Lavorare nei ristoranti in Irlanda: cosa sapere davvero (e come non bruciarsi)
Se stai pensando di lavorare nei ristoranti in Irlanda, magari mentre frequenti l’università o semplicemente per fare esperienza all’estero, probabilmente ti senti pieno/a di dubbi pratici: stipendio, burocrazia, costo della vita, lingua, la classica paura di non farcela. La verità? Il settore della ristorazione in Irlanda offre ancora tante possibilità, ma la “vita facile” non esiste. In questo articolo trovi tutte le informazioni più utili, senza filtri, con i pro e contro reali — quelli che scopri solo quando ci sbatti la testa.
Quali sono le reali opportunità di lavoro nei ristoranti irlandesi nel 2024-2025?
Se dai un’occhiata alle offerte su Jobs.ie o LinkedIn probabilmente pensi: "ci sono posti ovunque, facile trovarne uno". È vero, la richiesta di personale nei ristoranti c’è ancora, soprattutto a Dublino, Cork, Galway. Camarieri, baristi e cuochi (anche chi non ha esperienza lunghissima) sono figure molto ricercate.
Ma occhio: la concorrenza è alta. Ci sono studenti Erasmus, lavoratori temporanei e giovani locali che si candidano per gli stessi ruoli. I ristoranti ormai scelgono chi ha già un minimo di esperienza, o almeno mostra di saper comunicare bene in inglese e di essere affidabile sui turni (la puntualità qui non è uno “stereotipo nordico”, ma una regola fissa).
Chi ha anche solo un po’ di pratica in cucina — pure ai livelli base — parte avvantaggiato: gli chef, anche “junior”, sono i più richiesti e, a parità di esperienza, sono pagati meglio della media. Se non hai mai lavorato nei ristoranti, non è impossibile partire da zero, ma sarà più dura: preparati ad insistere e a reggere qualche “no”.
Quanto si guadagna davvero lavorando nei ristoranti in Irlanda? E come funzionano le mance?
Questa è una delle domande che riceviamo di più, perché spesso si sente dire “almeno 13 euro l’ora” ma non sempre vengono spiegati i dettagli. Dal 1° gennaio 2025 il nuovo minimo salariale per chi ha 20 anni o più è 13,50 € lordi l’ora. Questo è il punto di partenza, da cui calcolare tutto il resto.
Ecco una panoramica degli stipendi (indicativi, lordi orari, senza calcolare le mance):
Ruolo | Stipendio orario (lordo) |
---|---|
Lavapiatti (kitchen porter) | 13,50 - 14 € |
Cameriere/a junior | 13,50 - 15 € |
Barista con esperienza | 14 - 16 € |
Commis chef | 15 - 17 € |
Chef de partie | 17 - 21 € |
E le mance?
Dal 2022 c’è una legge (Payment of Wages Amendment Act) che obbliga i ristoranti a pagare le mance elettroniche in modo trasparente, e a non usarle per "coprire" il minimo sindacale. Dovresti sempre ricevere un riepilogo delle mance che ti spettano, in busta paga o separatamente. Se ti pagano tip solo in nero o non te le fanno vedere in busta… chiedi subito chiarimenti o, in caso di dubbi, rivolgiti alla Workplace Relations Commission (esiste, risponde anche agli stranieri e non serve essere esperti di inglese giuridico!).
Quanto costa vivere in Irlanda se lavori in un ristorante? Si riesce a risparmiare?
Qui andiamo diretti al punto: uno stipendio da minimo sindacale, full-time, equivale più o meno a 2.150-2.300 € lordi al mese. A Dublino, una stanza singola in zona centrale parte spesso da 900 € al mese (e richiedono 1-2 mesi di deposito). Nelle città più piccole come Cork o Limerick, puoi scendere a 600-700 €.
A queste cifre aggiungi trasporti (abbonamento mensile Léap Card: 80-120 €) e spesa alimentare. Se lavori 35-40 ore settimanali te la cavi, ma ti resterà poco da parte se non conti anche sulle mance e qualche turno extra. Se vuoi risparmiare davvero, valuta la vita fuori da Dublino e, se puoi, trova qualcuno con cui dividere l’alloggio: gli studenti italiani già lì sono una risorsa preziosa per dritta e soluzioni last minute (non sempre idilliache, ma almeno “testate”).
Quali documenti servono per iniziare subito a lavorare nei ristoranti in Irlanda?
Spesso la burocrazia sembra una montagna, ma si parte sempre da qui:
- PPS Number (codice fiscale irlandese): lo richiedi online, ma serve un indirizzo (anche temporaneo va bene) e la lettera del datore di lavoro.
- Conto corrente irlandese (si accettano ormai anche Revolut con IBAN irlandese): fondamentale per ricevere lo stipendio.
- Account su Revenue “MyAccount”: qui gestisci il tax credit. Non attivarlo significa rischiare la “emergency tax” — ti trattengono fino al 40% in più.
- Certificato Food Safety Level 1: spesso lo offrono i ristoranti all’inizio. Se arrivi già pronto (“prendo l’iniziativa!”) potrebbe giocare a tuo vantaggio.
- CV in inglese (conciso e concreto): 1 pagina basta, concentrati sulle esperienze rilevanti e sulle “hard skill” come POS, latte art, HACCP.
- Referenze: anche solo una mail o un numero del tuo ex capo o insegnante può convincere chi deve prendere una decisione rapida.
Piccola nota di realtà: anche se puoi trovare il lavoraccio da kitchen porter in pochi giorni, per ruoli più ambiti è la pazienza (e non solo il talento) che spesso vince.
Dove trovare lavoro nei ristoranti in Irlanda: siti, app, walk-in e comunità online
Vale la pena provare tutte queste strade — e insistere anche se ai primi colloqui non ti risponde nessuno:
- Siti ufficiali: Jobs.ie, IrishJobs.ie, Caterer.com. Usa i filtri “hospitality”, “full-time” e “part-time”. Spesso basta caricare il CV e candidarsi.
- LinkedIn Jobs: buono per le catene, meno per i ristorantini di quartiere.
- Gruppi Facebook tipo “Italians in Dublin”: possono essere utili, ma occhio alle proposte troppo “furbe” o senza busta paga. Chiedi sempre feedback ad altri italiani sul gruppo.
- Walk-in: andare di persona, CV fisico in mano, funziona ancora — soprattutto tra le 15 e le 17, quando i manager sono in pausa da pranzo ma ancora in giro. Se sei a Dublino: Temple Bar, South William Street, Camden. A Galway: Spanish Parade.
Quali sono gli errori più comuni che fanno gli studenti italiani quando lavorano nella ristorazione in Irlanda?
Ogni settimana ci troviamo ad aiutare studenti che hanno commesso almeno uno di questi errori — non sei solo se ti riconosci!
- Accettare “trial unpaid” (3-4 ore di lavoro gratis): è illegale se non sei pagato almeno al minimo.
- Contratti a “zero-hours” senza chiedere quante ore ti aspettano davvero: rischi di lavorare un giorno e restare a casa il resto della settimana.
- Non domandare sulle mance elettroniche: è tuo diritto sapere come vengono divise.
- Sottovalutare la lingua: capire un cliente arrabbiato o un ordine urlato in cucina è ben diverso dall’inglese della scuola. Allena l’ascolto con video pratici e app specifiche per la ristorazione.
- Trascurare l’alloggio: arrivare in ostello e cercare casa nei ritagli di tempo raramente porta soluzioni dignitose. Il rischio? Spese pazze, coinquilini a caso, stress.
Esistono lavori alternativi alla ristorazione per studenti in Irlanda?
Sì, ormai molti italiani scelgono anche altri lavori “da studenti”. Retail e customer support in lingua italiana per aziende tech o e-commerce pagano leggermente meglio dei ristoranti e hanno orari di ufficio. La selezione è più rigida, ma si cresce tanto anche a livello curriculare.
Se invece il tuo obiettivo è un master o una laurea in Irlanda, sappi che il lavoro nel ristorante può aiutarti a coprire le spese base e migliorare l’inglese “parlato-quotidiano”, ma con lo studio full-time può diventare difficile gestire tutto — soprattutto nei periodi d’esame.
FAQ rapide: risposte sincere alle domande più frequenti sul lavoro nei ristoranti irlandesi
Serve un visto per lavorare nei ristoranti in Irlanda da studente italiano?
No, se sei cittadino UE non serve nessun visto. Ricordati solo di procurarti il PPS Number appena arrivi.
Quante ore posso lavorare come studente universitario in Irlanda?
Per i cittadini UE non ci sono limiti legali, ma le università di solito consigliano massimo 20 ore a settimana (oltre rischi di andare male agli esami, davvero).
Le mance si ricevono in busta paga o cash?
Dal 2022 le mance elettroniche finiscono in busta paga, e il locale deve dichiarare la sua policy. Per le mance in contanti, dipende dalla policy interna — chiedilo subito, non c’è nulla di cui vergognarsi.
Vale davvero la pena lavorare nei ristoranti in Irlanda? Considerazioni finali e consigli pratici
Se il tuo obiettivo è “fare esperienza”, pagarti l’affitto e fare pratica con l’inglese, lavorare nei ristoranti in Irlanda può essere una scelta onesta e utile dove si impara molto anche a livello umano. Ma se parti pensando che basti buttare un CV e tutto vada liscio, rischi di ritrovarti dopo due settimane senza soldi e molto stressato.
Il consiglio più concreto? Cerca informazioni vere prima di acquistare il biglietto. Parla con chi c’è già stato, prepara un piano B, fatti aiutare a scrivere il CV in inglese (vale oro). Se vuoi approfondire, noi di Studey ci siamo — senza promesse magiche e con supporto anche nelle questioni burocratiche. Chiedici pure una consulenza gratuita: ti aiutiamo a capire se, nel tuo caso, lavorare nei ristoranti in Irlanda è la strada giusta — o se c’è un percorso alternativo che magari non avevi ancora considerato.
In sintesi: la ristorazione irlandese può essere una buona scuola di vita, ma solo con preparazione e occhi aperti. La scelta è tua, e non dev’essere mai un salto nel vuoto fatto da solo.
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