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Studenti italiani in Irlanda: lavoro regolare o in nero?

Lavorare in Irlanda come studente italiano può essere complesso: scopri perché è importante scegliere un lavoro regolare rispetto al "cash in hand".

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Lavorare in Irlanda come studente italiano: meglio lavoro regolare o “cash in hand”?

Se ti stai chiedendo come funziona lavorare in Irlanda da studente italiano e se davvero conviene accettare un lavoro in nero (quello “cash in hand” che ti pagano in contanti senza contratto), questa guida è fatta per te. Non c’è trucco, né giudizi: qui trovi solo risposte oneste, dritte su situazioni che abbiamo vissuto in prima persona.


È così facile trovare lavoro in nero in Irlanda? Quali offerte arrivano agli studenti italiani?

Se appena arrivi in Irlanda inizi a chiedere in giro per bar, take-away e ristoranti, è probabile che qualcuno ti offra un lavoro “cash in hand”. Lo capiscono dal tuo inglese magari un po’ incerto, oppure dalla faccia spaesata che hanno avuto tutti i nuovi arrivati. E spesso la tentazione di dire sì è fortissima: l’affitto di una stanza ti prosciuga il conto, i prezzi salgono ogni anno e anche solo muoversi in città ha un costo.

Non sei solo. Quasi tutti, almeno una volta, ci hanno pensato.


Cosa vuol dire lavorare “in regola” in Irlanda? Che documenti servono davvero?

Per lavorare con tutte le carte in regola in Irlanda serve prima di tutto il PPS Number (Personal Public Service Number), l’equivalente del codice fiscale. Senza quello, nessun datore di lavoro ti può mettere in busta paga e tu non puoi accumulare diritti.

Come si ottiene il PPSN?

  • Dopo il tuo arrivo in Irlanda, chiedi un appuntamento (anche online) tramite il sito governativo.
  • Porta con te passaporto o carta d’identità UE, una prova di indirizzo (può andare bene anche una dichiarazione dell’università o dell’alloggio) e una lettera che giustifica il motivo della richiesta (ad esempio una job offer o la lettera di iscrizione universitaria).
  • I documenti richiesti cambiano di frequente, quindi verifica le ultime novità prima di presentarti.

Appena inizi a lavorare, devi ricevere (per legge) almeno una “written statement of core terms” entro 5 giorni. E da ogni stipendio, anche piccolo, hai diritto al payslip (busta paga) dove vedi dettaglio di ore, tasse e contributi.


Quanto si guadagna davvero lavorando legalmente? Qual è il salario minimo in Irlanda?

  • Dal 1° gennaio 2025 il salario minimo è di 13,50 €/ora (per chi ha più di 20 anni; per i più giovani gli importi sono più bassi ma fissati per legge).
  • Tutto lo stipendio deve essere dichiarato e visibile online sul tuo account “revenue”, dove controlli tasse e crediti disponibili.

Cosa perdi se lavori in nero in Irlanda? Che rischi corri davvero (oltre la multa)?

Sembra scontato ma meglio dirlo chiaro: lavorare “cash in hand” significa rinunciare a più di quel che pensi. E non è solo questione di moralismi.

Ecco cosa perdi se accetti un lavoro non dichiarato:

  1. Nessuna garanzia di stipendio minimo: con il lavoro in nero, spesso ti danno meno di quanto sarebbe legale, tanto “non ci sono carte”.
  2. Niente ferie o malattia: lavori oggi, domani chissà. Se ti ammali, nada.
  3. Zero contributi pensione o assicurazione sociale: nessun futuro irlandese, anche solo per restare dopo la laurea.
  4. Nessuna prova di reddito: senza payslip, niente conto corrente studentesco, niente possibilità di dimostrare reddito per un affitto o per un permesso di soggiorno futuro.
  5. Impossibile fare ricorso: se il datore non paga, non puoi fare denuncia né ottenere il tuo stipendio tramite il Workplace Relations Commission (WRC). Letteralmente, sei invisibile.

Lavoro “cash in hand” in Irlanda: quali sono i rischi legali per gli studenti italiani?

Le regole in Irlanda sono serie, e le chiamano con il nome giusto: “shadow economy”.

  • Il datore di lavoro rischia multe pesantissime, anche per pochi euro non dichiarati.
  • Tu come studente puoi essere ritenuto responsabile per tasse non pagate. Anni dopo rischi di ricevere richieste di pagamento dall’agenzia delle entrate irlandese, magari proprio quando vorrai chiedere un rimborso fiscale.
  • Se vuoi restare in Irlanda dopo la laurea (ad esempio col Graduate Scheme), non puoi dimostrare esperienza di lavoro senza payslip. Il rischio è di essere escluso a prescindere, anche se hai lavorato sodo.
  • Niente referenze: se tra un anno vuoi chiedere una lettera di raccomandazione per un nuovo lavoro, senza contratto sei un “fantasma”.

FAQ lavoro studenti italiani in Irlanda: domande pratiche e miti da sfatare

“È vero che se guadagno meno di 5.000 € l’anno non devo dichiarare nulla in Irlanda?”

No, non è vero. Anche se lavori solo qualche weekend, tutto il reddito da lavoro dipendente deve essere tracciato e tassato. La soglia dei 5.000 € riguarda altre situazioni, tipo attività come freelance, e comunque richiede regole speciali. Non cascarci.

“Posso cominciare a lavorare mentre aspetto il PPS Number?”

Sì, puoi iniziare a lavorare se il datore ti registra come “new employee”. Ma tutti i pagamenti dovranno essere ufficiali, anche se ancora non hai il numero. Se dopo 2-3 settimane ti pagano ancora in mano, fatti due domande.

“Sono cittadino UE: rischio problemi con l’immigrazione se lavoro in nero?”

Non di immigrazione vera e propria, perché sei cittadino UE. Ma puoi creare guai fiscali per te stesso e ti bruci ogni possibilità di contributi sociali e permessi per il futuro.


Come trovare un lavoro regolare in Irlanda se sei studente italiano?

Ecco una mini-roadmap (provata sulla pelle da tanti che ci sono passati):

  1. Prepara il CV in formato irlandese. Sembra banale, ma il formato europeo qui non va forte. Se vuoi una revisione “al volo” basta mandarci una bozza: rispondiamo in 48h senza tante formalità.
  2. Iscriviti solo a piattaforme affidabili: Indeed, Jobs.ie, IrishJobs e i Career Service delle università irlandesi sono i canali più sicuri.
  3. Colloquio? Chiedilo subito: “Is the position paid via official payroll? Do you provide payslips?” – la risposta deve essere sì, senza tentennamenti.
  4. Tieni sempre traccia di orari e pagamenti: una nota su Google Drive può già bastare. Se qualcosa va storto, il WRC accetta segnalazioni anche online e la tua parola conta… se hai prove minime.
  5. Confrontati con chi ci è già passato: la nostra community di studenti italiani a Dublino, Galway, Cork (e con qualche emigrante “pentito” tornato a casa!) è sempre pronta a darti dritte vere – anche solo per sdrammatizzare.

Una storia vera: “Ho lavorato 2 mesi in nero e… sono rimasta fregata”

Marta (nome vero, storia purtroppo comune): arrivata a Galway per il primo anno di Business, inizia a fare turni serali in un take-away. 12 euro l’ora, tutto cash. Dopo due mesi chiede una busta paga perché ha bisogno di un documento per cambiare alloggio. Risposta? Licenziata il giorno dopo… e due settimane di stipendio svanite. Senza contratto, senza prove: niente ricorso possibile. Risultato? 1.200 euro di lavoro persi e notte inquieta.


Quali sono i veri vantaggi di lavorare in regola come studente in Irlanda?

  • Ricevi paga giusta, ogni settimana, con tutte le garanzie.
  • Accumi contributi validi in Irlanda (se vuoi restare o richiedere aiuti).
  • Puoi chiedere il rimborso tasse a fine anno senza problemi.
  • Ottieni documenti utili per affitto, account bancario, permessi.
  • Nessuno può approfittarsi della tua posizione di “studente straniero”.

Hai ancora dubbi sul lavoro in Irlanda? Ecco cosa possiamo fare (senza promesse magiche)

Non abbiamo la bacchetta magica, ma per ogni domanda concreta (come funziona il PPS, come si trova un lavoro part-time legale, che documenti servono davvero) ti mettiamo in contatto con studenti che ci sono già passati o ti aiutiamo in una call gratuita senza filtri. Studey non guadagna se accetti solo il nostro consiglio: la nostra forza è la community, non il numero di moduli che riceviamo.

Suggerimento finale:
Le regole in Irlanda sono fatte apposta per proteggerti — se le conosci. Il lavoro “in nero” può sembrare una scorciatoia, ma appena guardi un po’ più avanti, ti accorgi che è una trappola (non solo morale, proprio pratica). Se vuoi evitare brutte sorprese sulle tasse, l’affitto o la permanenza dopo la laurea, abbi il coraggio di pretendere sempre un contratto normale.

Per qualsiasi dubbio pratico, scrivici: se non abbiamo subito la risposta, la cerchiamo insieme. Meglio perdere 10 minuti ora che 1.000 euro (o una bella opportunità) domani.

Disclaimer (sì, ci tocca):
Le regole su salari, tasse e procedure cambiano in fretta. Prima di firmare qualsiasi cosa, verifica con un advisor Studey o consulta i siti ufficiali irlandesi. Ti aiuterà a viaggiare più sereno, davvero.

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Le informazioni contenute in questo articolo sono aggiornate al momento della pubblicazione, ma potrebbero subire variazioni nel tempo. Per avere informazioni sempre aggiornate e personalizzate sul tuo caso specifico, ti consigliamo di parlare con un nostro advisor.

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