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Differenza tra lavori on-campus e off-campus in Irlanda

Lavorare in Irlanda come studente è fondamentale per affrontare costi e vita sociale. Scopri pro e contro dei lavori on-campus e off-campus per scegliere consapevolmente.

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Lavori on-campus o off-campus in Irlanda: cosa scegliere davvero se sei uno studente italiano?

Chi parte per l’Irlanda spesso si accorge subito che studiare non basta. Tra alloggi costosi, vita sociale e voglia (o necessità) di indipendenza, lavorare mentre studi non è solo una scelta in più, ma quasi la norma. E qui spunta subito la domanda: meglio cercare lavori all’interno del campus oppure puntare direttamente su quelli “fuori”, in città?
Spoiler: nessuna delle due opzioni è perfetta per tutti. Qui ti spiego pro e contro veri – senza frasi fatte – così puoi scegliere senza sorprese.

Cosa significa davvero “lavoro on-campus” nelle università irlandesi?

Quando si parla di lavoro on-campus in Irlanda, ci si riferisce a impieghi offerti dall’università stessa o dai servizi che ruotano intorno al campus: biblioteca, caffetteria gestita dall’Ateneo, centri sportivi, segreterie, Students’ Union… Questi lavori:

  • ti assumono con contratto orario;
  • hanno orari adattati al calendario accademico (di solito mai più di 10-15 ore a settimana durante la sessione di corsi);
  • si trovano tramite portali interni (come MyCareer o UCD Job Board) oppure leggendo avvisi nei dipartimenti.

Quali sono i lavori on-campus più comuni tra gli italiani?

Qualche esempio reale dai nostri ex-studenti:

  • Biblioteca: lavorare come “shelver”, ovvero sistemare i libri (Francesca, Trinity College, 12 ore a settimana: paga minima nazionale e orari super flessibili).
  • Fundraising telefonico per l’alumni office: praticamente fare chiamate serali agli ex studenti, lavoro chiacchierone ma ottima palestra di inglese.
  • Tutoraggio: sostenere le matricole nei Writing Centre o nei Maths Support Centre.
  • Barista nei coffee shop universitari: spesso si lavora la mattina presto, prima delle lezioni.

Lavori off-campus: cosa ci rientra e dove cercarli davvero?

Off-campus, invece, significa tutto quello che succede fuori dai “muri” dell’università: ristoranti, bar della città, supermercati, negozi, customer service, babysitting, stage in aziende… In breve: qualunque datore di lavoro che non sia l’università. Le condizioni possono cambiare parecchio da un settore all’altro, quindi occhio.

Come si fa a trovare lavoro on-campus o off-campus (e quali sono le vere differenze)?

Aspetto Lavoro on-campus Lavoro off-campus
Come si trova Portale universitario, annunci interni Siti come Indeed.ie, andare e lasciare CV
Orario tipico 6-15 ore/settimana (durante lezioni) Fino anche al full time; dipende da te
Dove si lavora Sempre in campus, vicino alle aule Ovunque in città: può servire bus/treno
Paga Minimo orario nazionale, puntuale Spesso minimo o poco più, ma non sempre
Sicurezza Contratto universitario, ferie chiare Contratti variabili, meno tutele
Networking Ottimo con docenti e staff universitario Contatti reali nel mondo del lavoro
Difficoltà Posti limitatissimi, molta competizione Più offerte, serve cercare in modo attivo

Quali documenti servono per lavorare in Irlanda da studenti italiani?

Il PPS Number (Personal Public Service Number) è obbligatorio per essere assunti – senza, ti tassano con la famigerata “emergency tax” (quasi il 50%).
Per ottenerlo serve una lettera di offerta di lavoro: l’università di solito ti aiuta se inizi con loro, altrimenti vale anche l’offerta di un’azienda privata.

Altro punto: come cittadino UE, non hai limiti di ore fissati dal governo, ma l’università potrebbe metterti un tetto per i lavori interni.
Consiglio pratico: non superare le 20 ore settimanali se non vuoi vedere la media dei voti crollare. Le tasse? Le paghi anche tu, come tutti in Irlanda (tra PAYE, USC e PRSI). Ricordati di registrare il tuo datore di lavoro su myAccount del Revenue irlandese per non ritrovarti con buste paga “drogate”.

Quanto si guadagna con un lavoro da studente in Irlanda (paga oraria aggiornata)?

Da gennaio 2025 la paga minima nazionale sale a 13,50 euro all’ora per chi ha più di 20 anni. Chi è più giovane prende percentuali ridotte: ad esempio, a 18 anni l’80% di quella cifra (verifica sempre le soglie aggiornate perché cambiano spesso). Non aspettarti paghe altissime per i lavori base, ma in certi settori privati (tipo IT, hospitality di alto livello) si può arrivare anche a 16-18 euro/ora.

Vantaggi e svantaggi: on-campus o off-campus, cosa ti porti a casa?

Pro dei lavori on-campus:

  • Orari spesso cuciti “a misura” di studente: difficile che si sovrappongano a un esame.
  • Pagamento regolare dall’università, niente stress sulle ferie.
  • Occasioni per conoscere il personale universitario, magari ottenere una reference letter utile più avanti (sul serio: in Irlanda conta!).

Contro dei lavori on-campus:

  • Pochi posti, molta competizione (alcuni studenti – tipo Francesca della biblioteca – hanno aspettato anche mesi per uno slot).
  • La paga resta quasi sempre fissa al minimo legale; difficilmente salirai di livello.

Pro dei lavori off-campus:

  • Molta più scelta (dal pub al negozio al customer service). E impari davvero l’inglese di tutti i giorni, non solo “accademico”.
  • In certi casi, gli stipendi possono essere più alti (specialmente lavori in IT, catering per eventi, ecc.).

Contro dei lavori off-campus:

  • Rischi orari scomodi (turni serali o weekend che si mangiano la vita sociale… e la media agli esami, parola di Luca che lavorava in un pub di Temple Bar e rientrava alle due di notte).
  • Devi trattare tu il contratto e chiarirti su ferie/turni/pagamenti (alcuni datori non hanno idea di cosa sia il calendario accademico).

FAQ Lavorare durante gli studi in Irlanda

Quali sono gli errori più comuni degli studenti italiani che cercano lavoro in Irlanda?

  • Aspettare troppo per chiedere il PPS Number – rischio tassa di emergenza e niente stipendio vero.
  • Accettare turni che si sovrappongono alle lezioni o ai laboratori (fidati: non sei il primo che pensa “Tanto ce la faccio”. Poi arrivano i voti bassi…).
  • Non controllare la busta paga: ogni tanto le detrazioni non tornano, soprattutto nei lavori privati.

Posso lavorare sia on-campus che off-campus contemporaneamente in Irlanda?

Sì, nessuno te lo vieta, ma devi mettere sul piatto studio, lavoro ed energie mentali. Secondo le nostre statistiche (parliamo con decine di studenti ogni anno), oltre le 20-25 ore settimanali il rendimento accademico precipita. Non sottovalutare la fatica, soprattutto se il corso è tosto o sei al primo anno.

Devo avere un visto per lavorare da studente italiano in Irlanda?

No, sei cittadino UE. Però senza PPS Number e un conto corrente irlandese non ti pagano – e senza un’offerta di lavoro in mano il PPS non te lo danno.

Quanto posso guadagnare se ho 18 anni? E 19?

A 18 anni la paga minima è l’80% della cifra standard, quindi nel 2025 sarebbero circa 10,80 euro/ora. A 19 l’ordine di grandezza sale al 90%. Ricorda che ogni gennaio gli importi cambiano, quindi prima di firmare contratto controlla sempre.

I lavori on-campus sono utili sul CV o preferiscono quelli “veri” fuori dal campus?

Dipende dal settore, ma lavori in biblioteca, in laboratorio o come tutor sono spesso visti benissimo – sia dai recruiter irlandesi che da quelli italiani (magari se torni dopo la laurea). A volte contano più di alcuni stage generici.

Non trovo subito offerte on-campus: cosa faccio?

Niente panico: quelle universitarie escono spesso a inizio semestre e finiscono in fretta. Nel frattempo, puoi cercare off-campus o puntare su esperienze di volontariato, utilissime sia per il CV che per ambientarti.

Alla fine dei conti, come scelgo tra lavoro on-campus e off-campus in Irlanda?

Nessuno ha la risposta magica. I lavori on-campus sono più tutelati e ti tengono vicino alla vita universitaria, ma i posti sono pochi e la selezione è tosta. Gli off-campus ti danno più scelta, ti fanno vedere un pezzo reale di Irlanda e possono pagare meglio, ma richiedono più iniziativa (e spesso più flessibilità sugli orari).
Tutte e due le scelte, però, ti danno qualcosa che va oltre i soldi: sicurezza, capacità di stare al mondo, networking.
Se hai ancora dubbi, sappi che da Studey non ti lasciamo con un “in bocca al lupo” e basta: la consulenza con chi c’è passato ed è sopravvissuto è sempre gratuita, anche solo per confrontarti su dubbi pratici e non commettere errori che poi costano cari.

In sintesi

“Lavori on-campus e off-campus in Irlanda”: informati, scegli in base a te, e se non hai tutte le risposte chiedi pure.
Meglio partire consapevoli che pentirsi dopo aver accettato il turno di chiusura in pizzeria il sabato notte – parola di ex studente.

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