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Settori in crescita: dove trovare più facilmente lavoro in Irlanda

Scopri dove trovare lavoro in Irlanda, analizzando i settori in crescita e le competenze richieste. Inizia il tuo percorso con informazioni pratiche e reali.

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Settori in crescita: dove si trova più facilmente lavoro in Irlanda (con dati veri e consigli pratici)

Stai pensando di studiare in Irlanda (o magari già guardi oltre la laurea) e ti chiedi: “Ma dove si trova davvero lavoro, oggi, senza perdere tempo e soldi in corsi che poi non servono?” Sei nel posto giusto. Qui niente promesse da brochure—solo dati reali (CSO, SOLAS, EGFSN, DETE), errori da evitare e risposte dirette ai dubbi che ogni studente italiano si fa, specialmente appena atterra a Dublino o Cork.

Come mai il mercato del lavoro in Irlanda “tira” ancora? E per chi, davvero?

Lo scenario non è quello di cinque anni fa, questo va detto subito.
Il tasso di disoccupazione in Irlanda nel 2023 è stabile intorno al 4,3% (fonte CSO): molto basso, certo, ma trovare lavoro dipende tantissimo da settore, competenze e flessibilità.
Dopo il boom di assunzioni post-Covid, nel 2023 gli annunci online sono scesi del 17% (dati Web Intelligence Hub/CEDEFOP): insomma, la fase “easy” è finita, ora le aziende cercano meno ma cercano meglio.
I settori che reggono l’urto (e che continuano ad assumere) sono: sanità, ICT, life sciences, logistica, costruzioni legate all’edilizia green e all’Housing for All.
Settori diversi = sfide e opportunità diverse. Non è tutto oro quello che luccica.

Sanità in Irlanda: davvero ci sono tante opportunità per italiani?

Sì, i dati sono chiari: oltre 365.000 persone lavorano in sanità in Irlanda (dato Q4 2023), +25% in cinque anni. Qui la richiesta di personale non si ferma, specie per infermieri, medici, terapisti e healthcare assistants.
Nel 2023, la metà dei permessi di lavoro rilasciati riguarda la sanità (DETE).
Sono molto ricercati: staff nurses, registrars (soprattutto emergenza e psichiatria), fisioterapisti, speech therapist, healthcare assistant.
Difficoltà? I turni stressanti, il costo della vita nelle grandi città, i costi e i tempi per la registrazione professionale (ad esempio, l’iscrizione all’NMBI per infermieri non si fa in un weekend).

NB: Se ti interessa, verifichiamo gratis i tuoi requisiti per accesso ai corsi (BSc Nursing, altri healthcare) e possiamo metterti in contatto con chi ci è già passato per darti un’idea realistica.

Come cambiano le opportunità nell’ICT in Irlanda? Si trova lavoro davvero facilmente nel tech?

Il settore tech è cresciuto tantissimo: oggi circa 168.900 persone lavorano nell’ICT (+44% dal 2018, CSO).
Ma attenzione: dopo il boom, ora si cercano profili più specifici (software developer esperti, cloud/security engineers, data scientist veri — non “guru” improvvisati).
Nel 2023 i permessi Critical Skills in ICT sono scesi rispetto all’anno prima, ma parliamo comunque di oltre 4.600 nuove assunzioni.
Molto richiesti: chi sa lavorare in team distribuiti, conosce bene project management (agile), dimostra capacità di leadership, e ha solide basi di cyber-resilience.

Opportunità concrete per chi studia qui: Master e corsi specialistici in AI, Cloud Computing, Cybersecurity con stage integrati (ATU, TUD, UL fanno esempi reali).
Se parti da zero: tanti studenti italiani iniziano da un Higher Diploma (conversione), specie se non hanno una laurea tech.

Life sciences e ingegneria in Irlanda: che opportunità ci sono per chi studia biotecnologie, farmacia, ingegneria?

L’Irlanda è uno degli hub europei delle life sciences (oltre il 50% del med-tech europeo “passa” da qui, dati IDA).
Opportunità vere ci sono, specie per:

  • process & validation engineers,
  • QC/QA scientists,
  • ricercatori R&D.

Nel 2023, permessi di lavoro rilasciati per production/quality engineers: 1.748; per process/analytical scientists: 429.
Se vuoi distinguerti servono almeno 3-5 anni di esperienza (meglio se GMP, FDA audit). Per neolaureati, invece, la chiave è scegliere corsi con placement/spinta sul practical training.

C’è domanda di laureati in Finanza e Fintech in Irlanda? Che competenze servono davvero?

Sì, il settore cresce (+30% dal 2018, 272.900 addetti). Ma pure qui, la concorrenza è alta e sono premiati profili molto tecnici:

  • analisti finanziari che sanno programmare (Python/R),
  • esperti in rischi e compliance (AML, KYT),
  • specialisti tax-tech e RegTech.

Fintech vera vede oggi domanda su digital ledger, crypto-risk, finanza sostenibile.
Se studi economia/finanza, pensa a come integrare progetti e soft skill “internazionali” (stages, competenze IT).

Costruzioni green in Irlanda: quali lavori sono davvero richiesti?

Il settore delle costruzioni è un po’ in chiaroscuro: 154.500 occupati (+1,7% l’anno soltanto).
Chi trova più facilmente lavoro oggi?

  • quantity surveyors,
  • civil engineers,
  • BIM coordinators,
  • saldatori TIG,
  • installatori di pompe di calore e addetti all’efficienza energetica.

Il vero salto lo fanno quelli disposti ad aggiornarsi sui sistemi costruttivi moderni (NZEB, retrofit energetico, BIM).

Lavorare nella logistica e nei trasporti in Irlanda: quali sono i mestieri più ricercati?

Dall’effetto e-commerce: la logistica è salita a 110.800 occupati (+10% dal 2018).
Shortage veri per:

  • autisti HGV (patente CE),
  • conducenti autobus e coach (circa 1.500 permessi di lavoro l’anno).

Nel magazzino, cresce la domanda di chi sa usare sistemi automatizzati (WMS, robot-picking): qui la formazione sul campo conta più del titolo.
Se ti interessa, molte offerte non richiedono laurea ma attitudini pratiche e magari qualche brevetto.

Lavorare nell’hospitality in Irlanda dopo la pandemia: quali sono le difficoltà vere?

Dal crollo pandemico il settore si sta riprendendo (170.800 occupati nel 2023), ma il turnover è altissimo e tanti ruoli (soprattutto chef e pastry chef) sono tuttora difficili da coprire.
Se vuoi iniziare qui (e magari salire di ruolo), ok i corsi in culinary arts con placement, ma conta molto anche iscriversi a percorsi di upskilling riconosciuti (Skillnet, Fáilte).

NB: realtà “facili” non esistono. La vita nei ristoranti/Bar d’Irlanda è tosta, ma può essere una buona porta d’ingresso per chi vuole imparare la lingua e fare esperienza.

Come funzionano davvero i permessi di lavoro in Irlanda? Quali sono le differenze tra Critical Skills e General Permits?

Tanti pensano che basti un permesso “Critical Skills” per essere a posto, ma la verità è un po’ più complessa:

  • Critical Skills ≠ garanzia di lavoro automatico: spesso serve la registrazione all’albo (soprattutto in sanità e ingegneria).
  • General Permit: dal 2024 serve un salario minimo di 34.000€.
  • Alcune quote vanno esaurite velocemente (es. bus driver), ma ogni anno ci sono aperture extra—Studey monitora sempre le chance attive per settori meno “mainstream”.

Se non sei sicuro su quale strada fa per te (o ti sembra tutto complicato), confrontati con chi ci è già passato: risparmi tempo e false aspettative.

Risposte rapide alle domande che ci fanno ogni giorno

Laurea italiana: devo farla riconoscere per lavorare in sanità in Irlanda?

Sì, in quasi tutti i casi. Se sei infermiere è obbligatoria la NMBI registration, per i medici serve l’IMC. Vale anche per fisioterapisti e altri professionisti. I tempi sono tra 6 e 12 mesi. Noi possiamo accompagnarti passo-passo (non ti lasciamo solo).

Si trova lavoro nel tech anche senza laurea?

Sì, ma serve “pezza d’appoggio” tipo certificazioni (AWS, CompTIA, Cisco) e tanta esperienza pratica. Alcuni college offrono Higher Diploma di conversione, che possono essere una via di ingresso per chi parte da tutt’altro.

Quanto costa vivere a Dublino nei primi mesi mentre cerco lavoro?

Diciamolo subito: la vita è cara (lo sentono tutti i nuovi arrivati, non solo studenti). Per una stanza e la vita base servono tra 1.300 e 1.600 euro al mese. Un consiglio: controlla bene il budget con un nostro advisor prima di partire, per evitare brutte sorprese.

Vuoi restare in Irlanda dopo gli studi? Ecco i consigli meno scontati (e più utili che possiamo darti)

L’Irlanda continua ad assumere, ma non basta esserci: bisogna puntare sui settori giusti (sanità, ICT “di nicchia”, life sciences/ingegneria, logistica, green building) e prepararsi. Scegli corsi dove non si fa solo teoria, ma si lavora davvero con le aziende (placement, progetti, inglese pratico).
Anche nei settori “in crescita” la concorrenza è fortissima: aggiorna le tue certificazioni, lavora sulle soft skill e sii sempre pronto a raccontare cosa sai fare (CV e colloqui, compresi gli errori fatti e superati—qui non li nasconde nessuno).
E se ti sembra tutto un casino—tra domande, burocrazia e dubbi—parlane con chi ha già vissuto tutto questo, senza perderti tra i forum o le promesse facili.

Domande sul tuo percorso, dubbi su settori e opportunità in Irlanda?

Siamo qui, davvero. Scrivici e parliamone: uno degli advisor Studey, che è stato studente internazionale come te, ti ascolta gratis e senza rischi. Niente pressioni, solo consigli concreti sui corsi e le carriere che portano davvero da qualche parte qui in Irlanda.

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Le informazioni contenute in questo articolo sono aggiornate al momento della pubblicazione, ma potrebbero subire variazioni nel tempo. Per avere informazioni sempre aggiornate e personalizzate sul tuo caso specifico, ti consigliamo di parlare con un nostro advisor.

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