Laurearsi in Irlanda aiuta davvero a trovare lavoro prima che in Italia?
Domanda secca, risposta onesta: secondo i numeri più recenti, di solito sì. Ma non pensare che basti prendere un aereo e una toga per avere tutto in discesa. In questa guida mettiamo i dati sul tavolo, spieghiamo cosa c’è dietro al famoso “divario”, snoccioliamo i punti deboli (ce ne sono!), e ti aiutiamo a capire, con domande pratiche, se l’Irlanda ha senso per te.
Quanto è facile trovare lavoro dopo la laurea in Irlanda rispetto all’Italia? Ecco i dati veri
Parliamoci chiaro: confrontare i tassi di occupazione post-laurea tra Italia e Irlanda è come mettere in gara una Lancia del ’99 e una Tesla. Ecco i dati 2023 (Eurostat):
Paese | Neo-laureati che lavorano dopo 1-3 anni (%) | Come lo sanno? |
---|---|---|
Irlanda | Oltre il 90 % (spesso tra 90 e 95) | EU Labour Force Survey |
Italia | 67,5 % | EU Labour Force Survey |
Tradotto: su 100 neo-laureati, in Irlanda lavorano più di 90 persone entro tre anni. In Italia, poco più di 67. Quasi un quarto in meno.
Basta? Non proprio. Prendi i dati interni all’Irlanda: la Graduate Outcomes Survey dell’HEA (su laureati 2022) registra che il 77,2% degli honor degree graduates ha già un lavoro (o un’offerta in mano) dopo nove mesi. Non identico al dato Eurostat (quello misura fino a 3 anni, qui 9 mesi e solo certi corsi), ma la tendenza è chiara: il mercato assorbe.
Perché in Irlanda si trova lavoro (in media) più velocemente dopo la laurea?
Mercato del lavoro irlandese: veloce e internazionale
- Disoccupazione sotto il 5 % da tempo, il che vuol dire che chi cerca tende a trovare.
- Tantissime aziende straniere (soprattutto tech, pharma, finance, start-up, multinazionali).
- C’è una vera fame di profili Stem e business, specie giovani e “freschi di università”.
Università irlandesi e mondo del lavoro sono collegati davvero
- Nei campus ci sono career office attivi (davvero attivi, non gente che stampa volantini).
- Quasi tutti i gradi includono uno stage obbligatorio, il famoso “work placement”: almeno 3-6 mesi di esperienza vera, da mettere in CV prima ancora di laurearsi.
- Recruiting day, job fair, workshop sul CV, simulazione di colloqui in inglese: non sono “extra”, ma pane quotidiano.
Laurea in inglese? Spinge anche fuori dall’Irlanda
- Oltre al titolo, qui impari a lavorare e a vivere in inglese. Chi cerca lavoro in aziende globali lo sa: non è un dettaglio.
- Le lauree irlandesi (triennali e master) sono automaticamente riconosciute in tutta l’UE grazie alla Dublin/Lisbon Recognition Convention. Niente trafile lunghe per rientrare in Italia, almeno sulla carta.
Quali sono le difficoltà e i rischi? (Spoiler: non è tutto oro)
Quello che i siti “motivazionali” non dicono:
- Costo della vita: a Dublino (ma spesso anche a Cork o Galway) affitti e trasporti possono bruciarti metà dello stipendio da junior. Prima di partire, fatti i conti veri.
- Tanta concorrenza internazionale: il mercato irlandese è attrattivo per studenti e lavoratori di mezza Europa, non solo italiani.
- Il settore conta più del paese: in Irlanda, laurearsi in veterinaria o architettura non garantisce scorciatoie rispetto all’Italia. Qui anche alcune professioni “regolate” richiedono step in più.
- “Soft skills” obbligatorie: non basta il titolo, ti servono capacità reali di venderti, fare networking, gestire colloqui in inglese. Se non le alleni, puoi trovarti facilmente fra quei 10 su 100 che faticano a decollare.
Esperienza reale: quanto cambia un inizio di carriera tra Irlanda e Italia?
Marco, 24 anni, appena finita la triennale in Computing (informatica) a Cork. Stage in una SaaS locale durante l’ultimo semestre: due mesi prima della discussione della tesi, gli arriva proposta full-time. Stipendio d’ingresso 37.000 euro lordi (dato reale 2024), ma 750 euro per una camera singola a mese. Avrebbe trovato così in fretta in Italia? I dati dicono di no.
Anna, 25 anni, triennale in economia a Bari. Stage extracurriculare (non retribuito) di 6 mesi, poi altri 6 mesi di ricerca. Primo contratto a tempo determinato quasi un anno dopo essersi laureata. Non un fallimento, ma i tempi sono almeno tripli rispetto a Marco.
Come decidi se laurearti in Irlanda ha senso per te? Ecco le domande che ti servono
Non c’è una “formula giusta” per tutti, ma questo mini-check ti fa riflettere sul serio:
- Il corso che ti interessa prevede uno stage (work placement) vero e riconosciuto?
- Sei pronto/a a pagare tasse universitarie e affitti più alti (molto più alti che in Italia)?
- Hai già un inglese almeno B2 (tipo punteggi IELTS/CAE non risicati)?
- Ti stai orientando su settori in forte crescita, come ICT, pharma, finanza, engineering, green tech?
- Sei disposto/a a restare almeno 1-2 anni in Irlanda a lavorare prima di rientrare in Italia?
Domande frequenti su laurearsi in Irlanda e lavoro
Il titolo di laurea irlandese vale per lavorare in Italia?
Sì: tutte le lauree irlandesi sono riconosciute in automatico nell’UE. Occhio: per professioni regolamentate (medico, architetto, ecc.) ti serve comunque l’iscrizione all’albo italiano, con iter specifici.
Serve un visto per lavorare dopo la laurea in Irlanda?
No, se sei cittadino UE: puoi lavorare e studiare senza visto. Per lavorare in modo regolare ti serve il PPS Number (molto simile al codice fiscale italiano: si fa in pochi giorni).
Gli stipendi sono davvero più alti per i neolaureati?
Sì, nella maggior parte dei settori, ma il costo della vita sale di pari passo. Chiedici pure stime specifiche, settore per settore, perché cambiano molto (e cambiano in fretta).
Quali settori danno più possibilità ai neolaureati in Irlanda?
Quelli dove mancano davvero persone: tech, pharma/biotech, accounting e finance, logistica e supply chain, ingegneri civili, energie rinnovabili. In moda, arte e giornalismo l’attesa rimane lunga, come in Italia.
Meglio un master in Irlanda o in Italia per lavorare dopo?
I master irlandesi durano spesso solo un anno e hanno partnership strette con le imprese. Secondo l’HEA, oltre il 90% di chi fa un “taught postgraduate” trova lavoro entro 9-12 mesi dalla fine. Se vuoi ripartire in fretta, sono da considerare.
Vale la pena puntare sull’Irlanda per trovare lavoro prima?
La verità tutta intera: laurearsi in Irlanda può accelerare davvero l’ingresso nel lavoro, specie se scegli settori “caldi” e sei disposto a impegnarti (e investire in te stesso). Ma va fatta una valutazione concreta sui costi, sulla lingua, e sulla voglia di mettersi in gioco fuori confort zone. Parla con chi ci è passato, confronta dati veri (non slogan) e scegli su misura per te.
Hai altre domande pratiche? Scrivici senza problemi: la consulenza con Studey è gratuita, onesta e personalizzata. I numeri li portiamo noi – anche quando sconsigliamo di partire. Meglio pensarci prima che farsi illusioni.
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