Triennale in Economia in Irlanda: Cose da Sapere Davvero
Scegliere di fare una triennale in economia in Irlanda è una strada sempre più battuta dagli studenti italiani. Ma diciamolo subito: non è tutto facile o lineare come appare su certe brochure. Qui troverai quello che avrei voluto leggere io, prima di partire — niente “tutto perfetto”, solo cose vere e consigli pratici.
Tasse universitarie e costi (senza giri di parole)
Partiamo da una domanda che in molti si fanno subito: quanto costa davvero?
Le università irlandesi pubbliche hanno una sovvenzione statale per gli studenti dell’UE, compresi noi italiani: le tasse sono intorno ai 3.000 euro all’anno. Decisamente meno di certi corsi magistrali (che invece possono schizzare anche oltre i 10.000 euro all’anno…).
Ma c’è di più. Il costo della vita in Irlanda — soprattutto nelle città universitarie più conosciute come Dublino — va calcolato bene: tra vitto, trasporti e materiale di studio, è realistico pensare a una spesa mensile di 500-800 euro. L’alloggio? Qui le cose si complicano: in città come Dublino l’affitto di una stanza può partire da 500-600 euro al mese, e salire ancora di più se cerchi qualcosa di centrale o con meno coinquilini.
Piccolo consiglio da chi ci è passato: metti in conto un bel po’ di tempo a cercare la sistemazione giusta, e preparati a stringere un po’ la cinghia, almeno all’inizio.
Pianificare il budget (senza sorprese)
Prima di partire, serve un’idea chiara di quanto servirà almeno nei primi mesi. In generale, le università ti chiederanno di dimostrare di avere circa 7.000 euro “pronti subito” per affrontare le prime spese.
In più, tieni d’occhio bandi e borse di studio: non sono tantissime, spesso sono legate al reddito o al merito, ma ci sono.
Cosa serve (davvero) per iscriversi
Per l’ammissione a un corso di economia triennale basta il diploma di scuola superiore, ma non sottovalutare il peso dei documenti: servono pagelle, traduzioni in inglese e spesso una buona personal statement. Non tutte le università chiedono le stesse cose, alcune preferiscono l’application tramite piattaforma CAO, altre permettono la domanda diretta.
Quello che vedo spesso: molti studenti non danno peso a questi dettagli e si trovano a rincorrere deadline e traduzioni all’ultimo minuto. Se non sai da dove iniziare, lasciati aiutare — a volte una revisione in più fa davvero la differenza.
UniversitĂ irlandesi: cosa aspettarsi, pregi e limiti
Rispetto all’Italia, in Irlanda il sistema universitario è più orientato all’autonomia: corsi interattivi, meno teoria “fine a se stessa” e molte occasioni di applicare ciò che impari a casi pratici.
Attenzione, però: tutto è in inglese. Se parti che te la cavi “così così”, i primi mesi saranno uno “schiaffo” (ma niente panico, ci si abitua — serve solo tempo e pazienza).
Non tutte le universitĂ sono uguali, e nemmeno tutti i corsi di economia lo sono. Ci sono facoltĂ piĂą proiettate verso le carriere internazionali, altre piĂą locali. La scelta ricade su mille dettagli: alcune puntano su stage integrati, altre su progetti pratici, alcune hanno club di studenti fortissimi, altre meno.
I rischi concreti (e come gestirli)
Non voglio spaventare nessuno, ma è meglio essere sinceri:
- Cercare casa può essere stressante e costoso.
- La burocrazia in partenza (e all’arrivo) non è sempre intuitiva.
- L’inglese parlato in Irlanda non è proprio lo stesso che hai studiato a scuola.
- L’autonomia richiesta è tanta: nessuno ti tiene la mano (ma, fidati, si cresce veloce).
Se pensi che “tanto basta saper l’inglese scolastico”… No, non basta. Allenati il più possibile prima di partire: corsi, serie tv, conversazioni online, vacanze studio, tutto fa brodo.
Pro e contro senza filtri
Cose Positive | Cose meno belle |
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Esperienze vere
Abbiamo visto studenti scegliere Dublino per la sua vitalità e le opportunità , altri Cork per il clima un po’ più “rilassato” e i costi leggermente più bassi. Alcuni fanno fatica a trovare casa nei primi mesi, altri incontrano amici già durante le classi introduttive.
Molti raccontano di come, dopo lo shock iniziale, cominciano davvero a godersi l’esperienza e a vedere l’inglese migliorare di botto (ma serve resistere all’effetto “vorrei tornare a casa” delle prime settimane).
Domande che ci fanno spesso
Serve un visto per studiare in Irlanda?
No, se sei cittadino UE ti basta il passaporto in corso di validitĂ .
Serve però poter dimostrare di avere abbastanza fondi e una buona assicurazione sanitaria, come studente europeo all’estero.
Conviene partire subito dopo il diploma?
Dipende da quanto ti senti sicuro/a in inglese e di avere un progetto chiaro. Se sei dubbioso, meglio considerare magari un anno di preparazione linguistica, o almeno farti aiutare a chiarire le idee.
Si trova lavoro dopo la laurea?
Il mercato irlandese dell’economia è molto vivace, molte multinazionali hanno sede lì. Non è garanzia di lavoro automatico (“nessuno ti assume al volo solo perché hai una laurea”), ma se sei attivo/a negli anni dell’università (stage, networking, club) hai buone carte.
Studey può garantirmi tutto questo?
Non ti promettiamo miracoli. Possiamo condividere la nostra esperienza, aiutarti a evitare errori grossolani e darti una mano con documenti, application, dubbi e ansie vere. Ma alcune scelte spettano solo a te.
Se vuoi parlarne con qualcuno che ci è già passato — magari per un consiglio personalizzato, o anche solo per sfogare qualche paura — puoi scriverci. Noi ci siamo anche dopo che sei partito/a, non solo per compilare i moduli.
E sì, se non abbiamo la risposta pronta, la cerchiamo insieme.
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