Perché il tirocinio in Irlanda conta davvero di più per la laurea rispetto all’Italia? Ecco cosa cambia davvero
Gli stage curriculari – ovvero quelli che danno crediti universitari e, sulla carta, ti preparano al mondo del lavoro – sono un argomento caldo per chi pensa di studiare all’estero. Soprattutto quando si paragona Italia e Irlanda: in Italia lo stage è spesso una parentesi veloce (a volte quasi un “atto dovuto”), mentre in Irlanda diventa una parte centrale che incide sul voto di laurea e può aprirti la porta del lavoro. Ma perché esiste questa differenza? E cosa dovresti sapere se stai pensando di studiare in Irlanda?
Come funziona il tirocinio curriculare in Italia?
Partiamo dai fatti:
- Gli stage curriculari sono spesso previsti nel piano di studi, ma il loro “peso” varia molto (di solito 3-9 CFU, cioè dalle 75 alle 225 ore totali – non tantissime, effettivamente).
- Non sono obbligatori in tutti i corsi e in ogni caso non puoi superare 12 mesi di tirocinio totale durante la carriera universitaria.
- 1 CFU in Italia equivale a circa 25 ore di lavoro.
- Retribuzione: quasi mai garantita, spesso solo un rimborso spese o nulla.
- Alcuni corsi permettono di laurearsi senza tirocinio.
Come funziona il placement universitario in Irlanda? Perché è così centrale?
In Irlanda la prospettiva si ribalta. Il placement (lo stage integrato) è:
- Obbligatorio in moltissimi corsi: senza non ci si può laureare.
- Lungo e strutturato: mediamente dura 6-8 mesi.
- Integrato nel percorso di studi: spesso 30-60 ECTS (equivalente di mezza o un’annualità universitaria intera).
- Pagato nella stragrande maggioranza dei casi: le principali università (es. UL e DCU) richiedono il rispetto del salario minimo nazionale.
- Supervisionato e valutato: sempre presente un tutor universitario e aziendale, il progetto viene valutato e incide sull’esame finale.
- Un vero ponte con il lavoro: le aziende utilizzano il placement come reale periodo di selezione; molti studenti ricevono un’offerta di lavoro prima della laurea.
La differenza fondamentale è che in Irlanda lo stage è parte integrante del voto di laurea: si lavora su veri progetti che fanno la differenza. In Italia, invece, è più facile essere relegati a mansioni di routine.
Quanti crediti e quante ore valgono stage e placement?
In Italia | In Irlanda | |
---|---|---|
Crediti | 3-9 CFU | 30-60 ECTS (UL arriva a 60!) |
Ore | 75–225 ore | 750–1.200 ore circa |
Retribuzione | Spesso nessuna (o rimborso minimo) | Quasi sempre pagato (National Minimum Wage) |
Incidenza voto | Bassa / nulla | Peso forte sul voto di laurea |
Obbligatorietà | Variabile | Quasi sempre obbligatorio |
Perché le aziende irlandesi investono di più sugli studenti?
Ecco i motivi principali:
- Rapporto stretto e costante tra università e aziende: le università inseriscono ogni anno migliaia di studenti tramite programmi ufficiali e partnership concrete.
- Il placement serve realmente alle aziende per trovare tirocinanti da assumere: quasi metà degli studenti DCU riceve offerte di lavoro già prima della laurea.
- Lo stage è strutturato: presenza di tutor, obiettivi chiari e progetto che va nel “transcript” finale.
Sì, in Irlanda potrebbe sembrare tutto “wow” — ma servono anche organizzazione e realismo
È importante sapere anche cosa NON viene spesso detto:
- Sei mesi lontano dall’aula richiedono organizzazione: bisogna trovare casa, abituarsi a vivere in inglese quotidianamente, magari spostarsi in un’altra città.
- Il costo della vita è alto: anche col salario minimo bisogna pianificare tutto (affitto, trasporti, spese).
- Il ritmo di lavoro durante il placement può essere intenso: le aziende si aspettano risultati concreti.
Perché scegliere un placement in Irlanda rispetto a uno stage classico in Italia? (Vantaggi e svantaggi reali)
Vantaggi
- Applichi davvero ciò che studi: lavori su progetti concreti, non solo affiancamento teorico.
- Stage pagato: aiuta veramente a mantenersi, soprattutto fuori casa.
- La rete di contatti costruita durante il placement è spesso decisiva per ricevere offerte di lavoro.
- Un placement da 60 ECTS dà molto valore aggiunto al tuo CV sia in Italia che all’estero.
Svantaggi (da non ignorare)
- Impegnativo a livello organizzativo: bisogna gestire logistica, burocrazia in inglese e vita quotidiana in un altro Paese.
- Il costo della vita in Irlanda resta elevato: anche con uno stipendio va pianificato tutto attentamente.
- Il modo di lavorare è diretto e pratico: meno teoria, più concretezza, il che può risultare stimolante ma anche stressante per qualcuno.
FAQ, domande vere degli studenti sul placement in Irlanda
Serve davvero un visto per fare il tirocinio in Irlanda da cittadino italiano?
No, se hai cittadinanza italiana (o europea) puoi studiare e lavorare in Irlanda senza permessi né visti. Nessuna ansia burocratica su questo fronte.
Il placement in Irlanda è sempre pagato?
Quasi sempre sì, soprattutto nelle università come UL e DCU che obbligano le aziende a rispettare il minimo salariale. Tuttavia non ovunque è garantito, quindi chiedi sempre al Career Office prima di firmare: nei settori più umanistici possono esserci eccezioni.
Quanti ECTS vale, davvero, lo stage in Irlanda?
Dipende dal corso e dall’università. Si va da 30 ECTS (mezzo anno accademico di crediti) fino a 60 ECTS (come fare un semestre intero solo di placement, caso tipico alla UL).
Se ho già lavorato, posso farmi riconoscere le esperienze come tirocinio?
In Italia spesso sì, ma è necessario fare richiesta formale. In Irlanda solo se il lavoro rispetta le regole del corso di laurea e viene ufficialmente riconosciuto dal responsabile placement: non tutte le esperienze possono essere convertite in crediti.
Posso frammentare il placement e farne due diversi invece che uno lungo?
In genere in Irlanda NO: il placement è un modulo unico, da svolgersi integralmente secondo requisiti stringenti. In Italia a volte è possibile sommare più stage per arrivare ai CFU richiesti, sempre però seguendo le procedure del proprio corso.
Quindi… vale davvero la pena puntare tutto sul placement in Irlanda?
Se per te lo stage non è solo una “pratica burocratica” ma un vero trampolino di lancio, l’Irlanda offre programmi lunghi, seri e retribuiti che impattano concretamente sulle tue competenze e sul CV. Detto ciò, anche in Italia è possibile fare esperienze significative – spesso però serve impegnarsi molto di più per trovare aziende davvero motivate, con meno tempo e responsabilità.
Hai bisogno di una mano per trovare il placement giusto o vuoi capire come far valere i tuoi crediti tra Italia e Irlanda? Non restare solo con i dubbi: puoi parlare con gli advisor Studey per analizzare insieme programmi reali, costi veri e opportunità concrete. Se sei in dubbio o ti serve chiarezza su pratiche, procedure e burocrazia, scrivici: meglio chiarire tutto prima di iniziare.
Nota: cifre e regole riportate sono basate su fonti ufficiali e regolamenti aggiornati al 2024. Ogni ateneo può cambiare qualcosa: in caso di dubbi, verifica sempre con noi o con la segreteria del tuo corso prima di prendere decisioni definitive.
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