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Lavoro in campus: più opportunità in Irlanda o in Italia

Quando si cerca lavoro in campus, Irlanda offre stipendi più alti e flessibilità, mentre Italia garantisce opportunità ma con retribuzioni minori e requisiti stringenti.

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Trovare lavoro in campus: vale di più in Irlanda o in Italia?

Quando si parla di lavoro in campus, non stiamo davvero discutendo di dettagli: per un sacco di studenti è quello che fa la differenza tra arrivare a fine mese con dignità o dover chiedere ancora una mano ai genitori. Ma, concretamente, dove si trovano più opportunità e dove si guadagna di più: Irlanda o Italia? Scendiamo nel concreto, senza filtri e senza vendere sogni.


Perché gli studenti cercano lavori dentro l’università e come funzionano davvero?

Non tutti i lavori da studente sono uguali. Quelli all’interno del campus, per chi li ha sperimentati, hanno vantaggi che spesso non vengono pubblicizzati abbastanza:

  • Orari pensati per chi studia: puoi lavorare tra una lezione e l’altra, spesso bastano 10-15 ore a settimana.
  • Nessuno stress di trasferte o mezzi pubblici: la mensa in cui lavori potrebbe letteralmente essere al piano di sotto rispetto all’aula.
  • Maggiore sicurezza e garanzie: contratti trasparenti, pagamenti regolari e supervisione universitaria. Significa meno fregature.

Come si trova un lavoro in campus in Irlanda? Quali ruoli sono disponibili per studenti italiani?

Che tipi di mansioni svolgono gli studenti nelle università irlandesi?

  • Riordino e controllo in biblioteca: il cosiddetto “library shelver” (che praticamente significa mettere in ordine i libri e monitorare le sale studio).
  • Student ambassador per eventi: chi accompagna futuri studenti e gira per open day.
  • Reception e desk nei servizi sportivi: molto pratico se vuoi parlare inglese tutto il giorno.
  • Tutor di scrittura o di laboratorio: per chi ha una buona preparazione specifica e vuole migliorare sia il proprio inglese che lo stipendio.

Quante ore si può lavorare a settimana da studente in Irlanda?

Non ci sono limiti legali per gli studenti UE, ma nella pratica le università suggeriscono di non superare le 15 o 20 ore settimanali, così lo studio non viene sacrificato.

Quanto si guadagna lavorando in campus in Irlanda? Pagano davvero bene?

  • Salario minimo garantito: almeno 13,50 euro all’ora (dato aggiornato a gennaio 2025, verifica sempre che sia attuale).
  • Ruoli più qualificati: chi lavora come tutor post-laurea può arrivare anche oltre i 21 euro all’ora – sono posizioni più rare, ma esistono.

Come funziona la selezione per i lavori in campus in Irlanda?

  • Serve essere iscritti all’università.
  • Devi richiedere il PPS number (una specie di codice fiscale irlandese, fondamentale per essere pagato).
  • Si manda il CV in inglese attraverso le piattaforme universitarie.
  • Spesso c’è un breve colloquio, anche online.

Quanto è difficile trovare lavoro in campus in Irlanda? Ci sono scadenze da rispettare?

  • A Dublino (ad esempio Trinity College), spesso i bandi si chiudono già a inizio agosto. Candidarsi tardi = restare fuori.
  • In città come Galway, i posti per “Assistant Shelver” si esauriscono rapidamente già in estate.

Come funzionano i lavori in campus nelle università italiane? (e perché si parla sempre di “150 ore”?)

Cosa sono le “collaborazioni 150 ore” e chi può partecipare?

  • Sono lavori part-time istituzionalizzati, tipici di quasi tutte le università pubbliche italiane.
  • La durata massima è 150 ore l’anno (in alcuni casi 200, come a Padova).
  • La retribuzione si attesta sugli 8,26–8,50 euro netti all’ora, e di solito viene pagata tutta insieme, non a mese.

Per quali ruoli si viene assunti con le 150 ore?

  • Aiuto in biblioteca, segreterie studenti, laboratori informatici, servizi di tutorato base.
  • Il tutto sempre sotto la supervisione di personale interno.

Chi può fare domanda per le 150 ore e come viene scelto?

Attenzione: in Italia il sistema è rigidissimo. Possono partecipare solo gli studenti che rispettano:

  • Requisiti di reddito (ISEE richiesto, se guadagni tanto o hai ISEE alto spesso sei escluso).
  • Requisiti di merito (esempio: a Bologna almeno 25 CFU se non sei al primo anno).
  • Graduatoria pubblica: chi sta in alto in classifica viene chiamato.

Quando escono i bandi per le collaborazioni studentesche in Italia?

Solitamente tra ottobre e novembre, con chiamate che arrivano entro gennaio.


Quali sono le differenze pratiche tra lavorare in campus in Irlanda e in Italia?

Ecco cosa cambia davvero (senza tabelle, ma con numeri veri):

  • Paga: in Irlanda si parte da 13,50 € all’ora (e spesso di più). In Italia siamo a 8-8,50 €.
  • Mole di lavoro: in Italia il massimo annuale sono 150-200 ore; in Irlanda puoi lavorare 15-20 ore ogni settimana (se le trovi).
  • Processo di selezione: in Irlanda conta il CV (anche se lo stipendio non dipende dal reddito), in Italia graduatoria legata a ISEE e CFU. Zero preferenze nel merito per chi ha solo bisogno.
  • Quando fare domanda: bandi campus Irlanda chiudono estate prima dell’inizio delle lezioni; in Italia in autunno, quando hai già iniziato.

A quali problemi vai incontro? Gli errori tipici degli studenti italiani

  • Arrivare in Irlanda senza PPS number: perdi settimane e ti giochi i lavori più ambiti.
  • CV in inglese tradotto alla lettera dall’italiano: gli HR irlandesi lo capiscono subito, meglio farlo o almeno adattarlo allo standard UK/IE (possiamo aiutarti!).
  • Pensare che “150 ore” sia un lavoro continuo: in realtà vieni pagato una sola volta, a fine incarico.
  • Credere di passare la selezione solo grazie al reddito basso: in Italia serve anche una buona media e numero di CFU.

Quali sono i veri pro e contro? (Parliamoci chiaro)

Se scegli di lavorare in campus in Irlanda

Pro:

  • Guadagni di più (anche 250–300 € al mese per 15 ore).
  • Non ci sono filtri di reddito o di merito.
  • Metti un’esperienza in inglese sul CV (e non è poco).

Contro:

  • Il costo della vita a Dublino è alto: quei soldi vanno quasi tutti in affitto, se non hai una stanza già sistemata.
  • I posti sono pochi e la concorrenza è feroce: serve candidarsi presto e con un CV davvero ok.

Se scegli di lavorare in campus in Italia

Pro:

  • Esiste in ogni università pubblica: se rientri nei requisiti, qualcosa becchi.
  • Procedura chiara e tutto garantito dall’ateneo.

Contro:

  • Paga bassa, orari meno flessibili.
  • Se hai ISEE medio-alto, spesso resti fuori.
  • L’impatto sul budget è limitato: non aspettarti di poterci vivere, magari ti paghi le tasse (se va bene).

Quanto posso realmente guadagnare lavorando in campus in Irlanda?

Facciamo i conti senza illusioni:
15 ore a settimana x 13,50 € x 15 settimane ≈ 3.000 € lordi per semestre.
Tolte le tasse (primi 16.500 € annui quasi esenti) restano circa 2.700 € netti.
Non risolvi tutti i problemi, ma possono fare la differenza quando hai bisogno di liquidità immediata.


Esperienze vere: cosa dicono chi lo ha già fatto?

Elisa, Trinity College Dublin:
«Mi sono mossa già a giugno, grazie a un workshop della Career Service il mio CV è migliorato e sono stata presa come “shelver” in biblioteca per 12 ore a settimana. Il primo stipendio l’ho usato per pagare la cauzione della stanza, senza quel lavoro forse sarei dovuta tornare a casa dopo due mesi.»

Marco, UniBo:
«Ho fatto le 150 ore al laboratorio IT: alla fine circa 1.275 € totali, che sono andati nel portatile nuovo. Non sono bastati per l’affitto di Bologna, ma almeno ho imparato a gestire ticket e supporto: è una skill concreta che adesso mi serve per lo stage.»


Domande frequenti sul lavoro in campus in Irlanda e Italia

In Irlanda si possono fare altri lavori oltre quelli in campus?

Sì, e spesso molti studenti tirano avanti così — la fila per lavorare in bar e negozi c’è sempre. Sappi però che gli orari sono meno flessibili, i turni serali possono pesare, e se segui corsi intensivi rischi di rimetterci sullo studio.

In Italia, posso prendere altri lavoretti oltre alle 150 ore?

Sì, la collaborazione non ti vincola. Sta a te vedere se riesci a conciliare con lezioni e sessioni d’esame.

Serve un visto per lavorare in Irlanda?

No se hai il passaporto italiano. Ti basta il PPS number, che si ottiene gratuitamente, anche se le file possono essere lunghe.

Le 150 ore vengono pagate ogni mese?

No, i soldi delle 150 ore nelle università italiane vengono liquidati solo quando hai finito tutto il pacchetto ore. Quindi non ti aspettare uno stipendio fisso mensile.


Allora, conviene cercare lavoro in campus in Irlanda o in Italia? Cosa valutare davvero

  • Se la priorità è guadagnare un po’ di più, parlare inglese e scrivere qualcosa di concreto sul proprio CV, l’Irlanda ti dà più margine (sempre se trovi posto e hai pronte le carte giuste).
  • In Italia hai più certezza di trovare qualcosa (se rientri tra i beneficiari) ma di solito la cifra non cambia davvero il piano di studi o di vita.
  • Sia in Irlanda che in Italia, se arrivi impreparato o fuori tempo massimo, rischi di buttare un anno.

Hai ancora dubbi su come preparare il CV per l’Irlanda, richiedere il PPS number o su come si legge un bando delle 150 ore?
Posso darti dritte pratiche, oppure metterti in contatto con qualcuno che ha davvero già fatto questo percorso. Se non sappiamo risolvere qualcosa, lo diciamo subito. Meglio sapere cosa aspettarsi, che restare delusi.

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