Lavorare in Irlanda con un inglese base: quali possibilità vere hai?
Se stai pensando di trasferirti in Irlanda per lavorare ma l’inglese non è proprio il tuo punto forte, sei in buona compagnia. Tantissimi italiani ci hanno chiesto cose come “Posso cercare lavoro in Irlanda se l’inglese lo mastico appena?” oppure “Ci sono lavori a Dublino per chi non parla inglese bene?”. Qui proviamo a rispondere alla domanda senza giri di parole: lavorare in Irlanda con un inglese non perfetto si può fare, ma solo in alcuni contesti ben precisi. E, soprattutto, con aspettative realistiche.
Da italiano: quali documenti servono e quali sono i tuoi diritti in Irlanda?
Partiamo da una buona notizia: se hai passaporto italiano, nessun visto o permesso particolare ti serve per vivere e lavorare in Irlanda (fonte: Citizens Information). Puoi cercare lavoro liberamente, hai diritto al salario minimo, ferie, tutele e diritti anti-discriminazione come qualunque lavoratore irlandese. In pratica, ti serve solo il PPS Number – il corrispettivo del nostro codice fiscale – che puoi richiedere non appena arrivi.
Non ci sono limiti rigidi al tempo che puoi restare: hai fino a sei mesi per cercare lavoro e, se trovi un contratto, puoi restare quanto vuoi. Ma attenzione: se non lavori dopo 6 mesi, dovrai dimostrare di poterti mantenere.
In quali settori puoi lavorare in Irlanda senza un inglese avanzato?
Quali lavori posso fare a Dublino o in Irlanda con un inglese base?
Dimentica i ruoli d’ufficio tradizionali o i lavori a contatto diretto con il pubblico se non reggi una conversazione fluente. Però qualche nicchia che cerca italiani esiste, soprattutto dove serve davvero la tua lingua madre.
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Customer support in lingua italiana
Molti call center internazionali e aziende tecnologiche cercano operatori per supporto clienti nel mercato italiano. L’inglese? Di solito serve B1/B2 base (quello “scolastico”), soprattutto per capire training e comunicazioni interne. Il grosso del lavoro si fa in italiano. Esempi reali: centri servizi di Wix, Apple, HubSpot, Google, Amazon, TikTok… -
Back office amministrativo o finance
Contabilità, gestione dati, piccole mansioni di ufficio per multinazionali: nei “shared services” ci sono spesso ruoli dove parli italiano tutto il giorno, ma i programmi, le mail e i processi sono in inglese. Non serve capirlo benissimo subito, ma almeno saper seguire le istruzioni. -
Lavori in hotel, ristoranti, cucina (dietro le quinte)
Kitchen porter, aiuto cuoco, housekeeping: lavori molto fisici, pochi contatti col pubblico, richiesta base è capire istruzioni semplici. Paga minima, turni spesso lunghi e routine stressante… ma di solito ti assumono senza test d’inglese avanzato. -
Logistica, magazzini e e-commerce
Picking, packing, smistamento, preparazione ordini in warehouse di Amazon, DHL, centri e-commerce: serve capire le regole base di sicurezza e le istruzioni. Colloqui facilitati dalle agenzie, molte volte basta l’inglese “da sopravvivenza”. -
Lavori stagionali agricoli o pesce
Qui la lingua raramente è centrale, ma sono lavori duri, a volte in zone rurali isolate e con contratti molto brevi.
Quali problemi incontrerai se lavori in Irlanda senza parlare bene inglese?
- Più difficile fare carriera: Nelle multinazionali, se non arrivi almeno a un B2/C1, rischi di fermarti alle posizioni base.
- Stipendio spesso vicino al minimo legale: Dal 2025, si parte da 13,50 € l’ora. Una stanza singola a Dublino può costare 900-1.300 € al mese… metà dello stipendio può già andare in affitto!
- Più contratti a termine e interinali: Contratti a tempo breve, tramite agenzia o probation lunga. Non sempre c’è almeno una telefonata in inglese prima.
- Rischi in tema sicurezza: Se non capisci bene training e procedure scritte, aumenta la possibilità di incidenti sul lavoro, specie in magazzino o cucina.
- Poche chance fuori Dublino e Cork: Meno aziende internazionali = meno ruoli bilingue. Fuori dalle grandi città, serve inglese fluent per quasi tutto.
Che documenti e passaggi pratici servono per lavorare subito?
- PPS Number: prenotalo appena arrivi (serve online, spesso ci sono code).
- CV in inglese, anche semplice: meglio se aggiornato e senza strafalcioni. Per i customer care, puoi includere anche una cover letter in italiano.
- Conto bancario irlandese o “smart”: Serve per lo stipendio – anche Revolut o Monese vanno bene all’inizio.
- Registrazione con il fisco (Revenue): Segui le istruzioni online per ricevere il corretto trattamento fiscale.
Dove si trovano le offerte concrete per chi parla solo italiano (o quasi)?
- JobsIreland.ie e Intreo: sono i siti di lavoro pubblici, con filtro per lingue richieste.
- EURES (EU): Portale europeo del lavoro, utile la sezione eventi e fiere.
- Career page delle multinazionali: Cerca le keyword “Italian” + “customer support” o “finance” su siti di Amazon, Google, Apple, PayPal, TikTok, HubSpot…
Conviene lavorare in Irlanda se parlo poco inglese? Come posso migliorare?
A noi di Studey capita spesso di parlare con studenti che cominciano da lavori entry-level (spesso in customer care o hospitality) per poi “spiccare il volo” solo dopo aver investito sull’inglese. Ecco i consigli che diamo sempre, senza farti false promesse:
- Parti con un budget di sicurezza: L’ideale sono almeno 3-4 mesi di affitto già in tasca (fare i conti è dura, ma meglio arrivare preparati).
- Scegli un lavoro “ponte”: Anche se non è il lavoro dei sogni, hospitality o call center possono aiutarti a mantenerti mentre studi l’inglese.
- Investi in un corso serale o online: L’obiettivo reale è salire a un livello B2: è quella la soglia per ruoli meglio pagati, stage, ufficio, marketing, project management…
- Migliora il CV e LinkedIn appena puoi: Chiedi ai manager irlandesi referenze scritte; nelle aziende, valgono tantissimo.
Domande frequenti su lavoro e inglese in Irlanda
“Posso lavorare solo parlando italiano?”
Sì, principalmente in customer care o amministrazione. Però occorre comunque capire le basi di inglese: training, procedure di sicurezza, mail del capo… se non arrivi almeno a un B1 rischi di non superare nemmeno il colloquio.
“Mi serve l’esame di inglese tipo IELTS?”
No, per i lavori entry-level o manuali no. Nei contact centre può esserci una breve telefonata di prova, ma niente certificazioni formali obbligatorie tranne rari casi.
“Se arrivo senza lavoro quanto tempo ho per trovarne uno?”
Hai diritto a restare e cercare lavoro fino a 6 mesi, ma conviene trovare qualcosa entro 2-3 mesi per non rischiare problemi burocratici.
“Con il salario minimo ci vivo davvero a Dublino?”
Onestamente, solo se dividi la stanza e vivi senza tanti extra. Dublino è cara e spesso per vivere senza ansia bisogna valutare bene i costi, o valutare anche altre città.
“Le tasse sono diverse per chi parla poco inglese?”
No, la tassazione (PAYE, USC, ecc.) è uguale per tutti. Però riuscire a gestire la burocrazia senza impazzire sarà più semplice man mano che il tuo inglese migliora.
Quindi: vale la pena provarci?
Lavorare in Irlanda senza un inglese perfetto si può – anche se è spesso solo una fase iniziale. Il vero investimento? Usare questa esperienza per migliorare la lingua: ogni livello che guadagni ti apre molte più strade, stipendi migliori e una vita sociale più serena.
Se ti serve una mano concreta su CV, corsi di inglese o vuoi semplicemente sentire l’esperienza di chi ha già fatto il passo (magari con tanti dubbi e inciampi all’inizio), puoi chiederci una call: non ti prometteremo la luna, ma almeno qualche consiglio reale, senza filtri, quello sì.
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