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Lavoretti online per studenti in Irlanda: idee e piattaforme

Vivere da studente in Irlanda è fantastico, ma spesso serve un'entrata extra. I lavoretti online offrono flessibilità e opportunità, ma informati bene!

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Lavoretti online per studenti in Irlanda: quali opzioni reali, come funzionano davvero e che rischi ci sono?

Senza tanti giri di parole: vivere da studente in Irlanda è bellissimo, ma il conto in banca si svuota in fretta. Tra affitto, gestire la Leap Card, e qualche extra da Tesco (soprattutto la parte dolci), non basta fare attenzione alle spese: spesso serve qualche entrata in più. Tuttavia, la routine universitaria spesso non permette i classici lavori in ristoranti o magazzini. Sempre più ragazzi scelgono i lavoretti online, flessibili, spesso gestibili da casa e magari spendibili anche nel CV. Ma cosa funziona davvero? Chi ti paga legalmente? E quali errori è meglio non ripetere? Ecco una guida senza filtri, con tutto ciò che avrei voluto sapere quando sono arrivato a Dublino.

Perché scegliere un lavoro online come studente in Irlanda (e quando, invece, è meglio altro)?

Vale la pena cercare lavoro online mentre studio in Irlanda?

Partiamo dai vantaggi concreti — e dai limiti:

  • Flessibilità vera: decidi tu quando lavorare, ti basta una connessione wifi in studentato o in biblioteca.
  • Mercato più grande: puoi lavorare con clienti italiani, irlandesi o da qualsiasi parte, basta che paghino tramite piattaforme sicure.
  • Skill utili nel CV: scrivere articoli, gestire social, fare ripetizioni sono vere esperienze da aggiungere al proprio curriculum.

Tuttavia:

  • Se vuoi davvero imparare l’inglese, niente meglio di un lavoro in un pub, tra irlandesi pieni di slang.
  • Se ti serve una cifra precisa ogni settimana (ad esempio per l’affitto), forse è meglio un lavoro part-time con contratto, anche se meno flessibile.

Quali lavoretti online funzionano davvero per studenti in Irlanda? Idee pratiche e piattaforme affidabili

Ecco le categorie più efficaci, secondo la community di ex studenti italiani:

Tipo di lavoro online Cosa fai nel concreto Dove trovarlo Quanto ci vuole, DAVVERO, per trovare il primo cliente*
Freelance digital (grafica, testi, traduzioni) Micro-progetti: loghi, traduzioni, articoli, social Upwork, Fiverr, PeoplePerHour 2–6 settimane
Lezioni e tutoring (italiano, matematica, coding) Videolezioni private “uno a uno” Preply, Superprof, Tutorful 1–3 settimane
Customer service e content moderation remoto Assistenza clienti in chat, revisione contenuti Indeed Remote, IrishJobs “Work from Home” 4–8 settimane
Micro-task e testing Sondaggi, test app, data entry mini Appen, Clickworker Pochi giorni (ma paghe spesso basse)
Vendita handmade o print-on-demand Crea oggetti/articoli da spedire, o design magliette online Etsy, Redbubble 3–8 settimane

*Stime raccolte da ex studenti italiani a Cork/Galway/Dublino. Se hai già skill forti e un buon profilo online, puoi accelerare.

Serve la “partita IVA” irlandese per freelance online? E cos’è il PPSN?

In Irlanda il sistema fiscale è più semplice rispetto all'Italia e per lavorare online legalmente servono pochi passaggi.

  1. Il PPS Number (Personal Public Service Number)
    Il codice fiscale irlandese. Essenziale per essere pagato legalmente da qualunque datore di lavoro o piattaforma. Si richiede gratis tramite MyWelfare e serve anche per incassare dai siti credibili.
  2. Limite dei 5.000 euro: quando devi registrarti come “self-employed”?
    • Fino a 5.000 euro lordi all’anno da freelance puoi evitare la registrazione come autonomo, ma devi comunque dichiarare i guadagni a fine anno con il Form 12 su myAccount.
    • Oltre questa cifra, la registrazione come “sole trader” (versione irlandese del freelance) è obbligatoria. Tutto si fa online sul portale myAccount.

    Passato il limite, si aggiungono i contributi (PRSI classe S) e la tassa sanitaria USC. Le regole possono cambiare, verifica sul sito Revenue o con un advisor aggiornato.

  3. Pagamenti e conversione euro/dollari
    Se vieni pagato in euro, nessun problema. Ma se lavori su piattaforme americane (come Upwork, Fiverr), attenzione a PayPal, Coinbase, ecc.; una parte viene trattenuta in commissioni.

Quali errori fiscali possiamo davvero evitare con qualche accortezza?

Gli errori possono capitare a tutti. Ecco qualche esempio reale:

  • Marco, che ha superato il limite dei 5.000 euro su Fiverr e si è reso conto tardi di dover versare l’acconto ("preliminary tax") entro ottobre. Panico evitato per miracolo.
  • Giulia, che faceva ripetizioni online su Preply ma non conservava le ricevute delle spese (webcam/software). Niente detrazioni per lei.
  • Ahmed, che ha risposto a un annuncio troppo bello su Telegram. Era phishing e per poco non ci rimetteva dati personali importanti.

Se una piattaforma o un annuncio ti chiede soldi in anticipo o dati bancari senza verifiche, è meglio lasciar perdere.

Domande frequenti (FAQ): i dubbi più comuni sui lavoretti online per studenti in Irlanda

Come scelgo la piattaforma più adatta a quello che so fare?

Guarda sempre: commissioni (es. Upwork parte dal 10–20%), se c’è mercato vero per i tuoi servizi, in quanto tempo ricevi i pagamenti, come risponde il supporto clienti. Testane almeno due, non fermarti alla prima.

Esiste la partita IVA in Irlanda per chi lavora online?

No, ma basta registrarsi come "sole trader" per ricevere un Tax Reference Number che funziona alla stessa maniera per la tassazione, almeno finché non superi la soglia VAT (circa 40.000 euro per i servizi).

Se ho clienti italiani, devo dichiarare in Italia o in Irlanda?

Se vivi e studi in Irlanda per la maggior parte dell’anno (più di 183 giorni), sei residente fiscale in Irlanda. Devi dichiarare i redditi a Revenue, e l’Italia non li tassa di nuovo grazie agli accordi bilaterali.

Quanto pago di tasse se porto a casa 1.000 euro in più con lavori online?

Dipende dal tuo reddito annuale: con la Personal Tax Credit spesso resti sotto la soglia, ma l’USC (contributo sanitario) scatta già sopra i 13.000 euro. Fai una simulazione su myAccount per evitare sorprese.

Posso scaricare le spese tipo laptop o software?

Solo se sei registrato come “self-employed” (sopra i 5.000 euro lordi annui). Se stai sotto, le detrazioni sono limitate a spese dimostrabili ed essenziali: conserva sempre le ricevute.

Sai già tutto? O ancora un po’ spaesato? Noi ci siamo — davvero

Se hai qualche dubbio su come dichiarare, su quale piattaforma provare, se farlo “in chiaro” o su come evitare le truffe, non esitare a chiedere. Meglio una domanda in più ora e una consulenza gratuita con un advisor Studey, che una comunicazione fastidiosa da Revenue tra qualche mese.

Non tutte le esperienze sono uguali: i lavoretti online non saranno mai la soluzione perfetta per tutti, ma nella community di ex studenti troverai chi li ha provati e ti dirà la verità, errori compresi. L’importante è non partire da soli.

Nota: soglie fiscali, importi e detrazioni possono cambiare. Tutti i dati si riferiscono a marzo 2025: verifica sempre con un professionista prima di prendere decisioni importanti.

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Le informazioni contenute in questo articolo sono aggiornate al momento della pubblicazione, ma potrebbero subire variazioni nel tempo. Per avere informazioni sempre aggiornate e personalizzate sul tuo caso specifico, ti consigliamo di parlare con un nostro advisor.

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