Studiare arte e storia in Irlanda: quello che nessuno ti racconta davvero
Se stai pensando di studiare arte o storia in Irlanda, probabilmente hai già visto le foto del Trinity College su Instagram, o sentito quanto sia “internazionale” e “dinamica” Dublino. Sì, l’Irlanda ha sicuramente molto da offrire: dalle università storiche ai festival culturali, fino ad atmosfere che ispirano i creativi da generazioni. Ma dietro le brochure patinate, ci sono anche tante domande concrete — e qualche trappola da evitare. Provo a dirti quello che avrei voluto sapere prima di partire.
Chi può iscriversi e come funziona davvero
Partiamo dalle basi: se sei cittadino UE non serve un visto per vivere e studiare in Irlanda, e di solito le procedure di iscrizione non sono impossibili. Le università pubbliche più gettonate per arte e storia restano nomi famosi come Trinity College Dublin, University College Dublin e University College Cork. Qui i corsi umanistici sono una certezza, anche se — diciamolo — ogni ateneo ha il suo stile, i suoi punti forti e qualcuno meno brillante. Non innamorarti solo del “nome”: guarda i dettagli dei singoli corsi, e valuta se fanno davvero al caso tuo (magari chiedendo a qualcuno che ci è già passato).
Soldi, tasse e la vita vera in Irlanda
Una delle prime cose che mi ha fatto sudare freddo? I soldi. Per una laurea triennale (bachelor) come studente UE, le tasse universitarie sono attorno ai 3.000 euro all’anno, grazie alle sovvenzioni del governo irlandese. Se pensi già al master, i costi salgono parecchio (parliamo anche di 12.000 euro o più). Ma il vero shock può arrivare col costo della vita, specialmente a Dublino. Tra affitto, trasporti, cibo e materiali, considera tra i 7.000 e i 12.000 euro l’anno — e sì, si sentono tutti. Ogni scelta (come vivere in centro o un po’ fuori, dividere casa con altri studenti, muoverti in bici) può fare la differenza.
Come si entra: non solo voti
I corsi di arte e storia, oltre a guardare i preziosissimi voti della maturità o della laurea breve, spesso vogliono anche altro: una lettera motivazionale, magari in inglese, che dica davvero qualcosa di te (e no, non basta Google Traduttore). Se vuoi arte, potrebbero chiederti un portfolio: niente panico, ma serve prendere tempo per metterlo insieme. Anche CV e lettere di referenza hanno peso: non trascurarli. Da Studey non facciamo magie, ma ti aiutiamo a capire davvero cosa serve, come scrivere i documenti e come evitare gli errori tipici (tipo sottovalutare quanto serve essere sinceri ma efficaci).
Vivere e studiare in inglese: bello, ma faticoso
È vero che basta un livello d’inglese almeno B2, ma la verità è che all’inizio l’accento irlandese può sembrare arabo e seguire le lezioni richiede uno sforzo, almeno per qualche mese. Non vergognarti se ti trovi in difficoltà: capita a tutti, a prescindere dalle medie nelle certificazioni. La buona notizia? L’università irlandese di solito valorizza le domande, la partecipazione e il pensiero personale molto più delle nozioni imparate a memoria. Ma preparati anche a momenti di spaesamento, e, a volte, di solitudine — soprattutto se non leggi tra le righe che gli altri sembrano avere tutto sotto controllo… Quando non è davvero così.
Cosa può andare storto
Mi è capitato di vedere amici restare bloccati settimane nell’attesa di una risposta che non arrivava, o di ritrovarsi senza casa a settembre perché avevano sottovalutato la concorrenza sugli alloggi. Occhio ai siti generici (o troppo ottimistici): qualche università non è proprio trasparentissima su scadenze e requisiti, e alcune informazioni si capiscono solo parlando con chi ci è già passato. Un errore comune è decidere in fretta (magari sull’onda dell’entusiasmo) senza calcolare bene tutte le spese, e poi ritrovarsi a fare i conti con realtà diverse.
Qualche consiglio pratico
- Informarti per tempo sulla procedura di ammissione del corso specifico che ti interessa (e non solo guardando il sito dell’università: cerca testimonianze e non aver paura di fare domande scomode).
- Compilare con attenzione tutti i documenti: lettera motivazionale, CV, lettere di referenza. Non lasciare queste cose per ultime, perché richiedono più tempo del previsto.
- Farti i conti in tasca, e aggiungere sempre un margine: in Irlanda succede spesso che una stanza costi più del previsto, o che qualche costo arrivi fuori programma.
- Chiedere consiglio a chi ci è già passato, preferibilmente non solo a studenti in Erasmus (che vivono una realtà un po’ diversa), ma a chi ha fatto tutto il percorso.
- Informarti su possibili borse di studio, anche se su materie come arte e storia sono più rare — ma non impossibili!
- Sii onesto con te stesso: valuta se vale la pena fare tre (o più) anni in Irlanda, e se per le tue ambizioni potrebbe esserci una soluzione migliore, magari meno costosa o più specializzata.
Ultima cosa: non c’è nessun viaggio all’estero che sia tutto “rose e fiori”. Ma non è nemmeno un campo minato da cui nessuno esce vivo. Con l’aiuto giusto, errori e intoppi si possono affrontare, a patto di sapere dove possono nascondersi. Dentro Studey trovi ex studenti che hanno già fatto questi sbagli prima di te — e ora cercano, semplicemente, di evitarteli.
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