Studey - Studiare in Irlanda

Studenti e opportunità nel settore tech in Irlanda

Studiare tecnologia in Irlanda offre opportunità uniche, ma è fondamentale essere preparati. Scopri i percorsi, le competenze richieste e come affrontare le sfide reali.

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Settore tech in Irlanda: guida pratica per studenti italiani che vogliono capire davvero come funziona

Vuoi studiare tecnologia in Irlanda e poi, magari, fermarti a lavorare lì? Sei nel posto giusto. Ti racconto come va davvero — successi possibili, ma anche quelle ansie che magari non trovi nei forum: documenti che non capisci, ansia per l’inglese, paura di restare indietro rispetto agli altri. Qui proviamo a rispondere alle domande vere, con dati aggiornati e consigli che ci sono serviti davvero.

Perché sempre più studenti italiani scelgono il settore tech in Irlanda?

L’Irlanda non è “solo Dublino”, ma è diventata la casa europea di aziende come Google, Meta, Microsoft, LinkedIn, Stripe. Questo si traduce in centinaia di migliaia di lavori tech — e posti ci sono ancora.

  • Secondo l’IDA Ireland, oltre 300.000 persone lavorano in aziende straniere sul territorio. Significa che l’11% dell’occupazione totale dipende dalla tecnologia, direttamente o indirettamente.
  • Nel settore ICT, le statistiche della CSO raccontano di più di 165.000 lavoratori, con una crescita del 10% all’anno negli ultimi cinque anni.
  • Anche dopo la pandemia, il flusso di nuovi permessi per lavoratori tech fuori dall’Unione Europea rimane alto (circa 4.600 nuovi permessi nel 2023), segno che il mercato locale ha ancora sete di talenti, anche esteri.

Insomma, spazio c’è. Ma non è “la cuccagna” per tutti: bisogna presentarsi preparati.

Quali percorsi di studio tech posso fare in Irlanda e quanto costano?

Molti pensano solo al classico “Computer Science”, ma in realtà in Irlanda il settore tech è molto più ampio. Ecco qualche strada concreta:

  • Triennale (Bachelor, NFQ Level 7-8):
    • Computer Science, Data Science, Computer Engineering sono tra i più scelti.
    • L’application si fa tramite il Central Applications Office (CAO), solitamente entro febbraio.
    • Il costo? Circa 3.000 euro all’anno di “student contribution” (se sei cittadino UE paghi come gli irlandesi).
  • Master tecnico di un anno (NFQ Level 9):
    • Temi caldi: Artificial Intelligence, Cybersecurity, Cloud Computing, Data/Business Analytics.
    • I costi variano: dai 9.000 ai 15.000 euro (chiaro, alcuni atenei offrono borse o incentivi, ma meglio informarsi a fondo).
  • Corsi brevi e diplomi (Higher Certificate & Diploma, NFQ 6-7):
    • Se vuoi rimetterti in gioco, o darti una skill forte in meno di 2 anni: coding, networking, UX, project management.
    • Ottimi per chi cerca inserimento rapido e pratico.

Che competenze chiedono davvero le aziende tech irlandesi? (Fonti: SOLAS & Eurostat)

La domanda pesa di più delle mode del momento. Oggi, chi assume a Dublino & co. guarda soprattutto a queste skill:

  • Sviluppo software: Java, Python, C#/.Net, DevOps vanno ancora fortissimo.
  • Cloud & Cybersecurity: AWS, Azure, sicurezza informatica, DevOps, penetration testing.
  • Dati e AI: SQL, database NoSQL, machine learning, data visualisation.
  • Gestione progetti: Agile/Scrum, gestione dei team, UX research.
  • Soft skill che fanno la differenza: lavoro multiculturale, problem solving pratico, comunicazione chiara (specialmente in inglese “business”, non solo accademico).

Come trovare lavoro tech in Irlanda dopo la laurea (e come restarci)

Le vie “classiche” ci sono, ma non sono tutte rose. Ecco quelle battute più spesso dagli studenti italiani:

  • Stage curricolari (internship): molte lauree in Irlanda hanno una parte di stage integrato di 6 mesi. Spesso è il modo più rapido per mettere piede in azienda — ma attenzione, la concorrenza c’è anche qui.
  • Graduate Programmes: grandi nomi come Google o SAP aprono candidature 9-12 mesi prima dell’inizio. Programmi mirati, spesso super strutturati (e non facili da ottenere).
  • Lavoro part-time durante gli studi: si può lavorare fino a 20 ore a settimana (e a tempo pieno d’estate). Ideale per fare “cassa” e abituarsi al mondo lavoro. Attenzione solo a non trascurare esami e inglese parlato.
  • Post-Study Pathway: con un bachelor irlandese puoi restare 12 mesi a cercare lavoro (senza permesso extra), col master addirittura 24 mesi. Un’ottima finestra di respiro.

Quali problemi reali incontra chi studia (e lavora) nel tech in Irlanda?

La verità? Ci sono una serie di difficoltà “non da brochure” che molti sottovalutano — specialmente da italiani che arrivano pieni di aspettative. Eccone alcune:

  • Costo della vita e alloggio: trovare stanza (soprattutto a Dublino) costa caro: calcola almeno 800-1.000 euro al mese, spesso a fronte di qualità non altissima. Alcuni preferiscono città come Galway, Limerick o Cork, dove è tutto più gestibile.
  • Concorrenza: tanti posti base sono coperti da chi, semplicemente, qui è cresciuto e si è già “fatto vedere” in azienda con stage e progetti ai tempi del liceo.
  • Mismatch di skill: la sola laurea non basta. Serve saper presentare progetti extra-universitari (portfolio, Github), reale esperienza pratica e buona autonomia.
  • Tassazione: gli stipendi sono buoni, ma le tasse sono alte e le regole fiscali non sempre semplici. Prima di firmare un contratto, meglio affidarsi a qualcuno che conosce il sistema da dentro.

Come prepararsi davvero a studiare (e lavorare) tech in Irlanda? Consigli pratici di chi ci è passato

  • Valuta città alternative a Dublino: Scelta che molti considerano solo dopo il primo stipendio. Si spende meno d’affitto e la concorrenza è più soft.
  • Fatti le ossa prima di partire: Lavoretti online, hackathon oppure collaborazioni open source ti danno quello “spessore” che qui cercano davvero.
  • Crea contatti già dall’Italia: LinkedIn, Gruppi Facebook di italiani in Irlanda, ex studenti Studey — conoscere qualcuno con storie vere alle spalle cambia la prospettiva (e spesso aiuta a trovare opportunità invisibili).
  • Preparati un budget reale: Non solo tasse e affitto. Tieni conto di spese mediche (serve assicurazione privata), trasporti, bollette. Meglio una stima fatta un po’ al rialzo, piuttosto che restare corti a metà anno.
  • Usa i servizi gratuiti che ci sono: Dalla revisione del CV alla simulazione di colloqui, passando per la guida alle application CAO. Noi di Studey siamo qui anche per queste cose — e non lasciamo da soli chi parte.

FAQ pratiche: risposte alle domande più comuni di chi sogna la carriera nel tech irlandese

Serve il visto per studiare o lavorare in Irlanda se sono italiano?

No, come cittadini UE puoi studiare e lavorare liberamente. Niente visto, niente permessi aggiuntivi per la maggior parte dei casi.

Posso lavorare su più fronti (due lavori part-time)?

Sì, purché in totale non superi le 20 ore settimanali durante i semestri di lezione.

Stipendi: quanto guadagna chi comincia come developer junior?

In media tra 35.000 e 45.000 euro lordi l’anno. Ma attenzione: le cifre cambiano spesso e dipendono da azienda, città, skill specifiche. Noi teniamo i dati aggiornati grazie alla rete di ex studenti/lavoratori.

Meglio fare il master o puntare alla laurea triennale?

Se hai già una laurea tecnica italiana, il master di un anno è il modo più rapido (e “spendibile”) per entrare nel mercato. Altrimenti, la triennale offre basi solide e più tempo per inserimento graduale.

Che inglese serve per accedere alle università tech irlandesi?

Per una triennale serve solitamente IELTS 6.0-6.5; per i master il requisito sale 6.5-7.0. Se sei lontano da questi livelli, puoi puntare su un “Pathway” pre-master — alcune università hanno corsi dedicati.

Ancora dubbi o voglia di parlare con chi ci è già passato?

Scrivici. Niente call center e nessuna promessa magica. Ti risponderà un ex studente tech che ha vissuto davvero quello che stai per preparare — ansie, errori compresi. La consulenza base è gratis: meglio una domanda (anche piccola), che un errore grosso per inesperienza.

Se vuoi qualche consiglio su CV, application universitaria, scelta città o banalmente su “come si trova stanza”, chiedi pure. Siamo qui per questo.

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