Open day universitari in Italia e Irlanda: cosa cambia davvero? Tutto quello che nessuno ti dice
Se ti stai chiedendo come capire davvero se un’università fa al caso tuo, l’open day è praticamente tappa obbligata. Sì, si possono leggere recensioni e guardare video online, ma camminare per i corridoi di un campus — parlare con chi ci studia già — resta una delle poche cose che può cambiare la percezione di un posto. Quello che forse non sai è che un open day italiano e uno irlandese sono due mondi diversi. In questa guida trovi un confronto schietto, senza promesse da brochure, ma con tutte le dritte reali per non buttare tempo o perderti qualcosa di importante.
Perché fidarti di Studey? (e perché NON siamo una voce “da Google”)
Ci siamo passati anche noi. Prima ancora di diventare advisor Studey, abbiamo partecipato come studenti a giornate porte aperte da Milano a Dublino. Abbiamo raccolto esperienze (e, onestamente, anche un bel po’ di errori). Oggi proviamo ad anticipare domande e intoppi che quasi nessuno spiega davvero: come non perdersi tra mille talk, come prenotare senza rischiare di rimanere fuori, dove trovare informazioni su costi e sistemazioni. Quello che sappiamo lo dobbiamo a mesi — a volte anni — trascorsi nei corridoi delle università e nei messaggi ricevuti da studenti e genitori dopo gli open day. Qui trovi il riassunto onesto.
Come si svolge un open day universitario in Italia? Esperienza tipo e cosa aspettarsi
- Durata e formato: quasi sempre una sola giornata (o mezza), di sabato. Si gira tra stand delle diverse facoltà, si ascoltano presentazioni brevi in aula magna, e spesso c’è la possibilità di visitare qualche laboratorio in gruppo.
- Prenotazione: nella maggior parte dei casi basta registrarsi il giorno stesso, a meno che tu non voglia andare in una delle università più richieste (tipo il Politecnico di Milano) dove i posti sono a numero chiuso.
- Periodo ideale per partecipare: tra marzo e luglio, o a volte a settembre.
- Cosa si tratta: le info principali riguardano l’offerta dei corsi, i test d’ingresso, come funzionano le graduatorie, le tasse e qualche dettaglio sulle borse di studio. La parte sulla “vita universitaria” (club, sport, associazionismo) è quasi sempre marginale.
- Chi guida?: soprattutto docenti e tutor, quindi il taglio è più su programmi e materie che sulla vita quotidiana dello studente.
- Online?: ultimamente qualche webinar esiste (Polimi è molto attivo), ma è ancora l’eccezione.
Un esempio recente: al Politecnico di Milano nel 2025, l’open day offre una giornata in presenza e qualche settimana di webinar tematici — ma il focus maggiore resta comunque su ammissioni e corsi.
Come funziona un open day in Irlanda? Aspettative, prenotazioni e “trucchetti” che spesso mancano nelle guide ufficiali
- Durata (e ripetizioni): spesso sono due giorni consecutivi (venerdì e sabato), talvolta ci sono piccoli eventi sparsi lungo l’anno (gli “CAO evening”, primaverili, estivi, ecc.).
- Prenotazione: è obbligatorio registrarsi in anticipo, spesso viene rilasciato un ticket nominale (senza quello, non si entra).
- Come orientarsi tra le sessioni: si può scegliere tra 60-80 talk paralleli che toccano corsi, borse di studio, opportunità Erasmus, sport, alloggio, lavoro part-time. Quasi sempre l’agenda si costruisce online, personalizzandola prima di arrivare sul campus.
- Centralità del CAO: la maggior parte degli incontri spiega nel dettaglio come funziona la domanda online tramite CAO, il sistema di application unico delle università irlandesi. A differenza dell’Italia, dove ogni ateneo ha il suo portale, in Irlanda si decide tutto da un’unica piattaforma.
- Campus tour: la visita guidata è molto estesa — non solo aule, ma anche residence, palestre, biblioteche (ad esempio, la Long Room di Trinity College a Dublino è famosa).
- Chi accompagna?: soprattutto studenti attuali (“student ambassadors”), il che permette di chiedere senza filtri come si vive davvero su quel campus.
- Vita extra-accademica al centro: rispetto all’Italia, trovi molto più spazio dedicato a club sportivi, società di debate, gruppi culturali, etc. Non si tratta solo di lezioni, ma di tutti gli aspetti del vivere fuori casa.
Differenze principali tra open day in Italia e in Irlanda: tabella pratica (ma commentata!)
Cosa cambia | Italia | Irlanda |
---|---|---|
Durata | 1 giorno | 1-2 giorni (e repliche in stagioni diverse) |
Prenotazione | Quasi sempre facoltativa | Obbligatoria e nominale |
Focus | Informazioni su corsi, test, ammissione | CAO, borse di studio, vita su campus, alloggio |
Chi fa da guida | Prof e tutor | Studenti universitari |
Online | Pochi webinar (eccezione Polimi) | Registrazione di quasi ogni talk, trasmesso live |
C’è un dettaglio importante: se non ti prenoti per tempo in Irlanda, rischi di non entrare proprio. Non è una minaccia, succede davvero. Soprattutto nei campus di Dublino (Trinity, UCD).
Quali problemi reali puoi incontrare come studente italiano all’open day irlandese?
1. Viaggi e biglietti aerei:
Le date degli open day in Irlanda spesso coincidono con i giorni di scuola superiori italiani. Serve organizzarsi per tempo (anche per giustificare l’assenza) e prenotare il volo appena possibile: i prezzi salgono alla velocità della luce.
2. Sessioni accavallate:
Con così tante presentazioni parallele, se vuoi saperne di più sia su Business che su Computer Science, devi controllare gli orari già da casa e prenotare più slot. Arrivare senza un piano vuol dire, di fatto, vedere solo la metà di quello che ti interessa.
3. Dubbi veri sul CAO (e conversione voti):
Se hai il dubbio “come funziona la conversione dei voti italiani in punti CAO?”, l’open day è il momento migliore per chiederlo direttamente agli addetti admissions degli atenei. Porta la tua pagella: spesso sono pronti a spiegare le equivalenze (Leaving Certificate contro Maturità).
4. Quanto costa vivere a Dublino da studente?
Un grande vantaggio: in quasi ogni open day irlandese c’è almeno un talk — spesso più di uno — dedicato ad alloggio, affitti aggiornati, quanto si spende in media per vivere, e opportunità di lavoro part-time. In Italia si parla poco, in Irlanda è una priorità e sono molto diretti (ma verifica sempre, i prezzi cambiano più in fretta di quanto sembri).
Gli errori che vediamo fare più spesso dagli studenti italiani (e come evitarli)
- Iscriversi troppo tardi:
I posti per gli open day in Irlanda finiscono. Se ti iscrivi all’ultimo, rischi di visitare solo “da fuori” quel campus che ti interessava (e non puoi programmare i tour interni). - Prendere appunti poco mirati:
Quello che senti nel talk in Italia non è sempre applicabile in Irlanda (e viceversa). I sistemi sono diversi su tutto: modalità di application, borse di studio, gestione degli esami. - Parlare solo con i docenti:
In Italia può succedere (tanto i tutor sono meno coinvolti), ma in Irlanda la prospettiva degli studenti attuali può darti più risposte concrete su carico di lavoro, clima, difficoltà di inserimento, amicizie, ecc.
FAQ – Le domande più cercate dagli studenti italiani sugli open day universitari in Irlanda
Quando è meglio andare a un open day in Irlanda?
Il periodo più sfruttato dagli italiani è la primavera del quarto anno di liceo. C’è ancora tempo per sistemare il personal statement, migliorare l’inglese e scegliere se tentare tutto subito o aspettare.
Serve parlare inglese benissimo già per partecipare?
No, all’open day capisci la maggior parte delle cose anche con un livello non perfetto. Certo, le presentazioni tecniche sono in inglese, e un po’ di comprensione serve per non confondersi su test e application. Se non capisci tutto, segnati le domande e chiedi anche dopo.
Posso visitare più università in un singolo viaggio?
Sì, ma occhio alle distanze: Dublino–Galway è un viaggio da tre ore di autobus. Il consiglio vero è concentrare 2-3 università nella stessa città (provincia/area), tipo Trinity, UCD e DCU che sono tutte a Dublino.
Un open day virtuale vale quanto quello in presenza?
Utili sì — specialmente per riascoltare le talk tecniche — ma la sensazione generale del campus, la “vibe” su studenti e luoghi si percepisce solo dal vivo.
I genitori italiani possono partecipare agli open day in Irlanda?
In Italia, spesso le scuole organizzano uscite di classe. In Irlanda è normalissimo essere accompagnati dalla famiglia: esistono anche talk pensati apposta per i genitori, su costi, alloggi e supporti previsti.
Cosa portarsi a un open day per non perdere (tempo e informazioni)?
Piccola checklist reale (niente cose superflue, solo il necessario):
- Lista di domande personali (dettagli su application, requisiti d’inglese, costi, alloggio, conversione voti; meglio segnarsele che rischiare di scordarle);
- Copia della tua pagella (in inglese se puoi, ti torna utile soprattutto in Irlanda);
- Mappa del campus (stampata/salvata), con i talk cerchiati che ti interessano davvero;
- Scarpe comode (ridi, ma si cammina molto di più di quanto si pensi).
Se qualcosa non torna: chiedi, sempre
L’errore più grande? Avere un dubbio e lasciarlo lì, per poi tornare a casa e pentirsi di non aver chiesto. Che sia un professore, uno studente ambassador o anche solo chi hai davanti al desk – approfitta di ogni domanda, anche se ti sembra stupida.
Hai altri dubbi o vuoi rivedere il planning prima di partire?
Noi ci siamo non solo per la scelta della destinazione, ma anche per aiutarti a preparare la visita. Se vuoi, puoi scrivere a uno dei nostri ex-studenti advisor. Rivedremo insieme le prossime date degli open day, i documenti davvero utili, i costi aggiornati (che cambiano spesso), e — se serve — ti diamo anche un feedback onesto su come organizzarti. Nessuna domanda è banale: se c’è qualcosa che ancora non hai trovato online, faccelo sapere.
Parliamo del tuo caso specifico?
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Le informazioni contenute in questo articolo sono aggiornate al momento della pubblicazione, ma potrebbero subire variazioni nel tempo. Per avere informazioni sempre aggiornate e personalizzate sul tuo caso specifico, ti consigliamo di parlare con un nostro advisor.