Studey - Studiare in Irlanda

Sovvenzioni universitarie: Irlanda più accessibile dell’Italia?

Studiare in Irlanda offre un sistema chiaro di sovvenzioni universitarie, ma non è sempre più economico rispetto all'Italia. Fai i conti con attenzione!

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Le sovvenzioni universitarie in Irlanda sono più accessibili che in Italia? Risposte senza filtri

Se stai iniziando a guardarti intorno per capire quanto costa davvero studiare in Irlanda rispetto all’università in Italia, probabilmente avrai già sentito versioni molto diverse: chi dice che “fuori costa una follia”, chi giura che “in Irlanda non si pagano le tasse”. Ma, come spesso succede con la burocrazia universitaria, la verità sta nel mezzo — e dipende parecchio dalla tua situazione personale.

Qui proviamo a rispondere alle domande vere che ci arrivano ogni giorno, evitando slogan e numeri astratti. Se alla fine ti restano dubbi, nessun problema: puoi sempre scriverci, anche solo per farti due conti concreti sul tuo caso.


Come funzionano le agevolazioni universitarie in Irlanda per studenti italiani?

In molti credono che studiare in Irlanda da cittadini UE significhi non pagare niente. Non è proprio così, ma il sistema — almeno dal punto di vista delle tasse d’iscrizione — è piuttosto lineare.

Free Fees Initiative: cosa sono e chi può accedervi?

Se hai passaporto UE e ti iscrivi a una laurea triennale o magistrale a ciclo unico (quello che in Irlanda chiamano Level 6-8, full-time) in un’università pubblica, non paghi le famose “tuition fees”. Lo Stato irlandese le copre per te.

Attenzione però: resta da versare il cosiddetto student contribution, che per l’anno accademico 2024/25 è di 2.000 euro. Può sembrare poco rispetto a certi atenei privati italiani, ma comunque non è gratis, e ogni anno il governo può rivedere l’importo.

Che cos’è la borsa SUSI e a chi spetta?

Il vero sostegno economico, però, arriva dal sistema di borse nazionali: il SUSI (Student Universal Support Ireland). È diviso in due aiuti principali:

  • Maintenance Grant: un contributo mensile per le spese di vita.
  • Fee Grant: una copertura totale o parziale dello student contribution, oppure di parte delle tasse se non si rientra nella Free Fees.

I requisiti non sono banali:

  • Devi aver vissuto almeno 3 degli ultimi 5 anni in Irlanda, in un Paese UE/SEE/UK oppure Svizzera.
  • Il reddito familiare nel 2024 non deve superare 47.010 euro (valore riferito a famiglie con meno di quattro figli, ma le fasce cambiano con la composizione familiare).
  • Bisogna progredire con gli esami: non puoi iscriverti due volte allo stesso livello accademico solo per intascare la borsa.

Attenzione ai numeri: con reddito familiare basso e casa oltre 30 km dal campus, la borsa può arrivare fino a circa 7.586 euro l’anno (2025/26, aggiornati regolarmente). Se il reddito è un po’ più alto, l’importo cala: si va da poco più di 4.000 euro fino a 600, sempre su base annuale. Sono cifre che meritano una verifica ogni anno, anche con noi se vuoi fare due calcoli senza impegno.

Se invece hai vissuto in UE ma non in Irlanda per i famosi 3/5 anni, puoi chiedere solo il Fee Grant: niente Maintenance Grant, ma almeno non paghi le tuition.

Esistono altre borse o aiuti oltre il SUSI?

Molti atenei propongono hardship funds (cioè, piccoli aiuti una tantum per chi si trova improvvisamente in difficoltà economica) o scholarship di merito. Non contare troppo su questi bandi: sono pochi, competitivi e non fanno la differenza sistematica che offre il SUSI.


Come funzionano le agevolazioni per studenti universitari in Italia?

Anche in Italia il sostegno economico agli studenti non manca… almeno sulla carta. Ma i meccanismi sono diversi, soprattutto tra nord e sud, grandi città e province.

Qual è la soglia di reddito per non pagare tasse universitarie in Italia?

C’è una “no-tax area”: con ISEE familiare sotto i 22.000 euro (tetto variabile ogni anno), le tasse dell’ateneo sono praticamente azzerate nella gran parte degli atenei pubblici. Sopra quella soglia, si pagano contributi crescenti che possono arrivare anche a 3.000 euro o più nelle università di Milano, Roma o Torino — la situazione cambia parecchio da ateneo ad ateneo.

Come funzionano le borse di studio DSU regionali?

Le borse più importanti sono le DSU, cioè quelle finanziate dallo Stato ma assegnate dalle Regioni o dalle università. Qui le soglie salgono un po' (ISEE sotto 27.726,79 euro e ISPE sotto 60.275,66 per l’anno 2024/25). L’importo massimo per chi studia da “fuori sede” è di poco sopra i 7.000 euro l’anno, cifre che scendono se sei pendolare o “in sede”.

Occhio alle criticità:

  • In molte Regioni i fondi finiscono presto: potresti risultare “idoneo non beneficiario” e dover aspettare mesi per una riassegnazione o restare a mani vuote.
  • I soldi, anche se arrivano, spesso lo fanno in modo lento: primo acconto diversi mesi dopo l’immatricolazione, saldo finale alle porte dell’estate successiva.
  • Gli alloggi pubblici sono pochi: spesso, borsa di studio in tasca, ma camera da affittare a caro prezzo (specie nelle grandi città).

Università Irlanda vs Italia: qual è davvero più economica? (Tabella di confronto reale – 2024/25)

Spesa/Voce Irlanda (studente UE) Italia (fuori sede)
Tasse annuali universitarie 0 € tuition + 2.000 € contribution Fino a 3.000 €, variabile*
Borsa massima annua Fino a 7.586 € (SUSI)** 7.016 € (DSU piena)
Soglia principale reddito 47.010 € (famiglie <4 figli) 27.726,79 € (ISEE)
Rischio fondi esauriti Molto basso (nazionale) Medio-alto, dipende dalla Regione
Tempi borsa Rate mensili, da settembre Acconto dopo mesi, saldo molto dopo

* Sotto circa 22.000 euro ISEE, spesso tasse azzerate. Attenzione alle regole specifiche di ciascun ateneo.
** Solo se soddisfi tutti i requisiti; chi non ha residenza può ottenere solo il Fee Grant (che copre le tasse, non il mantenimento).


Quando conviene davvero studiare in Irlanda rispetto all’Italia? Tre situazioni concrete

Caso 1: ISEE 18.000 euro, famiglia con reddito basso
- In Italia: tasse universitarie azzerate e diritto alla borsa DSU, se la Regione copre tutti.
- In Irlanda: non paghi tasse + massima Maintenance Grant SUSI garantita e pagata mese per mese.
Pro Irlanda: i soldi arrivano con più regolarità e sono nazionali (praticamente mai esauriti). Se vuoi già diventare indipendente, l’Irlanda batte l’Italia per prevedibilità.

Caso 2: ISEE/Reddito intorno ai 35.000 euro
- In Italia: niente borsa, tasse medio-alte da coprire.
- In Irlanda: contributo di 2.000 euro + Maintenance Grant parziale (tra 2.500 e 3.300 euro circa l’anno).
Qui spesso conviene l’Irlanda, dove ricevi comunque un aiuto diretto che copre una parte non indifferente dei costi, soprattutto rispetto alle università più “care” d’Italia.

Caso 3: ISEE da 55.000 euro in su
- Italia: paghi tutto e niente borse.
- Irlanda: paghi 2.000 euro di contribution fee, ma non ottieni più nessuna borsa (a meno di scholarship “competitive”).
In questo caso, il vantaggio c’è solo rispetto alle università private italiane, ma occhio: vivere a Dublino, Limerick o Cork senza aiuti può mandare subito in crisi il budget famigliare — gli affitti sono molto alti.


Quali sono le difficoltà pratiche da affrontare per ottenere borse di studio in Irlanda e Italia?

In Irlanda:

  • Gli affitti nelle città universitarie sono spesso proibitivi, soprattutto Dublino. Le residenze vanno via subito e trovare stanza può diventare una “missione impossibile”.
  • Per ricevere la borsa, spesso ti chiedono conto corrente irlandese e PPS number (simile al codice fiscale): senza questi, il pagamento si blocca.
  • La regola della residenza (3 su 5 anni) può far saltare i piani: chi ha fatto un anno di Erasmus fuori casa può trovarsi “fuori dai giochi” per la Maintenance Grant.

In Italia:

  • Le scadenze dei bandi di borsa DSU sono spesso in piena estate e servono diversi documenti, complicato se fai altri lavori o hai una famiglia con situazioni particolari.
  • Per mantenere la borsa negli anni successivi serve acquisire un certo numero di crediti: basta saltare qualche esame o sessione per rischiare la perdita dell’aiuto, cosa che in pochi considerano prima di iniziare.

Domande frequenti di chi sta pensando di fare domanda per Ireland o Italia – FAQ vere (non da dépliant)

Posso chiedere la borsa SUSI appena arrivo in Irlanda?

Non subito. Se non hai già vissuto negli ultimi 3 dei 5 anni in Irlanda/UE/SEE oppure UK/Svizzera, ottieni solo il Fee Grant (la parte che copre le tasse, non il mantenimento). Per il Maintenance Grant serve residenza stabile per almeno un anno civile.

Le soglie di reddito si calcolano uguale in Italia e Irlanda?

No. In Italia serve l’ISEE, in Irlanda valutano il reddito lordo familiare. Cambiano deduzioni, franchigie e chi viene considerato “parte della famiglia”, quindi è tutto da rivalutare caso per caso (possiamo aiutarti a fare il confronto se serve).

SUSI assegna contributi anche per master e dottorati?

Sì, ma in modo diverso: per i master c’è di solito solo un contributo alle tuition e, salvo casi particolari, niente Maintenance Grant. Per il PhD non c’è mantenimento, e le condizioni cambiano di anno in anno.

Il contributo universitario in Irlanda può scendere ancora?

Nel 2024/25 è stato ridotto a 2.000 euro come misura anti-inflazione, ma il governo decide anno per anno. Prima di iscriverti verifica sempre l’importo aggiornato.

Se prendo già la DSU in Italia, posso passare al SUSI in Irlanda?

Puoi cambiare, ma occhio: perdi la DSU appena ti iscrivi all’estero, e per il SUSI spesso devi ricostruire i requisiti da zero, la cosa può essere complicata. Fidati: è meglio informarsi prima di prendere decisioni improvvisate.


In conclusione: conviene davvero studiare in Irlanda per le borse di studio?

L’Irlanda non è sempre più economica dell'Italia — e sicuramente non lo è per tutti. Ma il mix di “Free Fees” + SUSI rende tutto, secondo chi ci è già passato, molto più chiaro e prevedibile: le borse sono nazionali, arrivano puntuali e nessuno viene lasciato “idoneo ma senza soldi”. Se la tua famiglia ha un reddito medio-basso e ti organizzi con i tempi giusti, in molte situazioni Irlanda e Italia si equivalgono (o l’Irlanda vince) – soprattutto se in Italia saresti fuori dalla no-tax area.

Resta il prezzo (alto) della vita: affitti, trasporti e spese a Dublino superano quasi ovunque l’Italia, e i bandi non bastano per coprire tutto. Fai i conti prima, non sognare il college solo perché su Instagram sembra un film.

Hai domande su come calcolare i tuoi parametri o vuoi semplicemente capire se il sistema irlandese ti conviene davvero? Scrivici. Un advisor che ha vissuto tutto questo in prima persona può risponderti gratis, senza filtrare la realtà. Nessun trucchetto, solo numeri (e verità) alla mano.

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