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Scelta degli esami opzionali: maggiore libertà in Irlanda o in Italia

Scopri le differenze tra la scelta degli esami opzionali in Irlanda e in Italia: libertà, vantaggi e rischi per il tuo percorso universitario.

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Esami a scelta all’università: c’è davvero più libertà in Irlanda o in Italia?

Ti stai chiedendo se in Irlanda puoi scegliere più liberamente gli esami opzionali rispetto all’Italia? È una domanda che arriva spesso nelle nostre chat o call, e per capirla davvero serve uscire dai luoghi comuni e dalle promesse facili. Qui trovi il succo, senza giri di parole: cosa puoi effettivamente scegliere, dove rischi di trovarti in trappola, e quando invece la “libertà” rischia di essere solo confusione.

Come funziona la scelta degli esami opzionali nelle università in Irlanda?

Il sistema universitario irlandese è molto modulare: ogni corso è fatto a blocchetti (moduli) da 5 ECTS circa, e in media ne segui 60 all’anno. Questi moduli si dividono tra:

  • core modules (obbligatori per il tuo corso),
  • option modules (sempre in area, ma puoi scegliere tra più opzioni),
  • elective modules (fuori dalla tua area di studio, spesso da altri dipartimenti).

Posso davvero cambiare percorso durante l’università in Irlanda?

Sì, ma non è tutto “automatico”: hai la possibilità di spostarti, soprattutto dopo il primo anno, se ti rendi conto che qualcosa non fa per te. Un esempio concreto? Alla Trinity College Dublin, dopo il primo anno puoi scegliere tra continuare su un indirizzo singolo, combinare due materie (Joint Honours), o prendere un Major e un Minor (cioè una seconda materia “importante”, con più crediti di un semplice esame singolo).

Esempi pratici: come funziona a UCD o al Trinity College?

  • A University College Dublin (UCD) puoi aggiungere fino a 10 ECTS l’anno scegliendo tra centinaia di moduli anche fuori dal tuo corso. Puoi, ad esempio, prendere economia se studi informatica — purché ci siano posti e i prerequisiti ti vadano bene.
  • A Trinity puoi addirittura aggiungere un nuovo Minor dopo il secondo anno, se rientri nei corsi previsti.

Spesso puoi “strutturare” questa scelta (Structured Elective), così i crediti extra vengono certificati anche nel diploma ufficiale. Occhio però: alcune elective vanno a esaurimento posti (“first-come-first-served”) e servono a volte prerequisiti veri.

Quali sono i veri vantaggi e rischi della libertà irlandese nella scelta degli esami?

Pro:

  • Se cambi idea su cosa vuoi fare, puoi ricalibrare la tua laurea senza buttare via tutti i crediti già fatti.
  • Se vuoi un profilo ibrido (tipo informatica + business), lo puoi costruire senza dover ricominciare da zero.
  • Il mercato del lavoro irlandese apprezza chi combina competenze diverse: non è divertimento fine a sé stesso.

Contro/realtà:

  • Alcuni esami vanno via subito, servono prerequisiti, o sono limitati solo a studenti di alcune facoltà.
  • Se esageri col carico di elective rischi di non riuscire a seguire tutto (e il burn-out all’estero pesa doppio).
  • Certi corsi “rigidi” (tipo medicina, farmacia) non ti lasciano molta scelta, per motivi di legge o accreditamento.

Come funziona la scelta degli esami opzionali in Italia all’università?

Qui la musica è diversa — per legge (DM 509/99 e DM 270/04) ogni corso triennale DEVE avere almeno 12 CFU su 180 “a scelta dello studente”. A parole è una gran cosa, ma nella pratica:

  • Molti corsi ti propongono una lista già approvata: puoi scegliere solo lì dentro (e spesso sono comunque corsi dello stesso dipartimento).
  • Prendere esami fuori dal tuo corso? Possibile, ma di solito serve farli approvare uno per uno. E se sono troppo “diversi”, potrebbe arrivare un no dal Consiglio di corso.
  • Se dopo un anno ti rendi conto che vuoi cambiare completamente, spesso perdi anni di esami o devi rifare la trafila da zero.

Che vantaggi e limiti ci sono nel sistema italiano sugli esami opzionali?

Pro:

  • Se hai già le idee chiarissime, il percorso è lineare e meno dispersivo.
  • C’è meno burocrazia: i crediti a scelta sono “pronti” all’uso e già compatibili col corso.

Contro:

  • 12 CFU sono il 6% del totale: non proprio la rivoluzione della libertà accademica.
  • Chi vuole esplorare un’area diversa o cambiare rotta rischia di perdere esami fatti e tempi lunghi di riconoscimento.
  • Corsi di lingue extra, informatica e digital skills spesso stanno fuori dal piano di studi e sono a pagamento.

Tabella di confronto: quanto è davvero flessibile il sistema delle università irlandesi rispetto a quelle italiane?

Cosa puoi fare Irlanda Italia
Crediti liberi l’anno 5–10 ECTS (fino a 15–20%) 12 CFU totali (≈6%)
Cambio indirizzo/major Possibile dopo primo anno Nuova immatricolazione o trafila lunga
Moduli fuori disciplina Quasi sempre sì Raramente, serve approvazione
Minor certificato in diploma Sì, se structured Raramente (di solito solo “supplement”)
Rischi Rischio carico eccessivo, disponibilità dei posti Burocrazia, perdita esami/CFU

Risposte vere alle domande che riceviamo più spesso (FAQ reali dalle nostre chat)

Posso fare Psicologia e prendere esami di Data Science?

In Irlanda: spesso sì, se il tuo piano di studi lo permette. A UCD, ad esempio, puoi combinare corsi di psicologia ed elective di statistica.
In Italia: di solito no, a meno che la tua università approvi esplicitamente il piano.

Se cambio idea sul corso, mi riconoscono gli esami già dati?

In Irlanda, la struttura modulare aiuta molto i trasferimenti interni e le modifiche: spesso i crediti ECTS vengono riconosciuti anche se cambi indirizzo.
In Italia, ogni corso valuta a discrezione: di solito qualche esame lo perdi, e la trafila può essere lunga.

Posso caricare più esami per finire prima?

In Irlanda: puoi aggiungere “extra elective credits” (UCD ad esempio permette +10 ECTS), ma potrebbero esserci costi aggiuntivi.
In Italia: è rara l’opzione di anticipare oltre i 60 CFU previsti per anno.


Errori veri che abbiamo visto fare a chi punta sulla flessibilità degli esami opzionali

  • Prendere elective “a caso”, senza controllare i prerequisiti. (Sì, abbiamo aiutato gente iscritta a bioinformatica che non aveva mai programmato in Python!)
  • Rimandare la scelta delle elective: i posti finiscono e rischi di “accontentarti” degli ultimi rimasti.
  • Sottovalutare che troppi crediti fuori area o corsi aggiuntivi possono davvero portare a stress o burn-out.

Quando in realtà è meglio avere meno scelta (sì, a volte conviene…)

Tutta questa libertà sembra bellissima, ma non è per tutti, sempre. Se hai già un orizzonte professionale chiaro (tipo medicina, odontoiatria o giurisprudenza con accesso regolamentato), un percorso più guidato può darti meno dubbi e più focus. E se scegli l’Irlanda solo per l’idea “esploro tutto”, occhio a non perderti nelle troppe opzioni senza un progetto concreto.


Esami opzionali in Irlanda o in Italia: qual è la scelta giusta per te?

Risposta secca? In Irlanda la libertà di scelta sugli esami opzionali è reale e vale molto di più che in Italia. Però non è automatica né adatta a tutti: serve organizzarsi, sapere cosa vuoi esplorare e accettare un po’ di rischio (di orari incasinati, prerequisiti mancati, o semplicemente stanchezza). In Italia i vincoli sono chiari e difficilmente aggirabili: pochi esami liberi, poca burocrazia se segui il percorso standard, qualche ostacolo in più se cambi strada.

Non c’è una soluzione migliore in assoluto. Conta solo quanto vuoi (o puoi) esplorare — e quanto sei disposto a investire in pianificazione, correzioni di rotta e scelte “ibride”.


Dubbi sui piani di studio, sulle opzioni di minor, o su quanti esami ti riconoscono se cambi strada?
Scrivici senza problemi — qui nessuna domanda è “banale”, perché ci siamo passati anche noi. Puoi prenotare una consulenza gratuita con chi ha davvero vissuto il sistema irlandese (e magari ha fatto gli stessi errori che temi tu): ti aiutiamo a capire se la libertà che offre l’università in Irlanda è proprio ciò che cerchi, o se — magari — una struttura più guidata può essere meglio per te.

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