Numero di studenti per classe: davvero in Irlanda si sta meglio che in Italia?
“Ma in Irlanda le classi sono più piccole?” — Se hai iniziato a pensare di trasferirti sull’isola smeraldo per studiare, magari questa domanda te la sei già fatta (oppure te l’ha fatta tua mamma… o entrambe le cose). È normale: il numero di studenti per classe, il cosiddetto “class size”, cambia parecchio il modo in cui si impara, il tipo di rapporto che avrai con i prof e anche l’aria che si respira a scuola o in università.
Spoiler: non esiste una risposta unica, dipende molto dal livello scolastico e — sorpresa — anche dentro l’Irlanda e dentro l’Italia ci sono differenze enormi, che gli slogan spesso nascondono. Qui trovi numeri aggiornati, pro e contro veri (non presi dai volantini), e consigli pratici se stai valutando dove andare a studiare.
Class size Irlanda vs Italia: quanti studenti trovi in classe davvero?
Livello | Media studenti per classe in Irlanda* | Media studenti per classe in Italia** | Note concrete e differenze reali |
---|---|---|---|
Primaria | 22,5 (a.s. 2023/24) | 18 (a.s. 2020/21) | Irlanda sopra media OCSE, Italia sotto |
Secondaria di I grado | 20-25 (junior cycle)** | 20 (a.s. 2020/21) | In Irlanda molte variazioni tra materie |
Secondaria di II grado | Rapporto alunni/docente: 12,2 (2021) – ma classi fino a 30 | 27-30 (limite di legge, possibili eccezioni) | In Italia c’è un tetto minimo, in Irlanda no |
Università | Lezioni frontali: 100-300 studenti; laboratori/tutorial 15-25 | Lezioni frontali simili o più grandi, pochi laboratori piccoli | In Irlanda tanti corsi pratici fanno gruppi ristretti |
*Fonti: Department of Education, Houses of the Oireachtas (2021-25)
**Fonti: OCPI su dati OCSE e Ministero Istruzione; dati irlandesi variabili.
Perché in Irlanda le classi di primaria sono così affollate?
Se ti aspetti scuole primarie con pochi bambini e insegnanti super disponibili, in Irlanda potresti restare sorpreso: la media di alunni per classe è più alta che in Italia. I motivi? Sono, in buona parte, molto pratici:
- Boom di nascite: l’Irlanda è tra i Paesi più giovani d’Europa, quindi le aule semplicemente si riempiono di più.
- Tagli e investimenti: il governo irlandese ha aumentato il numero di insegnanti negli ultimi anni, ma non ha ancora imposto un tetto massimo di alunni per classe. Pratica (poco poetica): quando si sfora, spesso si aspetta prima di aprire una nuova sezione.
- Questione di spazi: molte scuole sono in prefabbricato o sono state ampliate alla buona; a volte si sta anche “stretti”, letteralmente.
La testimonianza di Chiara, arrivata a Cork in terza primaria con la famiglia, è onesta:
«Noi eravamo in 28, ma sulle materie principali c’erano due teacher a seguirci. In Italia alle elementari eravamo 24, ma spesso solo una maestra e basta. La differenza la sentivo, anche se eravamo di più».
In Italia la classe pollaio è sempre la regola? Dati reali, niente miti
“Le classi pollaio italiane sono la norma?” — Chiunque abbia visto un telegiornale potrebbe pensarlo, ma le cifre dicono altro: alla primaria in Italia la media è 18 alunni, ben sotto la media OCSE (che è 21). Nelle superiori invece il limite è per legge 27-30 per classe, ma poi dipende molto da regione e scuola.
Rapporto studenti-docenti: chi offre più attenzione, Irlanda o Italia?
Questa domanda non ha una risposta netta. Proviamo a vedere alcuni aspetti poco raccontati:
- Irlanda: la media alle superiori è intorno a 24 studenti per classe, ma il rapporto studenti/docente è basso (circa 12:1), cioè significa che ci sono molti prof che lavorano su più classi, spesso in team su alcune materie. Nei casi di bisogni educativi speciali (special educational needs) è anche più facile avere docenti di supporto in classe.
- Italia: la legge prevede 27-30 studenti a classe alle superiori, con normalmente un solo insegnante per materia. Il supporto aggiuntivo arriva solo se c’è una certificazione di disabilità.
Da non cadere in un errore comune: pensare che in Irlanda sia ovunque “individuale” o “one-to-one”. Ci sono scuole di Dublino, soprattutto le più richieste, dove si sta serenamente in 28-30 per classe. Se vuoi davvero capire che numeri ti aspettano, chiedi alla scuola specifica.
All’università, è vero che in Irlanda si fanno più lavori in gruppo? E come funziona davvero?
Marco, che si è trasferito da Ingegneria a Bologna a Informatica alla UCD, lo dice chiaro:
«Il primo anno siamo partiti con 200 in aula, ma poi ogni settimana lavoravo in gruppi da venti nei tutorial. E i laboratori da 15 erano più tosti di quelli che avevo in Italia».
In pratica, la struttura tipica dei corsi universitari irlandesi è questa:
- Lezioni frontali (lecture) da 100 a oltre 300 persone, soprattutto nei corsi STEM e Business.
- Tutorial, laboratori o seminari in gruppi ristretti (di solito 15-25 studenti), dove il tutor segue progetti, esercizi e pratica vera.
- I laboratori si fanno spesso a turni, specie nei corsi scientifici e medici.
Se odi stare nei “megaclassi”, sappi che la scelta del corso conta tantissimo: le humanities (materie umanistiche), ad esempio, raramente superano i 60 studenti per aula. E se cerchi atmosfere da college “piccolo”, guarda alle Technological Universities regionali irlandesi.
Quando i numeri non dicono tutto: a cosa fare attenzione prima di scegliere scuola o università in Irlanda?
Ecco qualche consiglio super concreto, che spesso chi “vende solo trasferimenti” non dice:
- Chiedi i numeri veri della tua scuola o corso: le statistiche nazionali sono utili ma la realtà varia (anche tanto!) da istituto a istituto.
- Conta i docenti e il supporto reale: in alcuni casi meglio una classe grande ma con più insegnanti, che piccola ma lasciata “allo sbando”.
- Verifica come sono gestiti spazi e laboratori: in Irlanda molti laboratori sono pensati per 24 persone, quindi ruotano a turni: anche se la classe è grande, la pratica la si fa in gruppo piccolo.
- Pensa a come preferisci imparare: c’è chi si trova meglio in gruppi numerosi e chi invece fatica ad “emergere”. E questo vale sia in Italia che in Irlanda.
- Budget e aspettative: le scuole private in Irlanda hanno classi piccole (anche 12-18 alunni) ma i costi non sono bassi. Le pubbliche (public o community school) sono molto più accessibili… ma i numeri salgono.
Domande vere che riceviamo spesso — le nostre risposte oneste
In Irlanda esiste un numero massimo di studenti per classe?
No, non c’è un limite nazionale rigido come in Italia. Spesso le classi arrivano a 30; il sindacato degli insegnanti irlandesi raccomanda classi da 20-22 alunni ma non è obbligatorio.
Ma le “classi pollaio” sono state abolite in Italia?
No, la normativa alle superiori conferma il tetto tra 27 e 30 studenti, anche se nella realtà alle medie la media scende a 20 circa.
All’università irlandese si è sempre in 300 in aula?
Dipende dal corso! I numeri sono alti soprattutto nei primi anni di corsi scientifici, ma humanities e corsi artistici raramente superano i 50-60 studenti.
Per imparare meglio l’inglese è meglio una classe grande o piccola?
Più il gruppo è ristretto, più ti tocca parlare. Ma anche in classi grandi puoi trovare varietà di accenti e stimoli diversi. La verità: la differenza la fa quanto inglese usi FUORI dall’aula più che dentro.
In sintesi
Il numero di studenti per classe in Irlanda non è sempre inferiore che in Italia. Alle elementari può essere più alto, alle superiori simile, all’università dipende molto dal percorso che scegli e dal tipo di attività prevista (lezione o laboratorio).
Se hai bisogno di aiuto pratico per valutare non solo queste statistiche ma anche lo “stile” delle scuole o delle università — e vuoi parlare con qualcuno che conosce bene l’ambiente dall’interno — noi ci siamo davvero. Scrivici pure: niente promesse da brochure, ma esperienza vissuta e, dove possiamo, soluzioni concrete.
Piccola nota: i dati cambiano spesso (soprattutto dopo la pandemia), quindi quello che hai letto qui è aggiornato, ma se vuoi avere la certezza sul prossimo anno, chiedilo a chi vive davvero queste scuole tutti i giorni.
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