Studey - Studiare in Irlanda

Opportunità per italiani nei corsi di laurea in Irlanda

Studiare in Irlanda offre opportunità interessanti per italiani, ma ci sono anche sfide pratiche da considerare, come costi di vita e requisiti di accesso.

26 letture

Hai domande su questo argomento?

Prenota una call gratuita con un nostro advisor

Prenota Ora →

Studiare in Irlanda: cosa aspettarsi davvero se sei italiano

Se stai pensando di fare l’università all’estero e tra le varie destinazioni ti è venuto in mente l’Irlanda, sappi che non sei l’unico: negli ultimi anni sempre più ragazzi italiani hanno scelto questa strada. Però l’Irlanda – almeno per gli italiani – rimane una meta piena di opportunità, ma anche di piccoli e grandi ostacoli pratici che qui proviamo a raccontarti senza filtri e senza le solite promesse.

Perché potresti puntare sull’Irlanda (ma non è tutto oro)

Prima cosa: se hai passaporto italiano (o comunque europeo), non serve nessun visto o permesso particolare. Basta la carta d’identità valida per l’espatrio, ed entri come se fossi un cittadino locale. Questo aiuta non poco anche per le questioni burocratiche.

Il governo irlandese poi copre le tasse universitarie dei corsi di laurea pubblici con la cosiddetta Free Fees Initiative – almeno per chi rispetta le regole di residenza. Quello che resta da pagare è lo “student contribution”, che nel 2024/25 sarà di 2.000 euro (ma attenzione: dalla finanziaria del prossimo anno può cambiare). Rispetto al costo di molte università UK o anche a certe private italiane, non è male.

I corsi durano di solito tre anni (quattro per i programmi “Honours” e le lauree più toste come Ingegneria o Medicina). L’ambiente? Molto pratico, spesso già durante il terzo anno puoi entrare in stage retribuiti, soprattutto nelle aree tech e finance, dove il mercato offre davvero tanto.

Non vogliamo però vendertela facile: il problema principale sono gli affitti, altissimi a Dublino, e comunque in crescita altrove. Aggiungi i costi per vivere – spesa, trasporti, svago – e il budget totale non è trascurabile. Con meno di 900 euro al mese è dura vivere bene anche fuori dalla capitale. Serve pianificare.


I costi: quanto bisogna mettere in conto

Meglio vedere le cose in numeri (ma prendili sempre con le pinze, perché i prezzi possono cambiare improvvisamente):

  • Student contribution: 2.000–3.000 euro/anno (pagamento in due rate quasi ovunque)
  • Alloggio: da 500 a 1.200 euro al mese (la media a Dublino oscilla ormai sui 900–1.200 euro, residenze universitarie incluse)
  • Spesa e trasporti: circa 250–350 euro/mese (un abbonamento studenti per bus o tram può costare circa 100 euro)
  • Extra (libri, uscite, palestra, telefono): 150–250 euro/mese, ma dipende tantissimo dalle abitudini e dalla città

Nota: questi numeri sono “reali” oggi, domani potrebbero cambiare. Chiedici sempre un confronto aggiornato se vuoi andare sul sicuro, perché ogni errore qui può costarti parecchio.


Borse di studio e aiuti

Qualcosa si muove anche sul fronte delle agevolazioni. Le principali che vediamo “funzionare” per gli studenti italiani sono:

  • SUSI Grant: è il contributo statale, ma serve risiedere stabilmente in UE da un po’ e il calcolo è fatto sul reddito familiare. Può coprire tutto o parte dello student contribution, in alcuni casi anche una piccola borsa di mantenimento.
  • Scholarship interne degli atenei: meritocratiche, di solito tra i 2.000 e i 5.000 euro a testa (bonus una tantum per chi ha voti molto alti).
  • Detrazioni fiscali: per chi in famiglia paga due o più student contribution nello stesso anno c’è una possibilità di chiedere “tax relief”.

Attenzione: le finestre per fare domanda sono sempre abbastanza anticipate (spesso poco dopo l’application, quindi non aspettare l’estate).


Requisiti di accesso: la faccenda dei “punti”

Fin qui sembra gestibile, ma il vero scoglio spesso è l’accesso. Gli irlandesi usano il sistema dei “points” (punti legati ai voti dell’esame finale delle superiori, il Leaving Certificate). La tua maturità italiana deve essere tradotta in questi punti tramite una griglia di conversione. Questo passaggio crea sempre confusione e non è così automatico: ogni anno ci chiedono “Ma con xx/100 entro?” — la risposta a volte stupisce.

Inoltre, serve quasi sempre un certificato linguistico (l’IELTS è il più richiesto, 6.0–6.5 per la maggior parte dei corsi, anche 7.0 per le lauree sanitarie o giornalismo). Non basta dire “ho fatto il liceo linguistico”, né la maturità internazionale “in inglese” se non è una scuola IB o simile.

E se punti a corsi medico-sanitari o ingegneria, servono anche certe materie in pagella (Matematica e Fisica per Ingegneria, Biologia e Chimica + test HPAT per Medicina).


Come si fa domanda? Il sistema CAO (non perderti nelle scadenze!)

Tutta l’application passa dal portale CAO (Central Applications Office). Riassumo le tappe principali perché ogni anno riceviamo richieste “fuori stagione” e spesso la risposta è: “mi spiace, ci rivediamo l’anno prossimo”.

  • Registrazione: da novembre
  • Prezzo ridotto: se ti iscrivi entro il 20 gennaio (30 euro)
  • Deadline ordinaria: 1 febbraio (dopo, paghi di più e pochi corsi accettano late applications)
  • Cambiare idea: fino al 1° luglio puoi ancora modificare la lista corsi scelta (senza pagare penali)
  • Ricevi l’offerta: a fine agosto, in base ai punti e ai posti disponibili. Ne ricevi una per volta, se rifiuti si passa alla successiva in lista

Quasi tutti gli atenei lavorano SOLO tramite CAO: se mandi una domanda diretta, nei casi normali, la ignoreranno (salvo alcune accademie di arte e musica). Attento a non incartarti con il portale: saltare le date chiave può significare aspettare un altro anno intero.


Quali sono le università e cosa le distingue (davvero)

  • Università storiche: nomi tipo Trinity College Dublin o University College Cork hanno tanto prestigio, ambienti molto internazionali e ottimi legami con la ricerca, ma la selezione (e l’affitto) qui sono più tosti.
  • Università più specifiche: la DCU ha una bella area “media” e sport, Maynooth per le scienze sociali e i dati, Limerick per ingegneria e business già agganciato al mondo del lavoro.
  • Technological Universities (TUs): più nuove, meno “blasonate”, ma spesso con laboratori e stage obbligatori, quindi molto pratiche e spesso più accessibili come punteggio iniziale.

Un esempio vero? Alessia, diplomata in scientifico con 94/100 e IELTS 6.5, entrata a TU Dublin in Informatica dopo aver convertito il voto in 500 punti CAO. Ha trovato il primo stage retribuito già al terzo anno (28k euro lordi!), ma l’alloggio è stata la sfida maggiore: posto in residenza trovato solo prenotando in aprile. Il suo primo anno è costato in tutto sui 16mila euro—coperto in parte con lavoretti come barista (12 euro l’ora nel weekend).


Si può lavorare in Irlanda mentre studi?

Sì, e questa è una delle cose più apprezzate: niente limiti sulle ore per chi è cittadino UE (al massimo sono i tuoi professori a ricordarti di non mollare gli esami). In media, i contratti part-time per studenti ti faranno lavorare 20–25 ore settimanali, con paghe tra 11 e 14 euro/ora (molto dipende dalla zona e dal settore).

Molti corsi prevedono un placement obbligatorio verso il terzo anno, che spesso è pagato e spesso si trasforma in una proposta di lavoro vera e propria. Dopo la laurea, non devi cambiare status o visto: puoi rimanere e cercare lavoro come un irlandese qualsiasi.


I rischi che non ti dicono (ma che vediamo ogni anno)

  • Sottovalutare il costo dell’alloggio, soprattutto a Dublino: trovare una stanza a meno di 1.000 euro/mese ormai è un miracolo.
  • Saltare la scadenza CAO di febbraio: rischio di sprecare un anno di tempo.
  • Non convertire i voti italiani nella giusta scala “points”: il rischio è essere tagliati fuori pur avendo un buon diploma.
  • Arrivare senza certificato IELTS valido: i centri si riempiono in fretta, soprattutto in estate.
  • La “repeat rule”: essere bocciati su troppi esami fa perdere il diritto alle tasse agevolate (e pagare la tuition intera vuol dire da 8 a 10mila euro in più all’anno).

Alcune domande che ci fanno spesso (e le risposte senza giri di parole)

  • Si può pagare lo student contribution a rate?
    Sì, quasi ovunque in due tranche (di solito settembre e gennaio). Ma verifica sempre se ci sono penali per il ritardo, ogni ateneo è diverso.
  • Con un diploma professionale posso entrare?
    Dipende: alcune lauree più tecniche accettano il QQI Level 5 equivalente, ma spesso mancano le materie richieste dai corsi scientifici irlandesi. Scrivici, va valutato caso per caso.
  • Posso evitare l’IELTS se ho fatto le superiori in inglese?
    Di solito no, solo rarissime scuole IB sono riconosciute. La maturità italiana “in inglese” non basta.
  • Università storica o Technological University?
    Se vuoi ricerca e carriera accademica (o ci tieni al nome del diploma) punta alle tradizionali; se cerchi stage, laboratori e sbocchi più immediati sul lavoro, le TU vanno più dritte al sodo.
  • Medicina in inglese via CAO: si può?
    Sì (si chiama Joint CAO Medicine), ma i posti sono davvero pochi, serve punteggio altissimo, HPAT e budget a parte. Bisogna partire molto in anticipo, spesso sono richieste alternative all’estero.

Due cose prima di concludere

Studiare in Irlanda come italiano apre un sacco di possibilità, ma non è una passeggiata nel verde: dietro la brochure ci sono scadenze strette, fogli da tradurre, soldi da contare e paure che sono le stesse che avevamo anche noi qualche anno fa.

Se hai mille dubbi—sul calcolo dei punti, su quale ateneo ti conviene davvero o su come organizzare un budget che regga—scrivici senza sentirti “quello che sa meno degli altri”. Parliamo tutti i giorni con ragazzi e famiglie che sono esattamente nella tua situazione. Una consulenza (gratuita) con uno di noi, ex-studenti in Irlanda, può aiutarti a decidere se buttarti davvero o aspettare ancora un giro—senza sprecare tempo o soldi. Se invece vuoi solo capire da dove partire, sei sempre il benvenuto.

Parliamo del tuo caso specifico?

In una rapida call di 20 minuti, un nostro advisor valuterà la tua situazione e ti dirà come possiamo aiutarti a realizzare il tuo progetto in Irlanda.

Valuta la tua situazione gratuitamente →

Chiamata introduttiva gratuita e senza impegno

Le informazioni contenute in questo articolo sono aggiornate al momento della pubblicazione, ma potrebbero subire variazioni nel tempo. Per avere informazioni sempre aggiornate e personalizzate sul tuo caso specifico, ti consigliamo di parlare con un nostro advisor.

Articoli correlati