L’università in Irlanda: le cose da sapere davvero (senza filtri)
Se stai pensando di studiare in Irlanda, probabilmente hai letto in giro che è tutto abbastanza semplice e accessibile, almeno sulla carta. Però, come spesso succede quando si tratta di scegliere cosa fare dopo il diploma (o dopo la laurea), la realtà è fatta di dettagli pratici, dubbi, numeri veri e qualche scoglio che non tutti raccontano.
1. Università pubbliche in Irlanda: come funzionano per gli italiani
Partiamo da una buona notizia: se hai il passaporto italiano o comunque europeo, non hai bisogno del visto per studiare in Irlanda. Le università pubbliche offrono tantissimi corsi, sia di laurea triennale (li chiamano “bachelor”), sia di magistrale (“master”).
Per i bachelor, c’è una grossa mano dallo Stato irlandese: le tasse universitarie sono ridotte, grazie a un contributo che spetta anche agli studenti UE. In media, preparati a sborsare circa 3.000 euro l’anno. Non gratis, ma molto meno rispetto a quanto si paga in UK o in tante altre mete famose.
Quando invece si parla di master, le cose cambiano: non ci sono automatismi, e le cifre salgono decisamente. Di solito si parte da 5.000 euro fino anche a 12.000 (e sì, a volte anche di più, a seconda del corso scelto). Ogni università ha una politica diversa, quindi serve guardare corso per corso.
2. Occhio al “costo della vita” (spoiler: non è trascurabile)
Un errore classico? Calcolare solo le tasse e dimenticarsi che vivere in Irlanda ha un prezzo: affitto, spesa, trasporti, qualche uscita. Per capirci: tra 7.000 e 12.000 euro l’anno, solo per mantenerti, a seconda della città e del tuo stile di vita (Dublino è la più cara, tanto per non girarci attorno).
3. Offerta formativa: ampia, ma non tutta uguale
Ci sono miniere di corsi in ingegneria, economia, scienze, humanities ma anche cose molto attuali tipo digital technology, business internazionale, bio-scienze. Ogni università ha il suo listone (non sempre chiarissimo per chi arriva da fuori), quindi non fermarti alla prima impressione: se possibile, confronta più di una fonte e cerca di capire davvero cosa c’è dietro ai titoli dei corsi. Parlane con chi ci è passato — spesso conta più di cento brochure patinate.
4. Cosa aspettarsi davvero (strada facendo)
Preparati a incrociare burocrazie che non sono mai amichevoli come promettono: application tramite CAO (un portale, a volte poco intuitivo), documenti richiesti che vanno messi insieme con cura (reference letter, personal statement, traduzioni ufficiali della pagella, etc). Non è infattibile, ma serve attenzione.
Anche se sei UE, dovrai sempre dimostrare di avere risorse economiche sufficienti: a volte bastano estratti conto, a volte chiedono altro. Poi c’è il tema alloggio, a cui vale la pena pensare da subito – le stanze libere, specie a Dublino, spariscono rapidamente.
5. Errori che vediamo spesso
- Sottovalutare l’impatto economico reale (col rischio di dover rientrare a metà anno)
- Non prepararsi agli aspetti pratici (dove vivrò? Cosa mi serve davvero appena atterro?)
- Fare l’application con superficialità, tanto “alla fine si fa tutto online”: verissimo, ma serve precisione! Un piccolo errore può rallentare tutto.
- Non chiedere abbastanza supporto: la revisione dei documenti o un consiglio da chi ci è già passato fa la differenza
6. Un consiglio onesto
Scegliere di studiare in Irlanda vale la pena, ma solo se lo fai con gli occhi aperti e prendendo in mano la situazione da subito. Non esistono scorciatoie miracolose o “soluzioni chiavi in mano” che ti evitano ogni stress. Noi di Studey ti possiamo aiutare a chiarire ogni singolo passaggio — ma non ti prometteremo mai che è tutto rose e fiori. Preferiamo che tu sia preparato, che poi sia pronto anche a godertela, invece che correre dopo ai ripari.
Se vuoi capire meglio cosa offre davvero ogni università, da dove partire per l’application o semplicemente chiacchierare con qualcuno che ci è passato prima di te, contattaci. Non ti venderemo sogni, ma ti daremo consigli pratici — anche quando la risposta è “questa cosa la devi vedere tu sul campo” o “qui non c’è una soluzione perfetta, ma ti raccontiamo pro e contro”.
Studiare all’estero non è mai solo una scelta rapida: con un po’ di preparazione e il giusto supporto, può trasformarsi nella tua migliore palestra per il futuro, anche se le prime settimane possono far paura.
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