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Studenti universitari e lavoro nei festival ed eventi in Irlanda

Scopri come lavorare nei festival in Irlanda da studente italiano: opportunità di guadagno, esperienza e consigli pratici senza illusioni.

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Come trovare lavoro nei festival in Irlanda da studente italiano: guida chiara, senza promesse magiche

Se stai studiando a Dublino o sogni di trasferirti in Irlanda per l’università, forse ti stai chiedendo se lavorare nei festival — musicali, culturali o sportivi — può essere una buona soluzione per fare esperienza, guadagnare e divertirti. In questa guida trovi risposte vere alle tipiche domande dello studente italiano: come si trova lavoro nei festival in Irlanda, quanto si guadagna davvero, che rischi (e sorprese) ci sono e come evitare le fregature.

Perché scegliere i festival irlandesi per lavorare da studente?

Semplice: nei festival concentri una valanga di ore (e di soldi) in pochi giorni. Se non hai il tempo (o la forza) di lavorare ogni settimana tutto l’anno, ma vuoi un extra per viaggi, affitti o serate, questo lavoro può essere un’idea. Ma non vogliamo raccontarti solo il lato bello.

Cosa c’è di positivo

  • Soldi “veloci”: in 3-4 giorni puoi fare tante ore quante un mesetto di lavoro fisso in caffetteria.
  • Full immersion di inglese: anche se lo parli un po’ insicuro, alla fine di 48 ore di festival, la tua conversazione è più sciolta (e capisci almeno gli ordini “pint of Guinness please”).
  • Esperienza “vera” nel CV: gestire code, fare logistica, stare sotto pressione. Cose che piacciono ai recruiter, soprattutto se vuoi restare in Irlanda dopo la laurea.

Ma… il rovescio della medaglia

Giornate lunghissime (10-12 ore in piedi), meteo irlandese da raccontare ai nipoti, poche docce calde. Onestamente, non è per tutti.

Chi può candidarsi per lavorare in un festival in Irlanda?

Se sei cittadino italiano, cioè UE, non servono visti speciali o permessi di lavoro. Quello che ti serve davvero è un PPS number, l’equivalente del nostro codice fiscale: serve per essere messi in regola e per essere pagati. Puoi ottenerlo solo dopo aver trovato almeno una “offerta condizionata” di lavoro (o volontariato). Tieni conto che ci vogliono almeno 1-2 settimane: non aspettare l’ultimo minuto.

Età? Per la maggior parte dei ruoli, servono 18 anni, soprattutto se lavori dove si servono alcolici. Ma in qualche festival accettano anche 17enni per il volontariato: controlla sempre le regole sul sito ufficiale.

Che tipi di lavori posso trovare nei festival irlandesi?

La maggior parte delle offerte si divide così:

  • STAFF PAGATO: Baristi, addetti ai bar, runner (chi porta e sistema le casse di birra), steward (controllo accessi e info point), catering (aiuto cucina/camioncini street food), crew tecnica (montare/smontare palchi, caricare casse – qui ci vuole forza!).
  • VOLONTARIATO: In cambio di ore di lavoro ricevi il pass per vedere concerti/eventi, l’area campeggio e a volte anche i pasti. Di solito è vero volontariato, non pagato, ma può valere la pena se vuoi vivere un festival a costo zero e fare conoscenze (esempi concreti: Electric Picnic Volunteer Hub, Galway International Arts Festival Volunteer Programme).

La paga: quanto si guadagna davvero lavorando in un festival in Irlanda (e quanto rimane dopo le tasse)?

  • Paghe legali al 2024: almeno €13,50/ora (se hai più di 20 anni), €12,15/ora (19 anni), €10,80/ora (18 anni). Verifica sempre l’annuncio! Alcuni festival pagano poco più del minimo e aggiungono “ferie maturate” in busta paga.
  • Nei festival, il contratto è spesso di “durata fissa” di 3-4 giorni, commissionato da agenzie (es. HAP Solutions Group). Può esserci un limite alla paga straordinari: sopra le 48h settimanali, avresti diritto al 50% in più ma spesso nei festival si applica una tariffa flat.
  • Lavoro volontario: non c’è paga, ma metti in conto il valore del biglietto gratuito (fra €180 e €300), tenda (o area campeggio), maglietta, a volte cibo.

Attenzione: la paga che ti propongono è lorda — cioè prima delle tasse. In Irlanda lo stipendio arriva già “pulito”, ma se superi la soglia no-tax (personal tax credit) nel corso dell’anno, l’anno dopo rischi un conguaglio. Ci sono studenti che, per non segnalare questi lavoretti al Revenue Office, hanno poi pagato di più dopo. Fatti spiegare tutto dall’agenzia, senza paura di sembrare maniaco.

Come candidarsi per lavorare nei festival in Irlanda: guida pratica

  • Prepara un CV in inglese, molto sintetico (massimo una pagina), e tieni a portata di mano la copia del passaporto o della carta di identità.
  • Registrati sui siti delle agenzie staff (come HAP Solutions Group) o sulle pagine “Jobs” dei festival (ogni evento ha la sua sezione).
  • Se richiesto, completa i corsi online di “Responsible Service of Alcohol” (per chi vuole lavorare nei bar) o “Manual Handling” (sollevamento carichi) — molti sono gratuiti e online.
  • I colloqui sono spesso una videochiamata di gruppo: basta capire e parlare inglese a livello B1/B2.
  • Ricevuta l’offerta, chiedi subito il PPS number se non ce l’hai già: non puoi essere pagato senza!
  • Tieni una copia scritta di tutto: contratto, dettagli sulla paga, turni previsti.

Quando escono le candidature? Guida aggiornata ai principali festival con lavori per studenti

Mese Festival Quando candidarsi Ruoli principali
Marzo St. Patrick’s Festival, Dublino Domande da gennaio Steward, logistica, parata
Giugno Forbidden Fruit, Dublino Domande da aprile Bar staff, security
Luglio Galway International Arts Festival, Galway Da marzo Volontari e staff tecnico
Luglio Longitude, Dublino Da aprile Bar staff tramite HAP Recruitment
Agosto All Together Now, Waterford Da maggio Bar e runner
Fine Agosto Electric Picnic, Laois Da maggio/giugno Volontariato, bar, info point

Nota: ogni anno le date cambiano e alcune candidature si aprono e chiudono in pochi giorni. Conta tanto anche essere “volontario veterano”: chi ha già lavorato in passato spesso viene ricontattato per primo.

Pro e contro del lavoro nei festival in Irlanda per studenti universitari italiani

Vantaggi

  • Guadagno concentrato in poco tempo (pagamento anche settimanale).
  • Biglietto festival gratis (per staff o volontari).
  • Esperienza inglese pratica, non solo “da libro”.
  • Rete di contatti che resta utile anche dopo l’evento.

Svantaggi

  • Turni massacranti (anche 10-12 ore in piedi sotto la pioggia).
  • Fango assicurato: la leggenda che nei festival irlandesi piove SEMPRE è vera (stivali e mantella d’obbligo).
  • Alloggio scomodo: spesso si dorme in tenda o si ritorna in città alle 3 di notte con pullman pieni.
  • Burocrazia: senza PPS number non vieni pagato, anche per pochi giorni.

Storie vere: quanto si guadagna lavorando in un festival in Irlanda? (E a che costo)

Giulia, 21 anni, studentessa a TU Dublin, ha fatto la barista a Longitude per 36 ore in tre giorni: “Alla fine ho guadagnato quasi 500 euro, ma ero distrutta — la notte ci sono toccate 2 ore a montare tende sotto la pioggia. Lo rifarei? Sì, ma portandomi stivali nuovi e qualche snack da casa”.

Errori comuni degli studenti italiani che cercano lavoro nei festival in Irlanda

  • Presentarsi con scarpe da ginnastica (dopo un’ora nel fango hai già capito che è stata una pessima idea).
  • Firmare contratti e non controllare paga e trattenute: occhio sempre a quello che ti resta in tasca.
  • Pensare che essere volontari significhi poter vedere tutti i concerti: spesso lavori proprio quando sul palco c’è il tuo artista preferito. Vedi solo quello che riesci a incastrare.
  • Dimenticarsi di avvisare il Fisco (Revenue): se superi la soglia tax-free rischi un conguaglio l’anno dopo.

Checklist prima di partire per un lavoro in festival in Irlanda

  • CV inglese pronto e aggiornato
  • PPS number richiesto/ottenuto
  • Scarpe impermeabili e vestiti a strati
  • Power bank per ricaricare il telefono
  • Contratto letto e copiato su carta (o screenshot sul telefono)
  • Conto bancario irlandese (alcune agenzie NON pagano su IBAN italiano)

Alternative se i festival non fanno per te (spoiler: non sono per tutti)

  • Part-time classico in caffetteria/negozio (orari più umani, meno stress).
  • Lavori “on-campus” come Student Ambassador o assistant.
  • Remote job in italiano (customer service): si trovano anche ruoli interamente online, spesso per aziende tech.

Domande frequenti su lavori nei festival in Irlanda (FAQ pratiche)

Devo avere già il PPS number per candidarmi?

No, basta di solito una lettera “condizionata” di offerta. Però serve prima che inizi: senza, niente paga (l’agenzia aspetta sempre la conferma PPS).

Devo avere un certificato di inglese?

No. Nel colloquio capiscono subito se te la cavi: serve solo capire e saper rispondere alle istruzioni di base e alle domande di sicurezza.

Posso scegliere i turni?

Nella maggior parte dei casi ti assegnano dei roster fissi a seconda di come si coprono le postazioni. Le preferenze puoi segnalarle, ma non ci sono garanzie.

I volontari sono coperti da assicurazione?

Sì, durante le ore di servizio c’è copertura responsabilità civile dal festival. Ma chiedi sempre una copia della polizza per sicurezza.

Quanto costa vivere durante un festival in Irlanda?

Dipende molto: in qualche caso la tenda o l’alloggio sono coperti, a volte devi portarti tutto da casa. Qualche festival offre anche il pasto durante il turno. Attento ai prezzi nei bar: birre e panini costano spesso più che in città. Dormire in tenda è gratis, ma... umido.

Ultimi consigli e contatti “umani”

Lavorare nei festival in Irlanda non è la soluzione perfetta per tutti, ma può essere un buon modo per fare cassa (e amicizie), migliorare l’inglese e riprenderti dopo settimane trascorse sui libri. Se hai ancora dubbi su PPS number, tasse, o vuoi capire quale festival si incastra meglio con la sessione d’esami, scrivici pure: tra gli advisor Studey c’è chi ci è passato davvero (e sa cos’è fare il briefing alle 7 del mattino sotto la pioggia).
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