Permesso di lavoro per studenti italiani in Irlanda: cosa serve davvero sapere (senza filtri)
Stai pensando di studiare in Irlanda e ti chiedi come funziona lavorare mentre segui le lezioni o sostieni gli esami? Se il “permesso di lavoro per studenti in Irlanda” ti sembra un rompicapo burocratico, sei nel posto giusto. Qui trovi una guida schietta, aggiornata e concreta: solo quello che serve davvero, niente promesse impossibili, niente discorsi da robot.
Serve un permesso di lavoro per studenti italiani in Irlanda?
Spoiler: no, non serve nessun permesso di lavoro se hai passaporto italiano. Essendo cittadini EU, si può lavorare in Irlanda senza limiti imposti dall’immigrazione — puoi accettare contratti part-time, full-time, stage o freelance, senza i tetti di ore che spesso rimbalzano online.
Molte informazioni che trovi si riferiscono a chi arriva da paesi extra-UE (Brasile, India, Cina, ecc.): per loro le regole cambiano (ad esempio, massimo 20 ore a settimana durante i corsi). Se sei italiano, questo NON ti riguarda.
Perché c’è ancora confusione sulle regole?
- Risorse online spesso scritte pensando a studenti extra-UE, che hanno limiti veri.
- Alcune università irlandesi consigliano di non superare certe ore lavorative, ma è per motivi accademici, non legalità.
- Alcuni datori di lavoro si confondono o chiedono documenti inutili: se capita, basta dire chiaramente che sei cittadino europeo.
Quali passi pratici servono per lavorare in Irlanda da studente?
Ecco cosa fare, davvero, prima di iniziare.
Cosa fare prima di iniziare a lavorare come studente in Irlanda?
1. Richiedere il PPS Number (Personal Public Service Number)
Ti serve per ricevere lo stipendio e per pagare (purtroppo) le tasse. Non puoi lavorare in regola senza.
Come lo ottieni?
- Fai domanda online su MyWelfare.
- Ti chiedono: passaporto o carta d’identità, e una prova di indirizzo irlandese (contratto d’affitto, o lettera dall’università).
- Tempi? In media una-due settimane, ma se è alta stagione può volerci di più. Il consiglio è fare domanda appena ricevi la proposta di lavoro.
2. Aprire un conto corrente irlandese
Gli stipendi in Irlanda viaggiano solo su IBAN irlandese (quindi, no, non basta il conto italiano). Ora molti studenti usano banche digitali tipo Revolut (con IBAN IE) o N26, che si aprono anche prima dell’arrivo in Irlanda.
3. Registrarsi su Revenue (per le tasse)
Una volta che hai il PPS number, devi entrare su MyAccount Revenue e segnalare che hai iniziato a lavorare. Fallo subito, se no per i primi stipendi ti trattengono un sacco di tasse con la cosiddetta “emergency tax” (fino al 40%... non uno scherzo).
Quante ore è consigliabile lavorare mentre studi in Irlanda?
- Legalmente non hai limiti se sei cittadino italiano.
- Ma la vita vera è diversa: tra lezioni, esami e nuovo ambiente, in tanti trovano difficile lavorare più di 15-20 ore a settimana durante il semestre. È quello che spesso consigliamo anche noi, per non rovinarti la media (o la salute mentale).
- Durante le vacanze estive? La maggior parte degli studenti EU lavora a tempo pieno (sì, anche 38 o 40 ore). Occhio solo a come cambia il contratto e, di conseguenza, le tasse da pagare.
Quanto si guadagna lavorando in Irlanda da studente? E quali sono i tuoi diritti?
Qual è il salario minimo in Irlanda per studenti?
Dal 1 gennaio 2025 il salario minimo in Irlanda è di 13,50 euro all’ora per chi ha 20 anni o più. Se hai meno di 20 anni, ti applicano percentuali ridotte (cambia di anno in anno, verifica sempre su Citizens Information).
Cosa deve contenere il tuo contratto di lavoro?
- Devi ricevere per legge “Written Statement of Terms” (una specie di contratto) entro 5 giorni dall’inizio.
- Ogni paga deve essere accompagnata da una busta dettagliata (payslip), che mostra quante tasse e contributi sono stati versati.
- Hai diritto a 4 settimane di ferie ogni anno, conteggiate in proporzione a quante ore lavori.
Tirocini curricolari e stage: regolamento per studenti italiani
Se fai un tirocinio obbligatorio previsto dal corso di laurea, non serve nessun permesso extra. Se invece cerchi uno stage per conto tuo:
- Chiedi sempre se è pagato (etico sì, obbligatorio no).
- Se è retribuito, calcolano tutto come fosse un lavoro vero e proprio (contratto, tasse, etc).
Posso lavorare in Irlanda dopo il corso di studi?
Sì. Al contrario dei tuoi colleghi extra-UE (che devono fare mille trafile burocratiche), tu da cittadino italiano puoi restare in Irlanda e lavorare liberamente anche dopo la laurea/master. Ricorda solo che se rimani in Irlanda più di 183 giorni in un anno, diventi residente fiscale ed è utile registrarsi come tale.
Errori da evitare (esperienze che abbiamo visto sul campo)
- Sara (Trinity College): ha aspettato 3 mesi a richiedere il PPS — risultato: su uno stipendio di 2000 euro si è vista trattenere 700 di emergency tax da recuperare mesi dopo.
- Marco (UCC): contratto zero-hours, non ha letto bene: i turni cambiavano all’ultimo, difficile incastrare lo studio.
- Giulia (NUIG): non ha comunicato a Revenue quando ha finito il lavoro estivo: in autunno si è ritrovata una tassa supplementare.
Morale: poca burocrazia, ma serve attenzione alle tempistiche e alla comunicazione.
Tabella veloce: Studente italiano vs studente extra-UE in Irlanda
Domanda | Studente italiano/EU | Studente extra-EU |
---|---|---|
Serve permesso di lavoro? | No | Sì, se superi 20h/sett (durante i corsi) |
Limite ore settimanali al lavoro | Nessuno legale | 20h durante il semestre, 40h in vacanza |
Bisogna registrarsi all’immigrazione? | No | Sì (GNIB/IRP, con timbro Stamp 2) |
PPS number richiesto? | Sì | Sì |
Domande frequenti degli studenti italiani su lavoro e Irlanda
Devo chiedere il PPS number anche per lavori “alla pari” o pagati cash?
Sì. Legalmente senza PPS non si può essere assunti né pagati in regola, anche se qualche piccolo datore lo propone: attenzione, niente ferie, tutele o contributi.
Posso fare il freelance e aprire la Partita IVA in Irlanda da studente?
Sì, puoi iscriverti come self-employed su Revenue anche da studente. Però valuta l’impatto fiscale, assicurazioni e vedi se ti conviene sulla base del lavoro che intendi fare.
Lavorando in Irlanda rischio di pagare le tasse anche in Italia?
In pratica, se passi almeno 183 giorni (6 mesi) in Irlanda in un anno solare, diventi residente fiscale lì — e paghi solo lì, di solito. C’è una convenzione tra Italia e Irlanda per evitare le doppie tasse, ma chiedi sempre ad un commercialista esperto se hai dubbi.
Il salario minimo vale pure per gli stage?
Per legge, sì: se fai uno stage retribuito, o il tuo lavoro produce valore, hai diritto al salario minimo. I tirocini obbligatori universitari a volte sono esclusi.
Il permesso di soggiorno italiano mi permette di lavorare in UK?
No, il Regno Unito non è più UE. In Irlanda basta passaporto o carta d’identità. Per UK invece servono documenti specifici.
In sintesi: cosa NON dimenticare se vuoi lavorare mentre studi in Irlanda
- Nessun “work visa” o complicazioni per gli studenti italiani: la sfida vera è tirare avanti con l’università (che è tosta) e trovare il tempo e l’energia per lavorare.
- Richiedi il PPS number appena ricevi un’offerta di lavoro.
- Apri un conto corrente irlandese e registrati su Revenue — così non ti massacrano di tasse.
- Rimani aggiornato su salario minimo e ferie, le regole cambiano di anno in anno.
- Se qualcosa non ti torna su contratto, paghe o ore, chiedi al tuo advisor Studey: meglio una domanda in più che una sorpresa dopo.
Hai ancora dubbi pratici su come lavorare in Irlanda durante gli studi? Scrivici: meglio chiarirsi prima di trovarsi in difficoltà a fine mese. Noi ci siamo davvero, dall’inizio alla fine — e se la risposta non la sappiamo, la cerchiamo insieme.
Parliamo del tuo caso specifico?
In una rapida call di 20 minuti, un nostro advisor valuterà la tua situazione e ti dirà come possiamo aiutarti a realizzare il tuo progetto in Irlanda.
Valuta la tua situazione gratuitamente →Chiamata introduttiva gratuita e senza impegno
Le informazioni contenute in questo articolo sono aggiornate al momento della pubblicazione, ma potrebbero subire variazioni nel tempo. Per avere informazioni sempre aggiornate e personalizzate sul tuo caso specifico, ti consigliamo di parlare con un nostro advisor.