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Differenze tra lavoro full-time e part-time per studenti in Irlanda

Lavorare in Irlanda mentre studi può essere vantaggioso, ma richiede equilibrio. Scopri pro e contro di full-time e part-time per un'esperienza migliore.

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Lavorare full-time o part-time mentre studi in Irlanda: pro, contro e cosa cambia davvero

Lavorare mentre studi in Irlanda è davvero una buona idea?

Se stai pensando di trasferirti in Irlanda per studiare, probabilmente ti sei già chiesto se sia davvero possibile lavorare e mantenersi — o almeno diminuire la “dipendenza” dai tuoi. E magari hai sentito pareri opposti: c’è chi dice che “basta fare qualche turno” per cavarsela, e chi invece sconsiglia di lavorare durante l’università. La verità, come spesso succede, non è né tutta bianca né tutta nera. Qua proviamo a spiegarti concretamente cosa vuol dire lavorare part-time o full-time mentre studi in Irlanda, e in che modo questa scelta può impattare davvero sul tuo percorso, non solo nel portafoglio ma anche (e soprattutto) nella media dei tuoi voti, sulla salute mentale e sulla tua esperienza fuori casa.


Qual è la differenza tra lavoro part-time e full-time in Irlanda?

Una domanda che riceviamo spesso è: “Quante ore a settimana sono considerate part-time o full-time in Irlanda?”. Qui la legge non dà una risposta “secca”, ma ecco come funziona nella pratica:

  • Lavoro full-time: di solito 35-40 ore settimanali. La legge fissa come massimo 48 ore di media su 4 mesi, quindi teoricamente potresti arrivare anche a 48, ma è raro.
  • Lavoro part-time: tutto ciò che sta sotto questa soglia — spesso da 8 a 30 ore a settimana.

Un dettaglio pratico che in pochi considerano: per avere diritto al pagamento del “bank holiday” (i festivi irlandesi), devi aver lavorato almeno 40 ore nelle 5 settimane precedenti. Se sei part-time molto “leggero”, questa roba tende a sfuggire!

Tabella riassuntiva

Ore settimanali Status Ferie e bank holiday Pensione aziendale
35-40 (o più) Full-time 4 settimane pagate/anno Di solito inclusa
8-34 Part-time Proporzionale (“pro-rata”, circa 8% delle ore) Inclusa se lavori almeno il 20% delle ore di un full-timer; altrimenti no

Ho gli stessi diritti di un lavoratore full-time anche se lavoro part-time?

Sì, la legge irlandese è piuttosto chiara: non puoi essere trattato peggio solo perché lavori meno ore. Ecco cosa significa nella pratica:

  • Salario orario: deve essere lo stesso di un full-time se fai le stesse mansioni.
  • Supplementi: hai diritto agli stessi extra per lavoro domenicale o notturno.
  • Tutele: il datore non può discriminare i part-timer o darti solo le “briciole” (anzi, è proprio illegale!).
  • Straordinari: puoi essere pagato solo dalle ore che superano quelle di un full-time (es. oltre 39 h/settimana).

Come funzionano tasse e contributi per studenti che lavorano in Irlanda?

Un altro dubbio frequentissimo: “Ma io lavoro solo part-time, mi scalano tante tasse?”

  • PAYE (tax irlandese), PRSI (contributi) e USC (Universal Social Charge): si applicano in base al reddito annuo, non al tipo di contratto.
  • Se lavori poco (es. meno di 15-20 ore a settimana) e hai diritto ai tuoi tax credit, spesso non paghi quasi nulla o comunque molto meno che in Italia.
  • Registrati appena inizi a lavorare su MyAccount di Revenue: se non lo fai, rischi la famigerata “emergency tax” che taglia anche il 40% del tuo stipendio (succede a tantissimi nuovi arrivati distratti!).

Quante ore a settimana può lavorare uno studente in Irlanda senza problemi?

Parliamo chiaro: qui dipende da te, ma universitari a tempo pieno in Irlanda (fonte: UCC Career Services) vengono caldamente consigliati di non superare le 15 ore di lavoro alla settimana durante il semestre. Oltre quella soglia iniziano a vedersi crolli di media, sonno saltato, e la sensazione di non controllare più nulla.

Caso vero: cosa succede quando lavori troppo

Giulia, al secondo anno di Computer Science a TU Dublin, la scorsa estate ha lavorato 40 ore a settimana in un bar. Pensava andasse avanti anche a settembre: col passaggio a 30 ore, ha iniziato a saltare i laboratori, la media è calata (da 2.1 a 2.2, per chi conosce il sistema irlandese: non un dramma, ma comunque un limite per Erasmus o stage). Alla fine si è ritrovata a dover rifare un esame. La motivazione c’era, ma il tempo no.


In quali casi ha senso cercare un lavoro full-time da studente?

  • Se ti laurei a breve e vuoi restare a lavorare in Irlanda (giocati la carta del “gradire”).
  • Se stai facendo un anno sabbatico (gap year) tra laurea triennale e magistrale o master.
  • Se il tuo corso prevede un placement year, cioè un anno di stage “contato” come parte della laurea.

Nell’anno accademico classico, però, il full-time è una sfida vera.


Meglio part-time o addirittura zero ore? Quando ha senso prendersela con calma

  • Appena arrivato/a: primo semestre = lingua e metodo di studio nuovo, ambientarsi conta molto più del conto in banca.
  • Sotto esami: i periodi d’esame in Irlanda sono concentrati e intensi (anche lato consegne e lavori di gruppo, non solo “lo scritto”).
  • Con laboratori obbligatori o valutazioni di gruppo: spesso queste attività pesano anche il 30-40% sul voto finale; perderle non conviene mai.

Errori frequenti degli studenti italiani (più comuni di quanto pensi)

  1. Firmare subito per un full-time senza leggere bene le clausole sugli orari “flessibili” (magari poi scopri che ogni due settimane ti capita il turno serale per forza).
  2. Dimenticare il limite delle 48 ore: se hai più lavori, si sommano — superare il tetto non è solo una questione di stanchezza ma anche di legalità.
  3. Fare i conteggi solo sul salario lordo senza calcolare le tasse e i tax credit: all’inizio non è raro aspettarsi molto di più, soprattutto con pochi turni e senza registrarsi sul portale fiscale.

FAQ: domande molto frequenti (con risposte oneste)

Quante ore si considera un lavoro full-time in Irlanda?

Di solito tra 35 e 40 a settimana; da contratto non dovresti mai superare le 48 di media su quattro mesi (mai!).

Uno studente italiano/europeo quante ore può lavorare legalmente?

Non esiste limite “di legge” se hai passaporto UE: puoi lavorare quanto vuoi, il limite vero lo decide il tempo che resti per studiare e riposare.

Se faccio solo 10 ore da barista, ho diritto a ferie e festivi?

Sì: maturi circa l’8% delle ore lavorate (l’equivalente di 4 settimane pagate ogni 12 mesi, su base pro-rata; per i festivi vale il requisito delle 40 ore in 5 settimane).

Posso passare da part-time a full-time (o viceversa) durante l’anno?

Puoi sempre chiedere il cambiamento; l’azienda ha diritto di rifiutare solo se ci sono motivazioni organizzative oggettive (e devono spiegarti quali).


Vale davvero la pena lavorare mentre studi in Irlanda? Ecco cosa considerare prima di decidere

  • Full-time: offre una sicurezza economica, ma mette a serio rischio equilibrio tra studio e vita.
  • Part-time: più flessibile, ti dà molti degli stessi diritti su base proporzionale, e regge meglio il peso delle scadenze universitarie.
  • Zero ore (almeno all’inizio): niente panico se vuoi prima ambientarti; trovare lavoro non è impossibile nemmeno più avanti.

Non esiste “la scelta perfetta”: ci sono momenti in cui spingere di più e altri in cui darsi una tregua è fondamentale. Resta onesto con te stesso/a: considera le ore di lezione, il tempo per studiare da solo/a, dormire, e i crediti che ti servono per la media. E non vergognarti di chiedere consiglio a chi c’è già passato.

Hai ancora il dubbio su quanto puoi lavorare senza mandare a monte la laurea? Parlane con chi ci è già passato — magari con un advisor e ex-studente come noi di Studey. Senza promesse impossibili, solo consigli basati su esperienze vere. Se vuoi parlarne, scrivici, oppure prenota una chiamata: capire insieme come trovare il giusto equilibrio può fare davvero la differenza.

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