Master in neuroscienze in Irlanda: tutto quello che avrei voluto sapere prima di partire
Se stai pensando di continuare gli studi con un master in neuroscienze in Irlanda, probabilmente hai una valanga di domande e qualche insicurezza che ti ronza nella testa – è normale. Molti di noi sono partiti dall’Italia con mille dubbi: dalla paura di non essere “abbastanza bravo” per quei corsi super selettivi, al terrore di perdersi nella burocrazia, fino alle grandi incognite su alloggio e vita lontano da casa. Provo a darti una panoramica il più possibile chiara e onesta, con qualche consiglio pratico spuntato direttamente dall’esperienza di chi ci è già passato.
Dove si studiano neuroscienze in Irlanda?
Non tutte le università irlandesi hanno programmi “puri” di neuroscienze, e spesso il percorso si incrocia con discipline come biologia, psicologia o scienze biomediche. Tra le scelte più solide:
- Trinity College Dublin (TCD)
Quella che da fuori sembra “la prestigiosa università ”, dentro è una fucina di ricerca pratica. Il loro master in Neuroscience è ben strutturato, con molta attenzione al lavoro in laboratorio. Qui la vita è stimolante, ma intensa: preparati a rimboccarti le maniche fin da subito. - University College Dublin (UCD)
UCD punta su un approccio interdisciplinare: biologia, aspetti clinici, neuroscienze cognitive… E ha una rete di ricercatori davvero attiva, il che non è male per aspirare a stage e, se ti appassiona, a un futuro dottorato. - National University of Ireland Galway (NUIG)
Spostandosi verso Galway si trovano master più focalizzati su neurobiologia e neuroscienze comportamentali. Il pregio? Un ambiente meno “caotico”, classi più piccole e tante occasioni per fare ricerca vera (non solo a parole!).
Attenzione: la parola “neuroscienze” spunta in tanti corsi e non sempre significa la stessa cosa. Prima di lanciarti su un percorso “perché suona bene”, controlla sempre il piano di studi – può fare la differenza tra sentirti nel posto giusto o passare mesi frustranti.
Requisiti (reali) per l’accesso
Laurea triennale in mano, preferibilmente in scienze biologiche, biomedica, psicologia o affini. Tema ricorrente: l’inglese, che deve essere buono davvero (non solo “me la cavo”). Gli esami di ammissione tipo IELTS sono abbastanza seri e i test vanno preparati sul serio, specie se l’aspetto linguistico non è il tuo punto forte.
Inoltre, molte università chiedono un personal statement che non suoni come “vorrei salvarmi la vita, grazie”, un CV ben strutturato e almeno una referenza che dica qualcosa di te (non solo “studente modello”). Se hai bisogno, possiamo aiutarti a preparare questi documenti: li abbiamo rivisti talmente tanti che ormai conosciamo a memoria cosa funziona e cosa no.
Soldi e costi di vita: facciamo due conti insieme
Aspetto spesso sottovalutato: in Irlanda vivere e studiare costa, anche parecchio. Le tasse universitarie per un master vanno, di solito, tra i 5.000 e i 12.000 euro all’anno – e sì, ci sono programmi più cari, soprattutto nelle università più blasonate.
A questi aggiungi affitto e spese: Dublino è notoriamente cara, con stanze in appartamento condiviso che vanno dai 500 agli 800 euro al mese (senza considerare depositi e bollette). Nelle città più piccole i costi scendono, ma conviene muoversi con largo anticipo: la questione alloggio può diventare un vero incubo se sottovalutata.
Non serve il visto per studenti EU, ma ufficialmente devi dimostrare di avere almeno 7.000 euro a disposizione (nel concreto, è quasi il minimo sindacale per arrangiarsi i primi mesi).
Attenzione alle illusioni: nessun master ti garantisce lavoro
Siamo schietti: anche se la maggior parte degli studenti italiani che abbiamo incontrato in Irlanda ha avuto poi accesso a tirocini e, in qualche caso, possibilità di lavoro o dottorato, non esiste il “corso magico” che ti fa trovare impiego automaticamente. I legami tra università e aziende/reti di ricerca vanno verificati caso per caso. Spesso serve sbattersi parecchio, fare networking, lanciarsi in progetti extra e non rifiutare qualche compromesso, almeno all’inizio.
Cosa può essere difficile?
- Application impegnativa: qui la selezione è reale, soprattutto a Dublino. Prendi l’application come un lavoro serio, non un semplice modulo da inviare.
- Shock culturale e accademico: ti troverai a lavorare in modo più autonomo rispetto all’Italia, con tanti progetti di gruppo, meno “lezione frontale” e molta ricerca indipendente. All’inizio può spaesare.
- Gestione della solitudine: chi parte spesso teme di non integrarsi. Succede a tutti, in misura diversa: trovare una community o qualche connazionale all’inizio aiuta.
- Lingua tecnica: neuroscienze vuol dire dover comprendere (e produrre) testi scientifici in inglese; non basta la comprensione scolastica.
Piccoli trucchi da chi ci è passato
- Parti con una buona routine di studio della lingua, magari seguendo podcast o video su argomenti neuroscientifici veri, non solo inglese “turistico”.
- Fai domande concrete agli attuali studenti del corso, se riesci: spesso ti danno le informazioni che i siti ufficiali si tengono strette.
- Chiedi una mano se hai dubbi sull’application: meglio una revisione in più che una lettera di motivazione banale.
- Prepara un piano finanziario realistico e non vergognarti a cercare una borsa di studio, anche per piccole spese. Diverse universitĂ offrono qualche aiuto, ma i bandi vanno scoperti presto.
Possiamo seguirti in tutto questo: come ex studenti, abbiamo sbattuto la testa dove lo fanno tutti e abbiamo imparato sulla nostra pelle dove si annidano le difficoltà “vere”, quelle che nella brochure non ti racconta nessuno.
Se hai dubbi specifici (quale corso scegliere, come preparare il dossier, se sei pronto davvero), scrivici pure: anche solo per chiacchierare e capire meglio il quadro. Non promettiamo miracoli, ma di ascoltarti davvero sì. E, alla peggio, se non hai ancora le idee chiare, non è mai un problema riparlarne più avanti – la strada per partire non è un’autostrada a senso unico.
In bocca al lupo, ovunque tu decida di andare.
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