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Lavorare nelle start-up: opportunità uniche per studenti in Irlanda

Trovare lavoro in start-up irlandesi offre opportunità uniche ma presenta anche sfide. Ecco consigli e avvertimenti per studenti italiani.

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Come trovare lavoro in una start-up in Irlanda da studente italiano: opportunità vere e trappole da evitare

Studiare in Irlanda offre possibilità che spesso in Italia restano solo sulla carta. Tra queste, una delle strade più battute — e in parte sopravvalutata — è quella delle start-up irlandesi. Ce ne sono tantissime, soprattutto a Dublino, ma anche a Cork, Galway e Limerick. Grandi aziende tech ma soprattutto piccoli team in crescita che cercano ragazzi e ragazze per stage, lavori part-time e primi ruoli “junior”. Sembra il sogno, ma va raccontato coi piedi per terra: qui trovi tutto ciò che serve sapere se ci stai pensando davvero, senza filtri magici e senza nascondere gli ostacoli.


Perché le start-up in Irlanda attirano così tanto gli studenti italiani?

Se stai cercando “perché lavorare in una start-up in Irlanda come studente italiano?”, ecco quello che ci sentiamo di dirti senza giri di parole:

  • Dublino è tra i maggiori hub europei per start-up secondo StartupBlink (2025), e la presenza internazionale si respira ovunque: riunioni in inglese, team misti, contatti diretti con investitori e mentor.
  • Lavorare come cittadino UE è molto più semplice: niente permessi strani, zero burocrazia impazzita come spesso succede per chi arriva da fuori Europa.
  • Università vicine alle aziende: molti dipartimenti hanno propri incubatori (tipo NovaUCD o Tangent di Trinity College) che pubblicano già all’interno offerte di stage e lavoro.

Ma attenzione, non è tutto così roseo

  • Gli stipendi di ingresso possono essere molto bassi (spesso appena sopra il minimo legale).
  • I ritmi di lavoro sono intensi, e i contratti spesso “flessibili” (che in Irlanda è un eufemismo per dire: oggi lavoro, domani chi lo sa).
  • Bisogna muoversi informati e sapere cosa chiedere prima di firmare un’offerta.

Dove cercare stage e primi impieghi in start-up irlandesi? Quali sono i canali che funzionano davvero?

Tantissimi studenti ci chiedono: “Dove trovo uno stage in una start-up irlandese?” oppure “Quali siti usare per trovare lavoro nelle start-up a Dublino?”. Ecco i canali che, per esperienza diretta, funzionano meglio:

  1. Job board specializzate
    Usa siti come Wellfound, Startup.jobs, Built In Dublin e filtra per “internship” o “entry level”.
  2. Community hub locali
    Coworking come Dogpatch Labs (Dublino) o PorterShed (Galway) pubblicano posizioni aggiornate dagli stessi founder residenti. Non sono siti generalisti, ma bacheche di offerte dove le start-up si fanno vedere solo quando cercano davvero.
  3. Servizi universitari e incubatori
    Se studi in Irlanda, spesso le offerte più interessanti sono quelle sulle bacheche interne degli accelerator on-campus. Queste raramente finiscono su LinkedIn!
  4. Eventi dal vivo
    “First Fridays for Startups” è uno degli eventi mensili più utili (gratuiti, sponsorizzati da Google e Dogpatch): speed mentoring, pitching, aziende che reclutano dal vivo.

Tip pratico: CV in inglese su una pagina, link a GitHub/portfolio se ti candidi nella tech, e preparati a video colloqui brevi. Le decisioni sono rapide, spesso nell’arco di una settimana.


Ci sono restrizioni legali per studenti italiani che lavorano in Irlanda? Cosa serve per essere in regola?

Se ti stai chiedendo “Serve il visto per lavorare in una start-up in Irlanda?” oppure “Che cos’è e come si richiede il PPS number?”, qui trovi le risposte schiette.

  • Cittadini UE non hanno bisogno di permessi di lavoro (fonte: Citizens Information, novembre 2023).
  • PPS Number (Personal Public Service Number) indispensabile per essere pagato (è l’equivalente del codice fiscale irlandese). Fai domanda online su MyWelfare appena firmi l’offerta — le slot vanno via velocissime.
  • Salario minimo Irlanda 2025: 13,50 €/h per chi ha più di 20 anni. Per ruoli tech, le start-up spesso offrono tra 14 e 16 € all’ora agli entry level. Chiedi sempre di vedere la tariffa oraria nel contratto.
  • Tasse: il datore di lavoro trattiene tutte le imposte (PAYE, USC, PRSI); controlla sul primo payslip che ti stiano applicando i giusti tax credit (servono per non perdere quasi un mese di stipendio in tasse con la prima busta paga).

Non trovi informazioni aggiornate? Meglio chiedere sempre consiglio a chi ci è passato o farsi aiutare dal Revenue irlandese piuttosto che improvvisare.


Quali tipi di contratto posso aspettarmi in una start-up irlandese come studente?

Se cerchi su Google “stage retribuito start up Irlanda” oppure “quanto paga uno stage in una start-up a Dublino?”, ecco cosa ti puoi aspettare davvero.

Internship (stagista pagato)

  • Durata solitamente 3-6 mesi, di solito full-time (o almeno 30 ore).
  • Retribuzione tra 13,50 e 18 €/h a seconda di settore e fase di crescita.
  • Chiedi sempre se avrai un mentor, un learning plan (serve per non finire a fare solo fotocopie) e una lettera di referenza alla fine.

Part-time flessibile

  • Comodo se frequenti l’università: 20 ore a settimana in periodo di corsi, full-time durante l’estate.
  • Occhio alle “zero hours contract” (ore non garantite): specifica sempre il minimo garantito.

Graduate programme

  • Alcune scale-up (tipo Intercom o LetsGetChecked) offrono percorsi ben strutturati di 12 mesi, spesso con rotazioni interne tra diversi progetti.
  • Sono molto competitivi, ma lo stipendio annuo parte da circa 34-36mila euro.

Qual è la vita reale in una start-up irlandese? Che rischi e opportunità aspettarsi davvero?

Se hai cercato “com’è l’ambiente di lavoro nelle start-up irlandesi” o “benefit delle start-up in Irlanda”, qui trovi risposte sincere:

  • Responsabilità dal giorno uno — non è raro che a uno studente venga affidato un task vero dopo pochissimo tempo. Stimolante sì, ma serve capacità di lavorare in autonomia.
  • Possibilità di stock option: qualche volta ti offrono opzioni su azioni (“share options”). Attenzione: spesso maturano solo dopo 12 mesi (vesting period) e raramente valgono qualcosa nell’immediato.
  • Orari flessibili, ma non sempre leggeri: di solito no weekend, ma ci sono settimane “no limits” prima dei rilasci.
  • Mentoring variabile: aziende con meno di 20 persone spesso non hanno un vero HR dedicato. Se vuoi imparare tanto davvero, punta a team sopra i 30 dipendenti e assicurati che ci siano figure senior.

Come funziona il processo di selezione in una start-up irlandese? (esempio reale)

Chiara, studentessa italiana di Data Analytics a TU Dublin:

  • Ha inviato il CV su Wellfound a una fintech in fase seed.
  • Dopo una settimana ha fatto un colloquio tecnico e uno “cultural fit”.
  • L’hanno presa per uno stage estivo (40h/settimana a 14€/h + bonus progetto).
  • Errore: non aveva fatto richiesta PPS in tempo → il primo stipendio è arrivato con un mese di ritardo.

Morale: raccolgi subito i documenti per il PPS number non appena ti fanno un’offerta, così eviti stress e ritardi nei pagamenti.


Quanto costa vivere a Dublino da studente che lavora in una start-up? Conviene davvero?

Una domanda che ci sentiamo fare spesso: “Quanto si spende al mese vivendo a Dublino come studente lavoratore?” Ecco, senza filtri:

Voce Costo mensile
Affitto stanza in condivisione 750–950 €
Trasporti (Student Leap Card) 100 €
Spesa e costi vari 250 €
TOTALE 1100–1300 €

Con un part-time da 20h/settimana al minimo legale (circa 1050€ netti), riesci a coprire l’essenziale… ma resta veramente poco margine. Se vuoi risparmiare, punta su Cork o Galway dove l’affitto scende anche del 20-25%. Prima di partire, cerca una stanza (o almeno un house-share) per evitare salassi, specie nei primi mesi.


Esistono finanziamenti o supporti per studenti che vogliono avviare una propria start-up in Irlanda?

Ci arrivano anche domande tipo: “Esistono programmi per studenti imprenditori in Irlanda?” La risposta è sì, anche se servono progetti seri (e un bel po’ di determinazione):

  • Enterprise Ireland – New Frontiers: il primo modulo è compatibile con lo studio, la fase avanzata prevede addirittura 15.000 € in 6 mesi.
  • Local Enterprise Office Student Grants: piccoli grant (1000–5000 €) soprattutto per chi ha già in mano un prototipo.
  • Hackathon universitari: ottimi se vuoi testare idee, spesso con premi in denaro e accesso a spazi coworking.

FAQ: Le domande più frequenti sul lavorare nelle start-up in Irlanda per studenti italiani

È legale fare stage non pagati in Irlanda?

No. La legge impone il pagamento del National Minimum Wage anche per gli stagisti. Eccezione: placement curriculari che danno crediti accademici.

In quanto studente europeo, posso lavorare più di 20 ore a settimana?

Sì, non c’è un limite legale come per gli studenti extra-UE, ma attenzione: se superi le 20 ore rischi di essere visto come “full-time” dal fisco e pagare tasse più alte. Valuta bene il carico di studio e la tua reale disponibilità.

Cosa serve per superare un colloquio in inglese se non ho una certificazione ufficiale?

Per la maggior parte delle start-up non è obbligatorio avere IELTS o simili, ma i colloqui sono sempre in inglese. Se sei sotto il livello B2 / IELTS 6.5, preparati con mock interview e cerca di allenare l’ascolto con video e podcast quotidiani.

Studio in provincia, come costruisco un network se non sono a Dublino?

Approfitta degli eventi online (tipo First Fridays), unisciti alle Slack community di settore (es. TechStartups.ie) e prenditi un giorno al mese per andare a Dublino agli eventi principali. Il treno Cork-Dublino costa circa 22€ con lo sconto studenti (tariffe che ovviamente cambiano di anno in anno).


In sintesi: vale la pena lavorare in una start-up in Irlanda da studente?

Lavorare in una start-up irlandese può fare davvero la differenza sul CV, migliorare il tuo inglese e, se scegli l’azienda giusta, darti occasioni che in Italia semplicemente non esistono. Ma può anche essere stressante, poco strutturato e deludente se non conosci i tuoi diritti o se parti senza un piano.

Calcola bene i costi, chiedi consigli a chi ci è passato e non fidarti degli annunci troppo belli per essere veri. Se non sei sicuro dei contratti, PPS, o semplicemente vuoi capire se questo tipo di esperienza fa per te, chiedici pure: a Studey ci sono ex studenti che hanno vissuto queste scelte sulla loro pelle e ti possono dare consigli veri, senza farti salire a bordo per forza.

Se serve, scrivici e insieme vediamo il tuo caso — anche se poi decidi di non partire. Meglio avere tutte le carte in regola che pentirsi dopo.

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