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Esami scritti vs esami orali: chi ne fa di più?

Nelle università irlandesi prevalgono gli esami scritti, rappresentando il 61% delle valutazioni, mentre solo il 9% sono esami orali.

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Chi fa più esami scritti o orali nelle università irlandesi? Una guida onesta per studenti italiani

Se stai cercando informazioni su come funzionano gli esami nelle università irlandesi – e, in particolare, se dovrai affrontare più prove scritte o orali – sei in ottima compagnia. La domanda è molto comune tra chi pensa di partire dall’Italia per un Bachelor o un Master in Irlanda. È normale: si tratta di un cambio di approccio grande, che spesso ha un impatto concreto su come studi, organizzi il tuo tempo, gestisci l’ansia e, diciamolo, anche su quante volte puoi tornare a casa durante l’anno.

Facciamo chiarezza con dati, esperienze e qualche consiglio pratico, tenendo sempre a mente che la risposta “giusta” dipende molto da cosa studi e dove.

Come valutano gli studenti in Irlanda: più scritti o orali all’università?

Diciamolo chiaramente: nelle università irlandesi, la maggior parte degli esami è scritta. Questo non significa però che ti aspettino solo i “compitoni” tradizionali in aula, perché il panorama è decisamente più vario rispetto all’Italia.

Che percentuale di esami sono scritti rispetto agli orali nelle università irlandesi?

Secondo uno studio del National Forum for the Enhancement of Teaching & Learning, che ha analizzato 1.260 prove d’esame in 30 corsi di laurea (Bachelor) irlandesi:

  • Circa il 61% dei moduli universitari prevede almeno un esame scritto finale.
  • In media, l’esame scritto rappresenta il 38% del voto complessivo del modulo.
  • I corsi annuali prevedono meno valutazioni ma pesano di più: per ogni 10 crediti ECTS, nei moduli annuali ci sono circa 2,6 valutazioni, mentre nei semestrali arriviamo a 4,5. Quindi più esami “spezzettati” se il corso è semestrale.

Quanto sono diffusi gli esami orali nei corsi in Irlanda?

La verità? Gli esami orali rappresentano ancora una vera minoranza:

  • Solo il 9% delle valutazioni totali sono interview o oral exam.
  • Sono un po’ più comuni negli ultimi anni di corso, specialmente se scegli facoltà che lavorano sulle competenze professionali come Scienze della Formazione, Hospitality o Sanità.
  • Occhio alle novità: alcune università – come la Dublin City University – stanno introducendo “Interactive Oral Assessments”, cioè conversazioni simulate di 10-15 minuti su scenari reali di lavoro, che spesso sostituiscono un compito scritto di 4.000 parole. Una rivoluzione, soprattutto per chi si trova a proprio agio con l’interazione.

In quali corsi trovi più scritti o più orali? (Tabella orientativa)

Non tutti i corsi sono uguali: la percentuale di esami scritti e orali cambia parecchio da facoltà a facoltà.

Area di studio % Esame scritto % Orali/interview Note
Business & Law 57% Quasi nulla Scritti centrali
ICT & Computer Science 29% 2-3% Tanti progetti o demo
Ingegneria 47% 2% Report tecnici valorizzati
Scienze dell’Educazione 19% 4% Portfolio, tirocini pesano

Il messaggio è chiaro: se odi gli esami scritti, scegli con attenzione! Se invece li preferisci agli orali “stile interrogazione”, la maggior parte dei percorsi suona allettante.

Perché per uno studente italiano questa differenza pesa?

Chi viene dall’Italia lo sa: da noi l’orale può salvare la situazione dopo uno scritto storto. In Irlanda, invece, la struttura è diversa:

  • ✔ Valutazioni distribuite: durante il semestre, preparati a quiz online, progetti in gruppo, assignment scritti. Tanti piccoli step contano sul voto finale, riducendo il peso della singola giornata d’esame.
  • ✔ Feedback continuo: molto spesso ricevi commenti sul tuo lavoro “in corso d’opera”. Così puoi aggiustare il tiro senza troppe sorprese al momento della valutazione finale.
  • ✘ Pochi orali = meno possibilità di recupero last minute. Se ti salva la parola, cerca corsi che puntano su Interactive Oral, presentazioni o colloqui.
  • ✘ Tanti scritti richiedono organizzazione: la frammentazione del workload può essere un’arma a doppio taglio. Serve metodo per non schiantarsi a ridosso delle deadline.

Come posso capire in anticipo che tipo di valutazione troverò?

Molto onestamente: dipende dal module descriptor (il documento che descrive contenuti e modalità di valutazione del singolo corso). Ma questi non sempre sono chiarissimi per chi arriva da fuori.

Consigli pratici:

  1. Leggi bene i module descriptor – Non trovi scritto chiaramente “scritto” o “orale”? Chiedi direttamente al Programme Coordinator, oppure possiamo aiutarti noi di Studey a fare un check più mirato.
  2. Allena l’inglese accademico – Nella maggior parte dei casi, essay, report e case study valgono più degli orali. Scrivere bene conta tantissimo.
  3. Cerca i corsi che usano Interactive Oral, viva voce, oral presentations o valutazione in placement, se pensi che possano diventare un punto di forza.
  4. Impara a usare rubric e feedback – In Irlanda spesso ti danno la griglia di valutazione PRIMA dell’esame. Sfruttala: aiuta ad avere meno sorprese.

FAQ: domande tipiche su esami scritti e orali nelle università irlandesi

Gli esami orali in Irlanda sono sempre in presenza?

No, non sempre. Dopo la pandemia molte università hanno adottato gli orali online (anche su Zoom), spesso registrati e con valutazione attraverso rubric condivisa.

Posso chiedere di sostituire uno scritto con un orale per motivi personali?

Solo se hai una documentazione valida (es. richiesta di reasonable accommodation per necessità specifiche). Non è una pratica comune, ma in alcuni casi si può fare.

È vero che l’esame orale incide di meno sul voto rispetto allo scritto?

Di solito sì. Tranne il viva finale della tesi, un oral exam raramente vale più del 20-30% del voto del modulo.

Tirando le somme: quanto conta davvero il tipo di esame in Irlanda?

In sintesi? Prevalenza netta di esami scritti, ma una combinazione di prove che tengono conto di tante competenze diverse. Se uno scritto va male, di solito non è la fine del mondo perché ci sono tante occasioni di recupero durante l’anno. Se temi l’inglese scritto o preferisci spiegarti a voce, non è impossibile trovare corsi più “dialogici”, anche se restano la minoranza per ora.

La scelta, quindi, andrebbe fatta a occhi ben aperti: ogni corso – e a volte ogni modulo – è un piccolo mondo a sé in quanto a valutazione. Valgono oro le testimonianze di chi il corso l’ha già frequentato!

Vuoi saperne di più su com'è la valutazione del corso che ti interessa?

Scrivici, senza impegno: possiamo aiutarti a leggere tra le righe dei syllabus, a capire cosa aspettarti davvero (senza brutte sorprese a metà semestre) e magari a metterti in contatto con qualcuno che ci è già passato – così senti racconti reali e non solo statistiche.

Pensaci: studiare all’estero è già un salto, meglio farlo sapendo a cosa vai incontro davvero.

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Le informazioni contenute in questo articolo sono aggiornate al momento della pubblicazione, ma potrebbero subire variazioni nel tempo. Per avere informazioni sempre aggiornate e personalizzate sul tuo caso specifico, ti consigliamo di parlare con un nostro advisor.

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