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Studiare psicologia in Irlanda: corsi e prospettive

Studiare psicologia in Irlanda offre corsi di qualità, ma attenzione ai costi e ai requisiti d'accesso. Informati per evitare sorprese.

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Studiare psicologia in Irlanda: cosa sapere (davvero), senza filtri

Se stai pensando di studiare psicologia in Irlanda, la prima cosa da sapere è che qui i corsi sono riconosciuti per la qualità, un approccio molto pratico e tanta attenzione a sviluppare competenze utili sul lavoro. Detto questo, non è tutto rose e fiori: ci sono costi concreti da calcolare, requisiti da rispettare e bisogna capire bene come funziona il passaggio tra titolo di studio e reale possibilità lavorativa.

Corsi, durata e costi: facciamo due conti senza illusioni

Le università irlandesi offrono due tipi di percorsi classici: la laurea triennale (Bachelor) e quella magistrale (Master). Ci si può iscrivere finito il liceo, con il diploma italiano. Se sei cittadino UE, il costo della triennale è – almeno sulla carta – piuttosto abbordabile: circa 3.000 euro l’anno, grazie a un contributo governativo. Per i Master, invece, la spesa sale di parecchio: si parte dai 6.000-8.000 euro, ma in molti casi si arriva anche a 12.000 euro (e oltre), perché questi corsi non sono sovvenzionati.

Poi ci sono le spese di tutti i giorni – alloggio, spesa, trasporti, libri, internet (e magari qualche serata fuori, che serve eccome). Qui la variabilità è alta: vivere a Dublino è molto più caro rispetto ad altre città più piccole. In media, però, preparati a spendere tra i 7.000 e i 12.000 euro all’anno solo per mantenerti.

Tipologia Durata Costo annuale medio
Bachelor (triennale) 3 anni ~3.000 € (cittadini UE)
Master 1-2 anni 6.000–12.000 € (o più)
Mantenimento Annuale 7.000–12.000 €

Requisiti di accesso: qualche scoglio (niente panico, ma serve attenzione)

Per essere ammessi serve il diploma di maturità, ovvio, ma non basta. Spesso ti chiederanno di dimostrare un livello d’inglese piuttosto buono (IELTS, TOEFL, Cambridge, o altro a seconda dell’università). In più, possono servirti:

  • Un personal statement dove racconti la tua motivazione
  • Lettere di referenza da insegnanti o professori
  • La traduzione o l'“omologazione” della pagella

Le scadenze sono precise e la burocrazia in inglese può essere snervante. Qui non c’è una scorciatoia magica: gli errori si pagano con mesi persi o porte chiuse. Se sei al primo giro con queste procedure, un confronto con chi ci è già passato vale oro. Da Studey ci occupiamo spesso proprio di questi dettagli che fanno la differenza tra “application spedita per tempo” e “cavolo l’ho mancata”.

Dopo la laurea: attenzione alle aspettative

Uno dei nodi più grossi sta qui: che succede dopo? In Irlanda, come in Italia, la psicologia è una professione regolamentata. Vuol dire che per lavorare davvero come psicologo (soprattutto in ambito clinico o sanitario) devi registrarti al PSI (Psychological Society of Ireland), che a sua volta chiede determinate qualifiche post-laurea e tirocini. Non tutte le lauree triennali danno accesso diretto all'albo o ai percorsi che contano, quindi prima di iscriverti chiediti bene dove vuoi arrivare, per evitare strade senza sbocco. Queste cose cambiano, esistono anche percorsi più “ibridi” e internazionali, ma bisogna informarsi bene — le scorciatoie qui non esistono.

Alternative reali e consigli pratici

Molti studenti scelgono di affiancare al percorso universitario anche corsi brevi, stage o attività di volontariato: sono modi per inserirsi meglio nel mondo del lavoro locale (e per capire, nei fatti, se la vita in Irlanda fa per te). Esistono master specifici, percorsi di specializzazione e altre possibilità per chi vuole restare in Irlanda dopo gli studi — ma serve flessibilità e “spirito di adattamento”, oltre a una buona dose di pazienza con la burocrazia irlandese che, sorpresa, non è meno confusa di quella italiana.

Noi, come Studey, ci occupiamo della parte “vera”, quella meno raccontata nelle brochure: matching con ex studenti che oggi lavorano in Irlanda, consigli pratici sulle domande di iscrizione, confronti brutalmente sinceri sui pro e contro di ciascuna università (sì, alcune sono migliori per certi profili, altre meno — non è tutto oro che luccica, nemmeno a Dublino).

Il lato meno glamour: serve dirlo

Non c’è nessuna regola che ti dice che trasferirsi all’estero è la strada giusta per chiunque. Serve autonomia, tanta voglia di mettersi in discussione e sì, anche accettare momenti di solitudine o fatica. Imparare a orientarsi nella burocrazia in inglese e gestire una vita nuova lontano da casa sono parte del gioco, non solo “ostacoli da superare”.

Dubbi? Meglio parlarne ora

Se ti servono dati aggiornati sui costi, vuoi una mano a capire quale corso è effettivamente accessibile o vuoi un parere onesto su come si vive in Irlanda da studente di psicologia, chiedi pure. Non abbiamo la bacchetta magica, ma possiamo aiutarti a evitare errori che qui abbiamo già visto e rivisto — e magari farti risparmiare tempo, soldi e qualche nottataccia di ansia. Se vuoi parlarne con un/a ex studente vero, siamo felici di ascoltarti. Nessuna promessa impossibile, solo esperienza diretta e supporto concreto.

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