, case che sembrano sparire appena ne trovi una decente. Meglio saperlo subito che trovarsi col conto in banca in rosso o sentirsi isolati. Se ti restano dubbi o vorresti parlarne con qualcuno che ci è passato, chiedici pure: su queste cose, meglio perdere mezz’ora a farsi spiegare tutto che mesi a sbattere la testa contro i muri della burocrazia.
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